HANAMI, immaginazione sostenibile 2022

Immaginazione sostenibile tra artificio e natura

Con la collaborazione di: 
Prof.ssa P. Bisonni, Prof.ssa O. Impei, Prof.ssa M. Sutera, De Lollis Group Underground e dipartimento di comunicazione e didattica dell’arte.

Per prenotarsi rivolgersi a: rm.zito@abaroma.it

E questo è forma

Coordonare proiect / Coordinamento del progetto: 
Nicoleta Silvia Ioana
Cornel-Florin Moraru

Curatori expozitie / Curatori mostra:
Daniela Frumuseanu
Lisandru Neamtu
Veronica Piraccini
Andrei Tudoran

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Giorno della Memoria 2022

Un atto necessario

Artisti in mostra:
Marco Agostini, Victor Albano, Simone Bacco & Aura Monsalves, Stefano Borgi, Chiara De Gol, Alex Fanelli, Antonella Fiorillo, Roberto Maria Lino, Eleonora Mattozzi, Karen Ortega, Matteo Patrevita, Maria Giovanna Sodero, Rozhin Tayarani Yousefabadi, Gloria Zeppilli.

Il Libro ha radici e semi

La veste flessibile del libro d’artista

Un’esposizione collettiva itinerante
un video per raccontare l’esperienza
un catalogo per documentare le opere, i laboratori, i processi

Inaugurazione mostra
25 novembre 2021 ore 17

Il libro sopravvive ostinatamente alle rivoluzioni digitali, alle crisi economiche e alle leggi del mercato che da tempo avrebbero dovuto renderlo un oggetto obsoleto; ha ora resistito ad una pandemia traumatizzante, offrendosi quale rifugio amichevole nell’isolamento e nella fatica del vivere. Nei secoli il libro è rimasto tale, ma non ha mai smesso di reinventarsi, trasformarsi, cambiando nel suo aspetto materiale e nelle sue aspirazioni.
Si è fatto Libro d’Artista vestendo nuovi materiali, per attraversare i vasti ambiti della comunicazione visiva e concettuale. E’ divenuto un libro oggetto e soggetto, in grado di interagire attivamente con chi lo crea, lo osserva, lo interroga.
È questo il ricchissimo terreno esplorato da IL LIBRO HA RADICI E SEMI, ideato come un progetto “naturale”. Naturale per il tema prescelto, perché oggi la necessità di ricostruire un rapporto con la Natura si impone come il dibattito collettivo più urgente della contemporaneità, che deve tradursi in gesti, forme, azioni, per riconciliare cultura e natura. Allo stesso tempo naturale come processo, poiché il progetto è stato coltivato insieme nella distanza geografica, per immaginare, cercare, nuove visioni, in un lungo periodo di lavoro dedicato e comune, durante il quale hanno preso forma le idee e le emozioni di un gruppo composto, nei diversi laboratori creativi, da docenti e da allievi.

Allo scopo di tutelare la sicurezza e la salute dei visitatori e del personale, all’interno degli spazi è obbligatorio indossare la mascherina e mantenere una distanza interpersonale di almeno 1 metro. È raccomandato igienizzarsi le mani facendo uso degli appositi dispenser di gel disinfettante.

Un progetto internazionale dell’Accademia di Belle Arti di Bologna
in collaborazione con
Accademia di Belle Arti di Ravenna
Accademia di Belle Arti di Firenze
Accademia di Belle Arti di Lecce
Accademia di Belle Arti di Roma
Accademia di Belle Arti di Palermo
Universidad Complutense de Madrid, Facultad de Bellas Artes
Universidad de Barcelona, Facultad de Bellas Artes

Note a margine

Opere di:
Zoe Buonvino, Elisa Cavaterra, Maura Ceccarelli, Leonardo Ciotti, Irene De Sanctis, Giulio Martellotti, Irene Ginevra Middioni, Lucia Paparello, Leonardo Petroselli, Stefano Pischiutta, Vitaliy Prynda, Caterina Sammartino, Gianmarco Savioli, Alessandro Troia, Elisabetta Vallecoccia

24 luglio 2021
ore 19.30 inaugurazione
ore 21.00 “L’Installazione: dalle origini al lavoro di Maurizio Cattelan” 

 


 

