Il ritorno alla pittura e la persistenza dell’immagine

Giornate di studio a cura di
Accademia di Belle Arti di Roma – Università di Ferrara – Università di Bologna – Università del Salento.

Progetto PRIN 2022 finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito delle iniziative Unione europea NextGeneration EU in collaborazione con Italia Domani

 

Le giornate di studio. Il ritorno alla pittura e la persistenza dell’immagine. La Nuova Maniera Italiana si propongono di esporre i primi risultati di quanto svolto fino ad oggi nell’ambito del Progetto PRIN 2022, assegnato ad un gruppo di ricerca facente capo all’Università di Ferrara (capofila), all’Accademia di Belle Arti di Roma, all’Università di Bologna e all’Università del Salento.

Due sono le giornate dedicate al tema. Nel corso della prima, gli studiosi coinvolti nel progetto PRIN esporranno lo stato delle loro ricerche volte a indagare e a storicizzare il percorso di recupero della figurazione negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, con particolare riguardo alla Nuova Maniera Italiana, movimento di respiro nazionale e internazionale fiorito intorno alla figura di Giuseppe Gatt, Segretario della Quadriennale di Roma dal 1983 al 1994 e docente di Arte Moderna presso l’Accademia di Belle Arti di Roma per vari decenni.

La seconda giornata, dedicata a I protagonisti, vede la testimonianza diretta di alcuni degli artisti interpreti di quella stagione, densa di declinazioni e accenti che, pur diversificati, si iscrivevano nell’affiorante clima della postmodernità. Artisti di riconosciuta notorietà nazionale ed internazionale, vi prenderanno parte: Antonella Cappuccio, Antonio D’Acchille, Bruno D’Arcevia, Stefano Di Stasio, Carlo Fusca, Omar Galliani, Alessandro Romano, Vittoria Scialoja, Giovanni Tommasi Ferroni, in veste anche di testimone delle ricerche e della poetica di suo padre Riccardo.

 

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Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

 

Visioni emergenti

Inaugurazione: lunedì 10 febbraio
Ore 18.00 – 20.30
Galleria A.O.C.F58 – Galleria Bruno Lisi
Via Flaminia 58, Roma

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.30

A cura di Marina Bindella e Beatrice Peria

 

Si rinnova per il secondo anno consecutivo la collaborazione tra la storica galleria romana, A.O.C. F58, da sempre attiva nello scoprire e promuovere artisti emergenti e nuove voci dello scenario contemporaneo, e l’Accademia di Belle Arti di Roma, luogo di eccellenza nella formazione artistica italiana e vivaio di giovani talenti.

Il primo appuntamento della rassegna 2024/2025 è dedicato alla personale di Marianna Panagiotoudi, giovane artista greca, diplomata al Biennio di Pittura dell’Accademia di Roma. La mostra sarà aperta dal 10 al 21 febbraio 2025.
La mostra è accompagnata da una brochure con testi di Marina Bindella e Beatrice Peria, realizzata con il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il secondo appuntamento, dal 12 al 30 maggio, ospiterà il lavoro di Maria Ginzburg, allieva del Biennio di Illustrazione ed Editoria d’arte.

Il lavoro di Marianna Panagiotoudi è caratterizzato dal forte valore di denuncia delle sue opere che scavano nella memoria e nella storia, spesso dimenticata o rimossa, del suo paese, ma anche di altre realtà internazionali dove si consumano tragedie sociali e umanitarie che, lontane dai riflettori dell’informazione mainstream e dallo sguardo occidentale, non ricevono la dovuta attenzione, né suscitano la doverosa indignazione, restando relegate ai margini della cronaca, pressocché ignorate dall’opinione pubblica.
Per realizzare i suoi lavori, l’artista fa un lavoro di scavo e di ricerca preliminare, utilizzando materiali fotografici e documentari d’archivio.
Attraverso immagini quasi espressioniste, con figurazioni drammatiche, close-up di cadaveri, personaggi dalle fattezze distorte e inquietanti, Marianna Panagiotudi riporta alla luce verità scomode, costringendo lo spettatore a confrontarsi, sia nell’opera pittorica che in quella grafica, con il volto oscuro del potere e con lo stuolo di vittime innocenti che ne fanno le spese.

