Novella
Tabili

Insegnamenti:
Corso di:
Scenografia
Primo livello
Secondo livello
Storia e Teoria della Scenografia
Primo livello
Biografia

Novella Tabili si diploma nel 1985 in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Debutta nel 1984, al Teatro Ponchielli di Cremona, con le scene per I Lituani di Ponchielli. In seguito, firma le scenografie per allestimenti in Enti e Teatri di Tradizione: Cavalleria Rusticana di Mascagni, Nabucco, Un ballo in maschera di Verdi, L’elisir d’amore di Donizetti; Macbeth di Verdi, Andrea Chénier di Giordano; Il barbiere di Siviglia di Rossini. Nello stesso periodo realizza anche le regie per La traviata e Turandot, Aida. Nel 1998, al Teatro S. Pedro, di San Paulo, in Brasile, firma la scenografia per La Cenerentola di Rossini. Nel 2007 per la Stagione Lirica del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, firma le scenografie per Adriana Lecouvreur di F. Cilea. Per il Teatro dell’Opera Aurora di Malta realizza dal ‘90 al 2016 la messa in scena di molte opere liriche, in qualità di regista scenografa e costumista: La Bohème 1990 e 2008, Il trovatore 1993 e 2014, Carmen 1995, 2010, e 2016, Turandot 1996 e 2012, Fedora, La traviata 1998 e 2015, Aida 1999 e 2009, La forza del destino, Madama Butterfly, Il barbiere di Siviglia, Tosca 2011, Falstaff 2013. Dal 1995 è docente di Scenografia in Accademia di Belle Arti. Nel 2006 ha tenuto un seminario presso la Facultad de Bellas Artes di Siviglia sul tema La scena all’italiana. Con l’Accademia ha collaborato alla realizzazione di scenografie, progetti di ricerca e produzione artistica volti all’ampliamento dell’esperienza artistica dei propri studenti.

Scenografia - Triennio
Programma

TRIENNIO – 12 CFA

OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso è volto a formare scenografi capaci di progettare lo spazio scenico con proprietà di linguaggio e coscienza critica. Definire la scenografia risulta sempre riduttivo, ma direi che la scena è soprattutto luogo. Luogo dell’azione scenica, ma anche luogo mentale, riferimento. La manifestazione della scena avviene nella testa dello spettatore. Affinché il luogo della scena si manifesti nello spazio scenico, è necessario inventare un dispositivo scenografico, aderente al testo e duttile nei confronti dell’azione.
Gli studenti durante il loro percorso pur se incoraggiati ad esprimersi in autonomia, sono seguiti in tutte le fasi che conducono alla definizione del progetto scenografico. Si parte dallo studio del teatro all’italiana, per approdare alla conoscenza delle attuali pratiche della messa in scena. A tal fine si favorisce in ogni modo possibile la frequentazione del teatro, si promuovono incontri con scenografi, registi, attori e tecnici, in sede e fuori sede. Pur consolidando la pratica del disegno e della colorazione digitale, si coltivano le tecniche manuali di disegno e pittura scenografica, attraverso esercitazioni e progetti, Si sostiene l’espressione della creatività degli studenti, ponendoli in costante relazione con la messa in scena contemporanea.

CONTENUTI E TEMATICHE
Le lezioni fanno capo ad alcuni temi considerati sostanziali: la lettura approfondita del testo; il metodo di ricerca; lo studio della composizione scenografica; lo studio dei materiali per la scenografia; il rapporto tra scena e costume; il rapporto tra scena e luce; la progettazione.
Ogni annualità segue un programma specifico, ove si affrontano testi drammatici, temi e aspetti diversi della messa in scena, tuttavia si attivano ricerche, lezioni ed esercitazioni trasversali, dedicate alle tre annualità,̀ volte a focalizzare tecniche e prassi operative ricorrenti, proprie del mestiere dello scenografo (Ad esempio con riferimento ai tirocini attivati in collaborazione con i laboratori del Teatro dell’Opera di Roma, si effettuano esercitazione propedeutiche alla tecnica di pittura scenografica).
In generale, le attività formative – lezioni esercitazioni e ricerca – sono organizzate in quattro aree:

  1. Lo spazio scenico: le differenti tipologie e caratteristiche dei teatri attivi, antichi e contemporanei, teatro di prosa, teatro musicale, il palcoscenico all’aperto, i teatri antichi, il teatro contemporaneo. La nomenclatura teatrale.
  2. La composizione scenografica: il bozzetto scenografico, il colore, la materia e la scena, la scena e il costume, la scena e la luce. Gli scenografi contemporanei.
  3. Il progetto scenografico: la prospettiva, la restituzione scenica, la progettazione, il modellino, i cambi di scena, l’attrezzeria, l’organizzazione dello spettacolo.
  4. La ricerca artistica: i luoghi della scena, l’arte e la scena, l’evoluzione della estetica scenografica, la messa in scena contemporanea.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PRIMO ANNO
Gli studenti di primo anno verranno introdotti alla scenografia con un approccio graduale, assicurando loro, in una prima fase, le conoscenze di base necessarie alla formulazione di un progetto scenografico corretto. Affronteranno inizialmente una serie di esercizi propedeutici, indi verranno preparati alla lettura del testo teatrale mirata alla messa in scena ed infine, elaboreranno una scenografia per uno spettacolo di prosa.
I semestre. Esercizi propedeutici: esercitazioni di disegno, chiaro scuro e colore, la figura umana, esercitazioni di prospettiva, applicazione di metodi di ricerca, elaborazioni in ex tempore; lezioni teoriche: lo spazio scenico, il progetto scenografico, la nomenclatura teatrale, la restituzione scenica.
II semestre. Lettura di un testo drammatico: si procederà, alla lettura guidata di un testo teatrale assegnato dalla docente (spoglio del copione); elaborazione di un bozzetto scenografico: gli studenti realizzeranno i bozzetti scenografici e i figurini per i costumi; ricerche ed esperienze dirette.

SECONDO ANNO
Il programma di secondo anno mira a consolidare le abilità acquisite e a sperimentare nuovi linguaggi e metodi di progettazione.
I semestre. Scenografia per un balletto. Attraverso lo studio della scenografia per il balletto si sviluppa la capacità di esprimere la relazione tra la forma della scena e la musica; si completa la conoscenza del linguaggio della scena all’italiana, con particolare riferimento agli elementi scenografici da soffitta e alla progettazione di quinte e fondali prospettici; si approfondisce lo studio dello spazio scenico (spazio del teatro d’opera); si studia la tecnica dei cambi di scena, infine si affina la ricerca dello stile costume e arredo. È prevista, a conclusione del progetto, la realizzazione di un modellino.
II semestre. Elaborazione di una scenografia per un dramma di prosa. Su testo assegnato dalla docente, si realizza un progetto scenografico per il palcoscenico del teatro Argentina. Esercizi propedeutici: elaborazioni di bozzetti scenografici in ex tempore su testo assegnato dalla docente. Studio dello spazio scenico elisabettiano

TERZO ANNO
Gli studenti del terzo anno affrontano la scenografia per il teatro musicale, anche in considerazione, dei tirocini attivati con il laboratorio scenografico del Teatro dell’Opera di Roma . Nel secondo semestre gli studenti hanno libertà di scegliere testi drammaturgici, temi scenografici e spazi scenici.
I semestri. Progetto scenografico completo per una Opera lirica o un musical pensati per il Palcoscenico del Teatro Costanzi. Si richiede il progetto dell’allestimento completo, con figurini per i costumi e studi per gli arredi e le attrezzerie.
Il semestre. Elaborazione di una scenografia per un testo drammatico a piacere. Si richiede il progetto scenografico completo comprensivo di modellino e figurini per i costumi. La scena va pensata per uno a scelta tra i seguenti teatri: Teatro Argentina, Teatro India, Teatro Vascello, Teatro romano di Ostia antica.
Per la seconda e terza annualità,̀ ogni progetto dovrà essere corredato da tavole grafiche che evidenzino le scelte stilistiche e di concetto e dovrà concludersi con un dettagliato elenco degli elementi scenografici corredati di misure materiali di realizzazione. Per le indicazioni bibliografiche, le dispense e i materiali didattici necessari ad ogni annualità si rimanda alla piattaforma Teams con riferimento alle classi di appartenenza delle singole annualità.

