Anna
Maiorano

Insegnamenti:
Corso di:
Decorazione
Primo livello
Secondo livello
Biografia

Anna Maria Maiorano nasce a Roma, dove vive e lavora. Insegna Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Il suo interesse per la ricerca artistica si rivolge soprattutto alla progettualità site-specific, intrecciando produzione, formazione, promozione e curatela. Da anni lavora in più direzioni e attraverso varie modalità sul tema della Memoria, non tanto nel senso soggettivo-psicologico del termine quanto in quello sociale, antropologico, religioso.
Presso alcune istituzioni pubbliche cinesi dedicate all’istruzione artistica (Chengdu Experimental School Attached To Peking University; Nanjing Ninghai High School; Guangzhou High School of Fine Arts) ha tenuto un ciclo di lezioni dal titolo Ricerca, progettazione e produzione nella decorazione contemporanea.
Dal 1994 insegna Pittura, Decorazione e Anatomia Artistica nelle Accademie di Roma, Palermo, Sassari, Firenze, Bologna e L’Aquila.
Dal 2016 insegna Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Roma, organizza diversi eventi artistici, progetti espositivi, workshop e viaggi di studio.

Decorazione
Programma

TRIENNIO

Obiettivi formativi
L’obiettivo del corso di Decorazione è di formare operatori specializzati in campo estetico, culturalmente e spiritualmente evoluti, capaci di saper proporre progetti site-specific innovativi in ambito istituzionale, pubblico e privato, e di saperli realizzare con i linguaggi della contemporaneità.
Nella prima fase del corso, rispetto al concetto di creatività e di osservazione del mondo in cui viviamo, si affronteranno i problemi della tecnica, dell’utilizzo delle nuove tecnologie e l’intreccio dei linguaggi artistici. Nella seconda fase, si prenderà in esame il rapporto che lega l’individuo all’ambiente – allo spazio naturale o urbano – dove la materia prima della ricerca in campo estetico è la produzione di immagini contestualizzate in ambienti dati o simulati.
Particolare attenzione sarà rivolta alla pratica dell’installazione perché attraverso essa vengono messi in relazione i problemi inerenti allo spazio e alla sua identità, alla luce, alla materia e alla funzione dell’osservatore.

Contenuti e tematiche
Il corso comprende diverse aree di esperienza laboratoriale:
• Esercitazioni a partire dal linguaggio pittorico e dalle tecniche miste.
• Pratica del riciclaggio e del riutilizzo dei materiali.
• Elaborazione di progetti, individuali o corali, finalizzati in ambienti chiusi o aperti.
• Ricerche sulle disfunzioni dello spazio urbano, quando ad esempio l’intervento artistico sottolinea le offese dello spazio in cui si opera.
• Ipotesi di intervento sugli spazi con le luci e con i suoni.
• Ricerche di spazi pubblici e privati non deputati all’arte in cui è ipotizzabile allestire mostre d’arte (es.mostre fuori dal museo – pratiche espositive).
• Intervenire sul paesaggio cromaticamente.
• Modellare lo spazio con l’immagine.
• Rappresentare lo spazio con la memoria.
• Saper documentare la propria produzione artistica.

Tipologia della didattica
L’atto del guardare viene preso come punto di partenza per analizzare il concetto di immagine come qualcosa che modella la nostra comprensione del mondo, il nostro immaginario e il nostro modo di osservare le cose. Ma fondamentale è anche lo sguardo dello spettatore e il suo potere di attribuire senso e significato a ciò che vede. Per comprendere il linguaggio estetico della decorazione, si prevedono delle lezioni a carattere teorico in collaborazione con altri insegnamenti, visite in luoghi d’arte e sopralluoghi in spazi da concordare.
La didattica sarà concepita con lezioni teoriche propedeutiche all’attività laboratoriale con l’ausilio di proiezioni di immagini e video e lezioni laboratoriali con applicazioni pratiche. Si esige la frequenza costante delle lezioni. Si consiglia di vedere le mostre più importanti sia storiche che contemporanee, di leggere molta letteratura e saggistica e vedere film d’autore.