Marianna Panagiotoudi (Atene, 1988) è un’artista greca che vive e lavora a Roma. Laureata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e in Storia e Teoria dell’Arte presso l’Università di Ioannina, utilizza diversi medium, tra cui pittura, grafica e altre tecniche, per esplorare temi contemporanei.
Ha partecipato a svariate mostre personali tra cui Funes (2023) presso Cosmo, Roma; Lamentations (2023) presso The Eye Altering, Salonicco; Nel segno della libertà (2022) al MAD Complesso delle Murate, Firenze; e Existence Chapter 2: Traces(2021) presso Oktogon, Dresda.

 

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Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
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Le voci degli altri

Mostra prorogata al 31 gennaio 2025
ingresso ore 14:00 – 18:00
sabato 25 gennaio ore 10:00 – 18:00

Sala Colleoni, Accademia di Belle Arti di Roma
Via di Ripetta, 222


Una mostra a cura di Project xx1

In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Accademia di Arte Drammatica CASSIOPEA.
Progetto Co-finanziato dall’Unione Europea.

“Le voci degli altri” è una mostra dedicata alla tecnica di narrazione interattiva dei Talking Objects, sviluppata da Project xx1 in collaborazione con partner nazionali e internazionali. I Talking Objects, in questa occasione, offrono una voce a categorie di soggetti con minori opportunità e a rischio di emarginazione.

Ognuna di queste opere è un invito ad entrare in uno spazio privato: un’intimità che si svela nell’interazione, offrendosi all’incontro. L’invito a trovare il coraggio per fare quel passo verso l’ignoto, nel nascosto, nelle verità che vengono solo sussurrate.
Ciascuna opera rappresenta una vita, un’unicità, un respiro – una persona spinta ai margini della società dal giudizio degli altri.
Un’opportunità per avvicinarsi a ciò che forse, nella vita quotidiana, evitiamo.

Progetto di produzione artistica della scuola di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Co-finanziato dall’Unione Europea all’interno del progetto Erasmus+ Partenariato su scala ridotta “UNIQUE – Fostering inclusion through creativity and youth work”.

 

La giornata di apertura di “Le Voci degli Altri” è stata accolta con entusiasmo e partecipazione. I primi visitatori hanno esplorato con curiosità e sensibilità le 10 opere esposte, lasciandosi coinvolgere dalle storie uniche raccontate dai Talking Objects.

Abbiamo visto sguardi meravigliati, momenti di riflessione e condivisione ispirati dalle tematiche di inclusione e diversità che permeano la mostra. È stato emozionante vedere come ogni opera abbia saputo toccare il cuore di chi è venuto a trovarci.

Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo successo, e a chi ha scelto di condividere con noi questa esperienza unica!

 

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Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
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Colori e Mestieri delle Arti Multimediali

Caterina Tomeo. Sperimentazioni transdisciplinari
Il caso di Carsten Nicolai (aka Alva Noto)

 

Il 23 gennaio 2025, nell’ambito della serie di incontri “Colori e Mestieri delle Arti Multimediali” Caterina Tomeo, tra le più importanti studiose a livello internazionale di sound art, impegnata tra ricerca e pratica curatoriale, incontra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

