Alla voce del verbo Abitare

Video e fotografie dall’Accademia di Belle Arti di Roma

àbito: s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]
abitare: v. tr. e intr. [dal lat. habitare, propr. «tenere», frequent. di habere «avere»]

Grazie alla collaborazione tra Short Theatre 2023 – Festival di Arti Performative e l’ABARoma, negli spazi della Pelanda – Mattatoio di Roma, vengono presentati i lavori di quattro allievə e ex allievə dell’Accademia di Belle Arti di Roma: Giulia Barone, Tullia Nocca, Marco Pepi, Maria Giovanna Sodero.
Una riflessione sul concetto di casa che indaga la dimensione del domestico attraverso i linguaggi artistici della fotografia e dell’audiovisivo. Opere che spaziano dal documentario all’atto performativo, dall’installazione all’utilizzo dell’archivio familiare.

L’uomo ama tutto ciò che serve alla sua comodità
e odia tutto ciò che lo infastidisce e vuole strapparlo dalla posizione sicura che ha raggiunto.
È per questo che ama la casa e odia l’arte.

Adolf Loos, architetto

 

L’ingresso alla mostra è gratuito.

Gli studenti e i docenti dell’Accademia di Roma hanno diritto a una scontistica sul prezzo dei biglietti degli eventi a pagamento.
Per accedere alla tariffa riservata di 5€ + diritti di prevendita sarà sufficiente visitare la pagina di ciascun evento sul sito di Short Theatre, cliccare su “Acquista qui” e, dopo aver selezionato la tariffa STUDENTI, inserire il codice STUD2023ST.
Il biglietto con codice sconto non è cedibile a terzi e, una volta acquistato, dovrà essere presentato in biglietteria insieme a un’attestazione dell’iscrizione all’accademia.
In caso di mancata presentazione della suddetta, la biglietteria si riserverà il diritto di applicare la tariffa intera.

Orari e indirizzo:
7 – 10 settembre dalle 19 alle 23
11 – 12 settembre dalle16 alle 20
13 settembre dalle 16 alle 18:30
8 – 13 settembre dalle 10 su appuntamento
La Pelanda – Mattatoio di Roma (Spazio Atelier)
Piazza Orazio Giustiniani, 4

 

Fotografia in cover: Maria Giovanna Sodero, La maison de Babel, Video monocanale, HD, colore, sonoro, 9’40”, 2022

Una casa mobile, senza radici, migrante, che si aggira in terra straniera, una casa di strada, che si abita come un abito, che si espone alla città e si nasconde, che incontra gente e si tiene a distanza, che protegge come il guscio di una lumaca e si perde, e si trova, e contempla.
Un’opera video a cavallo tra l’atto performativo, il documentario e la video arte. Filmata a Liegi alla fine della pandemia, si interroga poeticamente sull’abitare come portato di identità. I singoli individui come parte integrata (o forse no) di un tessuto sociale e culturale complesso, osservati con gli occhi della meraviglia.

È stato il mio segreto, ora sarà il vostro segreto.
Avete bisogno di me, più di quanto immaginate.
Mi cercate, mi osservate e mi giudicate, succede che mi scegliete e mi lasciate.
Non sempre potete permettervi di avermi.
Delle volte mi distruggono anche se voi non vorreste.
Innaffiate le piante rimaste vive dalle macerie, perché quello pensate sia l’ultimo legame che ci resta. Come può una pianta proteggerti dal vento?
Il confine che ci unisce lo scegliete voi, spesso è uno spazio piccolo, così piccolo che è un oggetto, siete buffi, ve lo portate dietro nella vita e avete sempre la paura che possa cadere e rompersi per sempre.
Memorizzate dei gesti, delle sensazioni cercando di riprodurle, senza mai lasciarle andare, perché sapete benissimo che qualcosa non tornerà, ma vi ha resi importanti per un momento.
Vi proteggo, perché da soli non sapete farlo, non potete, vi separo perché spesso se vi incontrate vi attaccate, siete fatti anche così.
C’è un momento in cui create, fate entrare la luce, mi scegliete anche per quello, scegliete una tenda rossa, per colorare i miei pavimenti, vi chiudete per ripararvi dal freddo, parlate arredando le mie stanze, spesso in modi che solo voi sapete comprendere.
Sapete sorridere, creare momenti che custodirete nel tempo. Sono proprio questi i momenti che lasciate a me, che lasciano il senso negli angoli, dove quella che costantemente provate a togliere pensate sia polvere.