Comunicato Stampa

Note a margine non è solo il titolo che, con il curatore Sandro Polo, abbiamo voluto dare alla mostra ma è anche un omaggio al luogo che ci ospita: la biblioteca di Fregene Gino Pallotta. Un spazio speciale, sottratto alla malavita e riattivato come
presidio resiliente di cultura, di riflessione e di immaginazione. Il libro è uno scrigno che contiene parole e immagini. È immagine esso stesso; e alcuni dei giovani artisti presenti si sono confrontati, direttamente o indirettamente, con questa
problematica anche attraverso l’utilizzo degli oggetti architettonici che accompagnano la lettura come la sedia e il tavolo. Altri, visto che la mostra si svolge prevalentemente nel parco che avvolge l’edificio, si sono raffrontati con la natura: specchi che ri-leggono il verde dei fili d’erba, tele che dialogano con gli alberi, piccole e preziose carte realizzate con la terra e la sabbia, sculture in pietra, tavole composite di varie misure che formano un’unica opera che dialoga con lo spazio circostante.

I giovani artisti che partecipano a questa esposizione sono studenti interni al Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Roma e sono stati indicati dai docenti: Pietro Capogrosso (Disegno per la scultura), Federico Fusi (Tecniche
della scultura), Francesco Intreccialagli (Plastica ornamentale), Anna Maiorano (Decorazione), Maria Teresa Padula (Decorazione), Michele Prezioso (Disegno per la decorazione), Vincenzo Scolamiero (Pittura), Nicola Spezzano (Decorazione), Marco Brandizzi (Decorazione).

Si ringrazia il Sindaco di Fregene Esterino Montino, lo staff della biblioteca di Fregene Gino Pallotta, la GAF-Glocal Art Factory, il curatore della mostra Sandro Polo.

Marco Brandizzi
Responsabile Scuola di Decorazione ABA Roma

 

Finissage Mostra “Transizioni”

Transizioni

Transizioni, mostra collettiva degli studenti dell’Accademia

Comunicato Stampa

La mostra Transizioni costituisce la fase conclusiva di un progetto di produzione artistica incentrato sui rapporti tra Arte e Natura, svolto con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma nel corso di tre anni, dal 2019 al 2021, a cura delle docenti Anna Maria Maiorano (Decorazione – Arte ambientale e linguaggi sperimentali) e Flavia Matitti (Storia dell’arte contemporanea). In questo periodo gli studenti hanno avuto modo di approfondire alcune tematiche legate all’ambiente, all’ecologia e alle pratiche artistiche, sperimentando tecniche e linguaggi spesso per loro del tutto nuovi: erbari, diari di semina, albi illustrati per bambini, audiovideo, riciclaggio di materiali plastici, performance e progetti di decorazione ambientale.
L’esposizione riunisce una selezione di lavori realizzati da venticinque studenti scelti tra tutti quelli che, nell’ultimo triennio, hanno seguito il corso di Decorazione, arte ambientale e linguaggi sperimentali. Col titolo Transizioni, si è voluto alludere a un processo di trasformazione, a un cambiamento di stato, a un tempo sospeso ma non immobile. Il termine, infatti, evoca il passaggio da un modo di essere a un altro, perciò può riferirsi alle diverse fasi della vita delle piante (germinazione, fioritura, maturazione dei frutti e senescenza) – che è l’oggetto di molti lavori esposti – ma anche alla condizione esistenziale vissuta dagli esseri umani, in particolare durante il periodo del lockdown, altro tema presente in mostra. E ovviamente la parola richiama alla mente il neo Ministero per la transizione ecologica, fondato proprio quest’anno. Trattandosi, poi, di una mostra collettiva di studenti del triennio e del biennio, il termine allude anche al diverso stato dei lavori esposti, che testimoniano un percorso in atto, tipico di chi si sta ancora formando.
In mostra saranno esposte opere di Giuseppina Bellino, Sharon Caratelli, Yuhan Chen, Katia Colaianni, Francesco De Luca, Giorgia Errera, Yilu Gao, Roberto Grilli, Bing Han, Yiting Han, Zhao Huihui, Morunzhu Jiang, Xueyan Liang, Matteo Maria Molducci, Lucia Paparello, Antonia Parente, Ma Qiaonan, Na Tan, Yue Wang, Yanxi Wei, Jiaji Zhang, Luqi Zhang, Yujie Zhang, Jiaqi Zeng, Mao Zitong.

