L’Accademia di Belle Arti di Roma è lieta di ospitare Debora Hunt, creatrice di maschere e performer di teatro di figura dal 1973.
Saluti Istituzionali:
Cecilia Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Hunt si è formata in Nuova Zelanda e a New York dove ha studiato contorsionismo, balletto, danza moderna e pantomima con allievi diplomati all’Ecole Jacques Lecoq.
Ha fondato Maskhunt Motions, laboratorio nomade di teatro sperimentale con oggetti, teatro del futile e dell’inutile. Pedagoga di teatro di figura, costruzione, manipolazione e messa in scena, la sua poetica si concentra ed esplora il teatro di figura sia in teatro sia outdoor come teatro di strada, teatro sociale e d’intrattenimento, teatro politico.
Esplora spazi non convenzionali, crea teatrini in miniatura per un solo spettatore o grandi performance di gruppo negli spazi aperti delle città o in ambienti naturali. Crea marionette, maschere giganti e teatro d’ombre.
La sua scuola di Porto Rico, dove ha formato molti artisti portoricani, è ormai riconosciuta e supportata dalle maggiori istituzioni. Lavora spesso a San Juan, dove porta avanti il suo lavoro politico e di lotta nelle strade della città, insieme al collettivo Papel Machete. Ultimo lavoro di collaborazione tra Deborah Hunt e Papel Machete è “On the Eve of Abolition”
Nata in Nuova Zelanda, risiede a Porto Rico dal 1990. Ha portato i suoi spettacoli, collaborato e insegnato in Nuova Zelanda, USA, Inghilterra, Giappone, Messico, Guatemala, El Salvador,Nicaragua, Windward Islands, Puerto Rico, Argentina, Spagna, Italia, Danimarca, Serbia, Norvegia, Germania, Polonia, Nuova Zelanda, Venezuela, Cuba, Singapore, Giordania, Ecuador, Taiwan, Corea, Colombia e Brasile.
La lectio magistralis sarà tenuta in inglese, sarà presente un traduttore.
Vitorchiano si prepara ad una settimana di eventi che resteranno “scolpiti”!
Lunedì 10 luglio inizierà il Simposio di Scultura internazionale su peperino a Vitorchiano, i bozzetti realizzati ed esposti presso la Locanda Sant’Agnese dal 2 giugno prenderanno forma dalle mani degli allievi della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma:
Jessica Pintaldi “Balene di terra – un viaggio verso la libertà”;
Gabriele Fina “Ligio”;
Liu Yuzhou “Attesa verso il volo”;
Karolina Konieczny “Crescita”;
Francesco Pennacchi “Il Primo passo”;
Leonardo Mariani “MIMIR”.
Sarà quindi possibile osservare dal vivo la realizzazione delle creazioni scultoree pubblicamente e direttamente sul posto presso Largo Ettore Salimbeni Vitorchiano (VT) sotto lo sguardo del Moai.
Gli allievi saranno guidati della scultrice e professoressa Oriana Impei, curatrice del workshop. La stessa Impei nel 1990 partecipò al I° Simposio di Scultura su Peperino, realizzando un’opera installata attualmente nella Valle delle Sculture ai piedi del Borgo di Vitorchiano. Un rapporto con la scultura che il paesino ha sempre rispettato, proprio nel ’90 fu realizzato dalla famiglia Atan, originaria di Rapa Nui, per la trasmissione RAI “Alla ricerca dell’Arca” a cura di Mino d’Amato, l’unico Moai fuori dall’isola di Pasqua, inoltre il legame con Roma è rappresentato dalla celebre statua dello “spinario” capitolino, per i vitorchianesi “Marzio, il fedele e simbolo di Vitorchiano” di cui Luigi Fondi ha realizzato una scultura in peperino che oggi accoglie i visitatori.
In questo rapporto tra identità e innovazione l’iniziativa dell’Accademia di Belle Arti di Roma e del Comune di Vitorchiano ha lo scopo di valorizzare l’arte scultorea e la pietra vulcanica locale: il peperino, riproponendo un Simposio Internazionale di Scultura su Peperino.
L’evento prevede, oltre alla mostra di arte contemporanea, anche un workshop sulla scultura e un convegno con la partecipazione di due testimonial d’eccellenza: Yoshin Ogata, artista giapponese di fama internazionale, e Giancarlo Lepore, scultore e già docente di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, per l’occasione alcune opere dei due artisti, della scultrice Oriana Impei, Matthias Omahen e Yikun Chen saranno esposte nella Torre comunale.
