Ermanno
Dosa

Insegnamenti:
Corso di:
Design 1
Primo livello
Secondo livello
Design 1
Programma

Introduzione, modalità di svolgimento e programma del I anno di corso del Triennio di Design.
Nei tre anni di corso gli studenti avranno la possibilità di esplorare i diversi ambiti del Design. I temi, i progetti, le lezioni, e la trattazione degli argomenti, ogni cosa sarà rapportata a ciascun anno del corso. Per alcuni argomenti, la trattazione sarà di tipo teorico, per altri avrà implicazioni e pertinenze di natura teorico-pratica (richiedendo quindi un feedback da parte dell’allievo). Naturalmente tutto questo avrà un gradiente di difficoltà e di approfondimento graduale e differenziato e rapportato per anno. Tutto mantenendo una parte in comune per i tre anni ossia, il tipo di approccio, le modalità di svolgimento delle lezioni e le modalità di esecuzione dei compiti assegnati, e la esecuzione degli elaborati del progetto scelto, al fine del conseguimento dell’esame.
Il presente programma ha l’obiettivo di chiarire principalmente le modalità di svolgimento della didattica e la procedura per l’accesso all’esame finale. Il contenuto programmatico del corso è definito in generale, nelle tematiche principali dal presente programma, ma potrà essere suscettibile di alcuni cambiamenti, ossia potrà essere adattato durante l’anno in base all’interazione tra il docente e la classe.
Le lezioni saranno svolte in maniera interattiva e pratica: molto spesso le classiche spiegazioni frontali consisteranno in proiezione di slide di immagini, o di documenti audio video, che dovranno costituire, stimolare e costruire scambio, dibattiti tra, e con la classe, sulla base di un principio individuale ma di scambio e apporto alla collettività (come dei veri e propri seminari). L’intervento e l’apporto individuale, le domande, su quanto visto e argomentato a lezione, sono una base comune aperta a/e per tutti. Sarà collettivo, non solo lo svolgersi degli interventi sugli argomenti nelle lezioni, ma anche naturalmente, in maniera diversificata, quanto verrà detto dal docente nelle singole verifiche e sul lavoro individuale di progettazione dello studente in fase di svolgimento.
Il contenuto delle verifiche individuali e del lavoro che anche, si svolge a lezione, così fatto (collegialmente) fa parte della lezione, diventa “produzione culturale” utile, e crescita di/e per tutti i presenti. Parte integrante, richiesta e costituente della stessa lezione. Gli incontri dovrebbero così diventare propedeutici a stimolare la crescita e la creatività di ciascuno dei partecipanti. Sia nel contesto che di volta in volta si può creare, che nell’esperienza che lo studente stesso, del corso ne può fare. Un modesto confronto con una
circolarità di contenuti, ed un affinamento di capacità e di intenti. Un rinforzo del proprio punto di vista, un contributo al grado di maturità dell’allievo e uno stimolo di sviluppo alle sue capacità analitico/propositive.
Permettendo a tutti gli allievi di poter fare il “proprio progetto”, facendo “proprio il progetto” con maggior consapevolezza. Senza “imposizioni tematiche”. Sperimentando in assoluta e totale libertà, anche di sbagliare, per acquisire maggiori capacità di analisi, e far crescere le proprie competenze. Questo per creare un naturale accoglimento diversificato nei contenuti, nelle proposte. Anche questo per rafforzare nell’allievo una capacità di “osare”, con senso e con responsabilizzazione. Può costituire per l’allievo stesso
una possibilità grande di stimolo, sia nel vedere/conoscere, che quindi anche nel fare/proporre.
Affrontando e svolgendo una esperienza diversa all’interno del corso e della disciplina, secondo sua propria “vocazione”. Così facendo, si tende fin dall’inizio ad incoraggiare una base di interazione collettiva, ma anche di attitudine a prendere piccole iniziative individuali, che faranno emergere esternamente, le proprie intenzioni da applicare per il lavoro da svolgere all’interno del corso. Ciascun allievo individuerà a seconda delle sue propensioni e delle abilità possedute, alcuni contenuti, su aree tematiche, opere, progetti, o
argomenti trattati nelle lezioni, ne potrà discutere, potrà trarne elementi e spunti di riflessione per costruirsi il proprio progetto. Naturalmente, tutta queste fasi saranno amministrate e affiancate, dal docente, e quindi l’allievo, sarà indirizzato a proporsi nello sviluppo del suo stesso progetto.
Non è previsto un vero e proprio libro di testo per il superamento dell’esame, poiché ritengo che non esiste un libro che da solo (ce ne vogliono molti più di uno, solo per farsi una idea) possa spiegare i molteplici livelli e le molteplici complessità dell’attività progettuale con tutto quello che ha prodotto nei secoli.
Tuttavia, esistono milioni di esempi da studiare e di testimonianze su cui riflettere. Molte delle quali invece verranno presentate e analizzate direttamente nelle lezioni. Nella bibliografia essenziale, lo studente troverà materiali utili per approfondimenti, libri e manuali che possono costituire utili indicazioni, probabili aiuti per svolgere il proprio percorso progettuale. Materiali che potrà anche visionare/proporre in aula, chiedere ulteriori informazioni al docente, parlarne con gli altri studenti, questo, sempre nell’ottica di una produzione delle intenzioni e che partono dal singolo punto di vista e che esternandosi si “riversano” trasversalmente nella collettività dei contenuti del corso, arrivando così, ai suoi singoli componenti. E’ vivamente consigliata la lettura di almeno due testi contenuti nella bibliografia.

