SabinaBernard
Il Corso è strutturato su più livelli, il consolidamento della tecnica per trovare solide basi e l’elaborazione di un proprio linguaggio.
Per ottenere questo sarà necessario procedere parallelamente con la pratica del fare, accompagnata dall’analisi dei risultati per capirne il senso, alla ricerca di una poetica personale.
Verranno proposti a ogni studente, a seconda del proprio anno di corso e del proprio sentire, i fondamenti iconografici che possono essere alla base di un ulteriore approfondimento.
Non c’è alcuna preclusione nella scelta del linguaggio a cui lo studente approderà, purché supportato da una ricerca vera, sia sul piano individuale che su quello formale.
Prima fase
Soprattutto in una fase iniziale, ci sarà la possibilità di dipingere dal vero, sia la modella, sia le nature morte che di volta in volta verranno proposte. Questo è propedeutico per tradurre in bidimensione un soggetto tridimensionale (esercizio concettuale dal valore didattico); ad essere in controllo della costruzione dell’intera composizione (ciò comporta una scelta precisa e la capacità di sintesi) e infine a calibrare i valori tonali.
Ciò nonostante deve essere categoricamente chiaro che le fonti a cui attingere non possono essere formule estetiche già preconfezionate, né nostalgiche rivisitazioni del tempo-che-fu.
Il Corso in questa fase propone anche obiettivi molto concreti, che verranno dimostrati e messi in pratica in aula:
- La scelta dei supporti e la messa in opera (tela, legno, carta).
- Il montaggio della tela e la preparazione.
- La velatura di fondo e l’abbozzo.
- L’uso dei leganti, solventi.
- I pigmenti in polvere, il loro potere coprente, colorante, la resistenza alla luce e la miscibilità.
- L’uso dei colori primari e complementari.
- Matericità, diluizione, velatura.
Seconda Fase:
Viene richiesta una maggiore consapevolezza che abbia alla base un ragionamento personale, un percorso dimostrabile. È molto importante sapere spiegare il proprio lavoro, a sé stessi e agli altri.
Essere progressivamente sempre più capaci di valutare criticamente il proprio operato, capire quando seguire la casualità, come e quanto correggere, risolvere, chiudere.
Trovare la propria cifra, che è unica e che tiene conto dei nostri limiti (a volte sono proprio quelli che ci distinguono) e come potenziare le qualità.
Le fonti: lo studente verrà messo in condizioni di scegliere e costruire un bagaglio di immagini/letture/spunti/situazioni sensibili da tradurre come fonti proprie, e di conseguenza autonome.
A questo scopo, ogni anno verranno letti in aula dei brani di scritti particolarmente significativi: saggi di critica d’arte (o libri d’artista), filosofia, letteratura o poesia. Ad esempio gli scritti di De Kooning, Marcel Swob, Le Clezio, Kierkegaard o Szymborska.
Sei lezioni nell’arco del semestre verranno dedicate alle uscite didattiche per visitare insieme musei come il Maxxi, La Galleria Nazionale, Il museo di Valle Giulia o Villa Medici e soprattutto le gallerie d’arte contemporanea: La Galleria Gagosian, Monitor, Magazzino, Matèria, la Galleria Anna Marra, Francesca Antonini Arte Contemporanea, Lorcan O’Neill, Galleria del Cembalo, Alessandra e Valentina Bonomo, Galleria André, Studio Sales. Ovviamente anche altre a seconda delle mostre proposte.
Con il permesso dell’Accademia, ospiteremo in aula pittori professionisti che ci presenteranno il loro metodo di lavoro
Verranno proposti e messi a disposizione degli studenti moltissimi cataloghi e monografie durante tutta la durata di tutto il corso. Saranno a disposizione in aula in qualsiasi momento per consultazione. Da Piero della Francesca a William Kentridge, da Chaim Soutine a Anselm Keifer, da Kitaj a Foujita, dall’Art Brut a Marlene Dumas.
Modalità d’esame
L’esame sarà preceduto da due revisioni obbligatorie, una a metà semestre ed una alla fine. I criteri di valutazione dell’esame saranno la frequenza, la validità della ricerca personale e la qualità della presentazione del lavoro.
– Ogni studente, in accordo con il docente, sceglierà un tema che sente proprio e lo svilupperà in un diagramma concettuale che verrà poi tradotto in un elaborato finale che potrà essere singolo ma accompagnato da schizzi e studi preparatori o ancora meglio in serie, per esempio tre elaborati che dimostrino un percorso pensato e uno stile originale.
– Non ci sono preclusioni, né nella forma (figurativa/informale) né nel mezzo (pittura tout court/istallazione/collage o altro) e neanche nella sperimentazione dei materiali più diversi. L’unico metro di giudizio sarà la qualità estetica e la forza delle idee raggiunti al termine della ricerca.
Bibliografia
-César Aira, Sull’arte contemporanea, Johan & Levi Editore, 2022
-Luigi Azzariti-Fumaroli, Fenomenologia dell’ombra, Quodlibet Macerata 2020
-Georges Didi-Huberman, Davanti all’immagine, Mimesis Edizioni, Collana Volti n.100, Milano 2016
-Sören Kierkegaard, Timore e tremore, Mondadori, Milano 2016
-J.M.Gustave Le Clezio, Estasi e materia, BUR Rizzoli, 2009
-Gastone Novelli, Scritti ‘43-’68, a cura di P.Bonani, Edizioni NERO, Roma 2019
-Wilhelm Worringer, Astrazione e empatia, Einaudi, Torino 2008