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29 Gennaio 2024
  • • Daily ABA

Resonance Galactica – il progetto delle studentesse Eliana Polvere e Manuela Violi vince il Premio Nazionale delle Arti

29 Gennaio 2024
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Il PNA – Premio Nazionale delle Arti, è un’opportunità dedicata ai talenti delle Accademie di Belle Arti di tutta Italia, che da 17 anni a questa parte partecipano con progetti spazianti tra arti figurative, digitali e scenografiche. L’iniziativa permette ai giovani artisti di confrontarsi in maniera concreta con i nuovi sistemi dell’arte, ed è promossa ogni anno dal MUR – Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ambito delle iniziative a favore dell’AFAM.

Nell’anno appena passato la cerimonia di premiazione è avvenuta alla presenza del Ministro Anna Maria Bernini a Carrara, al Teatro degli Animosi. Insieme alla cerimonia, si è tenuta una mostra diffusa in cui è stato possibile vedere le opere selezionate, sempre a Carrara presso la sede dell’Accademia – il Palazzo Cybo-Malaspina, il Palazzo del Medico e Palazzo Binelli.

Tra i 12 artisti vincitori, per la sezione di opere interattive, Eliana Polvere e Manuela Violi, con l’opera Resonance galactica. Le due studentesse del secondo anno del biennio di Arti Multimediali e Tecnologiche – Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte – hanno portato avanti questo progetto installativo nell’ambito del corso di Progettazione Multimediale del Professore Mauro Palatucci. L’opera è così descritta dal Professore:

Le persone sono invitate ad esplorare il suono e una sua traduzione visiva immaginaria tridimensionale che prende la forma di galassie stellari, formazioni di stelle prive di configurazioni geometriche e simmetria. Il dispositivo consiste in un tondo di metallo che è fissato su una parete e su cui ciascuno è invitato a bussare.
L’intensità e la posizione del tocco sulla lastra provocano una vibrazione sonora che attiva su di essa la videoproiezione di complesse formazioni stellari irregolari, fotografie astronomiche rielaborate digitalmente in tempo reale, che mutano in base alla potenza del gesto e al punto specifico del colpo: l’aumentare della risonanza induce la formazione di galassie sempre più lontane.

Le due studentesse, ringraziando la Professoressa Reggio, coordinatrice della Scuola di Arti Multimediali e Tecnologiche per il sostegno lungo il percorso e la Direttrice, Cecilia Casorati, per la sua visione di un’Accademia multidisciplinare, calata fortemente nella vita, orientata alla costruzione di nuovi coraggiosi sguardi senza sovrastrutture, aggiungono:

L’installazione ha preso vita all’interno del corso del Prof. Palatucci, il quale ci ha guidato nell’operazione che porta da un’idea a un progetto.
Alla base della nostra opera risiede la ricerca sull’intelligenza artificiale, la sua relazione con l’arte e le implicazioni che ha e avrà sulla vita di noi tutti.
Uno dei tanti ambiti dello sviluppo dell’AI è l’esplorazione spaziale, da cui è nata “Resonance Galactica”, il cui codice è stato scritto in parte con il supporto dell’AI, portandoci a una riflessione sui nuovi strumenti a disposizione degli artisti e sulla questione dell’autorialità.

In foto: un’immagine dell’installazione a Carrara di Resonance Galactica

 

Articolo di: Chiara Picco