Vai alla pagina della mostra:

 

Logo short theatre

Mostra 1:10

Artisti in mostra:
Francesco Di Stefano
Guglielmo D’Ugo
Luca Falessi
Ilaria Maciocci
Chiara Russo
Alessandra Scordari
Silvia Spoti
Valerio Tirapani

La Galleria La Nuova Pesa è lieta di presentare la mostra 1:10, che vede protagonisti artisti e curatori provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Roma, all’interno del progetto Accade!, esperienza ideata e curata dalla Galleria con l’intento di dare spazio ai nuovi fermenti artistici.

1:10 è un progetto che prevede la partecipazione di otto artisti ai quali è data la possibilità di ideare un progetto espositivo all’interno dello spazio della Sala Babele. In mostra otto modellini in scala 1:10 illustrano gli interventi pensati dagli artisti, corredati lungo le pareti della sala da nuvole progettuali che espongono il focus sulla fase di ideazione e progettazione degli stessi. Ogni intervento è stato costruito attraverso un costante dialogo e confronto tra artisti e curatori, la cui traccia risiede in dei taccuini appositamente pensati come documentazione dell’intero processo.
Una mostra inusuale, collettiva ma allo stesso tempo personale, che è il risultato di una relazione tra artista e curatore, un laboratorio sperimentale di crescita e consapevolezza.

La Galleria La Nuova Pesa è stata fondata nel 1959 dall’imprenditore romano Alvaro Marchini, con l’obiettivo di dar vita ad uno spazio per l’arte contemporanea, di rilievo internazionale. La Galleria assume un ruolo chiave nell’attività culturale ed artistica della città di Roma; la sua storia appare segnata da ragguardevoli mostre, incontri ed eventi. In seguito ad un’interruzione di dieci anni, lo spazio riapre nel 1985 come Centro Culturale, sulla volontà di Simona Marchini di riprendere il progetto del padre, dando risalto ad un lavoro svolto con passione e dedizione.

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Di terra, acqua e vento

Sotto i voltoni trecenteschi della Rocca Albornoz le carte e i grandi lavori di Vincenzo Scolamiero – potenti immagini di una natura primigenia – sono accostati a una scelta di reperti etruschi da cui l’artista ha tratto riflessioni e suggestioni. La mostra indaga a ritroso nella vasta produzione di Scolamiero e apre nuovi scenari di ricerca, svelando una continuità tematica e tecnica che aggiunge valore a una coerente identità espressiva.

Il Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz dall’8 luglio 2023 accoglie nel salone e negli ambienti del mezzanino la personale di Vincenzo Scolamiero, artista romano di vasta esperienza espositiva italiana e internazionale, nonché docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. La mostra si avvale del patrocinio del Comune di Viterbo – Assessorato alla Cultura e all’Educazione ed è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma, la Galleria Edieuropa QUI arte contemporanea di Roma e il Museo d’Arte Contemporanea Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona di Rende (CS).

Due le forze in campo: da un lato il coraggio della direzione museale che apre le porte dell’illustre collezione archeologica a una prima rassegna di arte contemporanea; dall’altro un artista che si è sempre dedicato alla sperimentazione pittorica – per supporti e strumenti figurativi – e che qui si pone al servizio delle tracce materiali e immateriali del mondo antico. La mostra non ha un’impronta propriamente antologica, ma si è man mano evoluta come un’indagine interna e retrospettiva del lavoro pluridecennale di Scolamiero: una sorta di viaggio a ritroso, che grazie a questo processo di interazione col luogo ha aperto nuove prospettive figurative, arricchendo il repertorio di forme e spazi inediti. La selezione di pezzi museali è entrata così a far parte, con tutta la prudente delicatezza che gli accostamenti esigono, dell’idea espositiva. Le 4 sezioni includono una trentina di opere, tra tele e tavole di grandi dimensioni, oltre ad alcune carte e a una scelta di frammenti arborei e lapidei, da sempre suggestioni poetiche per Scolamiero.
Nei vasti lavori del salone d’ingresso le forme sembrano ingaggiare una lotta con le viscere della terra e di lì riemergere in un processo titanico e struggente. La seconda sala concede tregua agli occhi e all’anima con grandi tele colore del cielo: aperte, ariose e insieme solide. Il terzo nucleo si apre al passaggio del vento, che impetuoso confonde le forme e s’insinua tra le zolle e le pietre, trovando provvisoria tregua sotto le candide velature che Scolamiero da anni dispone sul piano-limite dei suoi dipinti, ricomponendo in un controllo razionale ogni slancio creativo. Nell’ultima sezione il dialogo col mondo etrusco s’intensifica. Sui grandi formati la terra rilascia le tracce della sua storia nei muschi, nell’umido e nelle acque sulfuree che ne addensano la sostanza geologica. L’argilla antica torna a vivere nell’impasto pittorico, mentre lo scambio tra due culture così remote si rende possibile e spalanca nuove frontiere di esplorazione e confronto.

