Interverranno:
Nicoletta Agostini, Accademia di Belle Arti di Roma
Gabriella Bernardini, Accademia di Belle Arti di Roma
Isabella de Stefano, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Claudio Libero Pisano, Accademia di Belle Arti di Roma
Valerio Rivosecchi, Accademia di Belle Arti di Roma
I mediatori:
Roberta Arcamone, Greta Bacher, Greta Centra, Beatrice Ciotoli, Claudia Falcetelli, Francesco Giovanetti, Irene Iodice, Andrea Masucci, Fabio Muciaccia, Annarita Perrella, Marianna Pontillo, Valentina Rigano, Veronica Sponilli, Carla Veraldi
La mediazione culturale è un progetto ideato nel 2018 dai Servizi Educativi della Galleria Nazionale diretta da Cristiana Collu ed avviato nello stesso anno in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma. L’esperienza si presenta come una preziosa opportunità per gli studenti per arricchire ed approfondire il proprio percorso di studi nella cornice di una delle istituzioni museali più importanti d’Italia, migliorando allo stesso tempo l’esperienza della visita al museo.
La mediazione culturale infatti propone un nuovo modo di comunicare il percorso espositivo: un modello che si fonda sul dialogo attivo con il visitatore, non più spettatore passivo, bensì protagonista attivo della propria visita al museo.
Interverranno alla conversazione i docenti dell’Accademia di Belle Arti impegnati da anni nei progetti di mediazione culturale, gli studenti e le studentesse che hanno partecipato alla mediazione culturale e Isabella de Stefano, responsabile dei Servizi Educativi della Galleria Nazionale ed ideatrice dei progetti di mediazione culturale, che in questa occasione parlerà anche del suo volume Esperienza Mediazione. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e la mediazione culturale.
Esperienza Mediazione. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e la mediazione culturale (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2022) è un volume che affronta il tema della mediazione culturale da una prospettiva esperienziale, più pratica che teorica, descrivendo i progetti di mediazione culturale realizzati nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea con le studentesse e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma. La mediazione culturale inaugura un modello di comunicazione fondato sul dialogo e sull’esperienza non solo del mediatore, ma anche del visitatore, che è destinatario e soggetto partecipante della visita museale. In questa cornice sono raccontati i progetti e i laboratori ideati sul modello della mediazione culturale e ispirati alle opere d’arte conservate nel museo. Il volume racchiude anche le voci delle differenti categorie di visitatori a cui la mediazione è stata rivolta, dai bambini ai pubblici più fragili e marginali, dagli studenti alle detenute e ai detenuti di un carcere minorile romano. L’intento è di offrire al lettore una testimonianza, ma anche uno strumento utile per intraprendere nuove azioni e conoscere la mediazione culturale attraverso lo sguardo e la prospettiva privilegiata dei pubblici.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Connessa al Convegno, presso Albumarte, inaugurerà alle 18.30 la mostra “Oltre la Violenza”
Intervengono al convegno: Marisa Mosetti, Giudice Sezione Penale del Tribunale di Roma, Soggetti fragili Isabella De Angelis, Giudice Sezione Penale del Tribunale di Roma, Soggetti Fragili Simone Rossi, Funzionario dell’ufficio per il Processo, I Sezione del Tribunale Penale di Roma, Tutela dei soggetti deboli Daniela Trincia, Critica d’arte e curatrice del progetto di AlbumArte Donne (non più) anonime – Confronto sul femminicidio Cristina Dinello Cobianchi, Presidente AlbumArte | Centro di Produzione Artistica Indipendente Luisa Betti Dakli, Giornalista esperta di diritti umani, direttrice DonnexDiritti Network Fabio Maria Cilento, Psicologo Psicoterapeuta, Esperto in Psicologia e Criminologia presso il Provveditorato di Giustizia del Lazio Abruzzo e Molise
Modera:
Guglielmo Gigliotti, Docente Accademia di Belle Arti di Roma
Saluti istituzionali:
Cecilia Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma
L’attrice Francesca Baglioni reciterà il monologo di Franca Rame “Lo stupro”, 1977
A che punto è la civiltà del rispetto delle donne? A metà strada. Nonostante importanti conquiste giuridiche e culturali, le violenze fisiche e morali, nonché i femminicidi, sono all’ordine del giorno. Perché? Si penserà: nella mente di troppi uomini vige ancora la legge inumana della sopraffazione dell’altro sesso. È così, ma non è l’unico orrore. In verità nella mente di tante, troppe altre persone non è ancora maturata una chiara visione a riguardo. Anche se non violenti, tutti questi sono complici.
