Rimini protokoll – how to prompt the future

Referente: prof.ssa Maria Cristina Reggio
Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte
per iscrizioni m.reggio@abaroma.it

 

Obiettivo del workshop è stimolare i partecipanti ad immaginare il futuro possibile di una persona, di un organismo o di un intero sistema, costretti a cambiare per un ipotetico stravolgimento, come quello che la società occidentale si trova ad affrontare oggi con la diffusione dell’Intelligenza Artificiale. Si prevede la sperimentazione collettiva di modelli linguistici di grandi dimensioni (lo strumento KI di Chat GPT) nell’ambito della performance multimediale. Adesioni richieste entro 10 febbraio.

Mundus: Mattatoio Assembly

L’ipotesi è che Roma sia una forma di vita complessa, un eco-mito-sistema sympoietico, con una propria organizzazione emergente capace di evolvere spontaneamente e auto-rigenerarsi nel tempo. Una realtà vivente, assieme mitologica ed ecologica e con la sua storia evolutiva, caratterizzata dalla capacità di includere ogni alterità che altrimenti possa condurla alla fine.
Così Roma da sempre include la natura selvatica, il suo alter ego Latium, e gli stranieri, ciclicamente convocati per rigenerare la città sul colle dell’Asylum. A questi due dispositivi di inclusione dell’alterità se ne aggiunge un terzo, il Mundus, ovvero la ciclica capacità di radunare tanta diversità in un ecosistema unitario, potenzialmente eterno ed infinito: la città mondo. Mundus è infatti un mitico dispositivo di fondazione, un buco attorno a cui comunità diverse si raccolgono, l’ombelico della città in cui i futuri cittadini versano una manciata di suolo del luogo di provenienza, un rito fondato sul displacement, con cui dar vita a una città che non si vuole radicata nella terra né unita dal sangue, ma piuttosto fondata sulla costruzione di una comune prospettiva aperta di convivenza tra diversi.
Esploreremo il Mattatoio, i suoi spazi anche i più nascosti, i suoi usi di oggi e di ieri, così come le diverse realtà sociali e culturali che lo animano quotidianamente, ognun* riporterà qualcosa della propria esperienza esplorativa e la condividerà con tutt* in un rito collettivo, assembleare, un Mundus, dove incrociare storie, idee e desideri. Quale prospettiva possiamo condividere oggi al Mattatoio?

 

Programma

ore 10:00 – 12:00
conferenza
Stalker, Roma e il Mundus

Ore 12:00 – 13:00
discussione e strategie di azione collettiva

Ore 13:00 – 14:30
pranzo curdo e incontro con la comunità di Ararat
10 euro a testa (confermare in caso di partecipazione al pranzo)

Ore 14:30 – 16:30
esplorazione Mattatoio

Ore 16:30 – 18:30
Mattatoio Assembly

 

IL MOUSE E LA MATITA – L’animazione sperimentale e d’autore in Italia

 

Aula 1A Campo Boario, ore 9-30-13.30

Calendario degli incontri:
Sabato 7 dicembre 2024 – Igor Imhoff
Sabato 14 dicembre 2024 – Beatrice Pucci
Sabato 11 gennaio 2025 – Magda Guidi
Sabato 18 gennaio 2025 – Luca Della Grotta
Sabato 25 gennaio 2025 – Leonardo Carrano
Sabato 1 febbraio 2025 – lezione conclusiva del curatore con gli interventi online di alcuni animatori tra cui Donato Sansone, Virgilio Villoresi e Roberto Catani

 

Il termine “cinema d’animazione” è fortemente legato nell’immaginario collettivo all’animazione per bambini, televisiva e commerciale, ma in realtà esiste un tipo di animazione che sconfina da questo stereotipo. Si tratta di produzioni indipendenti e spesso autofinanziate, di opere sperimentali realizzata anche da artisti, che non sono molto visibili, pur essendo diffuse attraverso la rete dei festival internazionali o altri canali (come ad esempio il web). Questo tipo di animazione italiana costituisce sicuramente un’eccellenza.

Il workshop Il mouse e la matita nasce dall’esigenza di offrire agli studenti una panoramica sull’animazione italiana d’autore, in tutti i suoi aspetti e sfumature. Ma anche di colmare un vuoto all’interno degli insegnamenti dell’accademia, dal momento che – a parte l’animazione digitale – al cinema d’animazione realizzato perlopiù con tecniche tradizionali, non è dedicato alcun corso specifico, nonostante essa sia legata al disegno, alla pittura e al rapporto con le arti visive.

L’obiettivo del workshop è far interagire gli allievi con 5 registe/i italiane/i di diverse generazioni che utilizzano tecniche differenti, che vanno dalla pittura astratta su pellicola (come nel caso di Leonardo Carrano) all’animazione che interagisce con le nuove tecnologie e con la IA (Imhoff), dal disegno animato (Guidi) all’animazione di pupazzi (Pucci) e quella di carattere più narrativo che si interfaccia con il circuito produttivo ufficiale (Della Grotta).

Gli incontri – che avranno una durata di circa 4 ore ciascuno – affronteranno questioni estetiche, tecniche, produttive e distributive, ma anche legate a come si può riproporre le opere legate all’animazione nei contesti espositivi e museali.