MODALITÀ DI ACCERTAMENTO DELLA PROVA FINALE
L’esame consiste nella esposizione dei progetti scenografici realizzati durante l’anno accademico. É previsto per il primo anno un preesame di Nomenclatura teatrale. Si richiede inoltre, per gli studenti del terzo anno, la realizzazione di un book (in formato digitale) con i lavori di scenografia prodotti durante il triennio.

Scenografia - Biennio
Programma

BIENNIO SPECIALISTICO PER IL TEATRO – 12 CFA

OBIETTIVI FORMATIVI
Il biennio di scenografia per il teatro è incentrato sul teatro musicale. Nel corso del primo anno, da me tenuto, si affronta, in modo molto circostanziato, la messa in scena per l’opera lirica. Non si tratta solamente di considerare uno spazio scenico che genericamente più̀ ampio, ma si tratta di apprendere le esigenze musicali, le dinamiche di produzione e di realizzazione, i ruoli, i tempi e le esigenze di palcoscenico, propri della messa in scena per l’opera lirica. Questo consente di ampliare lo sguardo sui temi pertinenti alla scenografia in senso lato, considerando diversi aspetti dell’allestimento scenico nella sua completezza, e a raffinare le tecniche di esecuzione del progetto scenografico in ogni sua fase. Si approfondisce specialmente la scenotecnica, sia da un punto di vista progettuale che laboratoriale.

CONTENUTI E TEMATICHE
Si conducono gli studenti a considerare nell’elaborazione del progetto, l’illuminotecnica e i linguaggi multimediali, nella loro relazione con i materiali scenografici disponibili e di sperimentali. Si porrà l’accento sul contributo degli artisti del Novecento alla scenografia. Gli studenti potranno scegliere una a piacere tra due opere proposte da interpretare.

MODALITÀ DI ACCERTAMENTO DELLA PROVA DI ESAME
L’esame consiste nella presentazione del progetto scenografico, completo in ogni sua fase, ovvero:

  • Tavole di presentazione del progetto (mood- board, concept-board, mappe concettuali e quanto altro, utile alla comprensione in sintesi della idea di messa in scena.
  • Lettura analitica del libretto, (utilizzando lo sparito musicale) riassunta in una scheda.
  • Tavole in formato A3 con la sequenza completa di cambi di scena, distinte per atto.
  • Bozzetti scenografici di ogni atto in formato A3.
  • Restituzione scenica con piante e sezioni.
  • Sviluppo degli elementi scenografici.
  • Modellino.
  • Figurini dei costumi per personaggi, coro, figuranti, eventuale corpo di ballo.
  • Studio delle acconciature.
  • Nota completa dell’attrezzeria di scena, corredata da studi e tavole di ricerca.
  • Capitolato del progetto.

Per le indicazioni bibliografiche, le dispense e i materiali didattici necessari si rimanda alla piattaforma Teams di riferimento.

ATTIVITÀ FORMATIVE DI RICERCA E PRODUZIONE ARTISTICA PREVISTE
Prosegue la feconda collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. Gli studenti migliori, tra quelli interessati, verranno indirizzati presso i laboratori scenografici di via dei Cerchi dove potranno apprendere, sotto la eccellente guida di Danilo Mancini, in particolare le tecniche della pittura di scena, e in generale della realizzazione scenografica in ogni sua fase.

Informazioni su
Bibliografia

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI DI BASE
Lori Renato, Scenografia e scenotecnica per il teatro, Gremese, Roma, 2014. *
Mello Bruno, Trattato di scenotecnica, Görlich, Milano, 1981. *
Buzzichelli Piero, Elementi di spazio scenico, Nomenclatura teatrale, teatri e scenografie, Alinea Editrice, Firenze, 2007.

