DonatellaLandi
Dagli inizi degli anni ‘90 lavora con suono, video installazioni, film, fotografia. Tra gli ultimi film e video produzioni: Le Déjeuner Sur l’Herbe, 2009, (Museum Goch, 2009, D); Casting Madonna, 2011; Mio Caro Mia Adorata/ My Dear my Beloved, 2013/15, (Donatella Landi: La résonance de l’Image, Galerie de l’UQAM, Montreal, 2013; Auditorium Arte, Parco della Musica, Roma, 2015); Scusi, ma lei è felice? 2018, Wacht am Rhein, 2021 (Donatella Landi – Wacht am Rhein, Museum Goch, 2022, D). Ha organizzato vari progetti, workshop e mostre con gli studenti. Vive e lavora a Roma e Berlino.
Sito web personale.
Il corso intende essere strumento di sviluppo del processo di ricerca dello studente senza alcuna limitazione di tecniche, materiali e medium espressivi.
Attraverso l’osservazione del disegno, segno, colore, spazio, evidenzia la pericolosità di qualsiasi convenzione rappresentativa, vista come ostacolo al processo creativo.
Le lezioni comprendono sia una parte laboratoriale che teorica, settimanalmente saranno affrontati temi e ricerche di artisti come James Turrell, Ad Reinhardt, Robert Irwin, Sean Scully, Barnett Neumann, Gerhard Richter, Ellsworth Kelly, Thomas Schutte, Louise Bourgeois, Agnes Martin.
I temi trattati nelle lezioni saranno spunto sia per il lavoro settimanalmente richiesto agli studenti che per il lavoro finale: un progetto di camera picta, senza alcuna limitazione di tecniche o materiali.
Sono programmate una serie di sessioni di lavoro dedicate ai Blind Drawings. La tecnica è mutuata da quella usata dall’artista americano Robert Morris per le sue famosissime serie che rivela, anche nella pratica collettiva, la notevole – e involontaria – forza espressiva. Alla fine di ogni seduta gli studenti sono invitati a discutere le proprie reazioni ai blind drawings ed i risultati ottenuti.
La sperimentazione legata alla pittura bendata si interroga e mette in discussione gli stereotipi del “bello” e della “rappresentazione”, ancora oggi concetti a cui molti studenti sono acriticamente legati.
L’osservazione del processo del lavoro si intende come elemento “neutro” capace però di evidenziare le diverse individualità che vengono rafforzate dal lavoro comune nelle sessioni di Blind Drawings, le esperienze praticate collegialmente confluiscono nel percorso personale dello studente.
Estrema importanza è data alla discussione / presentazione del lavoro. Verifiche collegiali – vere e proprie presentazioni del lavoro – sono previste durante tutto lo svolgimento del corso.
Valutazione finale: ogni studente dovrà presentare una relazione sul proprio lavoro, le opere prodotte durante il corso, un progetto installativo riferito alla tema rivisitato della camera picta, senza alcuna limitazione di tecniche o materiali – la maquette del lavoro nello spazio scelto, la simulazione 3D e la descrizione del progetto.
Almeno 2 tra i testi consigliati, a scelta dello studente:
Louise Bourgeois Distruzione del padre / Ricostruzione del padre
Pasqualotto, Estetica del vuoto
Aldous Huxley, Le porte della percezione
Kandinky, Punto linea e superficie
John Berger Sul Guardare
Il corso si prefigge di analizzare il linguaggio video nella sua completezza, dal progetto fino all’installazione, evidenziando la connessione imprescindibile – già in fase progettuale – tra opera video e spazio fisico, approfondendo le dinamiche peculiari della videoinstallazione sia dal punto di vista teorico e progettuale che strettamente tecnico.
Si approfondiranno le relazioni che si determinano tra immagine video (per sua specifica natura immateriale), e quello fisico, che viene a crearsi con l’installazione dell’opera nello spazio. Si approfondirà inoltre il ruolo del suono sia come supporto dell’immagine che come elemento autonomo, le varie tecniche di ripresa e restituzione spaziale, i nuovi materiali e le tecniche di fonoassorbenza.
Il corso, volto alla ricerca ed alla sperimentazione, comprenderà lezioni – con audiovisivi e proiezioni – che forniranno la necessaria consapevolezza storica sugli artisti che hanno rivoluzionato il rapporto tra opera – spazio – tempo – spettatore, contribuendo alla riflessione sul progetto che gli studenti porteranno in sede d’esame.