Il criminale è un criminale. Ma poi c’è la “zona grigia”. Essa è costituita da tutti coloro i quali, pur dichiarandosi contro qualsiasi violenza, al confronto reale e concreto con un dramma, nel momento in cui è necessario prendere una posizione chiara, e correre in aiuto alla vittima, adottano sotterfugi mentali per giustificare in qualche modo la violenza. È la civiltà dell’ipocrisia, quella che crea una seconda violenza, più nascosta, ma determinante: essa tesse infatti quei fili invisibili che tengono in piedi la civiltà della violenza, la alimentano sotterraneamente di bugie. Contro queste due violenze, quella diretta e quella indiretta, il convegno dell’Accademia di Belle Arti “Sorella, io ti credo” vuole dare il suo contributo di consapevolezza alla lotta contro le violenze e le menzogne.
Alle 18.30 si inaugurerà la mostra dal titolo “Oltre la Violenza” presso lo spazio indipendente Albumarte di Via Flaminia 122, attiva nel campo dell’arte contemporanea e sul fronte dello studio e denuncia della violenza di genere.
La mostra, curata da Miriana Pistillo, presenta, tra fotografie e performance, lavori ispirati al tema della violenza contro le donne. Hanno collaborato all’allestimento studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Di seguito l’elenco degli artisti:
Alessandro Comandini
Andrea Colarieti
Barbara Lalle con Daniela Carreras e Loredana Margheriti
Chiara Masìa
Cristina Cappellini
Emanuela Rizzo
Joseph la Mela
Luciano Corvaglia
Luca Verardi
Mandala Renzitti
Sandra Paul
Veronica Parrinello
Convegno e mostra presso Albumarte sono supportati dall’associazione di promozione sociale Nesos, la quale aveva già preso parte al medesimo evento curato da Miriana Pistillo il 25 Novembre 2022, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne, presso le Scuderie Albodrandini di Frascati.
Durante lo svolgimento di questa importante iniziativa l’associazione si impegnerà in una raccolta fondi da devolvere in favore dei centri antiviolenza.
Nota su “Donne (non più) anonime. Confronto sul femminicidio”:
È un progetto ideato e diretto da Daniela Trincia e realizzato da AlbumArte, con i suoi incontri fin dal 2016, vuole aprire al confronto sulla violenza di genere, perché si possa riconoscere e combattere attraverso la riflessione e la testimonianza di esperte/i, attiviste e artiste. In questi anni hanno contribuito alle realizzazione del progetto: Luisa Betti, Giornalista esperta di diritti umani, direttrice DonnexDiritti Network, Teresa Dattilo psicoterapeuta, Francesca Guerisoli, critica d’arte, Silvia Giambrone, artista, Clara Tosi Pamphili, storica e critica della Moda e della Arti Applicate, Caterina Boccardi, scrittrice/attrice, Sara Allegrucci – Matteo Bolognese, attori, Maria Francesca Palermo, avvocata penalista Teresa Dattilo, psicologa psicoterapeuta, Ursula Franco, medico criminologo, Maria Francesca Palermo, avvocata penalista, Giacomo Grifoni, psicologo psicoterapeuta, Andrea Bernetti, psicologo psicoterapeuta presidente Centro Prima (prevenzione e intervento sui maltrattamenti), Giuseppe Esposito, psicologo psicoterapeuta, Flavia Posabella, psicologa psicoterapeuta, Rosa Jijon, artista:; Alessandra Sannella, sociologa, Cristiana Guerra educatrice presso case famiglia per minori, Stefania Salatino, psicologa psicoterapeuta, Teresa Margolles, artista Francesco Martone attivista diritti umani, Angel Moya Garcia, curatore e co-direttore artistico della tenuta dello Scompiglio; Tomaso Binga, artista; Maura Misiti, demografa; Titti Carrano, presidente Associazione ‘D.i.Re Donne in Rete’, Roxy in the Box, artista; Tiziana Colamonico Mensorio, avvocata, Simona Ammerata – attivista femminista e per i diritti civili, socia fondatrice di Lucha y Siesta, Arianna Bussoletti – media researcher, Simona Ammerata attivista e socia fondatrice di Lucha y Siesta, Fabio Maria Cilento Esperto di Psicologia e Criminologia presso il Provveditorato di Giustizia del Lazio, Abruzzo e Molise,