Il workshop è aperto agli studenti di tutti i corsi previa iscrizione fino a un numero massimo di 100 studenti.

Avendo già raggiunto il numero massimo di adesioni, nel caso ci fossero altri studenti interessati si valuterà di trasmettere gli incontri su Teams.

Solo agli studenti che seguiranno tutti gli incontri in presenza sarà riconosciuto 1 CFA.

 

Biografie degli autori

Leonardo Carrano (Roma, 1958). Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma inizia l’attività di pittore e grafico, ed ottiene il primo riconoscimento prestigioso nel 1980 con il premio Lubian assegnato da Renato Guttuso. Dal 1992 si occupa di cinema d’animazione sperimentale; i suoi lavori, frutto della combinazione di tecniche e linguaggi diversi, tutti sperimentali e a metà strada fra astratto e referenziale, sono presto notati dalla critica e selezionati in importanti festival in Italia e all’estero (Festival del Cinema di Venezia, Roma, Locarno, Montreal, Parigi, Zagabria, Casablanca, Shanghai, Pechino, Milano, Napoli, Palermo). Le sue animazioni sono state mandate in onda più volte in alcuni programmi Rai, come Blob e Fuori orario. Nel 1994 realizza per la Fininvest le scenografie virtuali del programma L’angelo. Nelle sue realizzazioni Carrano si è valso della collaborazione di noti compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Bastianelli, Ennio ed Andrea Morricone. Tra i suoi film ricordiamo Awen (1995). Pentesilea (1997), Il cerchio e la soglia (1999), Noiselevel (2002), Jazz for a massacre (2014), Medea (2017) e il recente Freelm (2024). Ha inoltre realizzato Aeterna (2012), un mediometraggio basato sui 14 movimenti del Requiem di Mozart e la VR Experience Mani Materia Memoria, con la partecipazione vocale di Antonio Rezza. Carrano ha infine allestito diverse mostre personali e partecipato a collettive in numerosi spazi istituzionali.

Luca Della Grotta diplomato al liceo classico, inizia nel 2002 il suo percorso da freelance nell’ambito della comunicazione visiva come grafico per il web e il publishing, ma passa quasi subito alla grafica animata per i seCori commerciali, culturali e museali dei quali si occuperà per anni. Si avvicina in seguito ai visual effects per videoclip musicali dei commercial. Negli anni che seguono, la passione per il cinema lo porta a specializzarsi in visual effects, a collaborare agli effetti visivi per diversi film, e con diverse aziende, in qualità di artista digitale per poi ufficializzare la sua posizione in Chromatica, dove lavora a Cualmente. Ad oggi ha partecipato alla realizzazione di circa 55 film. Nel 2008 collabora con “vision digital” alla realizzazione dei vfx per il film Il divo con i quale vince il primo David di Donatello per i migliori effetti visivi. Nel 2013 vince con Chromatica un secondo David di Donatello per i migliori effetti visivi con il film La grande bellezza. A Cualmente ricopre il ruolo di digital effects supervisor e digital artist in Chromatica, oltre a continuare a coltivare la sua passione per le produzioni indipendenti e per l’animazione, in ogni sua forma. Fonda e apre nel 2016 una sua scuola di creatività digitale: Artithesi. Luca crede che i giovani siano la vera risorsa da formare e custodire con gelosia.

Magda Guidi si diploma all’ISA di Urbino, nella sezione Cinema d’animazione, e frequenta successivamente il biennio di perfezionamento in Cinema d’animazione. In seguito, realizza alcuni cortometraggi animati, selezionati in numerosi Festival italiani e internazionali: Sì, però… (2000), Nuova identità (2003), videoclip per la band italiana Tre allegri ragazzi morti, Ecco, è ora (2004, vincitore Castelli Animati). Nel 2005 disegna una sequenza in animazione per il cortometraggio Il nano più alto del mondo diretto da Francesco Amato. Nel 2009, insieme ad Andrea Petrucci e Sergio Gutierrez, realizza un film d’animazione di 45 minuti per lo spettacolo teatrale L’ultima volta che vidi mio padre, per la regia di Chiara Guidi (Socìetas Raffaello Sanzio). Via Curiel 8 (2010) co-diretto con Mara Cerri, si aggiudica il premio come miglior corto al Torino Film Festival nel 2011. Nel 2014 la Mostra internazionale del nuovo Cinema di Pesaro le ha dedicato una retrospettiva, edizione del Festival di cui ha disegnato anche il manifesto. Nel 2016 realizza Scavami dentro, videoclip in animazione per Danio Manfredini. Nei settori commerciali, collabora da anni alla realizzazione di clip in animazione per sigle e spot pubblicitari. Ha tenuto dei workshop di animazione alla Cineteca di Bologna e all’Accademia di belle Arti di Bologna. Insegna Cinema d’Animazione all’ ISIA di Urbino dal 2018. I suoi disegni sono stati esposti in numerose gallerie d’Arte in Italia ed all’estero, tra le quali si segnalano: Fondazione Pescheria Centro Arti Visive (Pesaro), Galleria Tricromia (Roma), Galleria Restarte (Bologna, BilBOlBul festival internazionale di Fumetto), Lop Loy Gallery (Phnom Penh, Cambodia), Blu Galley (Bologna).