Sabato 15 alle ore 18.00 all’interno del Simposio sulla terrazza Largo Guglielmi di Piazza Umberto I sarà presentata “Discover Tuscia – The secret of Italy” la DMO di cui fa parte il Comune di Vitorchiano insieme a Bagnoregio, Bolsena, Castiglione in Teverina, Celleno e Graffignano oltre a numerosi soggetti privati. Il progetto mira a promuovere e valorizzare attraverso un brand unico creando percorsi e connessioni tematici tra i borghi e i luoghi di interesse presenti nel territorio, migliorando e qualificando i prodotti turistici esistenti e la partecipazione a fiere internazionali, al fine di raggiungere insieme un pubblico più ampio, sviluppando collaborazioni con tour operator, aumentando l’internazionalizzazione attraverso la creazione di reti di partenariato con agenzie di promozione e di comunicazione turistiche europee.
Domenica 16 ore 10.00 si svolgerà il convegno presso la sala consiliare del Comune di Vitorchiano, sul tema “Natura Arte e Biodiversità”. Interverranno artisti locali, Cristiana Avenali, referente regionale del tavolo nazionale dei contratti di fiume, sull’argomento “Arte nel bosco, come legame e opportunità per i piccoli Comuni” e Maurizio Gubbiotti, coordinatore Federparchi Lazio, il quale presenterà il suo libro «Zootecnia&parchi – Costruire un futuro di sostenibilità ambientale e sociale per un nuovo rapporto tra persone, natura e animali».
Infine le opere realizzate durante il Simposio di scultura saranno inserite e inaugurate in autunno lungo il percorso panoramico-naturalistico del territorio di Vitorchiano andando ad arricchire l’esperienza del visitatore valorizzando ulteriormente il Borgo e il suo paesaggio.
La mostra Officine didattiche 2023 nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Culturale Coreano in Italia e l’Accademia di Belle Arti di Roma ed è il risultato della sperimentazione creativa messa in opera all’interno dei corsi di Tecnologia della carta tenuti dal prof. Riccardo Ajossa e la prof.ssa Matilde Guarnieri che sono per l’occasione i curatori della mostra.
Come ogni anno si rinnova l’appuntamento dell’esposizione di elaborati artistici di fine semestre e rinnoviamo la fruttuosa collaborazione tra le due Istituzioni nel segno del legame sempre più consolidato.
Il Laboratorio della carta dell’Accademia di Belle Arti di Roma è l’unico in Europa ad essersi specializzato nella produzione di Hanji e ne pratica la realizzazione da più di sette anni attraendo l’attenzione delle istituzioni italiane e coreane.
Al centro della mostra c’è lo studio approfondito della tecnica per la messa in opera della carta tradizionale coreana quale condizione essenziale per la partecipazione da parte degli artisti in formazione. Tutti gli studenti hanno imparato e assimilato le sue fasi di lavorazione e ne hanno fatto il centro della loro ricerca durante il periodo di frequentazione del corso. Sono stati liberi di sperimentare tutto quello che hanno sentito come potenziale espressivo liberando l’urgenza creativa utilizzando la carta come medium specifico. Si sono concentrati sulla sostenibilità ambientale del processo di produzione e la vicinanza alla natura partendo dalla materia prima direttamente estratta dalle cortecce del Gelso. Da lì ogni sperimentazione è visibile in mostra sotto forma di elaborato artistico.
Quest’anno in particolare dato il successo del laboratorio e la sua ottima percezione da parte degli studenti iscritti in Accademia il numero dei partecipanti è maggiore del solito. L’ entusiasmo degli artisti per la possibilità di apprendere la tradizionale tecnica di realizzazione della carta Hanji li ha spinti a frequentare con grande energia sperimentando tutte le fasi di lavorazione dalla pulizia delle cortecce della pianta del gelso della carta fino alla formazione del foglio con il telaio tradizionale.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
In 90 minuti si racconta il successo del fumetto e l’evoluzione del suo linguaggio seguendo i cambiamenti del formato.