L’incontro, dove si parlerà di produzione artistica anche attraverso la sua esperienza legata a mostre e festivals, muove dal lavoro di Carsten Nicolai (aka Alva Noto), figura di spicco della scena internazionale – che ha segnato la sperimentazione artistica più radicale, dando vita a nuove pratiche e forme espressive, a cavallo tra arti visive e musica elettronica.
Attraverso la ricerca peculiare dell’artista tedesco, Tomeo sviscera la “rivoluzione digitale”, che ha cambiato il significato ed il senso stesso dell’arte, rinnovando il clima culturale, imponendo nuovi criteri di valutazione dell’opera artistica. La sperimentazione tecnologica avanzata ha generato un nuovo assetto, proposto elevate potenzialità esperienziali e partecipative, nuove attitudini, inedite possibilità comunicative; sono fioriti una grande quantità di elementi espressivi, sono sfumati definitivamente i confini disciplinari, si sono dissolte molte categorie. D’altro canto il computer, con l’implementazione di alcune sue applicazioni principali – oltre alla progettazione 3D, alla sperimentazione di internet e tanto altro – ha portato alla manipolazione di immagini e suoni e alla loro difficile gestione (in tempo reale). Grazie all’utilizzo di software audio digitali, la relazione tra arte visiva e suono è stata esplorata in un campo di indagine, transdisciplinare ed in continua evoluzione, definito con il termine “Sonic Art” (Tomeo, 2019), la cui presenza è sempre più rilevante non solo nei luoghi canonici e tradizionali, quali musei e gallerie, ma in particolare nei grandi eventi culturali e nei festival, incentrati sulle ultime evoluzioni tecnologiche, linguistiche e stilistiche.

L’incontro con Caterina Tomeo è parte della serie di incontri Colori e mestieri nelle arti multimediali, a cura di Elena Giulia Rossi per e con la Scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte, con l’obiettivo di tracciare i vari aspetti – anche pratici- che la produzione multimediale comporta, attraverso una pluralità di esperienze, grazie al coinvolgimento di artisti e studiosi, attivi in questo ambito con esperienza pluridecennale in Italia e all’estero.

Caterina Tomeo è storica dell’arte e affianca all’attività di ricerca una pratica critica e curatoriale. Si occupa di Arte Contemporanea con particolare interesse per la transdisciplinarietà e le ricerche nell’ambito della New Media Art e delle Sonic Art. È Department Head “Progettazione e Arti Applicate. Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte” e coordinatrice del Corso di Laurea magistrale in “Multimedia Arts and Design” presso RUFA – Rome University of Fine Arts. È Lecturer nel Master di “Lighting Design” presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Roma La Sapienza; nel Master di “Economia e Management dell’Arte e della Cultura” della Business School Sole 24 Ore di Roma; nel Master di “Management dell’Arte e dei Beni Culturali” di Giunti Academy – School of Management di Firenze. Collabora come curatrice con festival italiani ed internazionali – dedicati alla musica elettronica ed alla cultura contemporanea. Tra le pubblicazioni più recenti si annoverano: Sound Art. Ascoltare è come vedere (Castelvecchi, 2017); Sonic Arts. Tra esperienza percettiva e ascolto attivo (Castelvecchi, 2019); L’elettronica è donna. Media, copri, pratiche transfemministe e queer, co-curato con C. Attimonelli; di prossima pubblicazione VOICE (Castelvecchi, 2024). È curatrice della sezione “sound” per la rivista scientifica “Connessioni Remote” del “Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali”, diretta da Anna Maria Monteverdi e Laura Gemini.

 

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Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
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Promuovere il benessere psicologico ed emotivo degli studenti

 

Partecipano:
Anna de Santi – già Responsabile Unità di Neuroscienze Sociali dell’Istituto Superiore di Sanità, Ricercatrice di Crea Sanità
Valeria Pasqualoni – Dirigente Medico psichiatra ASL RM1
Maria Grazia Calandrone – scrittrice e poetessa
Anahi Mariotti – artista e attivista e Chiara Bastianoni – psicologa per Lucha y Siesta

La conferenza inaugura le iniziative alle quali l’Accademia di Belle Arti di Roma darà avvio durante l’anno Accademico 2024-2025 nell’ambito del progetto WAVE (Proben Lazio1)