Igor Imhoff. Nato a San Giovanni Rotondo nel 1976, è attualmente docente di Progettazione Multimediale presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. È anche collaboratore presso la Scuola Internazionale di Comics di Padova, dove si occupa dei corsi di animazione e modellazione 3D. Contemporaneamente svolge attività di grafico ed animatore 2D e 3D. L’attività artistica di Imhoff è dedicata alla ricerca video, sia nel cinema di animazione o negli ambiti più legati alla sperimentazione audiovisiva. Ha partecipato a numerose mostre e rassegne (Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria san Marco, Venezia; Triennale di Milano; Galleria A+A, Venezia; Rassegna Video Arte DVDrops, Hong Kong, Bologna, Ferrara, OCT Contemporary Art Termina Shangai, Museu Belas Artes de São Paulo, ecc.), festival di cinema e di cinema d’animazione (come Clermont Ferrand, Annecy, Animateka, Animamudi, Ibrida, ecc.) ricevendo menzioni e premi. Tra i suoi lavori ricordiamo la serie dei Percorsi, realizzata tra il 2003 e il 2010, Small White Dots (2011), Planets (2012) e Kurgan (2013). Ma negli ultimi anni l’attività di Imhoff si è orientata soprattutto verso installazioni interattive e basate sull’Intelligenza Artificiale.

Beatrice Pucci è un’autrice di film d’animazione in stop motion, scultrice e disegnatrice. Vive e lavora tra l’Appennino Marchigiano e l’Emilia. Il suo cortometraggio di animazione Soil is Alive è entrato nella Cinquina finalista dei Nastri d’Argento nel 2016. Ha partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali tra cui il Festival international du film d’animation d’Annecy. Ha lavorato per il cinema con un inserto animato all’interno film di Alina Marazzi Tutto parla di te. Ha realizzato due videoclip, per il cantautore Alessandro Fiori e per il pianista Kekko Fornarelli. Le sue sculture e i suoi disegni sono stati esposti in Italia e all’estero. Recentemente ha avviato una ricerca artistica sulle fiabe popolari ispirate al testo di Italio Calvino. Le nozze di Pollicino, prima fiaba realizza del progetto Flip è arrivato nella terzina finale dei Nastri d’Argento e selezionato in diversi festival. Nel 2009, nel 2012 e nel 2016 ha esposto presso la Galleria D406 Arte Contemporanea di Modena. Nel 2013 presso la Galleria d’Arte Contemporanea Luogo 0 di San Marino. Nel 2013 alla Galleria Tricromia di Roma, nel 2014 allo Spazio Meme di Carpi, nel 2017 alla galleria Russi di Ravenna. Nel 2018 al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro. In questo stesso anno le è stata dedicata una retrospettiva con tutti i suoi cortometraggi all’interno della 54a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.

Opere Nell’Opera

 

Giovedì 7, venerdì 8, sabato 9,
lunedì 11 e martedì 12 novembre 2024

Organizzato dalla Scuola di Pittura del Prof. Vincenzo Cinque, con la partecipazione della Scuola di Pittura del Prof. Alfredo Pirri, indirizzato agli iscritti del Triennio e Biennio di Pittura.

Il corso di Pittura prevede di far conoscere agli allievi e allieve partecipanti, nuove realtà nel campo delle arti visive, “artisti-curatori“ di nuovi spazi d’arte indipendenti che operano nella città di Roma.
L’incontro è organizzato con l’artista Paolo Assenza che racconterà il suo lavoro di ricerca di pittura, come testimonianza del suo tempo, presentando anche la sua esperienza di artista-curatore dello “SpazioY”.
Le modalità di sviluppo per gli allievi e allieve partecipanti saranno incentrate su come un’artista può curare contemporaneamente due spazi di ricerca: uno fisico della sua opera, l’altro che accoglie a sua volta opere di altri artisti.
L’obiettivo formativo del workshop “Opere nell’opera” è far scaturire una “reazione-creativa” per sviluppare un progetto didattico sulla tematica affrontata nei giorni di incontro con l’artista. Ogni allievo e allieva presenterà il proprio lavoro di ricerca formulato e sviluppato dall’esperienza vissuta, dal confronto e dall’interazione con l’artista Paolo Assenza.

Modalità di svolgimento:

primo giorno 7 novembre 2024, ore 9.30-13.30 aule 407-403;
Paolo Assenza condividerà una presentazione della sua ricerca agli studenti del triennio e biennio partecipanti, subito dopo sarà previsto una discussione per identificare i temi da sviluppare nel corso del workshop.
Ore 14.30-18.30 aule 407-403.
Inizio dei lavori da parte degli allievi e allieve con Paolo Assenza.

Secondo giorno venerdì 8 novembre 2024 ore 9.30-13.30 aule 407-405,
14.30 – 18.30 Aula 407-403.
Ogni studente inizierà a sviluppare il proprio progetto di lavoro in collaborazione con Paolo Assenza.

Terzo giorno, sabato 9 novembre 2024 ore 9.30 -13.30,
14.30 -18.30 aule 407- 401.
Gli studenti svilupperanno le loro opere pittoriche con il feedback e il supporto fornito dall’artista invitato.