Modalità della didattica
Lo studente può sperimentare materiali e tecniche diverse secondo la propria sensibilità ed esperienza personale: oggetti, disegni, foto, lettere, immagini e altri elementi, presi dalla realtà circostante e utilizzati come fonte di ispirazione per sviluppare un’idea d’intervento in uno spazio dato o in un ambiente da creare tenendo conto di alcuni elementi fondamentali:
• Ricerca storico-artistica.
• Pluridisciplinarietà.
• Analisi degli aspetti socio-economici.
• Relazione società e ambiente.
• Studio delle caratteristiche tecniche dei materiali e analisi dei costi.
• Metodi di rappresentazione grafica e plastica.
• Uso degli strumenti di rappresentazione tradizionali e innovativi.

Modalità di accertamento finale
Nell’arco del semestre, gli studenti dovranno fare tre revisioni per sostenere gli esami.
Durante l’esame finale gli studenti dovranno argomentare ed esporre il lavoro svolto durante l’anno accademico nella modalità concordata con la docente.

Bibliografia
Sono consigliate le seguenti letture:
Autori vari What a wonderful world. La lunga storia dell’Ornamento tra arte e natura.
Massimo Carboni L’Ornamentale.Tra arte e decorazione.
Elisabetta Di Stefano, Estetiche dell’ornamento.
Pietro Montani, Tecnologie della sensibilità. Estetica e immaginazione interattiva.
Martino Feyles, Ipomnesi. La memoria e l’archivio.
Marc Augé, Rovine e macerie. Il senso del tempo.
Ernst H. Gombrich, Il senso dell’ordine.
A cura di Silvia Bordini, Arte contemporanea e tecniche.
Angela Vettese, Capire l’Arte contemporanea.
Angela Vettese, Si fa con tutto il linguaggio dell’arte contemporanea.
Nicolas Bourriaud, Postproduction.
Henri Focillon, Vita delle forme.
Franco Speroni, La rovina in scena: per un’estetica della comunicazione.
Roland Bhartes, La camera chiara.
Piero Zanini, Significati del confine. I limiti materiali, storici, mentali.
Vassily Kandinskij Lo spirituale dell’arte.
Gottfried Semper, Lo stile.

Sitologia
http://www.treccani.it/enciclopedia/installazione/
http://www.treccani.it/enciclopedia/tag/arte-povera/
http://www.treccani.it/enciclopedia/arte-concettuale/#
http://www.treccani.it/enciclopedia/orientamenti-dell-arte-contemporanea_(XXI-Secolo)/

BIENNIO

La Decorazione, contrariamente a ciò che di solito si pensa, non è soltanto una “tecnica di produzione del bello” ma, in termini più moderni, attuali e coinvolgenti, un linguaggio visuale a vocazione multidisciplinare, polivalente e trasversale, in cui –non solo la storia dell’arte ma anche l’antropologia culturale ce lo conferma- tutte le discipline (dalla pittura alla scultura, dall’architettura fino alle regole estetiche ed etiche del comportamento sociale) trovano una loro specifica modalità di impiego sia razionale-progettuale sia creativo-espressivo. Nel suo significato contemporaneo, l’insegnamento della Decorazione non può quindi limitarsi scolasticamente al disegno sul piano bidimensionale, bensì –mettendo a frutto l’autonomia operativa della disciplina– deve rivolgersi ad alcune tra le dimensioni più importanti della progettazione dello spazio in cui si sviluppa la nostra esperienza fenomenica, culturale e spirituale.

Obiettivi formativi
L’obiettivo del Corso di Secondo livello in Decorazione intende ampliare le conoscenze delle pratiche espositive e i nuovi linguaggi dell’Arte Ambientale con l’intento di formare professionisti indipendenti con funzioni sia progettuali sia operative in grado di ideare, progettare e produrre anche ornati per l’architettura, per il decoro d’interni e per i pertinenti completamenti d’arredo in collaborazione con altre figure professionali.

