EmilianoDante
Filmmaker, sceneggiatore e storico dell’arte. Al momento sta terminando il suo nuovo film, Il Caso (2023). Tra i suoi lavori, la trilogia di film-saggio sul terremoto costituita da Into The Blue (2009), Habitat – note personali (2014) e Appennino (2017) e Limen (Omission) (2012). Ha insegnato regia al Centro Sperimentale di L’Aquila, Storia dell’arte contemporanea all’Università di L’Aquila e all’Università di Cassino, Cinema e fotografia all’Università dell’Aquila. Tra i suoi libri, Merda d’Artista (Roma, 2005), Breve saggio sulla storia e sulla natura degli audiovisivi (Roma, 2008) e Terremoto Zeronove (L’Aquila, 2009), di cui è autore anche delle fotografie.
Il corso si occupa prevalentemente di scrittura per il cinema e per la serialità televisiva, con particolare attenzione al rapporto che c’è tra soggetto, sceneggiatura e ripresa – e, quindi, tra ideazione e realtà del filmmaking. Unitamente ad uno studio storico e sociale della scrittura e della pratica cinematografica, gli allievi saranno chiamati a un costante lavoro di scrittura e, quando possibile, di ripresa e montaggio, in modo da far emergere costantemente problematiche, prospettive e possibilità immediatamente connesse tanto alla sensibilità dei singoli studenti, quanto alle varie tipologie di filmmaking, quanto alla potenzialità creativa insita nell’incontro tra ideazione e materialità dell’azione filmica.
La scrittura cinematografica.
Il soggetto di finzione. Il trattamento. La sceneggiatura. La struttura. Il dialogo. L’adattamento. Il soggetto nel cinema del reale. La sceneggiatura nel cinema del reale. La sceneggiatura e il budget. Il montaggio e la sceneggiatura. La riscrittura e la ristrutturazione del girato. Gli allievi, seguiti dal docente, dovranno cimentarsi nello scrivere sceneggiature di varia natura e nel girare lavori sperimentali ad esse legati. L’esame verterà sull’analisi delle questioni specifiche emerse durante il corso e su quella dei lavori realizzati.
Bibliografia:
Per sostenere l’esame si richiede la lettura di almeno un manuale di sceneggiatura (es. M. Moscati, Scrivere una sceneggiatura – dalla teoria al film, Bibliotheka edizioni, Roma, 2021), un libro di interviste ad un regista (es. F. Truffaut, Il Cinema secondo Hitchcock, Il Saggiatore, Milano, 2014; P. Bogdanovic, Io, Orson Welles, Baldini e Castoldi, Milano, 1996) o ad una persona di cinema (es. Vania Protti Traxler, Sognavamo al Cinema, Edizioni Sabinae, Roma, 2022).
Si consiglia anche di leggere almeno un testo di natura teorica scritto da un regista (es. M. Figgis, Digital Filmmaking rev. Edition, Faber and Faber, London 2014; S.M. Ejzenstein, Teoria generale del montaggio, Marsilio, Venezia, 2001);
Film consigliati:
Lo Zoo di Venere ( A Zed and two Noughts) di Peter Greenaway, 1985; L’Uomo di Londra (The Man From London) di Bela Tarr, 2007; Gosford Park (id) di Robert Altman, 2001; Americani (Glenngarry Glenn Ross) di James Foley, 1992; La Casa di Jack (The House that Jack Built) di Lars Von Trier, 2018; Eternal Sunshine of the Spotless Mind di Michel Gondry, 2004; Rusty il Selvaggio (Rumble Fish) di Francis Ford Coppola, 1983; Il Ladro di Orchidee (Adaptation) di Spike Jonze, 2002; Viale del Tramonto (Sunset Boulevard) di Billy Wilder, 1950; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri (1970) Europa (id.) di Lars Von Trier, 1991; About a Boy (id.) di Paul e Chris Weisz, 2002; Magnolia (id.) di P.T. Anderson, 1999; The Tree of Life (id.) di Terence Malick, 2011; The Believer (id.) di Henry Bean (2001); Mon Oncle d’Amerique (id.) di Alain Resnais; Smoking/No Smoking (id.) di Alain Resnais.