Tra le artiste italiane più interessanti della scena italiana, attiva fin dagli Anni Settanta, Lucia Romualdi ha costruito un intervento ad hoc per l’Accademia Di Belle Arti di Roma. “platea 2019”, col suo allestimento fatto di buio denso e scritture geometriche, ha totalmente reinventato gli spazi dell’Aula Colleoni, nel segno di suggestioni astratte, concettuali e insieme poetiche.
Tra proiezioni luminose, apparizioni video e segni essenziali, intitolati alla temporalità ciclica del cerchio, l’installazione scandisce l’ambiente lasciando sullo sfondo l’immagine del mare, il movimento cadenzato delle maree, i concetti di eternità e trasformazione della materia, la memoria storica del Porto di Ripetta e quella cinematografica di una passeggiata in barca, completamente trasfigurata. Visioni, ma anche sonorità enigmatiche, per un lavoro che ha sempre affidato all’elemento musicale un ruolo centrale: è proprio un frammento del film in bianco e nero del 1895, Barque sortant du port, rielaborato dall’artista, a stabilire un dialogo con il suono della lettura morse dei tabulati delle maree del porto di Kamsar, in Guinea.
Romualdi, da sempre incline alla multimedialità e alla riflessione intorno alle forme spazio-temporali, porta avanti una sintesi raffinata tra arte visiva, musica, filosofia, matematica. Una parte consistente della sua ricerca si concentra sulla cinematografia sperimentale storica: vecchi film trasformati, ripensati in quanto materia prima creativa e ridotti a simboli visivi elementari, avvalendosi anche di procedimenti tipici del montaggio cinematografico.
Spiega la curarice, Lýdia Pribišová: “L’idea centrale dell’opera di Lucia Romualdi è il movimento del mare, l’incontro di questo elemento con l’esistenza umana. (…) Nella sua poetica si riconosce una linea di ricerca precisa, profonda e rigorosa, anche enigmatica. I suoi lavori seguono un’armonia ispirata a un criterio combinatorio, un particolare incontro tra anima e esattezza, un procedimento simile alla composizione musicale”.
Per tutta la durata della mostra, l’intero Archivio Documentario di Lucia Romualdi scorre su un monitor, nello spazio antistante la sala espositiva.
La mostra è realizzata in collaborazione con Studio Trisorio e Accademia dei Virtuosi al Pantheon.
Lucia Romualdi, “platea 2019”
Accademia di Belle Arti di Roma | Aula Colleoni, Via di Ripetta 222
14-25 marzo 2019
Orari: dal lunedì al sabato, ore 10-18. Ingresso libero
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Lucia Romualdi collabora dagli Anni Ottanta con il compositore Franco Donatoni e con altri compositori e musicisti contemporanei, tra i quali Ivan Fedele, Fausto Sebastiani, Riccardo Giagni, Antonio Ballista, Bruno Canino, Stefano Cardi, Claudio Iacomucci e Francesco De Gregori.
I suoi progetti sono stati esposti in diversi spazi pubblici con una forte connotazione storica e monumentale, dall’Aquarium Neapolitanum (1977) all’Osservatorio Astronomico a Roma (1998), da Castel dell’Ovo a Napoli (2003) alla Sinagoga di Šamorín in Slovacchia (2010), dal Museo Andersen di Roma (2010) al Maschio del Forte Michelangelo di Civitavecchia (2013), a cui si aggiungono prestigiosi musei d’arte contemporanea, dal MuHKA Museum di Anversa nel 2002 al MAXXI di Roma nel 2016.