Stefano
Marotta

Insegnamenti:
Corso di:
Anatomia Artistica
Primo livello
Secondo livello
Anatomia Artistica
Programma

Il corso si propone di indagare le modalità delle relazioni possibili tra ARTE e EROS esemplarmente riassunte nelle figure e nelle narrazioni mitiche di Pigmalione (il Simulacro), Narciso (il Doppio) e Butade (l’Ombra).

L’obiettivo sarà ricercare la natura stessa dell’Arte, cercando di darne una definizione che tenga conto dei suoi elementi primari e costitutivi, guardando al loro intrinseco legame con il desiderio erotico.

Le lezioni si propongono di rendere familiari allo studente alcune delle invarianti strutturali e costitutive dell’Arte quali il SIMULACRO, il DOPPIO, e l’OMBRA tramite due approcci differenti:
a) la lettura, il commento e l’interpretazione di testi poetici, filosofici e saggistici (vedi bibliografia).
b) la libera RIVISITAZIONE da parte dello studente di temi iconografici appartenenti alla memoria storica dell’Arte, nella convinzione che – come sosteneva Corrado Cagli – “per un artista disegnare significa conoscere”: attraverso, cioè, la pratica del D’APRÈS.

La parte teorica e quella pratica sono indissolubilmente intrecciate e si articolano in una triplice segmentazione, ognuna delle quali si incentra su uno dei tre temi del corso.

Durante la lezione gli studenti saranno invitati a prendere coscienza di questi tre nuclei tematici principali e nel far ciò, dovranno dotarsi di un apposito quaderno sul quale prendere appunti.
In sede di esame la valutazione sarà data in base ai lavori realizzati nella durata dell’anno accademico.
Si intendono gli elaborati visivi relativi ai temi, alle immagini, ai pensieri, alle fantasticaggini emerse durante la lezione, con le tecniche e i materiali preferiti.
Il numero minimo degli elaborati per poter essere ammessi agli esami dovrà corrispondere perlomeno al numero delle lezioni.
A tal fine lo studente è invitato a dotarsi del materiale necessario: matite, colori, pennelli, album da disegno, etc. e di una cartellina dove conservare i suoi lavori.
Non sono gradite in nessun modo le tecniche cosiddette “digitali”.
Il corso si rivolge esclusivamente a studenti molto motivati, attenti, ricettivi e produttivi: in una parola, molto intelligenti.
È assolutamente indispensabile la puntualità.

Bibliografia
(Da questi testi sono estrapolati i brani che verranno letti e commentati durante le lezioni).
E. Maison, “Arte nata dall’arte”, Garzanti, 1963.
Ananda K. Cooraswamy, “Il grande brivido. Saggi di simbolica e arte”, Adelphi, 1987.
Jurgis Baltrusaitis, “Lo specchio. Rivelazioni, inganni e science-fiction”, Adelphi, 1981.
Jean-Pierre Vernant, “L’immagine e il suo doppio. Dall’era dell’idolo all’alba dell’arte”, Mimesis, 2010.
Sonia Macri’ (a cura di), “Narciso. La passione dello sguardo”, Marsilio, 2020.
Otto Rank, “Il Doppio. Uno studio psicoanalitico”, SE, 2001.
W. F. Hegel, “Arte e morte dell’arte. Percorso nelle ‘Lezioni di Estetica’”, Bruno Mondadori, 2000.
Leon Battista Alberti, “De Pictura”, Laterza, 1975.
Andrea Pinotti, “Estetica della pittura”, Il Mulino, 2007.
Victor I. Stoichita, “Breve storia dell’ombra”, Il Saggiatore, 2008.
Ernst H. Gombrich, “Ombre”, Einaudi, 1996.
Luigi Azzariti-Fumaroli, “Fenomenologia dell’ombra. Tre saggi”, Quodlibet, 2020.
Lucien Levy-Bruhl, “L’anima primitiva”, Boringhieri, 2013.
Maurizio Bettini, “Il ritratto dell’amante”, Einaudi, 1992.
Cristina Candito, “Il disegno e l’ombra”, Alinea Editrice, 2009.
Pierre Klossowski, “Simulacra”, Mimesis, 2002.
Antonin Artaud, “Il teatro e il suo doppio”, Einaudi, 1968.

contatti:
Contattami per email:
s.marotta@abaroma.it