Claudia Federici
Responsabile della Scuola di Scenografia. Diplomata nel 1985 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dal 1982 lavora nel campo dello spettacolo in ambito prettamente teatrale, alternando l’attività di costumista a quella di scenografa realizzatrice e, negli ultimi anni, nell’ambito del teatro di figura. Docente di Scenografia nelle Accademie di Belle Arti dal 1989.
SCENOGRAFIA PRIMO ANNO – CORSO TRIENNALE 12cfa
OBIETTIVI FORMATIVI:
Che cos’è la Scenografia? Per definizione, la Scenografia è tutto ciò che l’occhio vede nello spazio dello spettacolo, pertanto anche il costume può diventare scenografia. È la creazione di un “luogo” che nella realtà non esiste: il luogo “ideale” per interpretare visivamente ciò che viene rappresentato. Un luogo illusorio che vive e muore nel tempo della rappresentazione e solo per questa esiste. E quando le luci si spengono… non esiste più.
La Scenografia è dunque spazio che diventa luogo: vuoto o pieno, chiuso o aperto, reale e illusorio, buio, illuminato, razionale, folle. È lo spazio dell’apparizione. È lo spazio in cui nasce e muore l’evento spettacolo, sia questo spazio il teatro, la piazza, una semplice pedana o un capannone. Il corso ha come finalità l’acquisizione di capacità grafico/tecniche – attraverso l’imprescindibile analisi del testo e la ricerca storico/iconografica – di una metodologia valida in ogni campo della progettazione scenografica.
Dall’A.A. 2024-2025, a partire dal primo anno, il corso sarà suddiviso in due canali: uno specificamente dedicato alla SCENOGRAFIA ed uno dedicato al COSTUME. Gli studenti iscritti a questo corso, ad inizio anno accademico, potranno scegliere a quale canale afferire.
- Il canale Scenografia prevede l’acquisizione delle conoscenze teoriche e pratico/tecniche principalmente per la progettazione della scenografia teatrale nell’accezione più ampia del termine tramite laboratorio, lezioni teoriche, seminari, stage, proiezioni visite a teatri e laboratori di scenografia.
- Il canale Costume, denominato Officina Costume Design, utilizzerà gli stessi mezzi, di ricerca, progettazione, stage e visite a laboratori di costume, tessuti, calzature, armi, trucco e parrucco, ma per formare costumisti cinematografici e teatrali.
PROGRAMMA canale SCENOGRAFIA:
Il programma del canale Scenografia prevede che ci si avvicini alla Scenografia attraverso varie esercitazioni che portino a comprendere lo spazio, le atmosfere – luci e ombre – unitamente alle tecniche per realizzarlo.
Il programma si articola in una serie di brevi esercitazioni finalizzate alla conoscenza della stesura del colore, delle caratteristiche dello spazio scenico, della prospettiva teatrale, della restituzione prospettica e dello sviluppo dei pezzi di scena. A queste seguiranno altre esercitazioni, sempre di breve durata, per l’applicazione delle esperienze acquisite allo “spazio dello spettacolo”.
Nel secondo semestre si procederà alla progettazione di una scenografia da un testo teatrale partendo dall’analisi del testo per poi passare alla progettazione di scene e costumi e alla realizzazione del plastico.
Il testo proposto quest’anno è ELENA di Euripide.
È obbligatorio lo studio delle dispense di scenografia consigliate dalla docente: Dispensa
SCENOGRAFIA.
PROGRAMMA canale OFFICINA COSTUME DESIGN:
Il programma del canale Costume Design prevede che ci si avvicini alla Costume attraverso varie esercitazioni che portino a comprendere l’anatomia, la conoscenza dei tessuti, taglio e cucito, caratteristiche del costume in base al personaggio, specifiche del costume teatrale e cinematografico – unitamente alle tecniche per realizzarlo. Il primo anno sarà focalizzato sul periodo che va dall’Antico Egitto al Basso Medioevo (per poi proseguire negli anni successivi con i successivi periodi storici). Le esercitazioni del primo anno riguarderanno pertanto: Antico Egitto, Antica Grecia, Antica Roma, Basso Medioevo, con riferimento a film e testi teatrali ambientati in tali periodi. Obbligatoria sarà la partecipazione a due workshop specifici condotti da costumisti professionisti.
Immagini e video saranno caricati nel team del corso.
Durante l’anno saranno distribuiti, su richiesta, i contenuti delle lezioni in formato digitale.
