FlorianaCelani
Nata a Roma dove si è diplomata al Liceo Artistico, successivamente ha conseguito il Diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Nel 1984 è stata chiamata dal prof. Pico Cellini a collaborare nel suo rinomato studio/laboratorio di restauro dove per anni si è occupata del ripristino e della valorizzazione di importanti opere d’arte antica guadagnandosi la stima di prestigiosi committenti italiani e stranieri.
Ha operato nell’ambito creativo della scultura, con attività espositive e di ricerca di un linguaggio sperimentale.
Dal 1995 al 1997 ha cooperato con l’Accademia d’Europa nella messa in opera di numerose mostre d’arte, tra le quali quelle dedicate a Mario Schifano, Umberto Mastroianni, Tano Festa, Franco Angeli, Lamberto Pignotti, Man Ray, Joseph Beuys.
Dal 1997 ha intrapreso un intenso percorso di ricerca che l’ha fatta avvicinare a spiritualità e filosofie orientali e occidentali di cui utilizza la simbologia alla ricerca di un linguaggio universale che pone la funzione dell’arte come progetto evolutivo dell’essere finalizzato al ritrovamento di una nuova energia vitale e creatrice.
Sin dal 1996 è Docente di Anatomia Artistica, inizialmente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera ed attualmente insegna Anatomia Artistica, Semiologia del Corpo e Disegno presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il corso di Anatomia artistica si propone di analizzare il corpo attraverso l’osservazione mirata alla conoscenza oggettiva dell’essere umano. La conoscenza della forma verrà definita attraverso lo studio dell’osteologia, dell’artrologia, della miologia, della morfologia esterna sia nella statica sia nella dinamica del corpo, con particolare attenzione allo studio del movimento come atteggiamento dinamico, espressivo e caratteriale del linguaggio non verbale e prossemico, sì da portare il discente ad una corretta rappresentazione grafica e ad una lettura critica utilizzando il raffronto dei significati espressivi esemplati nella Storia dell’arte. Gli studenti potranno così utilizzare le nozioni acquisite durante il Corso per sviluppare le proprie necessità artistiche, sperimentando individualmente anche la ricerca del significato simbolico e psico-somatico del linguaggio corporeo, rivolgendo particolare attenzione alla decodificazione dei materiali iconografici qui presentati nelle esemplificazioni dell’Arte.
TRIENNIO: Il Corso prevede un percorso formativo di tre anni in cui il programma verrà diviso in una parte teorica e in una parte laboratoriale.
1° anno: Origine ed evoluzione – Stazione eretta – Dimorfismo sessuale – Osteologia – Artrologia – Canoni e proporzioni.
2° anno: Morfologia generale dei muscoli – Muscolatura come fattore plastico, statico dinamico – Morfologia esterna – Variare della rappresentazione del corpo attraverso i secoli.
3° anno: Studio della forma umana – Rappresentazione della forma umana attraverso i secoli – Percorso di ricerca individuale sul significato di rappresentazione del corpo umano nell’arte del ’900 e del ritratto artistico contemporaneo.
BIBLIOGRAFIA
A. Morelli, Anatomia per gli artisti, Fratelli Lega editore, Faenza 1943.
A. Lolli, M. Zocchetta, R. Peretti, Struttura Uomo, Neri Pozza, Vicenza 1998.
U. Galimberti, Il Corpo, Feltrinelli, Milano 2013.
A. Lowen, Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano 2013 (19781).
Si avvierà un percorso di ricerca sul significato della rappresentazione o presentazione del corpo nell’arte del ‘900 attraverso l’analisi di alcune correnti artistiche: Dadaismo, Surrealismo, Nouveau Réalisme, Fluxus, Happening, Performance, Body Art. Le conoscenze così ottenute potranno poi essere utilizzate per reinterpretare il valore attribuito allo schema corporeo nel periodo storico analizzato, fino alle più recenti tendenze della manipolazione globale e anche cruenta del corpo umano nelle attuali sperimentazioni artistiche. Ulteriori riflessioni riguarderanno il nuovo campo gnoseologico della prossemica e dell’alienazione ologrammatica o rappresentazione del corpo in 3D, quali risultanze della tecnologia cibernetica oggi più avanzata. Inoltre, una parte importante dell’approfondimento programmato si concentrerà sulla combinazione dei valori sociali e della realtà fisica dei difetti o degli eccessi, evidenziando così che la sopravvalutazione estetica contemporanea è strettamente correlata alle politiche ingiuste di spreco o sperpero consumistico e al fallimento ideologico causa delle negatività gestionali alla base delle miserie e delle manipolazioni o distruzioni corporali del genere umano.
BIBLIOGRAFIA
T. Macrì, Il corpo postorganico – sconfinamenti della performance, Costa & Nolan.
L. Vergine, Dall’informale alla Body Art, Gruppo editoriale Forma.
Per il Biennio di Corso accademico, i testi consigliati saranno segnalati dalla docente individualmente.
Nel programma ci si propone di analizzare e spiegare il significato del segno e le diverse tematiche del disegno attraverso l’analisi della pratica grafica nella modernità e specialmente approfondendo l’esperienza artistica e l’analisi storiografica di alcuni degli artisti contemporanei più significativi come Vedova, Hartung, Masson, Scanavino, Tombly, e maestri conclamati del novecento come Picasso, Dalì e De Chirico. Il corso si propone di formare, attraverso un percorso di sperimentazione laboratoriale teorico-pratico, una matura conoscenza tecnica del disegno sia inteso come mezzo espressivo artistico sia di illustrazione o di riproduzione tecnico progettuale.