Quarto giorno 11 novembre 2024 aula 410 ore 9.00-13.00, 14.30 -18.00.
Ogni studente presenterà la propria ricerca e il proprio lavoro, condividendo i concetti sviluppati nel corso del workshop.
L’obiettivo del workshop è incoraggiare gli studenti a interagire tra loro per comprendere la gamma di possibilità espressive all’interno del loro lavoro e dello spazio di lavoro. Come può lo spazio di lavoro interagire o accogliere altre opere? Come fondere opere e temi per formulare nuove ipotetiche “stazioni dell’arte”?

Quinta giornata, 12 novembre 2024, ore 10.00
viale dei Consoli n° 73, studio di Alfredo Pirri.
Si richiede puntualità per tale giorno.
A conclusione del workshop si organizzerà una giornata di presentazione di tutti i lavori svolti da parte di tutti gli allievi e allieve partecipanti.
Il workshop prevede il riconoscimento di 2 CFA.

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

 

In tiratura limitata vol. 3

23, 24 settembre 2024 più altre date da programmare entro il 2024.

 

Il progetto “In tiratura limitata”, attività di collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Roma, con le scuole di Grafica e di Pittura, e la Società editoriale Il Laboratorio/le edizioni di Napoli, giunge alla sua terza ed ultima edizione.

Il programma di In tiratura limitata ha visto la realizzazione di una collana pubblicata dalla casa editrice, che raccoglie le tre edizioni prodotte durante le attività con gli studenti.
Nei workshop gli allievi sono stati coinvolti e condotti nella progettazione di cartelle d’arte tirate in esemplari, con l’opportunità di conoscere e praticare la stampa originale d’arte nella produzione professionale in collaborazione con una delle più note realtà delle arti grafiche internazionali.
Il terzo ed ultimo incontro chiuderà il ciclo produttivo con la realizzazione dell’esemplare che darà termine alla lavorazione in serie e alla pubblicazione della collana completa.

Il workshop offre la possibilità di approfondire la grafica d’arte nell’innovazione e negli sviluppi dei processi artistici e comunicativi contemporanei in relazione alla grande filiera dei sistemi editoriali dell’arte.
L’esperienza formativa impegnerà gli studenti nell’ideazione e nella realizzazione di opere grafiche attraverso i procedimenti tradizionali e sperimentali delle tecniche incisorie e della stampa d’arte, rendendoli sensibili alla molteplicità dei processi creativi nella produzione di una preziosa edizione d’arte. Ogni corsista avrà modo di entrare in contatto con le pratiche dell’arte grafica ed editoriale, approciando alla varietà delle fasi esecutive nella lavorazione di un’opera riproducibile,
con la facoltà di cogliere proficuamente le funzioni e le qualità nel pregio del singolo esemplare prodotto e l’efficacia nel multiplo tirato in serie.

Editoria e sperimentazione artistica

Date e orari del workshop:

Presso gli spazi dei Fienili
13 Maggio 2024: aula 2 Fienili – 15:00-19:00
15 Maggio 2024: aula 2 Fienili – 14:00-18:00

Presso gli spazi di Campo Boario
14 Maggio 2024: aula 1A Campo Boario – 14:00-19:00
17 Maggio 2024: aula 6B Campo Boario – 12:00-16:00
24 Maggio 2024: aula 6B Campo Boario – 12:00-16:00
31 Maggio 2024: aula 6B Campo Boario – 12:00-16:00

 

Il workshop è rivolto agli studenti del triennio di Grafica editoriale ed è suddiviso in due macrotemi. Ogni macrotema è suddiviso in due moduli con una specifica attività laboratoriale. Il workshop ha una durata complessiva di 25 ore suddivise in 6 lezioni tenute dai docenti Giancarlo Carpi e Helena Velena e permette di conseguire 1 CFA.

Primo macrotema: AVANGUARDIA E CONTROCULTURA.

Futurismo – Il seguente modulo riguarda la grafica futurista, intesa sia come sperimentazione artistica d’avanguardia sia come produzione editoriale d’epoca costituita dalle pubblicazioni legate al Movimento marinettiano, in primis copertine di libri e riviste. Saranno presentate le innovazioni teorico formali principalmente di Filippo Tommaso Marinetti, Francesco e Pasqualino Cangiullo, Fortunato Depero, Tullio D’Albissola. Dalla nuova centralità della tipografia nelle “parole in libertà” (“L’immaginazione senza fili e le parole in libertà”) alla “tavola parolibera”, dalla ricerca di Depero nella grafica pubblicitaria a quella nel lettering, le quali prestavano attenzione alle potenzialità creative della serialità. Fino poi alla reinvenzione materica del supporto editoriale (libro imbullonato), tema declinato anche da Tullio d’Albisola e Marinetti nel libro di latta. Quanto alla produzione editoriale canonica, se ne delineerà il precorso lungo circa trent’anni. Per le riviste degli anni dieci: “Poesia”, “Lacerba”, “L’Italia Futurista”, “Dinamo”, per gli anni venti: “Roma Futurista”, “Noi”; per gli anni Trenta “Futurismo”, anche toccando realtà minori quali “La Balza”, “Stile futurista” e altre. Quanto alle opere in volume il discorso si concentrerà principalmente sulle “Edizioni Futuriste di Poesia”, la produzione dei primi anni dieci e sulla produzione femminile: da Benedetta Maria Ginanni, da Irma Valeria ad Adele Gloria, da Laura Serra a Maria Goretti, da Franca Maria Corneli a Dina Cucini, fino a raccolte poetiche come il “Canzoniere futurista amoroso guerriero” (1943). Attività laboratoriale del modulo “Futurismo”: gli studenti dovranno elaborare un’opera editoriale volta a integrare in un unico oggetto sperimentale le variegate istanze di sconfinamento tra codici linguistici messe in atto dal futurismo italiano, anche in chiave di superamento della dimensione narrativa a vantaggio della simultaneità. Potranno combinare secondo la loro creatività il materiale dell’epoca messo a disposizione dal docente che consiste in: tavole “parolibere”, dipinti che sollecitano i valori pittorici e compositivi delle parole e delle lettere anziché la loro semantica, dipinti pubblicitari, formati e materiali eterodossi, lettering, inversioni del ductus sinistrorso, sequenze fotodinamiche, fotografie di sculture e opere di arte applicata collegate allo spazio ambientale, le quali potranno a loro volta essere prese a modello per la forma finale del libro-oggetto.

