Connaturata – Mostra di Riccardo Ajossa

Connaturata
Mostra di Riccardo Ajossa

L’Associazione Carme è lieta di invitarLa all’inaugurazione della mostra Connaturata, Opere di Riccardo Ajossa per Carme.
L’inaugurazione si terrà presso lo spazio Carme (Via delle Battaglie 61/1 – Brescia) in data venerdì 14 aprile dalle ore 19.30.
La mostra personale dell’artista all’interno della sala appena rinnovata Santi Filippo e Giacomo sarà l’occasione per mostrare la sua ricerca artistica, un progetto di restituzione e valorizzazione del paesaggio naturale e culturale, frutto della sua residenza artistica cha ha avuto luogo lo scorso settembre 2022 tra la Franciacorta e le rive del Lago d’Iseo, zona liminare tra Bergamo e Brescia.
La restituzione della ricerca dell’artista prende forma in due mostre nel territorio Bresciano:
Biblioteca Queriniana in cui si potranno vedere gli studi dell’artista, le prove di colore, i diari e gli appunti sui composti chimici. Opening: Giovedì 13 Aprile, ore 18:30.
A Carme dove si vedranno le opere site specific, l’esito finale della sua ricerca dedicata al territorio liminare tra Brescia e Bergamo Opening: Venerdì 14 Aprile, ore 19:30.

Orari e giorni di apertura della mostra:

Biblioteca Queriniana, Via Mazzini, 1, 25121, Brescia
13 aprile – 13 maggio 2023
mart. – ven. – 8:45 – 18:00
sab 8:30 – 12:30

Carme – Via Battaglie 61/1, 25122, Brescia
14 aprile – 14 maggio 2023
giov. – dom. – 16:00 – 21:00

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Sette vizi capitali

In occasione della Giornata Internazionale della donna il Museo Hendrik Christian Andersen, diretto da Maria Giuseppina di Monte e afferente alla Direzione Musei Statali della città di Roma, diretta da Mariastella Margozzi, presenta al pubblico la mostra di Sabina Alessi e del suo gruppo di lavoro, costituito dagli studenti del corso di decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

La mostra nasce dall’accordo, sottoscritto fra il Museo Hendrik C. Andersen e l’Accademia di Belle Arti di Roma, finalizzato alla cooperazione e allo scambio all’insegna della valorizzazione del Museo, dei giovani artisti e della loro docente, Sabina Alessi, italo belga che vive e lavora a Roma.

Il progetto scaturisce dalla frequentazione del Museo da parte degli studenti dell’Accademia che hanno approfondito, durante le visite, i temi relativi al percorso artistico e umano che Hendrik Christian Andersen ci ha lasciato in eredità. La mostra si pone in contrappunto con gli ideali utopistici alla base del progetto del World Center of Communication attraverso il quale Andersen voleva “creare una nuova Bibbia, un qualcosa che aiuti quelli che verranno dopo di noi a sentire il loro spirito come una parte di quello di Dio. […] dimostrare come le differenze […] non facciano alcuna differenza”, come emerge dal Diario dattiloscritto della cognata Olivia Cushing.
I sette vizi capitali rappresentati da sette opere, ciascuna ben connotata e distinta per forma, colore e materiale si pongono quindi in contrasto con i “bianchi sogni di un altro mondo” di Hendrik Christian Andersen che, sebbene non espressamente, ha perseguito un ideale d’arte e vita improntato alla glorificazione della virtù. Nel programma iconografico della città ideale di Hendrik Andersen, questi concetti si traducono nella ricerca dell’equilibrio delle forme e nell’armonioso dialogo fra le sculture che l’artista ha messo al centro del suo progetto urbanistico: l’arte e la bellezza diventano il mezzo per cambiare l’umanità.

La valenza didattica del progetto costituisce un valore aggiunto in quanto gli studenti sono stati coinvolti in tutte le fasi progettuali, di realizzazione e cura degli apparati, allestimento e organizzazione.
Nella giornata della donna la mostra vuole essere un omaggio a tutte le donne artiste alle quali il Museo Hendrik Andersen ha sempre dedicato particolare attenzione e interesse attraverso molteplici iniziative e anche quest’anno l’impegno prosegue attraverso la mostra di un’artista donna e delle studentesse dell’Accademia coinvolte nel progetto.