BIBLIOGRAFIA
E. Parma, IL DISEGNO, in Tecniche artistiche, a cura di Corrado Maltese, Milano 1978.
G. Romano, DISEGNO, in Enciclopedia Feltrinelli-Fischer, Arte, Milano 1984.
G. Fiore, I MODELLI DI DISEGNO NELLA BOTTEGA DEL RINASCIMENTO, Milano 1984.
C. Eisler, LA MANO E IL SEGNO, Milano 1986.
S. Macchioni, IL DISEGNO NELL’ARTE ITALIANA, Firenze1975
F. Negri Arnoldi e S. Prosperi Valenti, IL DISEGNO NELLA STORIA DELL’ARTE ITALIANA, Roma 1986.
A. Petroli Tofani, S. Prosperi Valenti, G.C. Sciolla, IL DISEGNO: FORME, TECNICHE, SIGNIFICATI, Torino 1991.
F. Russo, IL NOVECENTO (I disegni dei grandi maestri), Milano 1971.
R. Barthes, L’IMPERO DEI SEGNI, Torino 1980.
Il Corso accademico si incentra sullo studio composito della corporeità umana, studiando le molteplici potenzialità espressive e simboliche ìnsite nel proprio linguaggio non verbale.
Nel comportamento sociale dell’individuo acquistano particolare significato i messaggi corporei che fanno leva sul valore antropologicamente ‘prossemico’, ineludibile in ogni rapporto esplorativo della spazialità umana, e sulle variazione della relazione nello spazio sociale e privato nella contemporaneità quotidiana. Qui, infatti, proiettiamo a modello sia un corpo anatomico vulnerabile o imbarazzante, sia un corpo culturale sofisticato e formalista, entrambi intenzionati a scoprire lo spazio/distanza nell’àmbito scenico del nostro vissuto. Dal linguaggio dei gesti si può disvelare una psicologia dell’“identità soggettiva” fertilizzata e germogliata sui variegati terreni delle esperienze contestuali interdisciplinari e inter-culturali indagati come spazio dell’incontro
emotivo o intellettuale. Soggetto e mezzo di espressione, il corpo umano – con il sé sintesi di corpo viscerale e mente intuitiva – è il nostro sistema di collegamento fluttuante con il mondo, e gli stessi sensi sono i canali di comunicazione al di là delle barriere epidermiche.
Nel percorso didattico sono studiate le articolazioni riflessive e creative consentite dal potere del linguaggio del corpo, e le valenze sociali abbinate alle realtà corporee in difetto o in eccesso, non omettendo né l’organizzazione socializzante – dacché per lungo tempo il corpo è stato associato a passioni ideologiche e a percorsi didattici –, né la riflessione sulle tecnologie avanzate che sempre più influenzano il nostro modo comportamentale e percettivo degli altri.
Una sezione precipua di approfondimento riguarderà le sopravvalutazioni odierne in stretto collegamento con le politiche sperequative dello spreco e dei fallimenti ideologici causati dalle negatività gestionali alla base delle miserie e delle distruzioni corporali del genere umano globalizzato.
Le conoscenze così ottenute sono poi utilizzabili per la rivisitazione dei valori attribuiti allo schema corporeo nel corso delle periodizzazioni più significative della Storia dell’arte, fino a giungere agli ironici ripiegamenti postmoderni e alle impressionanti attuali manipolazioni del corpo umano, mèmori della teoria della reversibilità in cui mondo e carne non sono più soggetti a sé stanti ma parte di un’unica trama che permette loro di unirsi tanto mescolandosi quanto confondendosi.
Assistiamo così a una maggiore visibilità sociale d’appartenenza, data dalla diffusione dei tatuaggi e dei piercing a sfida dei perbenistici e costrittivi codici sociali, e nel contempo siamo spettatori delle fluide correnti di sperimentazioni artistiche più recenti, dove il corpo manipolato è una presenza attiva nei Video Art, happenings, performances, installazioni artistiche, Punk Vanguard, Body Art e Bio Art contemporanee.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Michael ARGYLE, Il corpo e il suo linguaggio. Studio sulla comunicazione non verbale, Bologna, Zanichelli, 19761; 1993 seconda edizione.
Alexander LOWEN, Il linguaggio del corpo, Milano, Feltrinelli, 1978.
James BORG, Il linguaggio del corpo: Guida all’interpretazione del linguaggio non verbale, Milano, Tecniche Nuove, 2009. O. Michael WATSON, Il comportamento prossemico, Milano, Bompiani, 1969.
Silvia BONINO, Gianfranco SAGLIONE, Ada FONZI, Tra noi e gli altri. Studio psicologico della distanza personale, Firenze, Giunti-Barbèra, 1982.
Erving GOFFMAN, Modelli di interazione, Bologna, il Mulino, 1971.
Edward T. HALL, Il linguaggio silenzioso, Milano, Bompiani, 1969; 1972.
Umberto GALIMBERTI, Il corpo, Milano, Feltrinelli, 2003. Mariella PANDOLFI, Perché il corpo: utopia, sofferenza, desiderio, Roma, Meltemi, 1996.
Avatar n. 4 Corpo, a cura di Massimo Canevacci, Roma, Meltemi, 2003.
Sally O’REILLY, The Body in Contemporary Art, London, Thames & Hudson, 2009.
Stephen WILSON, Art + Science Now: How scientific research and technological innovation are becoming key in 21thcentury aesthetics, London, Thames & Hudson, 2010;
2012 reprint.
William MYERS, Bio Art: Altered Realities, London, Thames & Hudson, 2015.