Punk – Il seguente modulo, tenuto da Helena Velena, protagonista della storia del punk italiano e della musica e cultura alternativa italiana, introduce gli studenti alla grafica delle controculture musicali e editoriali. Saranno trattate l’estetica e le forme espressive del punk, come immaginario di ribellione sociale che si esprime nella forma oltre che nella sostanza; la grafica delle copertine punk, dove l’immagine è già messaggio; la grafica dei manifesti e flyers dei concerti, come momenti di aggregazione (politica) più che di fans delle bands; la grafica delle punkzines, ovvero la totalità contenutistica dell’espressione di ribellione. Insieme al Punk verranno trattate le principali culture estreme che hanno influenzato la moda, la grafica, l’estetica e le forme espressive in maniera coerente, come il “metal estremo” (con i suoi sottogeneri come l’”industrial metal” che utilizza l’immaginario cyberpunk post-umano operando una fusione tra corpo e tecnologia), la “black e dance music” che graficamente ritorna al punk, il “trap” con il suo rapporto con il lusso e le riviste di moda, il “free jazz”, etc.

Attività laboratoriale del modulo “Punk”: gli studenti dovranno elaborare un concept editoriale rivolto a una specifica controcultura, mettendo in pratica l’esperienza preziosa del punk e delle sottoculture come narrativa socioartistica e immaginario complesso e integrale in tutte le sue forme espressive. In particolare, partendo dall’analisi di materiale grafico di un determinato periodo temporale, dovranno dimostrare di essere in grado di ricondurlo allo specifico ambito culturale e di saperlo elaborare cogliendone i tratti distintivi che ne determinano il senso di appartenenza alla determinata controcultura musicale, e che possono variare in uno spettro che va dall’intimamente personale al prettamente sociale, pur rimanendo in un ambito fortemente legato alla quotidianità.

 

Secondo macrotema: EDITORIA, PRODOTTO, MERCI.

Neopop giapponese e Lowbrow – Il seguente modulo concerne l’interazione storica tra la grafica editoriale della produzione underground americana e della produzione nipponica, dagli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento, e la produzione artistica del Lowbrow californiano e il Superflat nipponico. L’estetica di tali movimenti artistici, infatti, è indebitata e storicamente originata dalla suddetta vicenda editoriale. Quanto al Lowbrow si analizzerà la sua origine nella Kustom Kulture (Ed Roth) e nel fumetto underground californiano degli anni Sessanta, “Zap!” (1963), nella grafica discografica, tra Rick Griffin e Victor Moscoso, fino poi alla svolta avanguardistica di Robert Williams che portò quegli stilemi nel campo della pittura, inaugurando il movimento. Quanto alla parte dedicata al Giappone, si vedrà come dagli anni Trenta agli anni Novanta – tramite i lavori di illustratori quali Nakahara Jun’ichi, Nishitani Yoshiko e altri – si sia sviluppato un continuum iconologico basato su stilemi “cute” e occidentalizzanti che ha determinato la nascita del Superflat Giapponese di Takashi Murakami nel 1990. Questa parte mira anche a rendere edotti gli studenti di un problema concettuale canonico della pop art come la sovrapposizione tra arti commerciali e arte, e dunque l’incertezza su ciò che ricada propriamente nell’ambito di quest’ultima, affrontandolo a partire dalla confusione/differenza tra la grafica editoriale e l’opera pittorica, tra l’opera narrativa e l’“opera d’arte” che tali movimenti artistici hanno articolato in modo sperimentale.Attività laboratoriale del modulo “Neopop giapponese e Lowbrow”: gli studenti dovranno preliminarmente elaborare una storia grafica, i cui contenuti saranno basati sugli stereotipi massmediali della sottocultura Otaku esemplificati dal docente. A seguire, la storia verrà decostruita per sviluppare, in un catalogo editoriale, prodotti derivati:
action-figures, gadget, merchandising di varia natura, oggetti d’uso, finanche inserendo tra questi una riscrittura narrativa della storia iniziale. Infine, lo studente sarà sollecitato a creare un’opera d’arte “pura” a partire dagli stereotipi massmediali, per tentare di invertire il processo di decostruzione commerciale della narrazione, recuperando un significato profondo.
Editoria indipendente italiana anni ‘90 – Il seguente modulo, basandosi anche sulle esperienze di collaborazione diretta del docente Giancarlo Carpi come autore ed editore, è dedicato alla vicenda editoriale, specie del comparto grafico, di alcune case editrici romane: la Castelvecchi Editore che negli anni Novanta emerse come una delle principali interpreti delle nuove culture digitali, la Tunué (Latina), che negli anni 2000 presentò una innovativa proposta editoriale tra fumetti e saggistica, la Lantana Editore, co fondata dal docente nel 2010, e la Jimenez edizioni, fondata da Michela Carpi nel 2018, specializzata in saggistica musicale. Quest’ultima parte del workshop vedrà anche la partecipazione della fondatrice della casa editrice Jimenez, utile a mostrare dall’interno le problematiche anche pratiche del lavoro editoriale.

