Comporre la storia

Quando: 7, 14, 21, 28 maggio

La Pittura e i Nuovi Media s’interrogano sui modi della narrazione della storia.
Sandro Mele è da sempre tra gli artisti più impegnati in tal senso. Per tale ragione è invitato a guidare un workshop che offrirà un metodo di ricerca della documentazione audiovisiva e della composizione, il cui obiettivo è la realizzazione dell’opera come racconto della storia.
Il workshop è mirato ai bienni delle Scuole di Pittura e di Nuove Tecnologie dell’Arte.
Gli studenti saranno impegnati in aula e in esterno nell’utilizzo di diversi media tecnologici e tradizionali come il disegno e la pittura.

SANDRO MELE
Sandro Mele, è nato a Melendugno (LE) nel 1970. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Vive a Roma.
Il suo lavoro è incentrato sulle dinamiche politiche e sociali, e i suoi sono racconti di storie di vita quotidiana che incontrano la storia dei grandi eventi.
Usa diversi tipi di media: dal video alla fotografia, dall’installazione alle ambientazioni sonore, fino al disegno e alla pittura.

Corso organizzatore
Pittura, Arti multimediali e tecnologiche

Riccardo Torresi – Workshop – Datascapes

Iscrizioni entro il 10 Maggio (posti limitati): c.rizzuti@abaroma.it

Il workshop è destinato agli studenti della Scuola di Nuove Tecnologie si svolgerà nella durata di tre intere giornate. È richiesta una conoscenza base di Touchdesigner e una forte motivazione e l’impegno di tre giorni completi. Il workshop sarà in lingua italiana.

Dal 22 al 24 Maggio, Riccardo Torresi (Ephemeral Tomorrow) terrà, per la Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte, il workshop di tre giorni Datascapes.

Il workshop Datascapes esplora il potenziale creativo della visualizzazione dati e dell’interazione uomo-macchina attraverso TouchDesigner, offrendo un approccio pratico e sperimentale per trasformare informazioni complesse e movimenti corporei in un’esperienza audiovisiva immersiva.

I partecipanti inizieranno con un’introduzione alla visualizzazione dei dati in tempo reale, analizzando strategie per convertire dataset numerici in elementi visivi e sonori. Verranno presentate tecniche per la mappatura dei dati su colori, forme e suoni, con particolare attenzione all’equilibrio tra estetica e coerenza scientifica.

Successivamente, il focus si sposterà sull’integrazione del motion tracking in TouchDesigner, dimostrando come il corpo umano possa diventare un’interfaccia per la generazione di contenuti audiovisivi. Verranno presentate tecnologie come LiDAR e camere a infrarossi, oltre a strumenti avanzati come modelli open source per face detection, object recognition e pose detection. I partecipanti sperimenteranno con il body tracking e lo skeleton detection per creare visual e suoni in risposta ai movimenti del corpo in un prototipo per un’installazione e alla posizione nello spazio.

Nella fase finale, si lavorerà collettivamente su un’installazione che fonde dati e tracking in un’esperienza immersiva. Il punto di partenza sarà un dataset reale, quello del Large Hadron Collider del CERN, che verrà appositamente elaborato per dare forma a un’opera interattiva. I partecipanti definiranno il concept, esploreranno soluzioni tecniche e creeranno il prototipo di un’esperienza visiva e sonora.

Attraverso analisi di casi studio, esercitazioni pratiche e un approccio collaborativo, il workshop fornirà strumenti concreti per sviluppare progetti di data visualization interattiva, trasformando dati complessi e movimenti in un’installazione immersiva.

Artist Bio

Riccardo Torresi è un artista italiano con sede a Berlino dove è parte del collettivo Ephemeral Tomorrow.
Laureato in Architettura e New Media Design, costruisce i suoi lavori nell’interconnessione tra Scienza, Arte e spazio urbano. I suoi lavori sono stati esposti e presentati in festival internazionali e istituzioni pubbliche come Haus der Kulturen der Welt a Berlino, Athens Digital Art Festival e RIXC Ungreen Conference Riga, tra gli altri. È docente nel Master in New Media Design presso la University of Europe di Berlino e, dal 2021, lavora anche come Creative Developer presso Field.io.