Struttura del corso – primo anno
Le lezioni del primo anno avranno come oggetto, principalmente l’introduzione al Design, come consapevolezza progettuale. Verranno presi in esame specificamente temi di Product Design e Industrial Design, con particolare attenzione al Design Italiano ed i suoi principali protagonisti. In particolare a partire dal quel fenomeno sviluppatosi dal dopoguerra in poi e denominato “l’age d’or del design italiano”, che culminerà nel 1972; con la mostra al MOMA di New York dal titolo: The new domestic landscape; considerando anche la “sperimentalità” che ha caratterizzato questo periodo storico, e la sua produzione.
La definizione degli argomenti sarà introdotta e svolta con un approccio, progettuale, estetico e tecnico. Le tematiche “teoriche” (e non solo quelle) saranno da spunto e/o da stimolo per sviluppare/affinare la parte pratico/progettuale del corso. Il lavoro progettuale, dovrà essere sviluppato in un’ottica di interdisciplinare, ed essere congiuntamente integrato “mettendo a frutto” quanto svolto dall’allievo negli altri ambiti disciplinari, esami caratterizzanti, di base e affini, posti nel percorso di studio, e nel piano di studi
dell’indirizzo disciplinare dallo studente stesso scelto e intrapreso.

Modalità di partecipazione al corso (valido per il triennio)
La frequenza proattiva al corso è requisito fondamentale per poter essere ammessi alla prova finale d’esame.
Le modalità di partecipazione al corso sono le seguenti:
– E’ obbligatoria la frequenza al corso, con possibilità di fare assenze al massimo pari ad 1/3 del totale delle ore, come da regolamento accademico;
– Coloro i quali entrano dopo 30 min dall’orario di inizio stabilito delle lezioni, non potranno più firmare (quindi registrare la presenza), ma potranno partecipare comunque alla lezione. Saranno giustificati solo alcuni ritardi e solo per motivi gravi e documentabili;
– E’ richiesta una partecipazione attiva e presente a tutte le esercitazioni e lezioni in aula, all’esecuzione dei compiti assegnati in itinere: le esercitazioni pratiche hanno lo scopo di preparare lo studente all’elaborato finale, ma saranno anche tenute in considerazione in sede di valutazione finale, facendo queste parte del percorso svolto dallo studente;
– durante lo svolgimento del corso potranno essere richieste, con una scadenza da rispettare, delle verifiche intermedie da preparare (eventualmente) in parte in aula e in parte a casa: le verifiche intermedie saranno decise dal docente durante il corso, in funzione del grado di necessità della classe e saranno tenute in considerazione in sede d’esame;
– per “partecipazione proattiva alle lezioni” si intende non solo seguire, ascoltare e interagire con il docente, ma anche prendere altro tipo di iniziative. Prendere iniziative vuol dire manifestare interesse attivo per la materia, manifestare curiosità verso la disciplina scelta, partecipare, fare interventi, proporsi e concordare il proprio lavoro col docente.