Il progetto WAVE, finanziato con fondi PNRR dal MIUR, nell’ambito di Proben Lazio1, ha l’obiettivo di promuovere il benessere psicofisico ed emotivo degli studenti ed ha per capofila l’Università degli Studi di Roma La Sapienza. l’Accademia di Belle Arti di Roma è partner del progetto insieme a l ’Università degli Studi della Tuscia, l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, la Libera Università Maria Ss Assunta (LUMSA), l’Università degli Studi “Link Campus University”, l’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT), e l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”.
La conferenza dà inizio ad una serie di azioni di indagine, sensibilizzazione, formazione e creazione artistica, sui temi del disagio psicologico, delle dipendenze e della violenza di genere e discriminazione.
La pluralità degli interventi di questa conferenza da parte di attivisti e professionisti dell’ambito sanitario, culturale ed artistico, consente di gettare le premesse per sviluppare una visione complessa del disagio psicologico e delle possibili relazioni che esistono tra dipendenze, creatività e violenza di genere e di iniziare insieme un’azione di promozione del benessere degli studenti con un approccio che tiene conto delle diversità dei punti di vista, in un’ottica bio-psico-sociale e multidisciplinare.

 

Programma ed interventi:

10.30 – Saluti istituzionali della Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma Prof.ssa Cecilia Casorati
10.40 – Introduzione di Nicoletta Agostini
10.50 – Anna de Santi: Promozione del benessere e prevenzione delle dipendenze nei giovani
11.20 – Valeria Pasqualoni: Giovani menti: effetti dei comportamenti addicted sulla creatività tra fake news e evidenze scientifiche
11.50 – Maria Grazia Calandrone: Le co-dipendenze amorose
12. 20 – Anahi Mariotti e Chiara Bastianoni: Violenza di genere: un fenomeno sociale, culturale e relazionale

 

Anna De Santi – Già Responsabile dell’Unità di Neuroscienze Sociali dell’Istituto Superiore di Sanità, è Ricercatrice presso Crea Sanità (Centro per la Ricerca Economica Applicata alla Sanità). Si occupa di ricerca e formazione nell’ambito del Benessere e dei corretti stili di vita e promuove percorsi di analisi e valutazione di Documenti di indirizzo sulla corretta comunicazione in ambito sanitario. È autrice di articoli a livello nazionale e internazionale e di testi sulla promozione della salute, sulla comunicazione medico paziente, sulla comunicazione tra operatori, sulla didattica in sanità.

Valeria Pasqualoni – Dirigente Medico presso l’ASL RM1, psichiatria e psicoterapeuta cognitivo post razionale. Dal 2013 al 2016 ha svolto attività di Docenza presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza per il corso di Tecniche della riabilitazione psichiatrica. È referente del Dipartimento di Salute mentale per il protocollo aziendale DDP per la gestione congiunta delle persone con problemi di doppia diagnosi in età adulta. È stata responsabile scientifico di diversi convegni; ha al suo attivo numerose pubblicazioni. E membro della SITD (Società Italiana Tossicodipendenze).

Maria Grazie Calandrone – Poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga e interprete. Collabora con il Corriere della Sera; dal 2010 pubblica poeti esordienti sul mensile internazionale «Poesia», di cui è redattrice. È membro di diversi comitati scientifici tra ci quali il Premio Strega Poesia; è docente di Masterclass per Treccani, Scuola Holden e Feltrinelli Education; è regista del ciclo di interviste «I volontari», un documentario sull’accoglienza ai migranti, e del video-reportage su Sarajevo «Viaggio in una guerra non finita». Tiene laboratori gratuiti nella scuola pubblica, in carceri e DSM e presta servizio volontario nella scuola di lettura per ragazzi «Piccoli Maestri». Ha pubblicato numerosi testi di poesia e narrativa tra i quali «Magnifico e tremendo stava l’amore» (Einaudi 2024) dedicato alla co-dipendenza amorosa e al suo esito violento.