Vincenzo Scolamiero è docente di Pittura presso il Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Roma, città nella quale vive e lavora. Sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private. La sua prima personale si tiene nel 1987 presso la storica galleria Al Ferro di Cavallo di Roma. In seguito ha esposto in rilevanti spazi nazionali e internazionali, tra Roma (oltre a diverse gallerie private, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Palazzo delle Esposizioni, Chiostro del Bramante, Gam, Macro), Milano, Venezia, Bologna, Torino, Rimini, Treviso, New York, Seul, Busan, Pechino, Fenghuang. Partecipa alla Quadriennale di Roma (1996), alla Biennale di Venezia (2011) ed è vincitore della LXV Edizione del Premio Michetti (2014). Nel 2017 collabora con la compositrice Silvia Colasanti ( video-scenografie e immagini per il frontespizio e il booklet del Requiem Stringeranno nei pugni una cometa; 7 libri-opera sul Quartetto d’Archi Ogni cosa ad ogni cosa ha detto addio, Edizioni Eos-Libri d’Artista di Piero Varroni in Roma). Nel 2019 il Museo Carlo Bilotti di Roma ospita una sua personale dal titolo La declinante ombra, a cura di Gabriele Simongini (Catalogo De Luca). Nel 2021/22 la sua mostra Del silenzio e della trasparenza si tiene al Palazzo Pubblico a Siena – sale dei Magazzini del Sale e presso la Fondazione Accademia Musicale Chigiana, a cura del Comune di Siena Assessorato alla Cultura e di inner room Siena (Catalogo De Luca). Nel maggio 2022 è protagonista di uno dei Martedì critici di Alberto Dambruoso. Dal 1996 collabora con la galleria Edieuropa QUI arte contemporanea di Roma.

Patrocini:
Comune di Viterbo – Assessorato alla Cultura e all’Educazione

In collaborazione con:
Accademia di Belle Arti di Roma, Galleria Edieuropa QUI arte contemporanea di Roma, Museo d’Arte Contemporanea Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona di Rende (CS)

Catalogo:
Controstampa srl – Acquapendente (VT) distribuito da Effigi edizioni www.cpadver-effigi.com

Inaugurazione:
Sabato 8 luglio 2023 ore 18.00
Degustazione a cura di Casale del Giglio

 

DIREZIONE REGIONALE MUSEI DEL LAZIO
Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz
piano mezzanino Piazza della Rocca – Viterbo
8 luglio – 9 settembre 2023

Orari:
dal martedì alla domenica 8.30 – 19.30 – chiuso il lunedì

Biglietteria:
euro 7.00, ridotto 2.00

Contatti tel. +39 0761 325929 drm-laz@cultura.gov.it
direttore: Sara De Angelis
Ufficio Stampa Roberta Melasecca Melasecca
PressOffice – Interno 14 next
tel 349 494 5612 – roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.it

Prima Necessità

Prima Necessità, nasce dalla collaborazione tra Spazio Pane e gli artisti e curatori dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

La coincidenza fra processo artistico e processo di lavorazione dei beni essenziali è alla base di questo progetto espositivo. Elementi semplici come acqua, farina e lievito sono il punto di partenza per riflessioni che interessano tanto il valore di bene necessario del pane, quanto il valore di bene, altrettanto necessario, dell’opera d’arte. I tre artisti presentano le loro opere in relazione a tutte le fasi della produzione del pane che sono prese in esame e reinterpretate nelle opere proposte. La ricerca di valori universali all’interno di materiali naturali; la restituzione di dignità all’avanzo nell’atto della consumazione da parte degli animali; la ricostituzione del legame tra il territorio e la produzione del pane, momento di condivisione perduto nel tempo e qui riproposto. Prima necessità è reclamare l’urgenza irrinunciabile di un nutrimento di corpo e spirito.