La mostra inaugura giovedì 1° luglio alle ore 15.00, con ingressi contingentati fino alle 18.30. Nei giorni successivi la mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 18.30. Gli ingressi saranno contingentati e regolamentati in loco dagli addetti al controllo accessi, nel massimo rispetto delle regole vigenti. In occasione del finissage, che si terrà il 20 luglio alle ore 15.00, sarà distribuito il volume di Anna Maiorano e Flavia Matitti, Arte e Natura tra pratiche creative e pensiero ecologista. Incontri, laboratori e produzione artistica in Accademia, De Luca Editori.

A Misura

Mostra collettiva presentata da AlbumArte e Accademia di Belle Arti di Roma

Inaugurazione Mercoledì 19 maggio 2021
dalle ore 14.00 alle ore 21.00
SU PRENOTAZIONE

Mercoledì 19 maggio 2021 inaugura ad AlbumArte, spazio indipendente per l’arte contemporanea, la mostra collettiva delle artiste internazionali Lucia Bricco, Diana Legel, Aura Monsalves Muñoz, Juliane Schmidt, Diana Sirianni, Maria Giovanna Sodero, Alexandra Wolframm, Wang Ximan dal titolo A MISURA a cura di Donatella Landi che sarà aperta al pubblico, secondo le regole sanitarie, fino al 25 giugno 2021. La mostra è stata realizzata con il sostegno dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Donatella Landi, artista visiva e docente, qui nella veste di curatrice, riunisce per questa mostra collettiva un gruppo di artiste di varie nazionalità, che attualmente vivono e lavorano in Germania, Grecia, Cina e Italia e che, in tempi diversi, sono state sue allieve presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. La mostra indaga approcci, visioni e tecniche distanti tra loro, ma ciò che accomuna le opere presentate, pur “formalmente” dissimili, è l’attenzione al corpo come unità di misura, veicolo dell’esperienza del mondo.
Come riporta il testo critico della curatrice: “La tensione spaziale nei lavori che presentiamo in questa mostra crea un’assonanza circolare, grazie ad una continua triangolazione del pensiero e delle posizioni espresse, in un rimbalzo di opposte similitudini; funge da punto di forza per ridefinire il rapporto fisico ed emotivo con l’opera. Ridisegnare il mondo attraverso la misura del sé diventa metafora del processo rivelatore dell’arte. Video, pittura, disegno, performance, azioni pubbliche, sono strutture del pensiero; non solo mezzi ma sostanza mentale, geografie complesse di osservazione e misurazione che consentono di ridefinire lo spazio intorno a noi. Perché è l’arte a dar forma alle cose del mondo. (..)
É il corpo la misura dei disegni di Diana Legel, architetto di templi moderni, delle performance/azioni di Lucia Bricco, Wang Ximan e Diana Sirianni, che attraverso il corpo ridisegnano lo spazio, dell’analisi dei meccanismi “semplici” del processo costruttivo dell’opera (Juliane Schmidt), dell’osservazione della natura, della memoria e della sparizione (Aura Monsalves Muñoz, Alexandra Wolframm, Maria Giovanna Sodero). In questa mostra sono presentate opere non formalmente, ma intimamente simili, perché tutte indagano la complessità della nostra relazione con il mondo, la memoria, la natura e il dolore, trasformando il conflitto in uno strumento di conoscenza” (…) 

La mostra, promossa dall’Accademia di Belle Arti di Roma, sarà accompagnata da un catalogo che verrà presentato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo.

 

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Gli artisti esposti in mostra

Lucia Bricco
Diana Legel
Aura Monsalves Muñoz
Juliane Schmidt
Diana Sirianni
Maria Giovanna Sodero
Alexandra Wolframm
Wang Ximan

 

Hanami – Impermanenza della Bellezza

Hanami – Impermanenza della Bellezza

“HANAMI. Impermanenza della bellezza” è il titolo del progetto di studio e collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti Roma e il Museo Orto Botanico. Iniziato nel 2020 arriva al suo esordio pubblico il 17 e 18 aprile 2021, in occasione della festa Hanami. Appuntamento dedicato all’antica usanza giapponese di ammirare la straordinaria fioritura dei ciliegi nel Giardino Giapponese.
“Noi siamo le api dell’invisibile. Noi raccogliamo perdutamente il miele del visibile per accumularlo nella grande arnia d’oro dell’invisibile.” (Rainer Maria Rilke).