Anahi Mariotti – Artista queer e attivista transfemminista della Casa delle donne Lucha y Siesta, si occupa di contrasto alla violenza di genere, tematiche LGBTQAI+, comunicazione e formazione.
La sua ricerca esplora il vissuto dei corpi femminili e trans, usando l’arte come mezzo di visione di futuri possibili. Predilige il lavoro site-specific e l’arte partecipata.
Negli ultimi anni indaga la relazione tra arte, rappresentatività nello spazio pubblico e violenza di genere. Ha lavorato come responsabile di un Centro Antiviolenza e attualmente collabora in uno sportello di segretariato sociale antiviolenza e antidiscriminazione. Ha partecipato a premi, residenze artistiche ed esposizioni in Italia e all’estero. Collabora con il Master in Studi e Politiche di Genere dell’Università degli Studi di Roma Tre.

Chiara Bastianoni – Psicologa, dott.ssa di ricerca in Psicologia Dinamica e Clinica, psicoterapeuta in formazione a orientamento sistemico-relazionale, nonché attivista nell’ambito del movimento Non Una di Meno. Attualmente lavora come consulente psicologa presso il Centro Antiviolenza Sara di Pietrantonio (Municipio VII) e collabora attivamente con l’associazione Casa delle Donne ‘Lucha y Siesta’ e con il Centro Popolare di Psicologia Clinica ‘Limen’ in qualità di libera professionista. Sta inoltre svolgendo il tirocinio di specializzazione in psicoterapia presso un SerD della Asl Rm2, nell’ambito di un servizio rivolto ad adolescenti e giovani adulti con problemi di dipendenza. La sua attività professionale viene costantemente innervata dal pensiero e dalle pratiche femministe e transfemministe, attraverso un dialogo ed una contaminazione continui.

 

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A user’s manual to Claire Fontaine

In conversazione con:
Giuliana Benassi (docente, Accademia di Belle Arti di Roma)
Simone Ciglia (docente, University of Oregon)
Claudio Libero Pisano (docente e coordinatore del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte, Accademia di Belle Arti di Roma).
Modera:
Marta Silvi (storica dell’arte e docente, Accademia di Belle Arti di Roma)

 

Il prossimo 16 dicembre, presso l’Aula Magna ‘’Lea Mattarella’’ dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Anita Chari (docente, University of Oregon) presenterà il suo ultimo libro A User’s Manual to Claire Fontaine. Nel volume, l’autrice esplora il lavoro del collettivo artistico Claire Fontaine attraverso le sue innovazioni teoriche e politiche, sia all’interno che all’esterno del contesto dell’arte contemporanea. Teorizzando i modi in cui l’approccio sperimentale di Claire Fontaine può illuminare una pratica della teoria critica in senso tattile, questo libro delinea una serie di tecniche e procedure teoriche al centro del lavoro dell’artista, tra cui defunzionalizzazione, critica istituzionale, sciopero umano, mimesi, desoggettivazione, détournement, materialismo magico e materialismo femminista.
Claire Fontaine, fondato nel 2004 a Parigi, composto da Fulvia Carnevale e James Thornhill, deriva il proprio nome da una nota marca francese di articoli di cancelleria, scelta che riflette il loro interesse per un’idea di identità “pronta per essere riempita”. Claire Fontaine si descrive come una “artista ready-made”, una sorta di soggetto collettivo aperto, che utilizza materiali e idee preesistenti per creare opere che riflettono sulle strutture di potere, sull’alienazione e sulla creatività nell’epoca contemporanea.
Il lavoro artistico di Claire Fontaine spazia tra vari mezzi, tra cui scultura, video, pittura, neon e installazioni, con un approccio concettuale e politico. Le loro opere spesso decostruiscono temi come capitalismo, lavoro, libertà individuale e collettiva, condizioni dell’arte stessa. Influenzati dal situazionismo, dal femminismo e da altre correnti critiche, producono lavori che mirano a scuotere lo spettatore e stimolare riflessioni critiche sul mondo contemporaneo.