 

Il workshop è realizzato in collaborazione con INFN – Roma Tre ed è propedeutico all’istallazione prevista nel progetto di internazionalizzazione EAR – Enacting Artistic Research.

Punti di vista: raccontare il mondo con le immagini in movimento

Dal 3 marzo al 4 maggio 2025

n.6 incontri in orario 14,00-19,00

3, 19 marzo
2, 16, 30 aprile
4 maggio

 

Lo scopo del workshop è quello di illustrare quegli aspetti del lavoro dell’operatore di ripresa che costruiscono un ponte tra il racconto e la sua traduzione in immagini: uno tra tutti, la ricerca della posizione più efficace della macchina da ripresa. Un “punto di vista ” che tenga conto delle necessità espressive e della sequenziazione delle inquadrature più adatta a descrivere l’azione. Verranno illustrate le declinazioni più importanti della ripresa filmica, televisiva, teatrale e documentaristica, mettendo il fuoco sull’aspetto corale, necessario, nella maggior parte dei casi, alla realizzazione di opere video cinematografiche. Il corso ha l’ambizione di coinvolgere tutti gli studenti, qualunque sia il loro campo di interesse artistico, perché comprendano il contributo che le immagini in movimento possono dare al loro modo di raccontare. Saranno coinvolti anche coloro che in futuro non effettueranno personalmente la ripresa, dato che una maggiore conoscenza del mezzo tecnico permetterà loro di interloquire più efficacemente con l’operatore di ripresa.

Laurent Mignonneau & Christa Sommerer – Workshop – Solar Insect

 

Dal 27 febbraio al 1° marzo, i due pionieri di media art Christa Sommerer e Laurent Mignonneau terranno, per la Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte, il workshop Solar Insects.

Dagli anni ’90 i due artisti e ricercatori, hanno lavorato con musei e istituzioni di tutto il mondo e costantemente coltivato la didattica, a partire dal Dipartimento di Interface Cultures Study Program presso la University of Art and Design a Linz, che hanno fondato nel 2003.

La loro ricerca e produzione ruotano attorno a temi legati alla vita, come la creazione e la genesi, considerando l’opera d’arte come organismo vitale, posizionandosi al confine tra natura e artificio e sul loro integrarsi uno con l’altro. Muovendosi tra scienze naturali, tecnologia e arte, sono stati pionieri nel posizionarsi, con le loro interfacce, al confine tra mondi sintetici e organici. Molto presto hanno anche utilizzato algoritmi per rappresentare non solo le forme di vita, ma anche la loro evoluzione e crescita.

In primo piano in tutti i progetti di Sommerer e Mignonneau c’è il processo performativo di potenziale nascita e decadenza. Chiarire quale concetto di vita sia alla base di ogni opera può contribuire notevolmente alla comprensione del suo significato.

I partecipanti al workshop impareranno a realizzare con loro oggetti intelligenti attraverso componenti elettroniche e sensori. Il workshop si rivolge tanto a chi si avvicina per la prima volta a queste tecniche e tecnologie quanto a chi parte da una buona conoscenza di base.

 

Christa Sommerer e Laurent Mignonneau sono due pionieri della media art riconosciuti in ambito internazionale. Hanno lavorato dieci anni in Giappone come professori associati presso lo IAMAS Institute of Advanced Media Arts and Sciences di Gifu e come ricercatori e direttori artistici presso l’ATR Advanced Telecommunications Research Lab di Kyoto. In precedenza sono stati artisti in residenza presso il MIT CAVS di Cambridge, artisti in residenza presso il NCSA National Center for Supercomputing Applications Beckmann Institute di Champaign Urbana, IL, USA e artisti in residenza presso il NTT-InterCommunication Center di Tokyo. Nel 2004 hanno creato il dipartimento per Interface Culture presso l’Università di Arte e Design di Linz, in Austria, dove sono entrambi professori. Insieme hanno creato finora circa 50 opere d’arte interattiva, per le quali hanno ricevuto numerosi riconoscimenti: Tra questi, il Golden Nica Prix Ars Electronica nel 1994; un Ovation Award all’Interactive Media Festival di Los Angeles nel 1995; un Multi Media Award ’95 della Multimedia Association of Japan; il World Technology Award 2001 del World Technology Network di Londra, Regno Unito, e l’uni: invent Prize, 2008, assegnato dal Ministero federale della Scienza e della Ricerca in Austria; il Premio Wu Guanzhong per l’innovazione nell’arte e nella scienza, assegnato dal Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese, nel 2012; il Premio de ARCO BEEP a Madrid, Spagna, nel 2016.

