ValerioMellace
Valerio Mellace (aka Valerio Rocco Orlando) è artista, dottorando in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica alla Sapienza Università di Roma e ricercatore ospite dell’Università di Basilea.
Insegna Drammaturgia multimediale all’Accademia di Belle Arti di Brera, all’Accademia di Belle Arti di Roma e al Politecnico delle Arti di Bergamo.
Attraverso pratiche che spaziano dai workshop alle videoinstallazioni, la sua ricerca assume l’arte come processo di analisi e conoscenza reciproca ed esplora l’osmosi tra istituzioni, musei, accademia e sfera sociale.
Nel corso degli anni ha attivato collaborazioni con il filosofo Jean-Luc Nancy, il compositore Michael Nyman, gli artisti Gilbert & George, Ugo Rondinone e Liam Gillick, gli attori Saleh Bakri e Alba Rohrwacher, il sociologo Boaventura De Sousa Santos e lo psicoanalista Luigi Zoja.
Nel 2009 vince il premio ISCP New York, nel 2014 riceve una International Artist Fellowship al MMCA National Museum of Modern and Contemporary Art Korea, e nel 2016 viene insignito del Kunstpreis VAF Stiftung. Nel 2020 ottiene l’Italian Council e nel 2023 il Prix Carta Bianca.
Le sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private, tra cui: A. M. Qattan Foundation, Ramallah; Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam, L’Avana; Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; Fundação Calouste Gulbenkian, Lisbona; GAMeC, Bergamo; La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma; MACRO, Roma; MAGA, Gallarate; Mart, Rovereto; Museo del Novecento, Milano; MUSMA, Matera; Nomas Foundation, Roma; VAF Stiftung, Francoforte sul Meno; Villa e Collezione Panza, Varese.
La proliferazione di nuovi scenari comunicativi e relazionali, ridefiniti dalla nascita di linguaggi ibridi che attingono non solo al cinema, all’arte e alla tv, ma anche alla rete e alle nuove tecnologie, necessita un approccio multidisciplinare che prevede la trattazione, sotto il profilo teorico e metodologico, dell’immagine in movimento.
Obiettivo del corso è portare lo studente a impadronirsi degli strumenti del raccontare tramite lo studio delle molteplici forme della narrazione e l’approfondimento dei fondamenti della narratologia.
Le strutture narrative verranno analizzate attraverso le tappe della scrittura di un film (ideazione, soggetto, trattamento, scaletta, scrittura della scena, articolazione dei dialoghi, sceneggiatura), l’esplorazione delle categorie fondamentali (il personaggio, la trama, il conflitto, il tema) e la loro articolazione nei principali modelli drammaturgici.
Il corso prevede una serie di lezioni frontali con letture di copioni accompagnate dalla visione di sequenze che spaziano dalle esperienze del cinema d’avanguardia fino alle più attuali sperimentazioni delle arti e del film d’artista.
Gli studenti verranno guidati in un percorso di sconfinamenti fra i diversi territori dell’audiovisivo, attraverso l’analisi di alcune caratteristiche del cinema digitale (immersione, integrazione, ipermedialità, interattività e narratività non lineare).
- Doug Aitken, Broken Screen: Expanding The Image, Breaking The Narrative, D.A.P., New York 2005.
- Robert McKee, Story. Contenuti, struttura, stile, principi per la sceneggiatura e per l’arte di scrivere storie, Omero Editore, Roma 2010.
- Valerio Rocco Orlando, Uno alla volta, Postmedia Books, Milano 2020.
- Francis Vanoye, La sceneggiatura. Forme, dispositivi e modelli, Edizioni Lindau, Torino 2011.