Attività laboratoriale del modulo “Editoria indipendente italiana anni ‘90”: gli studenti, seguendo l’impostazione grafica di alcuni libri emblematici pubblicati negli anni ’90 dalla Castelvecchi Editore e da altre piccole case editrici romane, poi diventate celebri, ne replicheranno la grafica applicandola a proposte editoriale di loro invenzione.

Inclusive Arts 2024

Web design, sottotitolazioni video e lettering per uno storytelling inclusivo

 

In data 4-5-6 Giugno 2024 c/o Aula 6B della sede di Campo Boario dell’Accademia di Belle Arti di Roma – Largo Dino Frisullo s.n.c. dalle ore 10:00 alle ore 19:00 si terrà la seconda edizione di INCLUSIVE ARTS ovvero un workshop aperto a tutte le studentesse e gli studenti di ABA Roma sulle opportunità espressive offerte dall’inclusive design in ambito artistico.
La normativa europea sull’accessibilità in progressiva attuazione obbliga i fornitori di contenuti digitali a realizzare versioni accessibili per le persone con disabilità.
Come sviluppare competenze professionali specifiche?
Il workshop tecnico-pratico INCLUSIVE ARTS 2024 vi guiderà nell’apprendimento di alcune tecniche e procedure comunicative ‘inclusive’ che saranno sempre più richieste in ambito pubblico e privato.

Programma:
Il 4 giugno Antonio Lo Iacono, con un’esperienza ultraventennale nel settore, fondatore nel 2010 di Numeriprimi, web agency fiorentina specializzata in siti web dinamici e accessibili, ci presenterà nella prima parte della giornata un ambiente di sviluppo su ARCO CMS dove saranno sintetizzate le linee guida tecniche in ambito accessibilità web, grazie a una homepage e specifiche pagine interne progettate ad hoc. La stessa homepage e le pagine web interne saranno a disposizione degli studenti partecipanti nella seconda parte del workshop per esercitarsi nel rendere contenuti, testi, multimedia, grafica e architettura di un sito web all’insegna dell’inclusive design.
Il 5 Giugno Veronica Bonatesta, designer grafica ed esperta in sottotitolazione creativa, una branca appartenente al “Cinema accessibile” (Accessible Filmmaking) teorizzata da Pablo Romero Fresco, introdurrà concetti di accessibilità di un prodotto audiovisivo focalizzandosi in particolar modo sulla sottotitolazione. Si terrà una panoramica su come l’accessibilità è affrontata nei prodotti audiovisivi, ma ci si soffermerà sulla sottotitolazione in chiave “creativa” illustrando tutti gli step necessari per renderla funzionale fin dalla fase di ideazione e pre-produzione di un audiovisivo. Durante il workshop si creeranno dei sottotitoli creativi con il supporto della relatrice e delle indicazioni maturate nel corso della giornata. Il workshop offre l’opportunità di comprendere come un altro approccio alla sottotitolazione possa rendere accessibile e fruibile ad un pubblico più ampio un prodotto audiovisivo.
Il 6 giugno Claudio Madella Visual designer- socio Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva) dal 2008, fondatore dell’Officina Tipografica Novepunti (menzione d’onore del XXIII Compasso d’Oro), dal 2012 organizzatore del Letterpress Workers International Summit, docente presso la Scuola superiore d’arte applicata di Milano (stampa letterpress e legatoria), Certificate of Typographic Excellence 2020 del Type Directors Club New York e, nel 2021, quello del Type Directors Club Tokyo – ci guiderà nell’approfondimento del disegno delle lettere e del loro utilizzo, lavorando in senso positivo e negativo sulla loro inclusività; durante la giornata di lavoro verrà illustrata l’evoluzione del disegno dei caratteri attraverso esempi di utilizzo storico e contemporaneo; partendo dall’avvento dello stampa tipografica sarà possibile seguire il percorso della progettazione tipografica fino ad arrivare alle sperimentazioni analogiche e digitali; utilizzando il disegno, la composizione a mano, la tecnica del collage e l’ausilio di supporti sonori, il workshop offre l’opportunità di comprendere meglio la fisicità dei caratteri, il loro senso di lettura e le loro possibilità di utilizzo.