Rimini protokoll – how to prompt the future

Referente: prof.ssa Maria Cristina Reggio
Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte
per iscrizioni m.reggio@abaroma.it

 

Obiettivo del workshop è stimolare i partecipanti ad immaginare il futuro possibile di una persona, di un organismo o di un intero sistema, costretti a cambiare per un ipotetico stravolgimento, come quello che la società occidentale si trova ad affrontare oggi con la diffusione dell’Intelligenza Artificiale. Si prevede la sperimentazione collettiva di modelli linguistici di grandi dimensioni (lo strumento KI di Chat GPT) nell’ambito della performance multimediale. Adesioni richieste entro 10 febbraio.

Tecniche di video-mapping e realtà spaziale aumentata

 

Workshop di teoria e pratica laboratoriale su tecnologie e software per la progettazione e la realizzazione di live performance adoperando il Video Mapping.

Il Videomapping è una tecnica di videoproiezione che trasforma potenzialmente qualsiasi superficie in uno schermo, è il territorio di confine nel quale convergono arte, architettura e tecnologia al servizio di una nuova forma espressiva che trasforma temporaneamente la nostra percezione classica di spazi e oggetti.

Gli studenti apprenderanno:

  • Adattamento di contenuti video a superfici e architetture irregolari con diversi software per PC e MAC, utilizzando uno o più proiettori gestiti dallo stesso computer.
  • Guida alla creazione di contenuti statici e animati sulla base delle competenze di ogni singolo studente.
  • Varie tecniche di proiezione (su superfici urbane, su oggetti, all’interno di teatri, durante gli eventi) utilizzando il software per PC e MAC Resolume Arena.
  • Proiezione su un modellino architettonico di una chiesa.
  • Gestione di elementi video per performance teatrali, stage-design, installazioni video e live v-jing connettendo lo spazio alla musica e al video in real-time.

 

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XR: Introduction to Virtual, Augmented and Mixed Reality for Cultural Heritage

14 marzo 2024
Dalle 10:00 alle 16.30

15 marzo 2024
Dalle 10:00 alle 13:00

 

Diritto delle Arti e nuove tecnologie

29 febbraio;
7, 14, 21 marzo;
11 aprile;
2, 9 , 16, 23, 30 maggio.

Il ciclo di incontri verte sul rapporto tra arti e nuove tecnologie, nella consapevolezza che le future generazioni di professionisti del settore dovranno necessariamente confrontarsi con problemi complessi che interessano aspetti giuridici, economici e, latu sensu, culturali. Ogni incontro sarà dedicato ad una diversa declinazione del tema e avrà come protagonista un esperto del settore.

 

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Maps and Dialogue

Workshop con Matt Adams e Kizzie Furini di Blast Theory


24.01

ore 10:00 – 13:00 / 14:0 – 19:00
aula 2 Fienili

25.01
ore 10:00 – 13:00 / 14:0 – 19:00
aula 2/3 Fienili

26.01
dalle 10:00 alle 12:00 – aula 1A Campo Boario
dalle 13:30 alle 19:00 – aula 8B Campo Boario

15 posti disponibili 
La partecipazione al workshop da diritto al conseguimento di 1cfa


Matt Adams e Kizzie Furini
, del gruppo Blast Theory, condurranno un workshop su localizzazione e Interattività.
Nell’arco di tre giorni i partecipanti al workshop potranno conoscere l’approccio di Blast Theory ai giochi, alle performance e alle opere in spazi espositivi.
Gli studenti sperimenteranno diverse tecniche per mappare gli spazi in modi diversi e per esplorare il dialogo attraverso la progettazione dell’interazione.
Come possiamo usare l’interattività per esplorare questioni sociali e politiche?

