FrancoSperoni
Dal 1989 docente di Storia dell’arte presso le Accademie di belle arti di Bologna, L’Aquila, Macerata, Firenze e Roma. Nell’a.a. 1999-2000 docente a contratto di Storia dell’arte contemporanea presso il corso di laurea in Beni Culturali della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Macerata e di Sociologia dell’arte nel corso di perfezionamento postlaurea in Moda, pubblicità, design dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, corso di laurea in Scienze della Comunicazione.
Nell’a.a. 2002-03 è docente a contratto di Sociologia delle comunicazioni di massa alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Presso la stessa Facoltà dall’a.a. 2003-04 all’a.a. 2010-11 è docente a contratto di Sociologia delle arti e della moda. Dall’a.a. 2003-04 all’a.a. 2005-06 è docente al Master in Ideazione, management e marketing degli eventi culturali del dipartimento di Sociologia e Comunicazione della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza”. Nel 2008 è docente nel Corso di ricerca e formazione sulla innovazione dei contenuti dei beni artistici e museali presso l’Università IULM di Milano, con il corso “Dal museo tradizionale al museo relazionale”.
Dal punto di vista metodologico si occupa di cultura visiva con particolare attenzione alle relazioni tra arte e industria culturale nelle varie forme che questo rapporto è andato acquisendo nel passaggio dalla società dello spettacolo alla rivoluzione digitale.
Le sue pubblicazioni riguardano soprattutto temi di teoria delle arti con un approccio mediologico, tra queste:
Il saggio Sotto il nostro sguardo. Per una lettura mediale dell’opera d’arte (costa&nolan 1995), nuova edizione ampliata (costa&nolan 2005).
Il saggio La Rovina in scena. Per un’estetica della comunicazione (Meltemi 2002).
Il saggio L’archivio post-testuale: Aby Warburg e il suo Atlante della Memoria, in Mario Pireddu e Marcello Serra (a cura), Mediologia. Una disciplina attraverso i suoi classici, Liguori, Napoli. 2012.
Con V. Bruni e S. Socci, cura il libro Il disegno dopo il disegno. Le molte vite di un medium antico, Pisa University Press, Pisa 2013.
Con M. Savini, collabora al libro Raggiungere l’impossibile, dove pubblica il saggio Yves Klein: Dioniso in smoking, Affinità elettive edizioni, Ancona, 2022.
Triennio – Primo semestre
Codice TEAMS yu78uc7
Lo spazio: una questione di scala
Lo scopo del corso è fornire allo studente una capacità di lettura dei fenomeni della cultura visiva, che aiuti ad orientarsi nei temi del contemporaneo.
Affronteremo diversi aspetti della cultura visiva dal Novecento ad oggi, scegliendo lo “spazio” come questione principale per capire diverse trasformazioni che riguardano la forma delle opere, gli allestimenti, il ruolo dell’artista e quello del fruitore. A cominciare infatti dal Novecento, abbiamo una tale ricchezza di proposte, conseguenti a mutazioni tecnoculturali, che per essere comprese necessitano di chiavi di lettura adatte a cogliere la complessità degli eventi.
Ci soffermeremo, quindi, su opere d’arte e teorie dal Novecento ad oggi, per capire le trasformazioni del senso dello “spazio” in conseguienza di mutazioni tecnoculturali che hanno cambiato il modo in cui percepiamo ed abitiamo lo spazio. Non si tratta, quindi, di cogliere uno sviluppo puramente cronologico degli eventoi ma di comprendere diverse sensibilità distribuite nel tempo in maniera anche anacronistica e con diverse sfumature di senso. Gli artisti, le opere, gli approcci interdisciplinari alla storia dell’arte hanno lo scopo di aiutarci a comprendre continuità e discontinuità contempranee con il passato.
Il corso prevede lezioni frontali e revisioni in funzione dell’esame che consiste in un colloquio e nella preparazione di una scheda che verrà spiegata durante le lezioni.
L’orario di ricevimento studenti verrà indicato sul team
Bibliografia:
- Dispense del corso, contenenti articoli, estratti da saggi, foto e powerpoint che verranno messe a disposizione su TEAMS codice yu78uc7
- Christian Caliandro, Le storie dell’arte contemporanea, Mondadori Università, Milano 2021,
- Georg Simmel, La metropoli e la vita dello spirito, a cura di Paolo Jedlowski, Armando Editore, Roma 1996
- Un testo a scelta, da concordare con il docente, tra:
- Francesca Alfano Miglietti, Identità mutanti. Contaminazioni tra corpi e macchine, carne e tecnologia nelle arti contemporanee, Shake edizioni, Milano 2023
- Claudia Attimonelli e Caterina Tomeo (a cura), L’elettronica è donna. Media, corpi, pratiche transfemministe e queer, Castelvecchi, Roma 2022
- Renato Barilli, L’alba del contemporaneo, Feltrinelli, Milano 1996
- Nicolas Bourriaud, Postproduction. Come l’arte riprogramma il mondo, postmedia books, Milano 2005
- Nicolas Bourriaud, Estetica del capitalocene, postmedia books, Milano 2020
- Maurizio Calvesi, Le due avanguardie, Laterza, Roma-Bari 1998
- Emanuele Coccia, Metamorfosi. Siamo un’unica sola vita, Einaudi, Torino 2020
- Massimo Di Felice, La cittadinanza digitale, Meltemi, Milano, 2019
- Francesco D’Isa, La rivoluzione algoritmica delle immagini, Luca Sossella editore, Roma 2024
- Marco Mancuso, Chimera. Il Corpo Espanso per una nuova ecosofia dell’arte, Mimesis, Milano 2023
- Roberto Marchesini, Tecnosfera. Proiezioni per un futuro postumano, Castelvecchi, Roma 2021
- Mario Savini, Arte transgenica. La vita è il medium, Pisa University Press, Pisa 2018.