Nota su Albumarte: È un Centro di produzione artistica indipendente e no profit con sede a Roma, fondato e diretto da Cristina Cobianchi, operante in Italia e all’estero, che si caratterizza per le sue collaborazioni internazionali e i suoi cicli di approfondimento sui vari linguaggi del contemporaneo, offrendo gratuitamente al pubblico un programma di progetti che riguardano videoarte, pittura, fotografia, scultura, istallazioni, performance, sound art, privilegiando nella sua ricerca artisti e curatori giovani o emergenti e svolgendo parallelamente un programma di dibattiti e confronti sui maggiori temi della cultura, dell’arte e della società contemporanea. Produce video, documentari e progetti editoriali. Tra i progetti continuativi: Donne (non più) anonime – Confronto sul femminicidio.(www.abumarte.org).
Si ringrazia:
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti, g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Martina Macchia, Chiara Picco, Marianna Pontillo, comunicazione@abaroma.it
Intervengono:
Raffaella Frascarelli, direttrice scientifica di Nomas Foundation
Sabrina Vedovotto, critica e docente
Alessio Rucchetta, Simone Valente, Valerio Sammartino, Monkeys VideoLab
Saluti: Cecilia Casorati, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Lunedì 20 marzo, alle ore 17.00, sarà presentato alla Accademia di Belle Arti di Roma il docu-film “Roma Isola Aperta”, che ha già preso parte alla 17° edizione della Festa del Cinema di Roma, sezione Freestyle.
Ideato e curato da Raffaella Frascarelli e Sabrina Vedovotto, il docu-film è prodotto dall’Accademia di Belle Arti di Roma e Nomas Foundation. “Roma Isola Aperta” vede la regia di Monkeys Video Lab (Simone Valente, Alessio Rucchetta, Valerio Sammartino) e il coinvolgimento diretto delle studentesse e degli studenti del corso Controcampo del laboratorio didattico del Dipartimento di Arti Applicate, Foto e Video.
“Roma Isola Aperta” ci offre uno sguardo inedito sulla scena artistica della Capitale, conducendoci negli studi di alcuni degli artisti e delle artiste che qui hanno deciso di vivere e lavorare. Il docu-film porta alla conoscenza del grande pubblico la poetica e l’opera degli artisti, grazie a immagini e parole che ce ne restituiscono la quotidianità.
“Roma Isola Aperta” è la prima parte di un docufilm che ha raccolto e continuerà a raccogliere le testimonianze di artiste e artisti che riflettono su corpo sociale, genere, politica, scienza, eguaglianza economica, razzismo, giustizia sociale a partire dagli immaginari socioculturali di Roma e del mondo, affrontando questioni quali il rapporto tra tempo e arte, potere e cultura, storia e collettività, politica ed estetica. Alcuni documentari individuali, volti alla conoscenza e all’approfondimento del mondo artistico romano, sono già stati realizzati e sono attualmente visibili sul canale YouTube di Nomas Foundation.
“Roma Isola Aperta” nasce da Roma città aperta, progetto in progress, concepito nel 2020 da Raffaella Frascarelli e Sabrina Vedovotto, per avvicinare il pubblico alle arti attraverso una serie di studio-visit e di iniziative volte a coinvolgere la cittadinanza, portandola alla riscoperta dei propri quartieri, anche attraverso la conoscenza degli artisti che vi abitano.