Modalità di partecipazione:
Le studentesse e gli studenti che intendono partecipare al workshop vedendosi riconosciuti un credito possono inviare apposita richiesta di prenotazione a: e.bisenzi@abaroma.it
Il workshop attiene ai corsi di Grafica Editoriale e Graphic Design della Scuola di Progettazione artistica per l’impresa di ABA Roma ed è organizzato dal prof. Enrico Bisenzi ma con ulteriori docenti coinvolti i/le prof./sse Maria Cristina Reggio, Elena Giulia Rossi, Luca Valerio, Franco Ripa di Meana, Tiziana Maria Contino, Francesco Mazzenga.
I posti disponibili sono venti ma potrà presentarsi anche chi si è prenotato fra le ventunesima e la venticinquesima richiesta pervenuta in ordine cronologico (al fine di sostituire eventuali assenti dell’ultim’ora) e comunque dando priorità alle studentesse e agli studenti dei corsi dei docenti succitati.
Anche se l’aula in cui si svolgerà il workshop sarà dotata di apposita connessione internet e pc con ampio corredo tecnologico utile, si consiglia di venire attrezzate/i con apposita connessione e corredo tecnologico (laptop possibilmente attrezzato e in particolare con software After Effects e\o Premiere per la parte dei sottotitoli creativi) tenendo presente che il lavoro laboratoriale può essere svolto in gruppo. Chi parteciperà al workshop riceverà un kit per progettazione grafica su carta a proprio uso e consumo nonché altro materiale e linee guida utili. Le studentesse e gli studenti ammessi (anche con riserva) al workshop saranno inclusi in apposito teams irfgu2e al fine di poter consegnare le attività richieste durante il workshop e consegnarle compiutamente (altro requisito richiesto per ottenere il credito).

Manualistica di riferimento:
Il manuale di riferimento onnicomprensivo dei principali argomenti affrontati durante il workshop può essere scaricato gratuitamente da: archive.org/details/inclusive-design-ebook

 

Per info e iscrizioni: e.bisenzi@abaroma.it

Percorso d’arte a Vitorchiano

L’Accademia di Belle Arti di Roma con il Comune di Vitorchiano continuano il progetto dei percorsi d’arte nella natura e lunedì 13 maggio inizierà il Simposio di Scultura internazionale su peperino a Vitorchiano.

I bozzetti scultorei realizzati ed esposti presso l’Auditorium ex Chiesa di Sant’Agnese dal 3 maggio al 30 giugno 2024 prenderanno forma durante il simposio di scultura dal 13 al 18 maggio 2024, scolpiti dagli allievi della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Sarà quindi possibile osservare dal vivo la realizzazione delle creazioni scultoree pubblicamente e direttamente sul luogo presso Largo Padre Ettore Salimbeni Vitorchiano (VT), sotto lo sguardo del Moai. Gli allievi saranno guidati come per la scorsa edizione 2023 dalla scultrice e professoressa Oriana Impei, curatrice del workshop e per questa edizione dai due testimonial invitati: Guglielmo Vecchietti Massacci e Isabel Permanyer.

L’iniziativa ha lo scopo di valorizzare il paesaggio attraverso l’arte scultorea e la pietra vulcanica locale: il peperino. I blocchi di pietra saranno donati dal Centro estrazione del peperino e dalla Ditta Santafiora. L’evento prevede, oltre alla mostra di arte contemporanea, anche un workshop sulla scultura e un convegno e mostra con carattere didattico, illustrata dai due testimonial d’eccellenza invitati:

Guglielmo Vecchietti Massacci nasce a a Jesi (An) nel 1946.
Si è diplomato a Bologna nel 1970/71 all’Accademia di Belle Arti, dove ha insegnato Tecniche della Scultura dal 1977 fino al 2012. Ha vissuto e lavorato per quaranta anni nella chiesa di San Colombano (via Parigi 3 Bologna), luogo magico aperto al pubblico, dove per anni ha ospitato musicisti, poeti ed artisti organizzando concerti, letture di poesia, teatro, incontri culturali, che ha dovuto lasciare nel 2005.
Attualmente vive nelle Marche, sulla prima collina di Senigallia, dove ha ristrutturato una vecchia casa colonica con giardino di scultura fra gli ulivi, facendola diventare centro culturale: www.lacasadegliulivi.eu

Ricca e significativa è la sua attività espositiva di grandi opere in bronzo, ferro, legno e marmo, con mostre personali di durata annuale, svoltesi nei parchi e strade delle città: dal 1970 a Bologna e Roma e in varie parti del mondo.

Isabel Permanyer nasce a Barcellona (Spagna) nel 1965.
Vive e lavora in Italia dal 1997, prima a Bologna (Chiesa di San Colombano) e dal 2005 nelle Marche, sulla prima collina di Senigallia. Abita nella Casa degli Ulivi, una casa-laboratorio con giardino di sculture, insieme allo scultore Guglielmo Vecchietti Massacci, dove si organizzano laboratori, home-concerts, seminari, workshops artistici, con possibilità di accoglienza. Dal 2012 al 2015 la Casa degli Ulivi è stata sede regionale dell’Associazione Internazionale Art&Psychology. Il sito è visitabile sul web: www.lacasadegliulivi.eu www.facebook.com/isabel.permanyer rifugio per artisti “La Casa degli ulivi”.

