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19 Giugno 2019
  • • Daily ABA

Culti e culture del corpo. Storie di sguardi, di spazi e di performer

19 Giugno 2019
  • • Daily ABA

“Il protagonismo della macchina da presa nella recente storia dello spettacolo dal vivo si pone sotto diverse declinazioni spazio-temporali, dalla situazione intima in cui il performer si esibisce per la macchina, alla sala buia dello spettacolo che si svolge davanti alla macchina, all’ambiente ritualistico della performance che interagisce con la macchina. La macchina traduce, trasforma e media la relazione tra i corpi che si muovono intorno al suo occhio di vetro. La poetica del corpo-macchina gravita intorno alle peculiari sinergie che s’instaurano tra i performer e i fotografi o video-maker in diversi contesti”.
È da queste premesse teoriche, nell’intreccio tra estetica, arte contemporanea, live show e live media, che si delinea il progetto “Culti e Culture del Corpo” – esempio intelligente di collaborazione fra varie istituzioni culturali – ideato nell’ambito del corso di Fenomenologia del Corpo dell’Accademia di Belle Arti di Roma, in partnership con l’Associazione Cultural Pro e col coinvolgimento di studenti dell’Accademia di Roma, dell’Accademia Nazionale di Danza e del Conservatorio di Santa Cecilia. Tutti giovani partecipanti a “Cantiere infinito”, Master di primo livello in Tecniche dell’Improvvisazione coreutico-musicale.
Una serie di incontri e workshop, tenuti da artisti, docenti e professionisti, ha avuto il suo culmine in una mostra, allestita tra il 15 e il 23 giugno proprio all’interno del Teatro del Lido (Via delle Sirene, 22 – Ostia, Roma). Il 14 e 15 giugno hanno affiancato il progetto espositivo le performance di alcuni studenti dell’Accademia di Danza.

 

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“Lo sguardo in macchina”

di Luca Valerio
(Docente di Video Editing e Digital Video;
responsabile Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte – ABARoma)

Il corpo e la sua rappresentazione hanno sempre avuto un’importanza capitale della declinazione dei linguaggi artistici. Nel progetto “Culti e Culture del Corpo” si è focalizzata l’attenzione sulla relazione tra corpo e spazio circostante (spazio architettonico, urbano, sociale) e sulla sua traduzione in immagine attraverso strumenti meccanici. L’obiettivo è stato quello di confrontarsi, sia da un punto di vista teorico che operativo, con diversi linguaggi: la fotografia, il video, l’arte coreutica e la performance site specific, sperimentando punti di contatto e sovrapposizione tra discipline e approcci differenti. Il risultato finale è una serie di opere in cui la macchina traduce, trasforma e media la relazione tra i corpi e lo spazio. Tra lo sguardo documentaristico e quello creativo, le opere in mostra sono il tentativo di declinare la poetica del corpo-macchina attraverso la contaminazione dei linguaggi.
Il progetto, nato da un’idea di Sofia Dati, studentessa dell’indirizzo Curatoriale del biennio di Comunicazione e Didattica dell’Arte, si è sviluppato da febbraio a giugno 2019 con una serie di visite, incontri e workshop con artisti e docenti negli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Roma, dell’Accademia Nazionale di Danza, del Museo MAXXI, del Parco archeologico di Ostia Antica e del Teatro del Lido di Ostia.
Sulla base di quanto discusso e sperimentato negli incontri, gli studenti sono stati chiamati a progettare e realizzare insieme opere in cui far confluire le competente e gli approcci dei singoli partecipanti. Parallelamente al lavoro di produzione artistica, le studentesse del biennio di Comunicazione e Didattica dell’Arte, sotto la supervisione dei docenti che hanno collaborato alla realizzazione di “Culti e Culture del Corpo”, hanno seguito tutte le fasi dell’organizzazione del progetto, la comunicazione e la curatela della mostra.

Espongono:
Giulia Blasi, Valerio Cisaria, Alessandra Farci, Rosaria Giannitto, Paolo Giordano, Eleonora Mattozzi, Karen Ortega, Maria Giovanna Sodero, Xi Han Zhang (Accademia di Belle Arti di Roma)

Hanno curato la mostra:
Eleonora Cicino, Sofia Dati, Anna Nacarlo, Noemi Saia (Scuola di Didattica e Comunicazione dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma)

Hanno collaborato al progetto:
Elena Bellantoni, Massimo De Orazi, Giuseppe Di Giovanni, Dario Evola, Andrea Liberati, Francesca Lilli, Ernani Paterra, Carlotta Scognamiglio, Luca Valerio (Accademia di Belle Arti di Roma) Anouscka Brodacz, Giorgia Maddamma, Enrica Palmieri (Accademia Nazionale di Danza)