Blast Theory 
https://www.blasttheory.co.uk/

Fondati nel 1991, i Blast Theory hanno sede a Brighton, nel Regno Unito.
I Blast Theory realizzano arte interattiva per esplorare questioni sociali e politiche. Il lavoro del gruppo pone il pubblico al centro di esperienze insolite e talvolta sconvolgenti, per creare nuove prospettive e aprire la possibilità di un cambiamento.
Guidato da Matt Adams e Nick Tandavanitj, il gruppo attinge alla cultura popolare e alle nuove tecnologie per realizzare performance, giochi, film, applicazioni e installazioni.
I Blast Theory hanno esposto i loro lavori alla Biennale di Venezia, al Tribeca Film Festival, all’ICC di Tokyo, all’Hebbel am Ufer di Berlino, al Barbican e alla Tate Britain. Tra i committenti figurano Channel 4, il Sundance Film Festival e la Royal Opera House.
Gli artisti lavorano a stretto contatto con ricercatori e scienziati e collaborano con il Mixed Reality Lab dell’Università di Nottingham dal 1997, collaborando con oltre 45 ricerche.
Realizzano lavori collaborativi e interdisciplinari che sono innovativi nel processo e nell’esecuzione, affrontando temi come la violenza, la pornografia e la politica. Realizzano lavori impegnativi utilizzando la tecnologia, spesso nello spazio pubblico. Il loro uso della realtà virtuale, dei media per la localizzazione, della realtà mista e dei dispositivi mobili ha avuto un ampio impatto. Gli artisti insegnano e tengono conferenze a livello internazionale, tra cui alla Sorbona, all’Università di Stanford e al Royal College of Art. Hanno curato la serie Screen per Live Culture alla Tate Modern. I Blast Theory sono stati nominati per quattro BAFTA e hanno vinto il Golden Nica al Prix Ars Electronica e il Nam June Paik Art Center Award.
L’edificio di Blast Theory, al 20 di Wellington Road a Brighton, dispone di quattro studi, una sala di montaggio, una sala riunioni e uno spazio per le residenze. I nostri residenti sono professionisti regionali, nazionali e internazionali nel campo dei giochi, dei media locativi e dell’arte interattiva.
Matt Adams è co-fondatore del gruppo dal 1991 insieme con Ju Row Farr.

 

When Sound Becomes Tangible

Progettare installazioni sonore

Workshop con Roberto Pugliese

 

Il workshop di Roberto Pugliese si rivolge agli studenti iscritti al biennio della scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte con l’obiettivo di fornire ai partecipanti le conoscenze basilari per la progettazione e la realizzazione di installazioni, sculture ed ambienti sonori, in associazione o meno al mondo visivo, in diversi contesti multimediali e secondo modalità diverse. Gli studenti lavoreranno alla progettazione di una installazione sonora in tutte le sue fasi avvalendosi dell’esperienza ventennale di Pugliese nel campo della sperimentazione visivo – sonora, ma anche nella ricerca e nella didattica.

La lecture di Giovedi 11 gennaio, 2024 si rivolge ad un pubblico più ampio di studenti. In questa occasione Pugliese traccia una panoramica sui diversi ruoli del suono in ambito artistico partendo dal suo percorso tanto nella sound art quanto nell’arte cinetica e programmata. Servendosi dell’utilizzo di apparecchiature meccaniche pilotate da software che interagiscono tra di loro, con l’ambiente che le circonda e con il fruitore, Pugliese esamina nuovi punti di ricerca su fenomeni legati al suono, sul rapporto tra uomo e tecnologia e sul rapporto tra arte e tecnologia, includendo spesso la componente visiva.

Note, requisiti e programmi da scaricare per i partecipanti al workshop.

Strumenti utilizzati: Cubase, Pure Data, Max/Msp, Microcontrollori, Sensori

Requisiti e dotazioni richiesti: è necessario essere equipaggiati di un proprio laptop con sistema operativo Mac o Windows e scaricare le versioni demo dei programmi.
È preferibile ma non necessaria una conoscenza di base dell’uso di Cubase, Max/Msp, Pure Data (MAC/PC).

 

Lecture:
11 gennaio, 2024
Dalle 10.00 alle 12.00
Aula 7, Campo Boario (Fienili)
Accademia di Belle Arti di Roma
Largo Dino Frisullo, s.n.c.

La lezione dell’11 gennaio è aperta fino ad esaurimento posti nel rispetto del contenimento dell’aula e non dà diritto a CFA.
Info: e.rossi@abaroma.it