FrancescaLongo
Francesca Longo vive a Roma. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di ed ha conseguito un Master in Gestione dei beni culturali. Ha una lunga e articolata esperienza nel settore dei beni culturali e ambientali di cui si occupa dal 1998 attraverso la realizzazione di studi, ricerche e progetti di gestione e valorizzazione in ambito pubblico e privato. Docente presso le Scuole di specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università della Tuscia dal 2001 al 2008 e di Macerata dal 2008 al 2018 fa parte della Lista di esperti della FSP Fondazione Scuola del Patrimonio del Ministero della Cultura ed è socia di ICOM International Council of Museums. Tra il 2001 e il 2005 ha collaborato con diverse associazioni tra cui AEC – Associazione per l’Economia della Cultura, ECCOM – Centro Europeo per l’organizzazione e il Management Culturale, Istituto Luigi Sturzo, Federculture, Sudgest, IZI. Dal 2008 al 2016 Project Manager per aziende private tra cui Culture soc.coop ha lavorato nella Pubblica Amministrazione: Comune di Roma – Dipartimento Politiche economiche e dello sviluppo (2003-04), Gabinetto del Sindaco (2006-08), Assessorato alla Cultura e al Turismo (2014-16) e la Regione Lazio – Segreteria della Presidenza della (2005-06). Dal 2017 dirige lo spazio progettuale indipendente Chiaroscuro arte contemporanea.
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Il corso ha l’obiettivo di fornire delle nozioni sul patrimonio culturale in termini storici, istituzionali, legislativi, strumentali. La prima parte del corso è dedicata alla storia della tutela e della valorizzazione dei beni culturali dagli stati preunitari ai giorni nostri. La seconda parte del corso è dedicata alla conoscenza delle istituzioni coinvolte nella tutela, conservazione, gestione, valorizzazione del patrimonio culturale: Unesco, Unione Europea, Ministero della cultura, Regioni ed enti locali, privato for e non profit. La terza parte è dedicata all’introduzione del Codice dei beni culturali e paesaggistici, agli strumenti per la conservazione, catalogazione e movimentazione delle opere d’arte e alle relative figure professionali coinvolte.
Il materiale didattico e di studio sarà formato da testi, dispense, slide e video documentari
Bibliografia
- B. Mirri, Per una storia della tutela del patrimonio culturale, 2014 Ed. Sette città
- F. Longo Beni culturali e ambientali. Orientarsi tra istituzioni, risorse, potenzialità Palombi 2021
- B. Mirri, Codice dei beni culturali e del paesaggio, Quinta edizione 2017. Ed. Sette città
L’esame si svolge in forma orale
Il corso intende esplorare il mondo dei beni culturali nella sua accezione più ampia, andando a prendere in esame le diverse tipologie in relazione al loro contesto storico e sociale. Attraverso l’analisi di alcuni case studies si esplorerà il territorio, la storia e la memoria dei luoghi e si andranno ad individuare le diverse possibilità di valorizzazione del bene. Il programma si divide in due parti: la prima di tipo teorico sulla gestione e valorizzazione di alcuni beni culturali e ambientali, la seconda di tipo laboratoriale attraverso la realizzazione di un vero e proprio progetto di valorizzazione.
Prima parte – Il patrimonio culturale nella storia e nella memoria
Il patrimonio immateriale (tradizioni, feste e riti, musica), studi e case d’artista (es. Studio Trombadori), archeologia industriale (edifici dismessi, trasporti, ponti ed infrastrutture, design e prodotti industriali), patrimonio marino e subacqueo (acquari, musei navali, militari e delle migrazioni), parchi e ville storiche (giardini, orti urbani, agricoltura), siti preistorici (grotte, musei della preistoria, speleologia, geologia), patrimonio audiovisivo (cineteche, radio e archivi dell’audiovisivo).