MODALITÀ DI ACCERTAMENTO FINALE:
Gli esami di passaggio del I, II, III anno prevedono la presentazione della cartella completa, secondo le modalità indicate nel corso dell’anno e un accertamento delle nozioni teoriche acquisite tramite lezioni, seminari, visite, rapporti interdisciplinari. La cartella deve essere consegnata nella settimana antecedente la fine delle lezioni – sia per chi voglia sostenere l’esame nella sessione estiva, sia per chi voglia sostenere l’esame nella sessione autunnale. È previsto un extempore con validità di pre-esame prima del termine delle lezioni.
BIBLIOGRAFIA SCENOGRAFIA:
- ALDINIO Susanna, VOGHERA Massimo, Fare Scenografia, Milano, Ed. Hoepli, 2024
- LORI Renato, Il lavoro dello scenografo, Roma, Gremese P.B.A., 2000
- LORI Renato, Manuale di scenografia e scenotecnica per il teatro, Roma, Gremese, 2007
- CERULLO Gilda, Cambi di Scena, Roma, Dino Audino editore, 2018
- COPPELLI Gino, Manuale Pratico di Scenotecnica: le Macchine Teatrali, Bologna, Patron Editore, 2006
BIBLIOGRAFIA COSTUME DESIGN:
- LEVI PISETZKY Rosita, Storia del Costume in Italia, vol. I-II-III-IV, Roma, I.E.I. Treccani, 1964
- ANDERSON Barbara & Cletus, Costume Design, New Yor, CBS College Publishing, 1984
- GIORGETTI Cristina, Manuale di Storia del Costume e della Moda, Firenze, Cantini Ed., 2007
- NADOOLMAN LANDIS Deborah, Hollywood Sketchbook: A Century of Costume Illustration, Collins Design; 1° ed. 2012
- ARNOLD Janet, Patterns of Fashion, 1, 2, 3, 4, 5, 6, Drama Pub, 1985
SCENOGRAFIA SECONDO ANNO – CORSO TRIENNALE 12cfa
PROGRAMMA:
Per ogni lavoro lo studente dovrà presentare:
- Lettura e analisi del testo.
- Composizione di uno Schema Drammaturgico (spoglio).
- Realizzazione di un Piano Lavoro.
- Documentazione e ricerca iconografica
- Schizzi preparatori delle scene e dei costumi
- Pianta/e, sezioni (1:50- 1:100 secondo quanto concordato), sviluppo pezzi (1:20, 1:25), del Tema 2
- Tavola con tutti i costumi in scala 1:10
- Bozzetto/i delle scenografie – Scheda delle scenografie
- Bozzetti dei costumi scala 1:5 – Schede dei costumi
- Plastico in scala 1:20 o 1:25
Gli appuntamenti per le revisioni saranno fissati con anticipo e la partecipazione collettiva è da considerarsi obbligatoria sia lo studente abbia o non abbia materiale da presentare
Tema 1: L’AQUILA A DUE TESTE di J. Cocteau (prosa).
Tema 2: L’UCCELLO DI FUOCO musica di I. Stravinskij (balletto).
Immagini e video saranno caricati nel team del corso.
[Temi 2023-2024: The Breakfast Club, Onegin]
MODALITÀ DI ACCERTAMENTO FINALE:
Gli esami di passaggio del I, II, III anno prevedono la presentazione della cartella completa, secondo le modalità indicate nel corso dell’anno e un accertamento delle nozioni teoriche acquisite tramite lezioni, seminari, visite, rapporti interdisciplinari. La cartella deve essere consegnata nella settimana antecedente la fine delle lezioni – sia per chi voglia sostenere l’esame nella sessione estiva, sia per chi voglia sostenere l’esame nella sessione autunnale. È previsto un extempore con validità di pre-esame prima del termine delle lezioni.
BIBLIOGRAFIA
- ALDINIO Susanna, VOGHERA Massimo, Fare Scenografia, Milano, Ed. Hoepli, 2024
- LORI Renato, Il lavoro dello scenografo, Roma, Gremese P.B.A., 2000
- LORI Renato, Manuale di scenografia e scenotecnica per il teatro, Roma, Gremese, 2007
- CERULLO Gilda, Cambi di Scena, Roma, Dino Audino editore, 2018
- COPPELLI Gino, Manuale Pratico di Scenotecnica: le Macchine Teatrali, Bologna, Patron Editore, 2006
SCENOGRAFIA TERZO ANNO – CORSO TRIENNALE 12cfa
PROGRAMMA:
Per ogni lavoro lo studente dovrà presentare:
- Lettura e analisi del testo.
- Composizione di uno Schema Drammaturgico (spoglio).
- Realizzazione di un Piano Lavoro.
