Vincenzo
Scolamiero

Insegnamenti:
Corso di:
Pittura
Secondo livello
Biografia

Vincenzo Scolamiero vive e lavora a Roma. È docente di Pittura presso il Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle arti di Roma.

Pittura
Programma

Programma

Il fare arte equivale al porsi delle domande, si fa arte perché si attendono risposte

Focus del corso sarà il “lanciarsi”, senza paracadute, nelle dinamiche della ricerca di una propria poetica.
Oggi è fondamentale nel mondo della creazione, a prescindere dal linguaggio, la consapevolezza del proprio percorso del perché si è scelta questa strada (la comunicazione attraverso un linguaggio visivo nel nostro caso) e come la si vuole portare avanti.
Sapere bene quale sia e come rendere esatta, chiara, nitida la nostra comunicazione è però l’aspetto più complesso e arduo del nostro lavoro.
La scelta quotidiana di analisi delle nostre motivazioni è il compito più affascinante che la strada della comunicazione ci costringe ad affrontare. Per farlo con consapevolezza dobbiamo però partire dalla comprensione del mondo che ci circonda… o almeno provarci!

Viviamo un mondo nel quale la comunicazione è fortemente interconnessa, non solo per i mezzi tecnologici che ci sono offerti, e di facile utilizzo ma anche perché, ed è l’aspetto che più ci riguarda, nella comunicazione di oggi i linguaggi utilizzati sono sempre più meticci, cioè formati da relazioni, incroci, invasioni di campo, tra le diverse forme linguistiche. L’artista di oggi, qualsiasi sia il suo specifico percorso, è un agente culturale, un catalizzatore di spunti, costruisce percorsi complessi che si nutrono di approfondimenti, di analisi e di abbandoni. Dunque l’apertura dei nostri orizzonti culturali e creativi è quanto mai importante. Questo non significa, non poter affrontare scelte tradizionali e dirette, non significa non poter dipingere con gioia sul proprio cavalletto oppure forzarsi nei propri percorsi alla ricerca della propria cifra stilistica.
Significa però che al di la dei percorsi scelti bisogna crescere culturalmente, aprire i propri orizzonti conoscitivi, informarsi, cercare senza tregua spunti, contenuti, anche nelle forme artistiche parallele (musica, letteratura, poesia, cinema, teatro, danza…) per ampliare la nostra sensibilità e poter caricare di contenuto ogni segno ogni passo. Sappiamo tutti come la grande arte (in senso ampio, letterale), anche la grande pittura (per essere chiari), non si è mai limitata al solo linguaggio formale. Non è sufficiente una bella pittura, un testo ben scritto, una bella fotografia, se non è carica di senso poetico. Se non porta con sé dei contenuti significanti. Per non essere equivocati, sono più che mai convinto che anche la cosiddetta pittura di cavalletto, oggi, possa avere (anzi possiede nella maggior misura possibile! e lo dico con convinzione) un senso profondo, consapevole, ben motivato, per il suo carico di senso etico, di appartenenza, di resistenza e dunque anche politico, di fascinazione emotiva… insomma può avere, ed ha, oggi forte senso antropologico come lo aveva ieri. Su questo dobbiamo essere chiari. Ma il senso profondo delle cose, l’ampliare il nostro bagaglio di stimoli, di formazione personale, lo possiamo ottenere solo formandoci nel modo più ampio possibile, migrando in mille direzioni intorno a noi, con la lettura, con l’ascolto, con l’empatia nei confronti di tutti i linguaggi che ci circondano e di tutti i segnali che il mondo in mille modi ci invia. Per questo vorrei che tutti voi, ogni studente del biennio, cercasse intorno a sé, uno spunto, uno stimolo su cui riflettere e sul quale sviluppare un progetto, una riflessione, sentita, approfondita, che derivi da un qualcosa che possa colpirci, attrarci, emozionalmente ed intellettualmente.
Darsi del tempo per leggere, ascoltare, cercare collegamenti, link tra forme e parole, tra suoni e colori, tra artisti, poeti, compositori… è di fondamentale importanza oggi come nel passato, per tutti noi.

È necessaria una visione strategica, intercettare il proprio percorso, interfacciarlo con i bisogni reali e costruire risposte intelligenti di lunga durata.