A seguito della visione del documentario, un dibattito con gli artisti, le curatrici del progetto e con gli studenti che hanno partecipato alla realizzazione, permetterà di scandagliare inediti aspetti di questa opera documentaria sulla vita artistica di una città contemporanea.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
‘’Dal primo modem a Memestetica” con Valentina Tanni ripercorrerà, anche in forma biografica, la sua attività critica e curatoriale nel campo della new media art, dagli inizi del Duemila ad oggi, a due anni dall’uscita di Memestetica con Nero edizioni. Il saggio ripercorre la strada che ha portato «da Marcel Duchamp a TikTok», e ha riscosso un successo virale. Attraverso esempi, casi di studio e materiali audiovisivi, Tanni metterà a fuoco i temi centrali della sua ricerca: la relazione tra arte e tecnologia nella storia, lo sviluppo delle culture di rete, la creazione e la diffusione dei contenuti artistici online, le dinamiche memetiche e collaborative che caratterizzano la cultura visiva contemporanea.
Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano ed Estetica dei New Media e Culture Digitali alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Roma e Milano. Ha pubblicato “Random. Navigando contro mano, alla scoperta dell’arte in rete” (Link editions, 2011) e “Memestetica. Il settembre eterno dell’arte” (Nero, 2020). Da novembre 2020 è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Quadriennale di Roma.
“Dal primo modem a Memestetica” è parte di Colori e Mestieri delle Arti Multimediali, ciclo di incontri, a cura di Elena Giulia Rossi organizzato nell’ambito della Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte per indagare le molteplici sfaccettature della produzione multimediale, dal momento creativo alla sua conservazione e immissione nel mercato, attraverso le esperienze più diverse di artisti, curatori, informatici, teorici. Con alle spalle le formazioni più varie, sono tutti attivi nel panorama internazionale delle arti multimediali da più di vent’anni, accomunati da un impegno costante tanto nella teoria quanto nella pratica.
Il ciclo dà diritto ad 1 CFA (con presenza a 5 di 6 incontri)
Per info scrivere a: Elena Giulia Rossi: e.rossi@abaroma.it
Per info e prenotazioni: Codice TEAMS danguqp
Prossimi incontri:
Carlo Zanni: Arte nell’epoca del Cloud. Intervista con Elena Giulia Rossi
Martedi 4 aprile, h.12.00 – 14.00, online su TEAMS
Antonello Tolve: L’arte nel mercato dell’arte Martedi 18 aprile, h. 12.00 – 14.00 (in presenza, Campo Boario, Aula 8B)
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Intervengono:
Beatrice Peria, Storica dell’arte, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Gabriella Bernardini, Storica dell’arte, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Roberto Piloni, Artista, docente di Grafica d’Arte, Accademia di Belle Arti di Roma
Romolo Bulla, Litografo, stampatore e docente
Il Linguaggio dell’incisione propone un punto di vista sulla grafica inedito e trasversale. A differenza dei manuali esistenti sull’argomento, che riguardano o la tecnica o la storia dell’incisione, questo libro, pur non trascurando questi aspetti, affronta lo sconfinato tema della grafica dal punto di vista del suo specifico “linguaggio”. L’autrice, oltre a utilizzare la lunga esperienza d’insegnamento, scrive da artista immersa nella materia, filtrando necessariamente i contenuti attraverso la sua personale visione.
Il volume si compone di tre parti. La prima è dedicata alle tecniche: calcografia, xilografia e, in misura minore, litografia; essa è corredata da incisioni di artisti contemporanei e di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, che serviranno a illustrare e a chiarire le tecniche con l’ausilio di schemi e fotografie.
La seconda parte è costituita da un sintetico excursus cronologico sulla grafica, dal ‘500 ai giorni nostri, che approfondisce l’analisi del linguaggio in relazione al contesto storico-culturale.