- Documentazione e ricerca iconografica
- Schizzi preparatori delle scene e dei costumi
- Pianta/e, sezioni (1:50- 1:100 secondo quanto concordato), sviluppo pezzi (1:20, 1:25), capitolato
- Tavola con tutti i costumi in scala 1:10
- Bozzetto/i delle scenografie – Scheda delle scenografie
- Bozzetti dei costumi scala 1:5 – Schede dei costumi
- Plastico in scala 1:20 o 1:25
- Programma di sala
Tema 1: IL TROVATORE – musica di G. Verdi (lirica)
Tema 2: CIRANO DE BERGERAC – di E. Rostand (prosa)
[Temi 2022-2023: Le Nozze di Figaro, Ondine]
Immagini e video saranno caricati nel team del corso
MODALITÀ DI ACCERTAMENTO FINALE:
Gli esami di passaggio del I, II, III anno prevedono la presentazione della cartella completa, secondo le modalità indicate nel corso dell’anno e un accertamento delle nozioni teoriche acquisite tramite lezioni, seminari, visite, rapporti interdisciplinari. La cartella deve essere consegnata nella settimana antecedente la fine delle lezioni – sia per chi voglia sostenere l’esame nella sessione estiva, sia per chi voglia sostenere l’esame nella sessione autunnale. È previsto un extempore con validità di pre-esame prima del termine delle lezioni.
BIBLIOGRAFIA
- ALDINIO Susanna, VOGHERA Massimo, Fare Scenografia, Milano, Ed. Hoepli, 2024
- LORI Renato, Il lavoro dello scenografo, Roma, Gremese P.B.A., 2000
- LORI Renato, Manuale di scenografia e scenotecnica per il teatro, Roma, Gremese, 2007
- CERULLO Gilda, Cambi di Scena, Roma, Dino Audino editore, 2018
- COPPELLI Gino, Manuale Pratico di Scenotecnica: le Macchine Teatrali, Bologna, Patron Editore, 2006
SCENOGRAFIA SECONDO ANNO – CORSO BIENNALE 12cfa
OBIETTIVI FORMATIVI:
Saper disegnare un bel bozzetto non vuole dire essere uno scenografo. Essere scenografo presuppone qualcosa di più. Luciano Damiani diceva che costruire una scena significa mettersi al servizio di un testo poetico o musicale. La scena non è un ambiente da decorare ma uno spazio da organizzare nel quale «il rapporto tra figura umana e oggetto esige una cura speciale perché dev’essere parte di un’armonia precisa». Saper fare scenografia significa saper progettare, costruire, colorare/non colorare, muovere, illuminare uno spazio in funzione di un testo.
Conoscere i materiali e le tecniche indispensabili per realizzare tutto ciò. Sapere, ad esempio, che “quell’elemento scenico”, molto bello esteticamente in un bozzetto bidimensionale, è difficile da illuminare o può creare problemi di visibilità al pubblico e di movimento agli attori. In poche parole, lo scenografo è una persona che, sì disegna e progetta, ma lo fa conoscendo il risultato nello spazio reale, nel rapporto con gli attori, con le luci e con i cambi di scena. Quello che spesso manca in Accademia è il riscontro pratico di ciò che si progetta e dipinge. Quello che si vorrebbe dare nel Biennio Specialistico è un approfondimento che permetta un’adeguata formazione artistica tecnico-operativa relativa ai settori della scenografia, degli allestimenti, del costume per lo spettacolo. Per tale ragione, in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma sono attivi dei tirocini semestrali presso i laboratori di via dei Cerchi.
MODALITÀ DI ACCERTAMENTO FINALE:
Gli esami del secondo anno prevedono la presentazione della cartella completa, secondo le modalità indicate nel corso dell’anno.
TIROCINIO:
Nell’anno 2024-2025 è previsto il tirocinio di scenografia applicata da svolgersi presso i laboratori del Teatro dell’Opera di Roma.
PROGRAMMA:
Per ogni lavoro lo studente dovrà presentare:
- Documentazione e ricerca iconografica
- Composizione di uno Schema Drammaturgico.
- Realizzazione di un Piano Lavoro.
- Documentazione e ricerca iconografica
- Schizzi preparatori delle scene e dei costumi
- Pianta/e, sezioni (1:50- 1:100 secondo quanto concordato), sviluppo pezzi (1:20, 1:25), capitolato
- Tavola con tutti i costumi in scala 1:10
- Bozzetto/i delle scenografie – Scheda delle scenografie
- Bozzetti dei costumi scala 1:5 – Schede dei costumi
- Plastico in scala da concordare
- Programma di sala con manifesto in copertina
Gli appuntamenti per le revisioni saranno fissati con anticipo e la partecipazione collettiva è da considerarsi obbligatoria sia lo studente abbia o non abbia materiale da presentare.