In questo contesto Hanami si integra “Immaginazione sostenibile” il progetto di arte contemporanea del quale, il corso di Scultura di Alessandra Porfidia promuove un lavoro di ricerca tra Arte e Natura, per valorizzare il punto di vista estetico tra visibile e invisibile.

Partendo dalla natura l’intento è arrivare ad una visione, un segno. Guardando l’ambiente naturale, le piante, che ci regalano una sorprendente ricchezza estetica, l’obiettivo è ritrovare armonia e valorizzare la bellezza che connota l’arte dai suoi albori. Quindi il focus è partire dal ristabilire armonia tra Spazio e Ambiente, tra Uomo e Natura. Il titolo dell’evento esprime la meraviglia e l’emozione suscitata dalla semplice osservazione della natura colta nel suo apice di bellezza, ma che in breve è destinata a svanire, introducendo lo spettatore al sentimento della transitorietà del mondo. Proprio questo spettacolo impermanente è ciò che permea di fascino il momento dell’Hanami e ci colpisce. Il dialogo tra natura e spettatore propone una filosofia del sentire che oggi si rivela particolarmente importante, soprattutto per le implicazioni di riscoperta della relazione fisica e concettuale con il cosmo. La natura che cambia, il suo tempo ciclico, ha sempre trovato corrispondenza in linguaggi, mondi e declinazioni della cultura giapponese. Parliamo di una vera e propria filosofia, fondata sul vivere l’esperienza. Dalla meditazione e contemplazione statica e immersiva, all’esperienza dinamica del paesaggio, rappresentato nel microcosmo del giardino giapponese che racconta un paesaggio in movimento, provocato dal camminare lungo un percorso, dove lo sguardo mutevole si accorda con il mutare dello spazio e della forma. Questo viaggio è sottolineato dalle installazioni d’Arte interpretate dagli studenti dei due corsi di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, corso della Prof.ssa Alessandra Porfidia e corso della Prof.ssa Patrizia Bisonni. Il percorso artistico che i visitatori hanno modo di ammirare investe l’area della Fontana dei tritoni lungo il cammino, attraverso le Palme, il bosco di Bambù fino al Giardino Giapponese. Le opere sono tutte scaturite dal dialogo con il luogo- Museo Orto Botanico.

Il carattere installativo delle opere rispecchia il concetto di transitorietà, presente sia nei materiali vegetali, per lo più utilizzati, che nell’aspetto concettuale interpretato dalle forme. Vicino alla Fontana centrale dei Tritoni sono presentate alcune delle opere più piccole. Si tratta di una collezione di lavori quasi tutti in ceramica, ma anche in materiali naturali e marmo, ispirati alle forme organiche. Anche queste opere poetiche sono nate dal dialogo con la bellezza delle piante e dei fiori, dei quali la vitalità e la fragranza è accostata agli oggetti presentati, grazie all’ interpretazione compositiva Ikebana creata da “Ohara A.L.U. Study Group” per cura di Silvana Mattei group leader. La poetica e l’estetica dell’Ikebana, coglie simboli e racconta una filosofia, che è stata studiata anche durante la progettazione degli oggetti contenitore creati dagli studenti-artisti.

Il mondo poetico, filosofico, estetico rappresentato dal Giardino Giapponese insieme alle opere di scultura e ikebana offre dunque ai visitatori un’occasione per avvicinarsi alla visione orientale dello spazio, del vuoto, del tempo, della natura, della bellezza, in sintonia con gli intendimenti che lo “Hanami all’Orto Botanico” ha avuto sin dalla sua prima edizione.

Artisti: Victor Albano, Mitsuki Akiyama, Jessica Anacoreta, Silvia Broccatelli, Michela Cicolani, Laura Cocuccioni, Bogdan Cota, Sabino De Nichilo, Giada D’Amico, Ainda Fabbricini, Livio Formignani, Fernando Mennella, Antonella Mosca, Mozzarella Light (Marco Frassinelli e Giulia Ciappi), Anna Nardi, Luisinia Pontremoli, Chiara Russo, Guido Saporito, Sophie Simon, Maria Vittoria Soracco, Virginia Pellegrini, Michele Vasca, Gloria Zeppilli, Liu Yi, Zuing Zhang.