APPROFONDIMENTI
Scenografia
Cerullo Gilda, Cambi di scena, Dino Audino Editore, Roma, 2018.
Copelli Gino, Manuale pratico di scenotecnica. Le macchine teatrali, Pàtron, 2006.
AA VV, a cura di Silvio D’Amico, Enciclopedia dello spettacolo, Le Maschere, Roma; 1955- 1965.
Storia dell’arredamento
Praz Mario, La filosofia dell’arredamento, Longanesi, Milano 1981. *
Costume
Bailleux Natalie e Remaury Bruno, La moda usi e costumi del vestire, Universale Electa Gallimard.
Bignami Paola, Storia del costume teatrale, Carrocci editore, Roma 2012. *
Levi Pisetzky Rosita, Il costume e la moda nella società italiana, Einaudi, Torino, 1995.
Storia della danza
Pontremoli Alessandro, Storia della danza dal medioevo ai giorni nostri, Le lettere, Firenze 2002.
Illuminotecnica
Fabrizio Crisafulli, Luce Attiva, Titivillus, Pisa, 2007. *
Valentina Garavaglia, Lo spazio della luce, Unicopli, Milano, 2012.
Cultura e pratica del teatro
Allegri Luigi, Prima lezione sul teatro, Editori Laterza, Bari, 2019.
Fano Nicola, Andare per TEATRI, Il Mulino, Bologna, 2016.
Luzzati Emanuele e Conte Tonino, Facciamo insieme teatro, Einaudi , Torino 1997. *
Sembiante Thessy, Professione Teatro, Gremese, Roma, 2010.

LETTURE CONSIGLIATE
Bablet Denis, La scena e l’immagine, Einaudi, Torino, 1970.
Barthes Roland, Sul teatro, Meltemi editore, Milano, 2017.
Cruciani Fabrizio, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari, 1992.
Mancini Franco, L’illusione alternativa, Einaudi, Torino, 1980.
Mancini Franco, L’evoluzione dello spazio scenico dal naturalismo al teatro epico, Edizioni Dedalo, Bari, 1986.
Molinari Cesare, Ottolenghi Vittoria, Leggere il teatro, Valecchi, Firenze, 1979.
Sinisi Silvana, Cambi di scena, Teatro e arti visive nelle poetiche del Novecento, Bulzoni Editore, Roma, 1995.
Svoboda Josev, a cura di Elena De angeli, I segreti dello spazio teatrale, Ubulibri, Milano, 1997.

PERIODICI
The Scenographer Magazine
Scenografia e Costume . A.S.C.

SITI INTERNET
www.piccoloteatro.org
www.teatroallascala.org
www.teatrodiroma.net
www.operaroma.it
www.peroni.com
www.rubechinicarlo.it
www.erancati.com
www.tirellicostumi.com
www.farani.it
www.thescenografer.org

*Testo consigliato

Storia e Teoria della Scenografia
Programma

STORIA E TEORIA DELLA SCENOGRAFIA – CFA 6

Il corso prevede una serie di lezioni sull’evoluzione della scenografia e dei teatri dal Rinascimento all’Ottocento, seguite da un approfondimento sugli scenografi italiani del Novecento.
La storia della scenografia viene percorsa attraverso la conoscenza dei suoi grandi interpreti, passando per le tappe più significative della sua evoluzione. La teoria e la tecnica scenografica in Italia dall’età barocca al Settecento, in sostanza il teatro all’italiana, il suo linguaggio e i suoi apparati nonché l’evoluzione dell’edificio teatrale, sono tema basilare di questo percorso di conoscenza. Si considerano in seguito, il passaggio dalla grande tradizione della scena dipinta ottocentesca alla scena plastica del Novecento, il contributo al rinnovamento della scenografia da parte degli artisti, ed infine il ritorno alle “origini,” che connota lo stile degli scenografi italiani degli ultimi decenni del Novecento

  1. Introduzione. La trasformazione dello spazio del teatro dai teatri di corte ai primi edifici pubblici
  2. Il teatro all’italiana. I trattati e la prospettiva scenica.
  3. Il Settecento e l’Ottocento. L’ evoluzione del teatro all’italiana. L’evoluzione del rapporto scena sala, l’evoluzione della scenografia verso realismo.
  4. Gli scenografi italiani del Novecento. I protagonisti della scena dipinta di tradizione nel repertorio dei teatri d’opera italiani. Il Maggio musicale fiorentino e il contributo degli artisti in scena. I grandi scenografi italiani del Novecento dalla stilizzazione al realismo poetico.

Bibliografia essenziale
Nicoll Allardyce, Lo spazio scenico. Storia dell’arte teatrale, Bulzoni editore, Roma 1971.
Perrelli Franco, Storia della scenografia. Dalla antichità al XXI secolo, Carrocci editore, Roma 2013.
Letture consigliate
Mancini Franco, L’evoluzione dello spazio scenico dal naturalismo al teatro epico, edizioni Dedalo, Bari, 1986.
Surgers Anne, Scenografie del teatro occidentale, Bulzoni Editore, Roma 2002.

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