1 Tema a scelta tra:
CHICAGO – libretto di F. Webb e B. Fosse e musica di J. Kander (musical)
DEAR EVAN HANSEN – libretto di S. Levenson, liriche e musica di Pasek & Paul
JEKYLL AND HYDE IL MUSICAL – musica di Frank Wildhorn (musical)
JESUS CHRIST SUPERSTAR – libretto di T. Rice e musica di A. L. Webber
WICKED – libretto di W. Holzmann e musica e liriche di S. Schwartz (musical)
TEATRO DI FIGURA – corso semestrale – 6 cfa
OBIETTIVI FORMATIVI:
La finalità del corso è duplice: da una parte conoscere le tecniche espressive del Teatro di Figura, dall’altro realizzare degli elaborati finalizzati ad uno spettacolo che potrà essere rappresentato a teatro o ripreso in forma d video.
Il Teatro di Figura finalmente sdoganato dal preconcetto che lo vedeva relegato al ruolo di “teatro per ragazzi” se, da un lato, mantiene intatte le tradizioni tramite le antiche famiglie di pupari e marionettisti, dall’altro si sta evolvendo, rinascendo in nuove forme di manipolazione determinate dall’evoluzione tecnica dei mezzi di comunicazione.
In realtà ha sempre avuto la capacità di rinascere anche dopo lunghi periodi di oblio manifestando una grossa capacità di rinnovamento e, allo stesso tempo, mantenendo una struttura drammaturgica e linguistica più o meno identica non solo nel tempo ma anche, per così dire, “nello spazio”, ovvero una sintassi grammaticale comune a livello europeo al di là dei periodi e dei luoghi.
Ma al di là della struttura drammaturgica, è l’aspetto tecnico, nel Teatro di Figura, ad avere un ruolo basilare, determinando sia l’estetica dello spettacolo che la sua drammaturgia che, soprattutto, la costruzione. Possiamo sintetizzare le tecniche in tre principali gruppi determinati dal tipo di manipolazione: manovra da sotto, da sopra e da dietro.
Il corso si prefigge, non solo di realizzare degli elaborati, ma di creare una sorta di corrente tra i pupazzi creati e i loro creatori affinché questi siano in grado di manovrarli con movimenti coordinati e progressivi che diano espressività e trasformino i pupazzi facendoli diventare personaggi. Saranno spiegati i materiali e le tecniche di realizzazione e movimento. Importante sarà l’interscambio con il Teatro Verde di Roma e con i suoi artisti: una realtà della capitale che da 40 anni produce spettacoli Nell’ambito del Teatro di Figura.
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO:
Il corso avrà durata semestrale e sarà articolato in lezioni frontali e laboratoriali da svolgersi in aula.
MODALITÀ DI ACCERTAMENTO FINALE:
L’esame consiste nella discussione e presentazione del lavoro svolto oltre ad un accertamento delle nozioni teoriche acquisite tramite lezioni. Lo studente dovrà inoltre portare le schede tecniche e un breve video con l’animazione del proprio burattino o marionetta e una presentazione (stampata o in PP) del percorso di costruzione.
BIBLIOGRAFIA:
- ALLEGRI L. e BAMBOZZI M. [a cura di], Il Mondo delle Figure, Roma, Carocci Ed., 2012
- BAIRD Bil, Le Marionette, storia di uno spettacolo, Milano, Mondadori, 1967
- CASTELLINO F., FERRARI I., Baracca e Burattini, Torino, SEI, 1936
- BELL John (a cura di), Puppets, Mask and Performing Objects, TDR Book, 2001
- BATEK Oskar, Il Teatro delle Marionette, Milano, Ottaviano Editore, 1981
PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2023-2024:
Il programma sarà differenziato in base alle finalità dell’indirizzo e/o eventualmente anche con collaborazioni interdisciplinari.
In entrambi i casi la programmazione verterà su:
- Lezioni storico-teoriche sul Teatro di Figura che analizzino:
- La storia
- Le tecniche
- I linguaggi
- La drammaturgia
- Lezioni teoriche sulle varie metodologie di esecuzione di marionette e burattini: dal modello alla realizzazione
- Laboratorio di realizzazione
- Organizzazione spettacolo
In virtù della convenzione stipulata con il Teatro Verde, prenderà il via, quest’anno, una collaborazione che prevede conferenze, visite al teatro e partecipazione a livello laboratoriale per la realizzazione di spettacoli di Teatro di Figura.
Inoltre, in caso di congruo numero di iscritti, si potranno infatti realizzare marionette e/o burattini finalizzandoli alla realizzazione di uno spettacolo.