Tutte le implicazioni teoriche, formali e linguistiche del progetto richiesto saranno materia di discussione collegiale. Estrema importanza sarà data alla presentazione e discussione del lavoro.
Temi trattati:
Il tempo dell’azione, la rifondazione dello sguardo: (B.Viola / B.Nauman/ Pierre Huyghe);
L’immagine e lo slittamento temporale: (Stan Douglas /Pipillotti Rist/ Sam Taylor Wood, E. Lisa Athila).
Il suono e lo spazio “differito” della visione: Stan Douglas (Der Sandman, Nu-kta); B. Naumnan (Lip Sink); Bill Viola (The stopping mind, 1991, Moderne Kunst, Francoforte; He weeps for you, Museum Hamburger Banhof, Berlino).
La Docente seguirà il lavoro degli studenti in ogni fase progettuale; saranno discussi tutti gli aspetti del lavoro, anche l’eventuale soluzione dei problemi formali legati al montaggio.L’esperienza professionale e la ricerca personale della Docente vengono messe a disposizione degli studenti e il progetto didattico che ne consegue si presenta quindi come un’ampia possibilità di sperimentazione: l’occasione per un laboratorio che offrirà agli studenti la possibilità di sviluppare e praticare in tutta la sua estensione il proprio pensiero creativo.
Modalità d’esame:
Verrà richiesto un lavoro video pensato per una video installazione su due o più schermi, la descrizione del lavoro, disegni costruttivi, il plastico della videoinstallazione, le specifiche tecniche e visualizzazione 3D.
Sarà indispensabile la conoscenza di almeno 3 testi tra quelli consigliati e delle maggiori opere elencate nella videografia.
Videografia essenziale:
Bruce Nauman: Art make up 1/4 White, Pink, Black…1967; Get out of my mind, get out of my room; Stamping in the studio, 1968; Lip Sync; Bouncing in the corner n°1, 2; Revolving Upside Down, 1969 ; Going around the corner, 1970;Good Boy, Bad Boy, 1983; Clown Torture, 1987; Rinde Spinning, 1992. Bill Viola The stopping mind, 1991, Museum fur Moderne Kunst, Frankfurt; The arc of ascent, Documenta 1992; He weeps for you, Museum Hamburger Banhof, Berlino. Francis Alys (The green Line, Colour Matching, Somtimes Doing is Undoing; Sometimes Undoing is Doing, Reel-Unreel); Stan Douglas, (Der Sandman, Nu-kta, Doppelgänger) Tacita Dean, (Kodak); Sam Taylor Wood,(Last Century, Hysteria); Pipillotti Rist, (Ever is Over All); Gary Hill ( Meditation, The Crux, Inasmuch As It Is Always Already Taking Place, Crossbow); Douglas Gordon (Feature Film, 24 Hours Psyco).
Bibliografia consigliata:
Saranno scelti almeno 3 testi tra quelli elencati a seconda del progetto dello studente.
Gilles Deleuze, L’immagine –tempo, Longanesi, 1978 e Ubu Libri
Andrej Tarkovskij, Scolpire il tempo, UBULIBRI, 2002;
Gary Hill : “Processual video”, New York, Museum of Modern Art, 1980;
“Primarily Speaking “, Video Comunication, n°48, Parigi 1988;
Entre – vue”, Gary Hill, Parigi, Centre George Pompidou, 1992
Bruce Nauman : Centre George Pompidou, catalogo della mostra, 1997;
“Please pay attention please: Bruce Naumann words”,
The MIT Press, Massachussetts Institute of Tecnology, 2003;
Fidel A. Danieli” The art of Bruce Nauman”, ARTFORUM Dicembre 1967;
Robert Pincus – Witten, “Bruce Nauman Another Kind of Reasoning”, ARTFORUM Febbraio 1972;
Chris Townsend, L’arte di Bill Viola, Mondadori Electa, 2005;
Valentina Valentini, Bill Viola, vedere con la mente e con il cuore, Gangemi;
Lazlo Moholy Nagy, La nuova visione, 1° edizione 1929;
Angela Ferraro e Gabriele Montagnano, La scena immateriale, Costa&Noland;
Silvia Bordini, Arte Elettronica, Giunti 2003;
V.Fagone, L’immagine video, Feltrinelli, 1990;
A.Malesani, Le icone fluttuanti, Mondadori, 2003;
Elemire Zolla, Archetipi, Aure, Verità segrete, Dioniso errante, Marsilio, prima pubblicazione 1994.