L’insegnamento della “pittura” va oggi inteso in senso ampio di apertura verso la creatività e la produzione artistica sia attraverso la pittura stessa che attraverso i diversi linguaggi che formano oggi il lessico artistico. Dunque una programmazione che si occupi della complessità del mondo in cui viviamo e verso il quale ci ripromettiamo di entrare in dialogo non può essere svincolato da una ampia apertura culturale e di conoscenza dei linguaggi, oltre che dalla tecnica specifica del proprio modo di operare. Nella programmazione, infatti, non saranno perseguiti predeterminati contenuti stilistici o privilegiate forme tecniche/linguistiche, ma si cercherà di approfondire e permettere uno sviluppo autonomo dei percorsi individuali . Dunque non un solo approfondimento delle tecniche di base della pittura come obiettivo del corso ma un approfondimento tematico/critico e capacità analitica di osservazione presentazione e costruzione dei propri originali percorsi linguistici e contenutistici.

Durante le lezioni si affronteranno argomenti, tramite proiezione video, incontri con artisti, poeti, letterati, per parlare del mondo culturale che ci circonda e si proporranno temi e affronteranno concetti che formano il substrato di ogni poetica legata alla comunicazione artistica.
Gli studenti saranno invitati a tracciare un percorso autonomo con un linguaggio idoneo e approfondito che riesca a rendere visibile il contenuto/pretesto scelto.
Gli studenti del secondo anno del biennio dovranno durante lo svolgimento del semestre tenere una piccola presentazione del loro lavoro mostrandolo e parlandone davanti al gruppo classe.
È, infatti, molto importante per la crescita individuale dell’artista abituarsi a parlare e spiegare le proprie motivazioni perché sarà continuamente sollecitato nella sua vita professionale a dialogare con galleristi, mercanti, curatori, critici, che avranno bisogno delle sue parole per comprendere più intimamente il contesto della sua poetica. L’acquisizione di un linguaggio idoneo e della capacità di osservare e dialogare sui contenuti dell’arte contemporanea è quanto di più importante ci sia nella formazione dell’artista di oggi.

Inoltre, sempre per sviluppare e incentivare la capacità di riflessione critica per l’esame sarà necessario presentare una piccola relazione, basta una cartella con 500/1000 battute su di una mostra visitata in una galleria privata o museo o altro contesto, accompagnata eventualmente da brochure o pieghevole o fotografie della mostra stessa.

Focus del primo anno l’elaborazione di un portfolio personale chiaro e coerente nel quale esprimere con semplicità ed efficacia i propri contenuti, poetica e tecnica utilizzata.

Focus del secondo anno l’elaborazione di un progetto personale strutturato in modalità utile a rispondere ad un ipotetico bando pubblico.

Entrambi gli strumenti sono essenziali, una volta usciti dal corso di studi, per intraprendere in modo professionale la propria carriera artistica.

Informazioni su
Bibliografia

Tra i libri indicati nella biografia consiglio, tra gli altri, i seguenti:
Italo Calvino, Le lezioni americane, Ed Mondadori, Milano 1988
Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta, Ed Adelphi, Milano 1980
Gabriele Simongini, Arte e identità della specie umana, Manfredi edizioni, Imola 2022
Roberto Gramiccia, Se tutto è arte, Mimesis Edizioni, 2019
Salvatore Settis, Futuro del classico – Einaudi, Torino 2004
Wassily Kandinsky, Lo spirituale nell’arte, SE Studio Editoriale, Milano 2014

Bibliografia suggerita:
1. Alberto Boatto, Narciso infranto, Ed Laterza, Roma 1997
2. Angela Vettese, Si fa con tutto, Ed Laterza, Roma, 2017
3. Ernst H. Gombrich, Arte e illusione, Leonardo arte, Ed. Einuadi, Torino, 1965
4. Flavio caroli, Le tre vie della pittura, Electa, Milano, 2012
5. G. Di Giacomo, C. Zambianchi, Alle origini dell’opera contemporanea, Ed Laterza, Roma 2010
6. Gillo Dorfles, Dall’informale al postmoderno, Ed Feltrinelli, Milano, 1961
7. Hans Belting, Facce – una storia del volto, Ed.Carocci, Roma, 2014
8. Hermann Hesse, Siddharta, Ed Adelphi, 1968 Milano
9. Paul Valery, Scritti sull’arte, Ed Abscondita, Milano, 2017
10. Philip Ball, Colore- una biografia, Ed Rizzoli , Milano 2001
11. Sally O’Really, Il corpo nell’arte contemporanea, Ed Einaudi, Torino 2011
12. Vincent Van Gogh, Lettere a Theo, Ed Guanda, Milano, 1984
13. Vittorio Sermonti, Le metamorfosi di Ovidio, Ed Rizzoli, Milano 2014
14. Wassily Kandinsky, Punto linea superficie, Ed Adelphi, Milano, 1968

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