La terza parte, infine, raccoglie una serie di approfondimenti su artisti o situazioni artistiche: questi piccoli saggi possono fornire alcuni esempi di approccio metodologico e permettono uno scandaglio più approfondito dei vari temi grazie all’analisi delle opere. Quest’ultima sezione, inoltre, analizza il lavoro di importanti artisti contemporanei che considerano il linguaggio grafico come fondamentale mezzo espressivo.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Introduzione:
Professor Anselm Jappe, Accademia di Belle Arti di Roma
Saluti istituzionali:
Cecilia Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Dai primi artisti e scrittori romantici passando per i surrealisti e fino ai situazionisti si è propagata la stessa idea: combinare la critica della società capitalista con la ricerca di una vita diversa, della poesia vissuta, dell’avventura, dell’amore. Questa corrente romantica non si situava fuori dalla realtà, ma era legata ai vari movimenti rivoluzionari nella politica, nella società, nelle arti, nei costumi.
Ce ne parlerà Michael Löwy, ricercatore emerito al CNRS a Parigi e autore di numerosi libri tradotti in italiano, tra cui Rivolta e malinconia. Il romanticismo contro la modernità.
Michael Löwy nasce nel 1938 a SãO Paulo (Brasile), vive dagli anni Sessanta a Parigi dove è stato ricercatore al Centre national de la recherche scientifique, ha insegnato all’Ècole des Hautes Ètudes en Sciences Sociales. Nelle sue numerose pubblicazioni si è occupato del marxismo eterodosso, di Walter Benjamin, di Franz Kafka, del surrealismo, del romanticismo, della teologia della liberazione, dell’America latina, del giudaismo libertario e ultimamente dell’Ecosocialismo, di cui ha redatto il manifesto internazionale.
Anselm Jappe è nato e cresciuto in Germania, si è laureato a Roma in filosofia con Mario Perniola e ha conseguito il dottorato di ricerca all’Ecole des Hautes études en sciences sociales. a Parigi. Ha insegnato estetica e storia dell’arte contemporanea nelle Accademie di Belle Arti di Frosinone, di Palermo e di Sassari. Ha impartito lezioni e conferenze in numerose università, accademie di belle arti e istituzioni culturali di vari paesi europei, latinoamericani e nordamericani.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
“Dalla genesi del mio lavoro questo libro porta, attraverso 31 passi, alla genesi dell’universo. e, nel contempo, alla genesi di una nuova società.”
Nel suo nuovo libro, edito da Cittadellarte Edizioni a dicembre 2022, Michelangelo Pistoletto racconta in 31 passi il percorso umano e artistico che lo ha portato a definire la Formula della Creazione. Da lui stesso chiamata anche Formula della Vita.
Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei sistemi che essa stessa ha creato.
Con la Formula della Creazione, Michelangelo Pistoletto ci offre l’opportunità di riconsiderare i cardini della nostra esistenza e ci chiama a una nuova responsabilità verso noi stessi, verso l’altro, verso la natura di cui facciamo parte.
La regola universale, identificata nella Formula della Creazione, diviene, attraverso il percorso del libro, applicabile in ogni momento della vita quotidiana.
È una chiamata a usare la Formula della Creazione per divenire coautori di una nuova società.
In occasione della Giornata Internazionale della donna il Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina di Monte e afferente alla Direzione Musei Statali della città di Roma, diretta da Mariastella Margozzi, presenta al pubblico la mostra di Sabina Alessi e del suo gruppo di lavoro, costituito dagli studenti del corso di decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
La mostra nasce dall’accordo, sottoscritto fra il Museo Hendrik C. Andersen e l’Accademia di Belle Arti di Roma, finalizzato alla cooperazione e allo scambio all’insegna della valorizzazione del Museo, dei giovani artisti e della loro docente, Sabina Alessi, italo belga che vive e lavora a Roma.