Si parte così dalle tavole a colori pubblicate nei supplementi domenicali dei quotidiani statunitensi fino alle strisce, ai fumetti dei comic book e poi ai formati italiani, francesi e giapponesi. Fino ad arrivare al romanzo a fumetti e al fumetto su web che è una sorta di superamento del problema del formato. Tutto questo passando dal fumetto che mette al centro i personaggi al fumetto che mette al centro i suoi autori.
Luca Raffaelli è scrittore ed esperto di fumetti e cinema d’animazione. Considerato uno dei punti di riferimento nel mondo del fumetto e del cinema d’animazione italiano, è stato direttore e creatore di festival (Cartoombria, Castelli Animati, Romics, La città incantata), curatore di collane nonché autore delle introduzioni ai volumi (tra queste I classici a fumetti di Repubblica, la Collezione storica a colori di Tex, Zagor, Dylan Dog sempre per Repubblica, Ken Parker per Mondadori, Crepax e Pratt ancora per Repubblica). Storica firma di Repubblica e il Venerdì di Repubblica, cura una rubrica su Lanciostory dal 1994 e per questo è entrato nel Guinness dei Primati. Ha pubblicato vari saggi tra cui “Il fumetto” per Il Saggiatore/Flammarion nel 1997, Tratti e ritratti, i grandi personaggi del fumetto da Alan Ford a Zagor per minimumfax nel 2009. Tunué ha ora ristampato “Le anime disegnate, il pensiero nei cartoon da Disney ai giapponesi” originariamente pubblicato da Castelvecchi nel 1994 e ristampato da minimumfax nel 2005 e pubblicato anche in lingua francese. Ha pubblicato il romanzo “Lo spazio dentro” per Mincione edizioni. Autore televisivo, ha scritto con Giulio e Lorenza Cingoli la sceneggiatura dei film animato Johan Padan tratto da una pièce di Dario Fo, collabora alla trasmissione Wonderland di Rai4 e a Wikiradio di Radiotre. Mina ha cantato una sua canzone: Ninna pa’.
La partecipazione garantisce l’ottenimento dell’attestato cumulativo per il conseguimento di 1CFA. La partecipazione a 8 conferenze dà diritto a 1 CFA.
Immagine in copertina: particolare da “Il Professor Pi” di Bob Van den Born
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Introducono: Cecilia Casorati, Direttrice Accademia di Belle Arti di Roma Giuseppe C. Soriero, Presidente Accademia di Belle Arti di Roma Miriam Mirolla, Relazioni esterne, Accademia di Belle Arti di Roma
Interventi:
Simonetta Lux, Cesare Pietroiusti, Alice Falsaperla, Simone Zacchini, Fabio Falsaperla, Stefano De Crescenzo, Aldo Marchetti.
Sarà presente l’artista Sergio Lombardo, Professore Emerito Accademia di Belle Arti di Roma
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Introducono: Cecilia Casorati, Direttrice Accademia di Belle Arti di Roma Giuseppe C. Soriero, Presidente Accademia di Belle Arti di Roma
Modera: Miriam Mirolla, Relazioni esterne, Accademia di Belle Arti di Roma
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Introducono: Cecilia Casorati, Direttrice Accademia di Belle Arti di Roma Giuseppe C. Soriero, Presidente Accademia di Belle Arti di Roma
Una conversazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma e dell’Università Internazionale della Florida.
Intervengono: David Chang, Frost Professor of Art and Director of Academy of Portrait and Figurative Art, Florida International University of Miami, Florida Miriam Mirolla, Relazioni esterne, Accademia di Belle Arti di Roma
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
La luce è l’ente fisico che permette all’occhio di vedere. Rivelando perciò le forme, concorre a costruire la percezione dello Spazio, incide sui volumi che, come conseguenza, generano le proprie ombre. La presenza della luce determina quindi la Visione nel suo significato più profondo, permettendo all’occhio di vedere definisce al contempo la percezione, il carattere e l’interpretazione dello spazio presente nel campo visivo, perché la giustapposizione dei volumi e delle cromie che lo compongono e lo caratterizzano, produce suggestioni mutevoli al mutare della natura e del carattere della fonte luminosa.