In mostra:
Rossella Antezza, Guglielmo D’Ugo e Luca Falessi

Rossella Antezza (Matera, 1999) realizza Valori in Polvere e confeziona letteralmente il valore storico dei materiali. Ogni sostanza scelta viene presentata sotto forma di polvere, all’interno di un packaging che si ispira alle confezioni di prodotti alimentari.

Guglielmo D’Ugo (Roma, 2000) presenta Resti in pasto, all’attesa, riutilizza gli ingredienti avanzati durante il processo di panificazione per dare forma a piccoli pani che, posizionati nel giardino del panificio, offre a volatili e insetti sotto forma di banchetto. Lo scarto riacquista così il valore originario di alimento restituito alla natura.

Luca Falessi (Roma 2000) con Lievitando si interroga sul processo di cottura e lievitazione. Realizza degli stampi, e quindi dei pani edibili, che sono il risultato di una ricerca di texture nel contesto urbano di Campoli Appennino. Il Paese riflesso nell’alimento base che suggerisce i forti legami tra pane e territorio.

SPAZIO PANE – Forno e arte contemporanea, produce pane, il primo non industriale dopo tanto tempo nel paese di Campoli Appennino. Nasce da un’idea dell’artista Sara Ciuffetta con Marco Ciuffetta e Viviana Ciammetti, che mettono il pane e la sua produzione in relazione a opere e interventi d’arte contemporanea. La volontà di valorizzare e consolidare un legame con il territorio – in totale rispetto dell’ambiente e del contesto che lo circonda – nasce dalla necessità di rafforzare la condivisione e la crescita culturale all’interno di una collettività.

Logo dello Spazio Pane

Mostra Prima Necessità
Opening: Venerdì 30 giugno, ore 18:00 – 21.00.
Date e orari: Dal 30 giugno al 17 agosto 2023.
Dal martedì alla domenica, dalle 07:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00 (lunedì chiuso).
Spazio Pane – Forno e arte contemporanea, Via G. Marconi, 71, 03030 Campoli Appennino (FR).

Come raggiungere Spazio Pane:
In auto: A1 direzione Napoli – uscita per Ferentino SR214 – uscita per Sora – SR666 per Campoli Appennino.
In bus: Metro A – Anagnina – Roma Anagnina – Sora # SO482D – Sora – Campoli Appennino # AR22D

Fotografia in cover di Eleonora Folco

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Viaggio nella Scultura

Vitorchiano si prepara ad una settimana di eventi che resteranno “scolpiti”!

Lunedì 10 luglio inizierà il Simposio di Scultura internazionale su peperino a Vitorchiano, i bozzetti realizzati ed esposti presso la Locanda Sant’Agnese dal 2 giugno prenderanno forma dalle mani degli allievi della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma:

  • Jessica Pintaldi “Balene di terra – un viaggio verso la libertà”;
  • Gabriele Fina “Ligio”;
  • Liu Yuzhou “Attesa verso il volo”;
  • Karolina Konieczny “Crescita”;
  • Francesco Pennacchi “Il Primo passo”;
  • Leonardo Mariani “MIMIR”.

Sarà quindi possibile osservare dal vivo la realizzazione delle creazioni scultoree pubblicamente e direttamente sul posto presso Largo Ettore Salimbeni Vitorchiano (VT) sotto lo sguardo del Moai.