Il progetto scaturisce dalla frequentazione del Museo da parte degli studenti dell’Accademia che hanno approfondito, durante le visite, i temi relativi al percorso artistico e umano che Hendrik Christian Andersen ci ha lasciato in eredità. La mostra si pone in contrappunto con gli ideali utopistici alla base del progetto del World Center of Communication attraverso il quale Andersen voleva “creare una nuova Bibbia, un qualcosa che aiuti quelli che verranno dopo di noi a sentire il loro spirito come una parte di quello di Dio. […] dimostrare come le differenze […] non facciano alcuna differenza”, come emerge dal Diario dattiloscritto della cognata Olivia Cushing.
I sette vizi capitali rappresentati da sette opere, ciascuna ben connotata e distinta per forma, colore e materiale si pongono quindi in contrasto con i “bianchi sogni di un altro mondo” di Hendrik Christian Andersen che, sebbene non espressamente, ha perseguito un ideale d’arte e vita improntato alla glorificazione della virtù. Nel programma iconografico della città ideale di Hendrik Andersen, questi concetti si traducono nella ricerca dell’equilibrio delle forme e nell’armonioso dialogo fra le sculture che l’artista ha messo al centro del suo progetto urbanistico: l’arte e la bellezza diventano il mezzo per cambiare l’umanità.
La valenza didattica del progetto costituisce un valore aggiunto in quanto gli studenti sono stati coinvolti in tutte le fasi progettuali, di realizzazione e cura degli apparati, allestimento e organizzazione.
Nella giornata della donna la mostra vuole essere un omaggio a tutte le donne artiste alle quali il Museo Hendrik Andersen ha sempre dedicato particolare attenzione e interesse attraverso molteplici iniziative e anche quest’anno l’impegno prosegue attraverso la mostra di un’artista donna e delle studentesse dell’Accademia coinvolte nel progetto.
Per maggiori informazioni scarica il comunicato stampa:
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Intervengono:
Guido Curto, Direttore del Consorzio Residenze Reali Sabaude
Fabio Viola, presidente di TuoMuseo
Tullia Iori, Prorettrice alla Didattica dell’Università di Roma “Tor Vergata”
Modera:
Dalma Frascarelli, docente Accademia di Belle Arti di Roma
Saluti istituzionali:
Cecilia Casorati, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Il 10 marzo alle ore 16.30 si svolgerà la presentazione del Dottorato di interesse nazionale in Scienze del Patrimonio Culturale presso l’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il Dottorato vede l’Accademia di Roma consorziata con l’Università di Roma “Tor Vergata” e in particolare con il Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società; il Dipartimento di Studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica. Membri del consorzio sono anche le Accademie di Belle Arti di Firenze, Catania, Lecce e Macerata; l’ISIA di Roma; l’Università Telematica Internazionale “Uninettuno”, la Fondazione MAXXI e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Coordinato da Giovan Battista Fidanza, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, il Dottorato prevede quattro percorsi formativi: Arte, archeologia, storia e restauro; Storia e conservazione del patrimonio costruito; Valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale; New media per la Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico, curato dalle Accademie di Roma, Firenze, Lecce e Catania (responsabile del curriculum Dalma Frascarelli, professoressa di Storia dell’Arte Moderna presso l’Accademia di Roma).
Il Dottorato è stato accreditato dall’ANVUR che ha valutato idonee le istituzioni AFAM e il profilo scientifico e artistico dei loro professori che formano i collegi dottorali e hanno costituito le commissioni concorsuali insieme ai colleghi universitari, ammettendo al corso 8 dottorandi che hanno compiuto il loro percorso formativo di II livello presso Accademie e Isia.
Si tratta, dunque, di un risultato storico che per la prima volta sancisce il riconoscimento dell’attività di ricerca che si svolge presso le Istituzioni AFAM e che vede un rapporto paritetico di collaborazione tra queste e il sistema universitario.