Logo DMS Roma

Per maggiori informazioni scarica il comunicato stampa:

Scarica il PDF

 

Contatti Museo H.C. Andersen:
Tel. + 39 06 3219089
MailSito webFacebookInstagramTwitter

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Stampa digitale 2010/2022

La stampa digitale è l’ultima arrivata nella secolare storia della stampa, e permette di riconsiderare la produzione d’immagini stampate in ambito artistico, trovando inediti rapporti fra tradizione e modernità. Il laboratorio di Stampa digitale, tenuto dal Prof. Roberto Pace, nel periodo 2010/2022 ha operato grazie a lezioni strutturate come eventi didattici che accrescono la sensibilità personale. Nel passato le tecniche che permettevano la riproduzione dell’immagine richiedevano tempi lunghi di maturazione perché fossero utilizzabili per scopi espressivi. Oggi, perché un’immagine possa essere usata in senso visionario, basta sottrarre le nuove tecnologie all’uso commerciale. In aula si è confrontata la tecnologia con opere d’arte contemporanea, in modo da ripensarne l’utilizzo standard. Abbiamo sposato le caratteristiche proprie della cultura visiva italiana, determinata da una condizione unica di continuità con il passato, che il termine “Rinascimento” ha fissato come capacità di pensare il nuovo non in opposizione all’antico e riconoscendo nella possibilità infinita di rinnovarsi il cuore della tradizione. La stampa digitale è un punto d’incontro e di scambio tra manuale e digitale, tra astrazione e fotografia. La superficie stampata con le nuove tecnologie è stata indagata in concreto nel laboratorio attraverso la concettualizzazione delle tecniche e l’uso di artisti usati come avatar personali, che potenziano le capacità individuali di ogni studente.

La mostra non è cronologica, ma caratterizzata da un’ottica d’allestimento vivace, che ne rinnoverà le motivazioni originarie; non vuole solo documentare, ma riattivare i percorsi sviluppati in precedenza, trovando significati inediti. L’allestimento accosterà visivamente le stampe ink-jet di piccolo formato del triennio con i manifesti di cm 300×400 del biennio; le sperimentazioni tecniche che ripensano il disegno attraverso le diverse opzioni fornite dalla tecnologia digitale nella loro fusione con materiali e tecniche storiche; mostrerà foto e materiali a stampa delle tre mostre sviluppate nel laboratorio che ripensavano la didattica accademica; raccoglierà per campionatura le tesi più originali, rendering e montaggi in Aula 1, incursioni virtuali nella galleria Gagosian, allestimenti realizzati al Maam, gli autoritratti Warhol+Albers; esami New Vision; i progetti del ventaglio del presidente vinto negli ultimi anni da tre studenti del corso.

Un catalogo edito da “Gli Ori” raccoglierà successivamente gli esiti della mostra, arricchendosi con immagini selezionate dall’archivio del corso, ampliando la riflessione teorica sia nei testi che nell’impianto grafico, il quale muterà in base agli intrecci del materiale visivo.

Inaugurazione:
6 marzo ore 10.00 – 13.00 / 15 – 18.30

DETTAGLI ORARI:
dal lunedì al venerdì, ore 10-13 e 15-18:30;
il sabato con orario 10 -12 (su app.to).
Il docente Roberto Pace sarà a disposizione durante l’intera durata della mostra.
Durante la mostra, i visitatori potranno partecipare alle lezioni del corso che si terranno l’8 e il 15 marzo in Aula Colleoni, alle 9-16.

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti, g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Marianna Pontillo, Chiara Picco, Martina Macchia, comunicazione@abaroma.it

From Palestine with Art

Mostra collettiva curata dal Palestine Museum US e promossa dall’Accademia di Belle Arti di Roma e dall’associazione MedArtandCultures.

Il giorno 4 febbraio si inaugura, presso l’Aula Colleoni FROM PALESTINE WITH ART, una mostra collettiva curata dal Palestine Museum US e promossa dall’Accademia di Belle Arti di Roma e dall’associazione MedArtandCultures.

La mostra, già presentata come evento collaterale della Biennale di Venezia 2022, è un progetto del Palestine Museum US, primo museo palestinese in occidente. L’amore per il proprio paese ha portato Faisal Saleh, direttore del museo, a raccogliere una selezione di opere, testimonianze e documentazioni della realtà artistica palestinese tradizionale e contemporanea.

Il percorso espositivo di FROM PALESTINE WITH ART, fa conoscere ai visitatori la storia, le tradizioni e la cultura della Palestina attraverso l’arte, volgendo lo sguardo sul presente e immaginando il futuro.