Nel Teatro contemporaneo la luce gioca il ruolo più importante su due aspetti fondamentali e imprescindibili: la creazione di spazi e la drammaturgia o narrazione. Con questi elementi, indagati e sviluppati a tempo debito, la luce può fare un salto di qualità e diventare “generativa”, cioè essere fin dall’inizio parte attiva nel processo di creazione di uno spettacolo e determinarne il suo sviluppo. La luce crea lo spazio e lo fa sempre. Lo fa quando ci sono elementi scenografici utilizzando varie modalità e direzioni di provenienza, per relazionarsi a quelli e farne emergere una percezione piuttosto che un’altra. Lo fa, a maggior ragione, quando lo spazio è vuoto, costruendo scansioni spaziali, ritagli, alternanze luce-buio, soluzioni di “luce ritmica” alla Appia. Poi la luce “racconta”. Non è mai neutra quando agisce (o quando non c’è), è in grado di dirci molte cose ed è dunque drammaturgia. Semiologicamente, è uno dei tanti linguaggi che compongono il complesso Testo dello spettacolo.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Scambio culturale tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma e quelli dell’Accademia di Belle Arti di Sanremo.
Il progetto vuole creare un momento di confronto e scambio culturale tra gli studenti dei corsi di “Design per l’editoria” e “Tecniche di modellazione digitale” dell’Accademia di Belle Arti di Roma e gli studenti dei corsi di “Grafica e Illustrazioni”, “Architettura di interni e Design” e “Pittura” dell’Accademia di Belle Arti di Sanremo. Gli studenti saranno chiamati a presentare i loro elaborati, in presenza o in collegamento video, nelle diverse accademie durante due giornate di lavoro dedicate, esercitandosi a parlare in pubblico in un nuovo contesto istituzionale.
A Roma, presso lo spazio espositivo Atelier Montez (già sede di importanti collaborazioni come quella con Herman Nitsch) si terrà per due settimane una mostra collettiva degli elaborati degli studenti, che riproporrà anche i video delle loro presentazioni.
Sarà prodotto un catalogo dei lavori proposti, che conterrà anche foto ambientali della mostra e interventi dei docenti relativi ai corsi di insegnamento, per le Edizioni Stamen di Roma. Le presentazioni degli studenti si svolgeranno nell’ultima settimana di maggio: martedì 23 maggio (presentazione degli studenti di Sanremo), giovedì 25 maggio (presentazione degli studenti di Roma).
Presentazione degli studenti: 23 e 25 maggio 2023 fascia oraria 9:00-12:00/16:00-19:00 La mostra avrà luogo dal 1 al 12 giugno 2023
Il progetto è curato da: Giancarlo Carpi (prof. Storia dell’arte contemporanea – Stile, storia dell’arte e del costume – Fenomenologia delle arti contemporanee – Linguaggi dell’arte contemporanea – Accademia di Belle Arti di Sanremo) Luciano Fabale (prof. Tecniche di modellazione digitale – Design per l’editoria – Elementi di
Grafica editoriale – Accademia di Belle Arti di Roma)
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it
Il 21 maggio 2023 alle 18, all’interno delle mura del Castello di Mantignana nel comune di Corciano (PG), a cura della Associazione di Promozione Sociale Castellinaria si inaugura la mostra Il corpo e il sintomo.
Si tratta di opere di giovani artisti delle Accademie di Belle Arti di Roma e di Perugia che hanno riflettuto sul complesso rapporto che abbiamo con il nostro corpo: un corpo che con facilità si mostra sintomo di inquietudini e appartenenze profonde.
Espongono: Tanzina Akter, Ludovica Carlini, Cecilia Damiani, Simona De Bastiani, Jennifer Di Giulio, Agnese Furetti Satta, Christian Garau, Viola Lotta, Martina Mazza, Daniele Nasta Antonella Osservanti , Emma Panaccio, Livia Penge,Ilaria Pennoni, Riccardo Pieraccioni, Ana Maria Popa, Beatrice Sanchioli, Barbara Stievano, Artista Anonima.
La mostra sarà allestita nel Castello di Mantignana, un borgo millenario, un luogo del silenzio”, che ben si presta ad accogliere opere d’arte contemporanea che, nella dolcezza delle sue pietre antiche, trovano un loro spazio per essere lette nel tempo lento della riflessione.
La mostra ha il patrocinio della Accademie di Belle Arti di Roma e Perugia, del Comune di Corciano, dell’Associazione MI Fido Di TE onlus e dell’Associazione di Promozione Sociale Castellinaria.
La mostra sarà visitabile dal 21 al 28 maggio 2023 dalle 18 alle 20.
Fotografia in copertina: Anyigor, Emmanuel Kelechi