Valutazione ed esame finale
L’esame finale per il primo anno consiste in:
– Presentazione di un quaderno degli autori: tratta un approfondimento di una parte teorica del lavoro svolto nel corso. E’ svolta dallo studente in particolare, riguardo gli Autori, i movimenti, le tematiche principali del Design, trattate/viste durante il corso. Sarà svolto principalmente trattando le opere e gli autori dei progetti citati. Il quaderno degli autori non è una mera raccolta di appunti delle lezioni, ma ha lo scopo di verificare le conoscenze teoriche che sono dietro il progetto apprese durante il corso. Lo si potrebbe anche intendere come un “contenitore” delle potenziali capacità di progetto e di “ideazione originale” dell’allievo. Può essere redatto liberamente, “manualmente” in chiave più artistica, può contenere commenti grafici e disegni dello studente pertinenti al tema, all’opera o all’autore trattato di volta in volta. Oppure può essere sviluppato/impaginato, con grafica al computer. Deve essere organizzato in schede (formato A3) per autore/movimento e riassumere quanto trattato a lezione, con eventuali ulteriori contenuti/approfondimenti trovati
dallo studente.
– Presentazione degli elaborati di progetto: il tema del progetto è liberamente scelto e sviluppato dallo studente, ma concordato e seguito con/dal docente. Per il l anno avrà un grado di difficoltà commisurato a quanto svolto e richiesto durante l’anno. Il lavoro finale dovrà essere realizzato e presentato sotto forma di tavole di progetto eseguite utilizzando liberamente, il disegno tecnico a mano, oppure l’uso di C.A.D. o software 3D;
L’esame Non è “improvvisato”, né conseguito “automaticamente” al finire del corso. Individuato il tema da sviluppare, ci si lavora, si sviluppa con gradualità durante il corso, e step by step, si perfeziona attraverso incontri individuali con il docente (revisioni) durante le ore di ricevimento e non solo durante le lezioni. Questo passaggio è fondamentale nel percorso dell’allievo, ed è propedeutico al compimento e alla riuscita del proprio lavoro per l’esame finale: il docente valuterà il percorso svolto dallo studente durante l’anno e fino al momento dell’esame e non soltanto il lavoro finale.
Lo studente è libero di scegliere in quale sessione dell’anno accademico sostenere l’esame.
Nel caso in cui si decida di sostenere l’esame durante la prima sessione disponibile subito dopo il semestre delle lezioni, è necessario che lo studente svolga le dovute verifiche individuali del proprio lavoro in parallelo alla frequenza delle lezioni, e/o comunque fino a quando il lavoro non abbia raggiunto un congruo sviluppo, richiesto e tale da poter concedere il superamento dell’esame. In particolare, una volta individuato il tema progettuale sul quale mettersi al lavoro per svilupparlo in tavole di elaborati di progetto, lo studente dovrà impegnarsi individualmente con il docente, non soltanto a lezione, elaborando e “ribattendo” di volta in volta nello stato di avanzamento del proprio lavoro le indicazioni ricevute, rispettando quindi le dovute progressioni stipulate con il docente, sul lavoro da farsi. Nel caso in cui si opti per sessioni d’esame successive è comunque necessario sostenere le verifiche periodiche con il docente durante le sue ore di ricevimento (appuntamenti da definire volta per volta con lo stesso). In ogni caso, nonostante le
verifiche individuali e a prescindere dall’appello d’esame scelto dallo studente, il lavoro svolto dovrà sempre raggiungere un livello di congruità tale da poter portare al superamento dell’esame. Il lavoro matura e cresce grazie ai consigli ed al supporto del docente. Ma soprattutto grazie all’impegno, all’attenzione, alla presenza prestata dallo studente alle lezioni, e all’applicazione dello studente alle revisioni e all’esecuzione/elaborazione del proprio lavoro.
Dettagli, chiarimenti più ampi, sui contenuti del programma, sulla bibliografia, su come realizzare il “quaderno” e gli elaborati di progetto, nonché ulteriori ed opportune indicazioni sui formati, le tecniche per la realizzazione complessiva del lavoro, saranno forniti a richiesta dell’allievo, e sulla base dello stato di avanzamento di ciascun singolo lavoro, direttamente dal docente durante lo svolgimento del corso.
Si ricorda che ai fini del conseguimento dell’esame oltre le schede degli appunti raccolte durante la partecipazione alla parte teorica del corso, e perfezionate a casa, lo svolgimento del lavoro progettuale, la partecipazione alla parte teorica del corso, lo svolgimento di eventuali compiti in itinere assegnati dal docente, svolti in aula e/o perfezionati a casa, è necessaria una presenza-frequenza Con una possibilità di fare assenze fino ad un massimo di 1/3 sul del totale delle ore.

Informazioni su
Libri di testo consigliati

Andrea Branzi, Introduzione al Design italiano, una modernità incompleta. Baldini Castoldi, Dalai. Milano 2008;
Bruno Munari, Da cosa nasce cosa. Laterza, Bari 1981;
– Design e comunicazione visiva. Laterza, Bari 1968-72;
– Artista e designer. Laterza, Bari 1971;
Tòmas Maldonado, Reale e virtuale. Feltrinelli, Milano 1992;
Donald A. Norman, Emotional Design. Apogeo, Milano 2004;
– La caffettiera del masochista. Giunti, Firenze 2014;
Alberto Bassi, Design – Progettare gli oggetti quotidiani. Il Mulino, Bologna 2013;
Alberto Bassi, Design contemporaneo – Istruzioni per l’uso. Il Mulino, Bologna 2017;

Poiché, la bibliografia di pertinenza, per il l e successivi anni di corso, per ciascun singolo tema o argomento affrontato/accennato, sia al livello storico, che di singolo autore, nonché poi di manualistica varia e progettuale, o anche semplicemente anche quella per farsi solo un’idea generale, è sterminata. Ci si può attenere a quanto visto, svolto e consigliato nel corso. Tuttavia, la bibliografia, pur contenendo indicazioni di tipo specifico o generale, non è da ritenersi esaustiva, ma solo introduttiva ad alcuni argomenti. Ulteriori testi di approfondimento su argomenti e temi specifici potranno comunque essere consigliati dal Docente, su richiesta dell’allievo, sulla base di suoi interessi specifici verso aspetti della disciplina, o sul peculiare orientamento, sviluppato da ciascuno sul voler osservare, sperimentare.

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