I diciannove artisti partecipanti, che vivono sia in Palestina che in altri paesi, riflettono sugli aspetti più profondi della cultura del loro Paese, senza farsi condizionare dalla complessità sociopolitica attuale. Le loro opere: dipinti, fotografie, sculture, ed installazioni, ci raccontano la storia palestinese attraverso le arti.

FROM PALESTINE WITH ART mette in evidenza il desiderio del popolo palestinese di affermare dei diritti inalienabili attraverso il linguaggio dell’arte, dando vita e colore alla sua visione politica. Gli artisti utilizzano simboli e concetti noti come la kefiah, la mappa storica della Palestina, l’identità femminile, la diaspora e il mutamento del paesaggio; elementi che raccontano con passione e consapevolezza la cultura e la forza di un popolo.

La mostra è realizzata in collaborazione con MedArtandCulture, associazione no-profit, che guarda al Mediterraneo come bacino di idee e creatività e sostiene la diffusione della conoscenza e delle identità culturali come contributo per superare gli stereotipi e costruire una nuova civiltà del vivere insieme basata su principi di libertà e giustizia sociale.

Il giorno dell’inaugurazione la soprano Zeina Barhoum, accompagnata dal pianista Marcos Madrigal, eseguiranno un breve repertorio di canti palestinesi e italiani.

Artisti:
Karim Abu Shakra, Salman Abu Sitta, Ghassan Abu Laban, Ibrahim Alazza, Mohamed Alhai, Nabil Anani, Hanan Awad, Jacueline Bejani, Sana Farah Bishara, Susan Bushnaq, Lux Eterna, Nadia Irshaid Gilbert, Samia Halaby, Rula Halawani, Samar Hussaini, Mohamed Khalil, Rania Matar, Nameer Qassim, Taqi Sabateen

In collaborazione con:

abaroma logo palestine museumabaroma logo medartandcultures

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

In copertina: Nameer Qassim, Enough, 2020

Nel segno della libertà

“Occupo un piccolo spazio di mondo ma non l’ho delimitato”

Altiero Spinelli

Un progetto coordinato dal Commissario straordinario del Governo per il recupero e la valorizzazione dell’ex Carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano-Ventotene. David Sassoli.
Ideato e organizzato dagli Istituti di Cultura dei Paese UE in Italia (EUNIC-Cluster Roma) e dall’Istituto Centrale per il Restauro.
Con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. In collaborazione con gli Archivi Storici dell’Unione Europea di Firenze, il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e Salvatore Striano.

Artisti coinvolti: Lieze De Middeleir, Lena Demirhan, Giorgia Errera, Weronika Guenther, Martin Jurik, Katerina Kuchtova, Marianna Panagiotoudi, Karina Popova, Ilaria Restivo, Maria Giovanna Sodero, Valerio Tirapani, Laura Zawada

Istituto Centrale per il Restauro
Complesso Monumentale di San Michele a Ripa
Via di S. Michele, 25 – 00153 Roma

Opening della mostra
11 Novembre 2022 ore 17:30-20:30

Orari di apertura
Giovedì e Venerdì ore 15:00-18:00
Sabato ore 11:00-18:00

 

Fotografia in copertina: Ilaria Restivo, Terrarotta, 2022, piastrelle di terracotta, pannelli di isolamento, telo di protezione, nastro isolante, trasformatore, luce. Installazione site-specif
Foto Credits: MonkeysVideoLab 

Atmosfere

Fotografia in copertina: Federico Seppi, Gran Zebrù, 2022, legno di pioppo, rame ossidato e foglia argento, 125 x 90 x 5 cm Courtesy Boccanera Gallery e l’Artista

STUDENTI PARTECIPANTI:
Bai Zhijie, Francesco De Luca, Du Xiangxi, Guan Yuanning, Han Yilei, Hu Ao, Pan Gongzheng, Lucia Paparello, Antonia Parente, Irene Porri, Qin Jiawei, Caterina Ruggeri, Shi Tianyu, Tang Qiqi, Veronica Vichi, Wang Yue,
Yaxuan Cui, Laura Zawada, Zhang Xiaoming.