Tra le opere più iconiche ricordiamo i neon con scritte spesso provocatorie, i ready-made che sovvertono il loro uso originario, e i dipinti monocromatici che giocano con il concetto di vuoto e riproducibilità. Claire Fontaine spesso utilizza un linguaggio visivo apparentemente semplice ma fortemente carico di significati simbolici e politici.

Anita Chari è una teorica politica e scrittrice che vive a Portland, Oregon. È Associate Professor di scienze politiche presso la University of Oregon. La sua ricerca si concentra sulla Scuola di Francoforte, il marxismo occidentale e la relazione tra teoria critica, arte contemporanea e pratiche estetiche. Il suo libro A User’s Manual to Claire Fontaine è frutto di una conversazione decennale con l’artista Claire Fontaine.
Chari è anche autrice di A Political Economy of the Senses: Neoliberalism, Reification, Critique (Columbia University Press, 2015). La sua ricerca è apparsa in diverse sedi, tra cui: Contemporanea: A Glossary of the XXI Century (MIT Press, 2024), Bodies in Politics: Explorations in Somaesthetics and Somapower (Brill, 2024), Dispositif: A Cartography (MIT Press, 2023), Theory and Event, New Political Science, Philosophy and Social Criticism, Contemporary Political Theory, and Somatic Voices in Performance Research and Beyond (Routledge, 2020), Flash Art, Claire Fontaine: Newsfloor (Walter König, 2020), The Hysterical Material (University of Chicago Press, 2017), Twentieth Century Hustlers (Cleveland Museum of Art, 2020), May Revue, Something Other Than Life and Death (Catalyst, 2018), Critical Bastards, and Bailliwik. È co-fondatrice di Embodying Your Curriculum™, un’organizzazione che supporta accademici, educatori e leader della giustizia sociale al fine di portare “embodied practices” nell’istruzione superiore.

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Una città senza alberi è una città morta

 

A cura della prof.ssa Ada Lombardi
Interprete: dott.ssa Luo Guixia

Daniele Zanzi, agronomo di fama internazionale, incontra le nuove generazioni della Repubblica Popolare Cinese per istruirle sull’importanza del Verde Urbano.
Nell’ambito delle lezioni di Storia dell’arte contemporanea della Prof. Ada Lombardi docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, l’agronomo Daniele Zanzi spiegherà come i grandi alberi sono essenziali per la vita sul pianeta e illustrerà come le città del futuro dovranno progettarsi includendo una considerevole e maggiore quantità di verde, e come il futuro dovrà offrire un passaporto di cittadinanza ai grandi alberi, considerandoli un sostegno essenziale per l’abbassamento della temperatura in città e per stabilizzare un’aria più salubre e respirabile.

Considerando gli attuali indici di inquinamento nelle grandi città o megalopoli internazionali, determinati anche per la grande concentrazione di popolazione stabilitasi soprattutto nelle città orientali, appare di grande importanza istruire le nuove generazioni cinesi sulle alternative progettuali e urbanistiche possibili.

Daniele Zanzi è uno studioso agronomo di fama internazionale, tra i massimi esperti di alberi monumentali e stimato conoscitore e ricercatore della biologia e fisiologia degli alberi. Presente nei comitati scientifici degli enti più autorevoli a livello nazionale e internazionale, autore di numerose ricerche e pubblicazioni sull’argomento, nell’incontro spiegherà come poter immaginare le città del futuro, più vivibili e sostenibili.

L’incontro verrà registrato e trasmesso su: www.radioarte.it

 

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Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

 

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Woolmark Performance Challenge

 

Il Woolmark Performance Challenge è una piattaforma di innovazione e problem-solving che spinge i limiti del design e della creatività. Progettata per trasformare il mercato dello sport e delle prestazioni, sfrutta le straordinarie proprietà naturali della lana Merino australiana per dare vita a soluzioni di prodotto rivoluzionarie.

