Vera Maglioni
Formatasi nella danza contemporanea e nelle arti visive, Vera Maglioni attualmente è docente di Tecniche Performative per le Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Da diversi anni è impegnata nella pedagogia dell’arte attraverso la pratica dell’insegnamento flipped learning presso la scuola parentale primaria e secondaria Parco della Gratitudine di Roma.
L’insegnamento si accompagna ad una intensa pratica artistica. Dal 2006 costituisce insieme a Francesca Grossi il duo Grossi Maglioni che si occupa principalmente di installazioni, performance, pratiche relazionali ed educative, con partecipazioni a mostre nazionali e internazionali in gallerie, spazi pubblici, istituzioni museali ed accademiche.
L’indagine di Grossi Maglioni su diversi temi legati alla società e alle soggettività, coniuga i metodi della ricerca artistica con quelli dell’antropologia e dell’educazione, concentrandosi nella produzione di progetti a lungo termine su argomenti politicamente controversi, come Lo sguardo che offende, che indaga la percezione dei paesaggi, tra oggettività del dato naturale e narrazione, oppure Occupazioni, che investiga le relazioni tra architetture mobili e i bisogni di piccole comunità, con installazioni in spazi urbani e ambienti naturali.
Con il recente progetto Beast Mother, vincitore del grant per il sostegno alla ricerca dell’Italian Council decima edizione, Grossi Maglioni hanno intrapreso una ricerca sulla ridefinizione della maternità sul piano artistico, sociale e politico.
Dal 2021 con Francesca Grossi e un gruppo di artiste madri ha fondato il collettivo di ricerca e attivismo The Glorious Mothers.
Il loro lavoro di Grossi Maglioni è stato presentato in gallerie, spazi pubblici, istituzioni museali ed accademiche tra le quali: MAC Lissone (IT); Kaunas Biennial (LT); Rotor, Graz (AU); Kunsthalle Bratislava (SL); Accademia di Ungheria, Roma (IT); Novo Kulturno Naselje, Novi Sad (RS); Istituto Svizzero, Roma (IT); AlbumArte, Roma (IT); American Academy, Roma (IT); Norrköpings Konstmuseum (SW); Viafarini, Milano (IT); MACRO museum, Roma (IT); Konstall museum, Vasa (FI); Tra le residenze alle quali hanno partecipato: Magic Carpets Residency, Novi Sad (RS); Rupextre residenza per artisti e antropologi, Matera (IT); Svenska konstskolan, Nykarleby (F).
https://grossimaglioni.com/
Programma del corso
Il corso si articolerà in due parti, la prima avrà come focus la storia della performance degli ultimi 100 anni, partendo dalle esperienze performative delle avanguardie storiche per arrivare fino ai giorni nostri.
Verranno prese in esame alcune performance significative della storia dell’arte contemporanea e, come strumento per metabolizzare e fare proprie le informazioni ricevute, queste azioni verranno ri-messe in atto dagli studenti attraverso la pratica del re-enactment.
La seconda parte del corso sarà maggiormente finalizzata alla realizzazione di progetti personali di carattere performativo.
Obiettivi formativi
Approcciare la performance sia dal lato storico artistico che attraverso l’aspetto esperienziale. Acquisire le metodologie utili alla costituzione di un progetto performativo complesso, che comprendono una ricerca iniziale, la formulazione di una propria idea, la scrittura della partitura, la fase sperimentale e poi quella della messa in atto.
Una sintesi del contenuto delle lezioni
Le lezioni, della durata di 5 ore ciascuna, si articolano in una prima parte teorica che ha come oggetto la storia della performance e il raffronto di alcuni casi di studio, una seconda parte di training fisico che ha come focus la respirazione e in fine una parte di workshop in cui si mettono in pratica singolarmente o in gruppo esercizi performativi dal vivo sempre diversi.
le modalità di effettuazione della prova d’esame
La prova finale consiste prevalentemente nella presentazione del progetto performativo personale e di ricerca concordato con l’insegnante nel corso delle lezioni e previa revisione.
RoseLee Goldberg, Performonce Art: From Futurism to the Present, Thames & Hudson, London, 2001.
Francesca Gallo, Parole, Voci, Corpi tra arte concettuale e performance, Mimesis, Milano, 2022.
Jacopo Miliani, Performance come metodologia, Postmedia Books, Milano, 2020.
Guillaume Apollinaire, Le mammelle di Tiresia, Marchese Editore, Napoli 2009.