Gli allievi saranno guidati della scultrice e professoressa Oriana Impei, curatrice del workshop. La stessa Impei nel 1990 partecipò al I° Simposio di Scultura su Peperino, realizzando un’opera installata attualmente nella Valle delle Sculture ai piedi del Borgo di Vitorchiano. Un rapporto con la scultura che il paesino ha sempre rispettato, proprio nel ’90 fu realizzato dalla famiglia Atan, originaria di Rapa Nui, per la trasmissione RAI “Alla ricerca dell’Arca” a cura di Mino d’Amato, l’unico Moai fuori dall’isola di Pasqua, inoltre il legame con Roma è rappresentato dalla celebre statua dello “spinario” capitolino, per i vitorchianesi “Marzio, il fedele e simbolo di Vitorchiano” di cui Luigi Fondi ha realizzato una scultura in peperino che oggi accoglie i visitatori.

In questo rapporto tra identità e innovazione l’iniziativa dell’Accademia di Belle Arti di Roma e del Comune di Vitorchiano ha lo scopo di valorizzare l’arte scultorea e la pietra vulcanica locale: il peperino, riproponendo un Simposio Internazionale di Scultura su Peperino.

L’evento prevede, oltre alla mostra di arte contemporanea, anche un workshop sulla scultura e un convegno con la partecipazione di due testimonial d’eccellenza: Yoshin Ogata, artista giapponese di fama internazionale, e Giancarlo Lepore, scultore e già docente di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, per l’occasione alcune opere dei due artisti, della scultrice Oriana Impei, Matthias Omahen e Yikun Chen saranno esposte nella Torre comunale.

Sabato 15 alle ore 18.00 all’interno del Simposio sulla terrazza Largo Guglielmi di Piazza Umberto I sarà presentata “Discover Tuscia – The secret of Italy” la DMO di cui fa parte il Comune di Vitorchiano insieme a Bagnoregio, Bolsena, Castiglione in Teverina, Celleno e Graffignano oltre a numerosi soggetti privati. Il progetto mira a promuovere e valorizzare attraverso un brand unico creando percorsi e connessioni tematici tra i borghi e i luoghi di interesse presenti nel territorio, migliorando e qualificando i prodotti turistici esistenti e la partecipazione a fiere internazionali, al fine di raggiungere insieme un pubblico più ampio, sviluppando collaborazioni con tour operator, aumentando l’internazionalizzazione attraverso la creazione di reti di partenariato con agenzie di promozione e di comunicazione turistiche europee.

I gestori delle attività ricettive e ristorative locali sono stati recentemente coinvolti dalla stagista e inseriti nel sito dedicato: https://discovertuscia.it/scopri-i-borghi/comune-di-vitorchiano/

Domenica 16 ore 10.00 si svolgerà il convegno presso la sala consiliare del Comune di Vitorchiano, sul tema “Natura Arte e Biodiversità”. Interverranno artisti locali, Cristiana Avenali, referente regionale del tavolo nazionale dei contratti di fiume, sull’argomento “Arte nel bosco, come legame e opportunità per i piccoli Comuni” e Maurizio Gubbiotti, coordinatore Federparchi Lazio, il quale presenterà il suo libro «Zootecnia&parchi – Costruire un futuro di sostenibilità ambientale e sociale per un nuovo rapporto tra persone, natura e animali».

Infine le opere realizzate durante il Simposio di scultura saranno inserite e inaugurate in autunno lungo il percorso panoramico-naturalistico del territorio di Vitorchiano andando ad arricchire l’esperienza del visitatore valorizzando ulteriormente il Borgo e il suo paesaggio.

 

Per info: tel. 0761373718
Email: infopoint@comune.vitorchiano.vt.it

 

Logo comune di Vitorchiano               Logo de I Borghi più belli d'Italia         Logo della Proloco

 

 

Officine didattiche 2023

La mostra Officine didattiche 2023 nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Culturale Coreano in Italia e l’Accademia di Belle Arti di Roma ed è il risultato della sperimentazione creativa messa in opera all’interno dei corsi di Tecnologia della carta tenuti dal prof. Riccardo Ajossa e la prof.ssa Matilde Guarnieri che sono per l’occasione i curatori della mostra.

Come ogni anno si rinnova l’appuntamento dell’esposizione di elaborati artistici di fine semestre e rinnoviamo la fruttuosa collaborazione tra le due Istituzioni nel segno del legame sempre più consolidato.

