L’ipotesi è che Roma sia una forma di vita complessa, un eco-mito-sistema sympoietico, con una propria organizzazione emergente capace di evolvere spontaneamente e auto-rigenerarsi nel tempo. Una realtà vivente, assieme mitologica ed ecologica e con la sua storia evolutiva, caratterizzata dalla capacità di includere ogni alterità che altrimenti possa condurla alla fine.
Così Roma da sempre include la natura selvatica, il suo alter ego Latium, e gli stranieri, ciclicamente convocati per rigenerare la città sul colle dell’Asylum. A questi due dispositivi di inclusione dell’alterità se ne aggiunge un terzo, il Mundus, ovvero la ciclica capacità di radunare tanta diversità in un ecosistema unitario, potenzialmente eterno ed infinito: la città mondo. Mundus è infatti un mitico dispositivo di fondazione, un buco attorno a cui comunità diverse si raccolgono, l’ombelico della città in cui i futuri cittadini versano una manciata di suolo del luogo di provenienza, un rito fondato sul displacement, con cui dar vita a una città che non si vuole radicata nella terra né unita dal sangue, ma piuttosto fondata sulla costruzione di una comune prospettiva aperta di convivenza tra diversi.
Esploreremo il Mattatoio, i suoi spazi anche i più nascosti, i suoi usi di oggi e di ieri, così come le diverse realtà sociali e culturali che lo animano quotidianamente, ognun* riporterà qualcosa della propria esperienza esplorativa e la condividerà con tutt* in un rito collettivo, assembleare, un Mundus, dove incrociare storie, idee e desideri. Quale prospettiva possiamo condividere oggi al Mattatoio?
Programma
ore 10:00 – 12:00
conferenza
Stalker, Roma e il Mundus
Ore 12:00 – 13:00
discussione e strategie di azione collettiva
Ore 13:00 – 14:30
pranzo curdo e incontro con la comunità di Ararat
10 euro a testa (confermare in caso di partecipazione al pranzo)
Ore 14:30 – 16:30
esplorazione Mattatoio
Ore 16:30 – 18:30
Mattatoio Assembly