Seconda parte – Laboratorio/Progetto Memorie d’artista
Gli studenti saranno coinvolti nella realizzazione di un vero progetto di valorizzazione, dalla tecnica progettuale alla realizzazione effettiva. Una collaborazione tra le scuole di Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo (Corso di Beni culturali e ambientali) – e Cinema, Fotografia, Audiovisivo (Corso di Fotografia e Video). L’obiettivo è rendere noto a un più ampio pubblico la storia di artisti e dei luoghi in cui hanno vissuto e lavorato. Per esempio studi d’artista ancora esistenti, narrati attraverso il loro contenuto e il contesto unico in cui si trovavano e si trovano tutt’oggi.
Il materiale didattico e di studio sarà formato da testi, documenti, slide e video documentari
Bibliografia
- Dal Pozzolo L. Il patrimonio culturale tra memoria, lockdown e futuro – Editrice Bibliografica 2021
- Volpe G. Un patrimonio italiano. Beni culturali, paesaggio e cittadini – Utet 2016
- Loffredo A. Noi del rione sanità Mondadori, 2013
- Amari M. Elementi di progettazione culturale. Metodologia e strumenti per il rispetto dei diritti culturali. Franco Angeli 2017
Esame si svolge in forma teorico pratica
Il corso mira ad introdurre e problematizzare il concetto di patrimonio culturale in relazione ad alcune questioni di attualità: gli eventi culturali, il patrimonio culturale nei conflitti armati, il fenomeno della cancel culture. Si intende esplorare il mondo dei beni e delle attività culturali culturali nella sua complessità ed in relazione al loro contesto storico e sociale. Attraverso l’analisi di alcuni case studies si esplorerà il territorio, la storia e la memoria e si andranno ad individuare le diverse possibilità di valorizzazione del bene attraverso la redazione di un progetto sulla base di e la ricerca di bandi pubblici . Il programma si divide in due parti: la prima di tipo teorico sulla gestione e valorizzazione di alcuni beni culturali e ambientali, la seconda di tipo laboratoriale attraverso la realizzazione di un vero e proprio progetto di valorizzazione.
Prima parte – il patrimonio culturale e la società di oggi: Gli eventi culturali: celebrazioni, festival, concerti, manifestazioni. (Estate romana, Concerto del 1 maggio, Biennale di Venezia); Beni culturali e conflitti armati di ieri e di oggi dalla Grande guerra al conflitto in Ucraina; il fenomeno della Cancel culture nell’arte – riflessioni e problematiche sociali. Il ruolo dell’Europa nella coesione culturale (programmi e finanziamenti, Europa creativa, premi, città della cultura, ..)
Seconda parte – progettazione di un evento (esposizione, concerto, spettacolo,…) dall’ideazione all’individuazione di strumenti di realizzazione (ricerca di bandi pubblici es. bando estate romana, ipotesi di costi, piano di comunicazione, cronoprogramma, ecc..)
Il materiale didattico e di studio sarà formato da testi, dispense, slide e video documentari
Bibliografia
- Montanari T. Se amore guarda. Un’educazione sentimentale al patrimonio culturale Einaudi, 2023
- F. Fava Estate romana. Tempi e pratiche della città effimera, Quodlibet, 2017
- Baratta P. Il giardino e l’arsenale. Una storia della Biennale – Marsilio 2021
- Arte liberata Capolavori salvati dalla guerra. 1937/1947 Catalogo dell’esposizione, Scuderie del Quirinale 2021-2022 L. Gallo, R. Morselli, Electa, 2023
- Convenzione per la protezione dei Beni Culturali in caso di conflitto armato (L’AJA,1954)
- Maifreda G., Immagini contese. Storia politica delle figure dal Rinascimento alla cancel culture, Feltrinelli, Milano 2022.
- Parola L., Giù i monumenti, Einaudi, Torino 2022.
- Amari M. Elementi di progettazione culturale. Metodologia e strumenti per il rispetto dei diritti culturali. Franco Angeli 2017