Per l’edizione 2025, il partner ufficiale sarà Alpinestars, leader indiscusso nel mondo del motorsport, aggiungendo ulteriore prestigio e adrenalina alla sfida.
L’obiettivo 2025 è quello di sfidare studenti e giovani talenti a ridefinire l’abbigliamento sportivo, superando le barriere tradizionali con design innovativi che uniscono sicurezza, prestazioni e comfort sfruttando al massimo le qualità della lana Merino Australiana. La missione è rivoluzionare il settore, sviluppando capi in grado di affrontare le condizioni più estreme, suddivisi in tre categorie: Auto da corsa, Ciclismo fuoristrada e MX (Motocross).

Il Woolmark Performance Challenge non solo offre un’esperienza di apprendimento unica, ma premia i finalisti e i vincitori con opportunità di networking nella filiera e opportunità lavorative.

Info e modalità di partecipazione nel pdf in allegato.

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The project – sound chronicles

 

Il progetto Sound Chronicles – sviluppato da Zerynthia e a cura di Matteo Binci – mira alla valorizzazione della donazione della collezione e dell’archivio sonoro MPDS (Solo Suono) all’Accademia di Belle Arti di Roma, avvenuta nel 2021 e avrà una durata di 1 anno accademico.
Il progetto di ricerca e valorizzazione coinvolge istituzioni accademiche internazionali e numerosi professionisti italiani e internazionali attivi nell’ambito delle ricerche sull’arte sonora attraverso una giornata di studi sulla sound art, una conferenza sulla composizione e sui materiali rari della collezione e una seconda conferenza sul futuro degli archivi sonori e delle pratiche artistiche legate al suono, argomenti e problematiche poco sviluppati. Verranno realizzati due laboratori didattici per studenti dell’ABA di Roma con figure di spicco dell’arte contemporanea per sensibilizzare all’ascolto delle opere sonore della collezione e per ampliare la consapevolezza del suono quale medium artistico.

L’obiettivo della donazione è stato di rendere disponibile la collezione per la consultazione degli studenti e dei ricercatori, ma anche creare uno spazio di sperimentazione e riflessione condivisa, capace di stimolare la comunità accademica verso nuove interpretazioni e approfondimenti sull’arte sonora. La scelta di donare l’archivio è infatti funzionale a garantire il miglior uso per la formazione delle nuove generazioni di artisti e curatori.
Il primo appuntamento, previsto per il 14 dicembre 2024 nell’Aula Magna dell’Accademia, alle ore 10, avrà come titolo Lezioni di Suono #3 e coinvolgerà tre relatori esterni: Edoardo Aruta, Donatella Landi e Achim Wollscheid. A coordinamento delle classi di studenti che parteciperanno al progetto, Claudio Libero Pisano, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Edoardo Aruta
Edoardo Aruta (Roma, 1981) vive e lavora tra Roma e Venezia. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Università IUAV di Venezia, parallelamente agli studi ha lavorato come scenografo e scenotecnico in ambito teatrale e cinematografico. Dal 2003 sviluppa una pratica artistica che lo porta ad esporre in vari ambiti a livello nazionale ed internazionale. Nel 2013 fonda a Venezia insieme a Marco Di Giuseppe e Rosario Sorbello il collettivo artistico Gli Impresari, dal 2020 è ideatore e co-curatore insieme a Paolo Rosso di Cinema Galleggiante / Acque Sconosciute progetto presentato nella laguna di Venezia da Microclima. La sua ricerca si concentra sulla disamina dei fenomeni sottostanti l’esperienza di vita quotidiana, dall’interazione con i luoghi, dalla relazione tra persone e “oggetti”, finalizzando l’atto artistico al fare un’esperienza conoscitiva ed esplorativa dell’ambiente dato. Tale metodologia ha favorito nella sua pratica lo sviluppo di linguaggi eterogenei, dagli approcci più classici della scultura all’installazione, la performance, la fotografia, il disegno e la creazione di spazi alternativi.