Contenuti e tematiche
Nelle pratiche dell’arte contemporanea degli ultimi decenni emergono problematiche legate alla collocazione dell’intervento artistico, a partire dal Minimalismo, che definisce l’oggetto specifico in funzione dello spazio, o dalla Land Art, i cui interventi si inseriscono nel paesaggio. Nell’Installazione, nell’Arte pubblica e, in genere, in ciò che oggi si indica come site-specific, l’attenzione si sposta dall’oggetto al luogo in cui esso è destinato. Il carattere multimediale e collettivo della decorazione si ritrova, poi, nelle attuali pratiche collaborative dell’Arte relazionale e nelle molteplici possibilità che la tecnologia digitale ha offerto all’interazione di più linguaggi espressivi.
Partendo dal concetto di spazio inteso come ambiente che ci circonda, le strade e le piazze sono porzioni di spazio che rappresentano le nostre radici, e anche inavvertitamente lo spazio è sempre al centro di ogni storia personale e collettiva con la propria identità, il proprio carattere e il proprio tempo. Lo spazio-ambiente è la nostra casa, la nostra città; dunque, oltre alla sua dimensione ecologica e naturale, può essere inteso anche come contesto formale, politico, storico e sociale. Questi luoghi (città, territorio, paesaggio) e queste porzioni di spazio (fabbriche, strade, sottopassaggi, palazzi storici e popolari, centri commerciali e soprattutto luoghi abbandonati) possono avere qualità molto diverse. E’ iniziando da questa premessa che la decorazione per l’ambiente individua la necessità delle opere di abitare lo spazio e di stabilire relazioni fisiche e percettive, mentali e sensoriali con lo spettatore. La sfida è di indirizzare gli studenti verso una cultura dell’attività con proposte e pratiche che mirano alla responsabilità delle comunità, in contrapposizione alla cultura del consumo e del “volere tutto con poco”.

Modalità della didattica
Il corso ha la struttura di un laboratorio attivo in cui sarà stimolata la curiosità degli studenti verso l’attenzione dei linguaggi contemporanei più vicini alla dimensione pubblica. Sono previste lezioni frontali con l’ausilio di proiezioni-video. Inoltre vi saranno discussioni collettive per ragionare sui fenomeni che hanno ridotto, nello specifico, la capitale a diventare città low cost, ma anche riflettere sul degrado lento e progressivo che ha trasformato Roma in una città di bed and breakfast e di turisti che trascinano i loro bagagli da una sistemazione alla meglio a un’altra quale che sia ecc. E’ evidente che in questa situazione il senso del rispetto reciproco per le persone e per i luoghi tenda a scemare e con esso l’educazione civica ( da cives, cittadino) nell’accezione più generale del termine.
Ogni singolo studente dovrà, attraverso un lavoro interdisciplinare, sviluppare un proprio progetto ambientale anche di natura interattiva, naturale o urbano oppure un’opera d’arte ambientale, partendo da una ricerca storico-ambientale che prenda in considerazione la memoria storica del luogo specifico, utilizzando gli strumenti ritenuti più opportuni, dalla fotografia, al video all’indagine sociologica ecc.

Modalità di accertamento finale
Nell’arco del semestre, gli studenti dovranno fare tre incontri con la docente per sostenere gli esami. Durante gli esami del primo anno gli studenti dovranno argomentare ed esporre il progetto individuale o collettivo in itinere concordato all’inizio dell’anno accademico e presentare gli schizzi esecutivi, il modello in scala e la relazione teorica.
Durante gli esami del secondo anno gli studenti dovranno documentare tutte le fasi processuali del progetto finito o dell’opera in cui lo studente si confronta attivamente con l’ambiente.
Il medesimo progetto potrà essere presentato in seguito come prova finale per la parte artistica-laboratoriale se coerente con quella teorico-storica.

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a.maiorano@abaroma.it