Il Laboratorio della carta dell’Accademia di Belle Arti di Roma è l’unico in Europa ad essersi specializzato nella produzione di Hanji e ne pratica la realizzazione da più di sette anni attraendo l’attenzione delle istituzioni italiane e coreane.

Al centro della mostra c’è lo studio approfondito della tecnica per la messa in opera della carta tradizionale coreana quale condizione essenziale per la partecipazione da parte degli artisti in formazione. Tutti gli studenti hanno imparato e assimilato le sue fasi di lavorazione e ne hanno fatto il centro della loro ricerca durante il periodo di frequentazione del corso. Sono stati liberi di sperimentare tutto quello che hanno sentito come potenziale espressivo liberando l’urgenza creativa utilizzando la carta come medium specifico. Si sono concentrati sulla sostenibilità ambientale del processo di produzione e la vicinanza alla natura partendo dalla materia prima direttamente estratta dalle cortecce del Gelso. Da lì ogni sperimentazione è visibile in mostra sotto forma di elaborato artistico.
Quest’anno in particolare dato il successo del laboratorio e la sua ottima percezione da parte degli studenti iscritti in Accademia il numero dei partecipanti è maggiore del solito. L’ entusiasmo degli artisti per la possibilità di apprendere la tradizionale tecnica di realizzazione della carta Hanji li ha spinti a frequentare con grande energia sperimentando tutte le fasi di lavorazione dalla pulizia delle cortecce della pianta del gelso della carta fino alla formazione del foglio con il telaio tradizionale.

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Roma – Sanremo, Accademie in scambio

Scambio culturale tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma e quelli dell’Accademia di Belle Arti di Sanremo.

Il progetto vuole creare un momento di confronto e scambio culturale tra gli studenti dei corsi di “Design per l’editoria” e “Tecniche di modellazione digitale” dell’Accademia di Belle Arti di Roma e gli studenti dei corsi di “Grafica e Illustrazioni”, “Architettura di interni e Design” e “Pittura” dell’Accademia di Belle Arti di Sanremo. Gli studenti saranno chiamati a presentare i loro elaborati, in presenza o in collegamento video, nelle diverse accademie durante due giornate di lavoro dedicate, esercitandosi a parlare in pubblico in un nuovo contesto istituzionale.

A Roma, presso lo spazio espositivo Atelier Montez (già sede di importanti collaborazioni come quella con Herman Nitsch) si terrà per due settimane una mostra collettiva degli elaborati degli studenti, che riproporrà anche i video delle loro presentazioni.
Sarà prodotto un catalogo dei lavori proposti, che conterrà anche foto ambientali della mostra e interventi dei docenti relativi ai corsi di insegnamento, per le Edizioni Stamen di Roma. Le presentazioni degli studenti si svolgeranno nell’ultima settimana di maggio: martedì 23 maggio (presentazione degli studenti di Sanremo), giovedì 25 maggio (presentazione degli studenti di Roma).

Presentazione degli studenti: 23 e 25 maggio 2023 fascia oraria 9:00-12:00/16:00-19:00
La mostra avrà luogo dal 1 al 12 giugno 2023 

Il progetto è curato da:
Giancarlo Carpi (prof. Storia dell’arte contemporanea – Stile, storia dell’arte e del costume – Fenomenologia delle arti contemporanee – Linguaggi dell’arte contemporanea – Accademia di Belle Arti di Sanremo)
Luciano Fabale (prof. Tecniche di modellazione digitale – Design per l’editoria – Elementi di
Grafica editoriale – Accademia di Belle Arti di Roma)

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Il corpo e il sintomo

Il 21 maggio 2023 alle 18, all’interno delle mura del Castello di Mantignana nel comune di Corciano (PG), a cura della Associazione di Promozione Sociale Castellinaria si inaugura la mostra Il corpo e il sintomo.

Si tratta di opere di giovani artisti delle Accademie di Belle Arti di Roma e di Perugia che hanno riflettuto sul complesso rapporto che abbiamo con il nostro corpo: un corpo che con facilità si mostra sintomo di inquietudini e appartenenze profonde.