Coesione: Acqua e vita

Mostra di arte moderna e contemporanea. Acquario Romano 4 agosto – 12 settembre. Ingresso gratuito

Giovedì 4 agosto 2022 alle ore 18:00 fino alle 23.30 inaugura presso Acquario Romano – Casa dell’Architettura in piazza Manfredo Fanti 47 a Roma, l’esposizione Coesione: Acqua e vita, a cura di Oriana Impei, Francesco Gallo Mazzeo e ASIART e in collaborazione con LPGA Little Painter Global International Art Exhibition e l’Associazione ASEM. La mostra, visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 18:00, proseguirà fino al 12 settembre 2022, concludendosi con un finissage evento. Completerà la rassegna un seminario dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, sul tema della “Valorizzazione degli argini dei fiumi, e la creazione dei Parchi fluviali”, al quale parteciperanno artisti relatori e architetti paesaggisti.

Già presentata nel luglio 2021, quando ha anticipato la mostra presso il Palazzo Velli Expo a Roma, con la stessa Associazione culturale ASIART e LPGA Little Painter Global International Art Exhibition, Coesione: Acqua e vita prevede quest’anno il proseguo della prima rassegna, grazie anche alla partecipazione di artisti e giovani studenti di Pechino.

La mostra è a cura della scultrice Oriana Impei, professoressa dell’Accademia di Belle Arti di Roma, con la cura critica del professore Francesco Gallo Mazzeo, storico dell’arte già docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Tema centrale della mostra è il porre attenzione alle problematiche legate alla distribuzione globale delle risorse idriche, estremamente disomogenee e scarse. La mostra rivolge quindi l’attenzione alla risorsa dell’Acqua come fonte di vita, e d’ispirazione per tutti i venticinque artisti, che affiancano i giovanissimi ragazzi delle scuole cinesi di Pechino, i quali hanno realizzato disegni e dipinti ispirati all’acqua e la vita. L’auspicio è che questi “piccoli semi d’arte” provenienti dall’oriente possano crescere sotto il raggio dei più grandi maestri italiani creando un legame intercontinentale basato sull’arte, mirato alla costruzione di un ponte di dialogo accademico tra arte orientale e occidentale.

 

Partecipa alla mostra l’Associazione ASEM ITALIA OdV Associazione per il sostegno dell’infanzia mozambicana; con il progetto Acqua sicura per salvare vite, che si sposa con il tema della mostra.
La fondatrice dell’ASEM Barbara Hofmann, in un villaggio ha ottenuto 6 ettari di terreno per costruire in un luogo detto “Paradiso”, un orto per salvare donne e ragazze schiave degli abusi e violenza, attraverso la costruzione di due pozzi nel terreno, nel quale sarà possibile coltivare e fornire acqua potabile e rendere autosufficiente la popolazione per continuare a vivere. Ecco allora che l’arte entra in gioco, in soccorso, con i bambini cinesi, i Maestri, gli artisti che contribuiranno donando all’ASEM un proprio lavoro artistico per il beneficio di una giusta causa.

 

Gli artisti esposti in mostra

Alice Colacione
Ana Paula Torres
Andrea Lelario
Anna Maiorano
Arianna Pisano
Denise Capasso
Eclario Barone
Eleonora Valeri
Elsa Colasanti
Ermanno Polla
Feng Zhonghao
Filippo Saccà
Francesco De Luca
Francesco Intreccialagli
Geremia Renzi
Giancarlo Lepore
Lufang Zhang
Manuela Vera Davidescu
Matthias Omahen
Oriana Impei
Paolo Vitale
Raffaella Tommasi
Solmaz Vilkachi
Xu Zhu
Yongxu Wang
Zhu Yaning

Più i disegni dei bambini cinesi presentati da ASIART

 

Organizzazione: ASIART
https://acquarioromano.it/
impei.omahen@libero.it

 

Relazioni: in attesa di visitazione

Da luogo a luogo

STUDENTI PARTECIPANTI:

Alessia Bonamano, Yuxiao Cai, Elisa Cavaterra, Giorgia Errera, Xu Haozhe, Xinli Hu, Erika Shafik lshak, Fedra lani, Irene Ginevra Middioni, Leonardo Petroselli, Li Qi, Zang Quihe, Barbara Rasero, KaiYuan Shen, Elisabetta Vallecoccia, Sun Yalin, Tingting Zhang

Un libro ha radici e semi

La veste flessibile del libro d’artista

Un progetto internazionale dell’Accademia di Belle Arti di Bologna
in collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Firenze, Lecce, Palermo, Ravenna e Roma;
Universidad Complutense De Madrid, Facultad de Nellas Artes;
Universidad de Barcelona, Facultad de Bellas Artes.