Donatella Landi
Donatella Landi (Roma 1958). Fin dai primi anni Novanta utilizza vari mezzi espressivi tra cui suono, video, film, fotografia e scultura. Tra le installazioni video-sonore: ZOO, (Museo Pecci, Prato, 1994; Statengalerie, Den Haag, 1995; Arche Noha, Über Tier und Mensch, Museum Ostwall, Dortmund, 2014). We want to keep you safe and Viceversa, (Biennale di Valencia, 2001; Orientale 01, Acc Galerie, Weimar, 2001); Paris Plan de Paris, (MACRO, Le Tribù dell’Arte, Roma, 2001), Plan de Paris – de poche, (Inaudita, RAM, Roma, 2005; Sonambiente06, Akademie der Künste, Berlino, 2006; Dimensión Sonora, Koldo Mixelena Kulturunea, San Sebastian, 2007); Robben, (Sound Seeing II, KunsthausKlosterGravenhorst, Hörstel, D, 2010; Nell’acqua capisco, Procuratie Vecchie, Venezia, 2013); Check Out (Here me out, CIAC, Genazzano, 2011, MLAC, Roma, 2013); Autobiografia Sonora 1969-1974, (Open Windows, Spoleto, 2021); 2 Agosto 1980, (La lunga estate calda, Gnam, 2023). Tra le ultime produzioni video: Le Déjeuner Sur l’Herbe, (Museum Goch, 2009); Casting Madonna; Mio Caro Mia Adorata/My Dear my Beloved, (Donatella Landi: La résonance de l’Image, Galerie de l’UQAM, Montreal, 2013; Auditorium Arte, Parco della Musica, Roma, 2015), Scusi, ma lei è felice?, 2018 e Wachtam Rhein, 2021, (Museum Goch, 2023). Vive e lavora a Roma e Berlino.

Achim Wollscheid
Sin dai primi anni ’80, è autore di numerosi lavori audio in forma di registrazioni e installazioni, in collaborazione con un vasto numero di artisti e musicisti. Il suo lavoro sul suono lo ha portato a
sviluppare un interesse nei confronti della relazione tra l’elemento sonoro, la luce e lo spazio
architettonico, relazione che Wollscheid continua a ad essere lo scopo principale della sua
ricerca. È membro dell’organizzazione SELEKTION, per la produzione e distribuzione di sistemi
informativi. Achim Wollscheid vive e lavora a Francoforte sul Meno in Germania.
“Per quanto riguarda i dati biografici, ho 65 anni, la mia dichiarazione dei redditi mi indica come artista sperimentale, anche se più faccio quello che faccio e meno so cosa possa significare. Non ho ricevuto prezzi d’arte o altri riconoscimenti ufficiali e di solito non faccio mostre. Gestisco selektion, un’organizzazione per la produzione e la distribuzione di supporti informativi, così come trax, un programma per qualificare giovani architetti, sono membro di radioX a Francoforte e di a2w2.net (tra arte e architettura).”

 

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Incontro con Tano D’Amico

Tano D’Amico è soprattutto conosciuto per le sue fotografie (sempre in bianco e nero) dei movimenti sociali in Italia degli anni 1970: manifestazioni, lotte per le case, movimento femminista, vita dei marginalizzati. Ma egli ha continuato a documentare ciò che chiama la “guerra ai poveri”: la situazione dei rom, nelle carceri, nei manicomi, nelle periferie, in Medio Oriente.
Nel 2017 il Museo di Roma in Trastevere gli ha consacrato una grande retrospettiva.
Le sue fotografie sono state raccolte in numerosi libri, tra cui:

Tano D’Amico, edizioni Mimesis 2023
Sotto le mura di Gerusalemme, edizioni Mimesis 2023
Orfani del vento. L’autunno degli zingari, edizioni Mimesis 2022
Misericordia e tradimento. Fotografia, bellezza, verità, edizioni Mimesis 2021
Fotografia e destino. Appunti sull’immagine, edizioni Mimesis 2020
Ci abbiamo provato. Parole e immagini del Settantasette, Bompiani 2017
La lotta delle donne, ETS, 2017

 

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