Espongono:
Tanzina Akter, Ludovica Carlini, Cecilia Damiani, Simona De Bastiani, Jennifer Di Giulio, Agnese Furetti Satta, Christian Garau, Viola Lotta, Martina Mazza, Daniele Nasta Antonella Osservanti , Emma Panaccio, Livia Penge,Ilaria Pennoni, Riccardo Pieraccioni, Ana Maria Popa, Beatrice Sanchioli, Barbara Stievano, Artista Anonima.

La mostra sarà allestita nel Castello di Mantignana, un borgo millenario, un luogo del silenzio”, che ben si presta ad accogliere opere d’arte contemporanea che, nella dolcezza delle sue pietre antiche, trovano un loro spazio per essere lette nel tempo lento della riflessione.

La mostra ha il patrocinio della Accademie di Belle Arti di Roma e Perugia, del Comune di Corciano, dell’Associazione MI Fido Di TE onlus e dell’Associazione di Promozione Sociale Castellinaria.
La mostra sarà visitabile dal 21 al 28 maggio 2023 dalle 18 alle 20.

Fotografia in copertina: Anyigor, Emmanuel Kelechi

 

ABARoma: logo del comune di corciano, logo dell'Accademia di Belle Arti di Roma, logo dell'accademia di Belle Arti di Perugia, logo di Mi Fido Di Te, logo di Associazione di Promozione Sociale Castellinaria

Mostra collettiva “Carta”

A cura di:
Marianna Casini, Gioia Cianchi, Manuela Fernandez, Anna Maddalena, Vincenzo Quartararo.

Inaugura la mostra CARTA, realizzata dagli artisti e dai curatori dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Dieci artisti presentano temi differenti legati nella loro poetica dall’uso della carta come materia sensibile e di riflessione, sfruttandone i suoi molteplici utilizzi ed indagando la sua funzione di luogo dedicato alla rappresentazione della propria sensibilità. La mostra è realizzata in collaborazione con Giorgia Rissone curatrice di Piano Terra Vertecchi, un progetto che propone, oltre ad un programma di incontri e didattica per ogni età, un ciclo di mostre dedicate agli artisti più giovani. L’obiettivo è di creare un luogo permeabile e aperto al dialogo, un laboratorio per lo sviluppo della creatività.

Logo di Vertecchi                  Logo di Piano Terra

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Floracult

Floracult, Natura è Cultura. Meraviglie tra terra e cielo

La rassegna FLORACULT XII Edizione Mostra Mercato di Florovivaismo Amatoriale promossa e organizzata da Ilaria Venturini Fendi e curata da Antonella Fornai, nota esperta di giardini e dall’architetto paesaggista Francesco Fornai, che si tiene presso i Casali del Pino a Roma, per questa edizione dal 22-23-24-25 Aprile 2023, ospita per la quarta volta l’Accademia di Belle Arti di Roma, con il Corso di Scultura, tenuto dalla professoressa Oriana Impei e il cultore della materia Yikun Chen. Partecipano in un Exercitium di Scultura in diretta tra il pubblico visitatore e in una mostra sul prato dei Casali del pino, studenti internazionali, che espongono e realizzano opere su legno, tufo e feltro scultoreo, opere eseguite quest’ultime, in un workshop a cura dell’artista Diana Biscaioli presso la stessa Accademia.
Fiori, piante, insetti e forme antropomorfe, realistiche ed informali, oniriche e fantastiche, creano un percorso delle meraviglie, tra terra e cielo.
Natura e artificio, tradizione antica e sperimentazione insieme,sono un sodalizio tra forme, materiali anch’ essi naturali, come il legno di pino, il tufo delle Cave di Riano e la lana di pecora sia dell’azienda dei Casali del pino, sia feltro naturale ma già soggetto a lavorazione, cardata e poi lavorata con le tecniche ad ago e ad acqua, per creare opere scultoree, con lo scopo di presentare e realizzare in diretta, opere completamente biologiche ecocompatibili attraverso la lana di pecora, forme che si integrano con il paesaggio circostante.
Gli artisti professionisti Oriana Impei, Diana Biscaioli, Solmaz Vilkachi, Fabiola Cenci, Emanuele Marsigliotti e Marijcke Von Der Maden affiancano gli allievi, con le loro installazioni in un percorso tattile sensoriale, interattivo e, che coinvolge tutti gli elementi della natura.

Logo di Floracult

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Martina Macchia, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it