- Laura Vecere, In assenza. Appunti sull’autoritratto contemporaneo, Pisa University Press, Pisa 2017
Biennio – Secondo semestre
Codice TEAMS ufz9icv
Spettacolo e partecipazione nell’arte contemporanea
Attraverso il testo di Claire Bishop , Inferni artificiali, esaminiamo i vari aspetti dell’arte partecipativa dalle avanguardie storiche ai nostri giorni, approfondendo la categoria interpretativa della “spettatorialità”, usata da Bishop come chiave di lettura di una svolta che fa dello spettatore parte integrante dell’opera stessa. Va analizzato in maniera problematica il confronto/scontro, sempre attuale, tra pratiche artistiche tese a sviluppare partecipazione del pubblico per ottenere consapevolezza e pratiche artistiche che si basano invece su costruzioni simboliche, grandi effetti, che sembrerebbero seguire scopi diversi dalla ricerca di partecipazione.
Il corso prevede lezioni frontali e revisioni in funzione dell’esame che consiste in un colloquio e nella preparazione di una scheda che verrà spiegata durante le lezioni
L’orario di ricevimento studenti verrà indicato sul team
Bibliografia:
- Dispense del corso, contenenti articoli, estratti da saggi, foto e powerpoint che verranno messe a
disposizione su TEAMS codice ufz9icv - Claire Bishop, Inferni artificiali. La politica della spettatorialità nell’arte partrecipativa, Luca
Sossella editore, nuova edizione aggiornata, Roma 2024 - Un testo a scelta tra:
- Nicolas Bourriaud, Estetica relazionale, postmedia books, Milano, 2010
- Anna Detheridge, Scultori della speranza. L’arte nel contesto della globalizzazione, Einaudi, Torino 2012
- Guy Debord, Questa cattiva reputazione, postmedia, Milano 2014
- Tony Godfrey, L’arte contemporanea. Un panorama globale, Einaudi, Torino, 2020
- Cecilia Guida e Roberto Pinto (a cura) , Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell’arte pubblica, postmedia books, Milano 2022
- Tim Ingold, Corrispondenze, Raffaello Cortina editore, Milano 2021
- Marco Mancuso, Chimera. Il corpo espanso per una nuova ecosofia dell’arte, Mimesis, Milano 2023
- Andrea Pinotti, Nonumento. Un paradosso della memoria, Johan & Levi, Milano 2023
- Jacques Rancière, Lo spettatore emancipato, DeriveApprodi, Roma 2022
- Gianni Vattimo, La società trasparente, Garzanti, Milano 1989
Triennio e Biennio – Primo semestre
Codice TEAMS 56v1mnd
Dalla storia dell’arte alle storie delle arti: la critica attraverso le scienze sociali.
Obiettivo del corso è svolgere un ragionamento problemnatico sull’invenzione dell’Arte e del suo ruolo sociale, attraverso la storia delle metodologie storico-critiche che hanno seguito da vicino i diversi modi di essere delle opere d’arte nel tempo. Occorre quindi affrontare la nascita della parola “arte” e di conseguenza della parola “artista”; come questi termini sono cambiati insieme ad una metodologia interpretativa che ha subito grandi trasformazioni.
Attraverso il confrotno tra opere, progetti curatoriali e teorie critiche, esamineremo metodi quali l’iconologia, la critica istituzionale, i visual studies, la mediologia, la postcritica, sviluppati per inerpretare un diverso ruolo delle parole “arte” e “artista”, in stretta relazione con processi sociocultureali più ampi.
Il corso prevede lezioni frontali e revisioni in funzione dell’esame che consiste in un colloquio e nella preparazione di una scheda che verrà spiegata durante le lezioni
L’orario di ricevimento studenti verrà indicato sul team
Bibliografia:
- Dispense del corso, contenenti articoli, estratti da saggi, foto e powerpoint, che verranno messe a disposizione su TEAMS codice 56v1mnd
- Hans Belting, La fine della storia dell’arte o la libertà dell’arte, Einaudi, Torino, 1983 (questo testo, non più disponibile, verrà fornito nelle dispense)
- Un testo a scelta tra:
- Alberto Abruzzese, La bellezza per te e per me, Liguori, Napoli 2012
- Hans Belting, Antropologia delle immagini, Carocci, Roma 2021 (II^ capitolo, Mezzo- Immagine-Corpo)
- Monica Centanni (a cura), L’originale assente. Introduzione allo studio della tradizione classica (I^ capitolo, L’originale assente), Bruno Mondadori, Milano 2005
- Mariano Croce e Andrea Salvatore (a cura), La postcritica è solo un pretesto, Quodlibet, Macerata 2023
- Gilles Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1995
- Elio Grazioli e Bianca Trevisan (a cura), Maurizio Cattelan, Quodlibet, Macerata 2019
- Tim Ingold, Corrispondenze, Raffaello Cortina editore, Milano 2021
- Marco Scotini, L’inarchiviabile. L’archivio contro la storia, Meltemi, Milano 2022
- Stefano Taccone, La critica istituzionale, ombre corte, Verona 2022