La Formazione accademica inizia con la Laurea in Belle Arti, Facoltà di Belle Arti S. Jordi di Barcellona (dal 1983 al 1988). Biennio Specialità di Restauro. Segue il Dottorato di ricerca nel Dipartimento di Disegno della stessa Facoltà. Cattedratico Manuel Ruiz-Ortega, Biennio 1989/91.

Si Diploma in Scultura alla “Escola d’Arts i Oficis” Diputació de Barcelona (1992 al 1997). Ottiene il certificato di abilitazione all’insegnamento: “Certificat d’Aptitud pegagògica” Istituto di Scienze della Formazione e due cicli di formazione. Universitat Politècnica de Catalunya (biennio 1988/91). Gli artisti testimonial espongono le loro opere nella Torre comunale del Comune di Vitorchiano dal 13 Maggio, alle ore 18:00 l’inaugurazione fino al 15 Maggio.I bozzetti scultorei degli allievi di scultura verranno esposti dal 3 Maggio Auditorium ex Chiesa di Sant’Agnese.

 

Per info: tel. 0761373718

Email: infopoint@comune.vitorchiano.vt

 

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Etching with light

Sabato 4, lunedì 6 e martedì 7 maggio si svolgerà il workshop curato dalle Prof.sse Maria Pina Bentivenga, Tania Campisi e Malia Finocchiaro “Etching with light”, per gli iscritti al Trienno e ai Bienni di Grafica d’Arte.

Per tre giorni gli studenti potranno confrontarsi con Devin Kovah artista e insegnante presso la Temple University di Roma. Il workshop si baserà sulla sperimentazione dei materiali fotopolimerici nell’incisione. Il professore proporrà agli studenti coinvolti una propria metodologia per l’utilizzo dei film e delle lastre di fotopolimero. Il tema scelto sul quale gli studenti potranno elaborare le immagini sarà: “la struttura della luce”, si potrà scegliere se utilizzare immagini fotografiche o disegni. Il workshop mira ad allargare la conoscenza di nuovi materiali nell’ambito delle tecniche dell’incisione e la ricerca di nuove metodologie espressive. Il primo giorno si inizierà il lavoro presso la Temple University, sarà presentato il workshop e la ricerca tecnico/artistica da affrontare, si inizieranno ad eseguire i primi esperimenti. Il secondo giorno è previsto il lavoro di elaborazione e stampa presso l’aula 011 all’Accademia di Belle Arti di Roma. Il terzo giorno si terrà una sessione critica di gruppo sui lavori svolti e dei risultati ottenuti. Alla fine sarà realizzato un libro d’artista in tiratura limitata di 5 copie.

 

Devin Kovach

Nato nel 1987 ad Arizona, negli Stati Uniti, Devin Kovach ha concluso il suo Master of Fine Arts presso la Tyler School of Art, Temple University di Filadelfia e di Roma. Insegna incisione, rilegatura, e graphic design presso la Temple University a Roma, la Rome University of Fine Arts (RUFA), e la John Cabot University. I suoi lavori sono stati esibiti sia in Europa che negli Stati Uniti; ha ricevuto diverse borse di studio e di ricerca, incluse quelle presso l’Anderson Ranch in Colorado, la Kala Art Insitute of California, il Printmaking Centre in New Jersey, l’Officina Stamperia del Notaio in Tusa, Sicilia, Default 17 della organizzazione culturale Ramdom, Gagliano del Capo, Puglia, e infine RAMO 6.0 (Ritratto a Mano 6.0) curata da Giuliana Benassi, Giuseppe Pietroniro e Angelo Bucciacchio e che vedeva come tutor Francesco Arena. Da 2021 Kovach è membro e contributore al programma estetico OMAR.

www.devinkovach.com

Photo credits:
Devin Kovach: “Oraclel” Monotype end photopolymer intaglio on paper 18”x 24”

 

logo temple university

La Montagna

Il workshop si propone di approfondire le tematiche legate al movimento inteso come espressione libera, partecipativa e strumento di relazione capace di promuovere pratiche di cura e fiducia reciproca. Durante le giornate di lavoro si analizzeranno le esperienze delle artiste e coreografe Anna Halprin e Simone Forti, le quali hanno collaborato con comunità di anziani e di nativi americani, attivando schemi motori finalizzati alla cura e all’ascolto.
Il workshop offre l’opportunità di acquisire una maggiore sensibilità verso il linguaggio non verbale e la capacità di prendersi cura attraverso il contatto fisico e il movimento, mediante l’esperienza e l’uso di tecniche come la respirazione diaframmatica, la propriocezione e la Contact Improvisation.

Programma:
1° giorno:
• Mattina: Presentazione del lavoro di Anna Halprin
• Pomeriggio: Laboratorio pratico di movimento “La danza dei piccoli segmenti e dei corpi non conformi”. Presso aula 1 fienili

2° giorno:
• Mattina: Presentazione del lavoro di Simone Forti.
• Pomeriggio: Laboratorio pratico di movimento “La montagna, la pratica dell’affidamento e dello scambio del peso”. Presso aula 1 fienili

3° giorno:
• Mattina: Contact Improvisation; excursus teorica e visione di documenti.
• Pomeriggio: Laboratorio pratico di movimento e conclusione del workshop. Presso aula 2 fienili

 

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