Su 27 Dottorati Nazionali l’unico che si avvale della partecipazione di Accademie e Isia è anche uno dei due dedicati al Patrimonio culturale. Ulteriore punto di forza di questo Dottorato, che vanta dunque diversi primati, è il carattere interdisciplinare dei percorsi formativi che vedono impegnati sul fronte della tutela, della valorizzazione e della comunicazione, artisti multimediali, grafici, designers, ingegneri, architetti, accanto a storici dell’arte e restauratori. Una sinergia di saperi imprescindibile per vincere la sfida del rilancio del nostro Paese fondato su aspetti che maggiormente lo connotano: la bellezza e la specializzazione in fatto di tutela, restauro, valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale e artistico. Anche per questo, al fine di proseguire un’attività formativa strategica in termini nazionali, le Istituzioni Afam, che nel presente ciclo di dottorati hanno partecipato con finanziamenti propri, auspicano che per il prossimo ciclo il MUR eroghi anche ad Accademie ed Isia il finanziamento per le borse con i fondi PNRR, nelle more dell’emanazione del decreto sui dottorati Afam.
La presentazione vedrà l’intervento di Guido Curto, Direttore del Consorzio Residenze Reali Sabaude, entità museale che si è distinta per l’utilizzazione delle nuove tecnologie, ospitando, tra l’altro, la recente mostra Play. Videogame arte e oltre. Interverrà anche Fabio Viola, curatore della citata mostra e presidente di TuoMuseo, un collettivo internazionale di artisti, game designer, developer, sound designer ed animatori 3D che costituisce una realtà leader europea nella progettazione e realizzazione di esperienze interattive con numerosi progetti realizzati per grandi istituzioni quali il game Father and Son per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli che ha avuto un successo mondiale.
La presentazione sarà aperta dai saluti della Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Cecilia Casorati, seguiti dall’intervento di Tullia Iori, Prorettrice alla Didattica dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Modererà Dalma Frascarelli.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Intervengono
Franco Falasca: Ufficio per la Immaginazione Preventiva
Guglielmo Gigliotti: docente Storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Roma
Daniela Lancioni: curatrice senior Palazzo delle Esposizioni
Luca Lo Pinto: direttore artistico del MACRO – Museo per l’Immaginazione Preventiva
Lucilla Meloni: docente Storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Roma
Cesare Pietroiusti: artista
Saluti istituzionali:
Cecilia Casorati, direttrice Accademia di Belle Arti di Roma
Il 18 febbraio 1973 Carlo Maurizio Benveduti, Tullio Catalano e Franco Falasca comunicano la costituzione di un Ufficio per la Immaginazione Preventiva, con sede a Roma in via Monserrato presso la Galleria Gap di Gianni Fileccia e articolato in diverse sezioni (immaginazione liberatoria, repressiva, analitica con riferimento alle emozione ed ai significati).
Questo incontro dedicato al gruppo, a 50 anni di distanza dalla sua nascita, vuole essere un’occasione di riflessione sull’attualità del pensiero e delle modalità operative declinate dai tre artisti, che hanno messo in opera un progetto visionario, poetico e politico che, caratterizzato anche dalla collaborazione con altri autori, ha preso forma negli anni attraverso azioni, installazioni, conferenze, dibattiti, organizzazione di mostre.
A conferma della sua impronta teorica, il gruppo ha anche edito la rivista “Imprinting – sperimentazione e linguaggio” (1975-1979), dove ogni autore gestiva il proprio spazio, e la redazione, astenendosi da ogni editoriale, metteva a confronto il linguaggio artistico con il linguaggio non artistico
L’Ufficio per la Immaginazione Preventiva è presente alla XXXVII Biennale di Venezia del 1976 nella sezione curata da Enrico Crispolti e Raffaele De Grada “Ambiente come sociale. Proposte/azioni esperienze. Documenti di una ricerca per nuovi modi di intervento creativo nell’ambiente sociale” insieme ai numerosi collettivi d’artista che operavano nel decennio.
Pur inserito in quel contesto storico, a differenza delle molte formazioni che non sono sopravvissute alla cultura movimentista e contestataria dell’epoca, il gruppo proprio per l’idea della “immaginazione preventiva” che, come scrive Falasca: “è un modo di pensare, una prassi continua senza teorie e senza ismi”, si colloca in una dimensione atemporale che rende ancora oggi ricchi di significato i suoi presupposti artistici e poetici.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it