PieroMottola
Piero Mottola is an artist and experimental musician who teaches Sound Design, Audio and Mixing, Ornamental Plastic at the Academy of Fine Arts of Rome. He is the director of the LER Laboratory of Noise Aesthetics, founded in 1996, a research center on the relational and emotional aspects of noise. His training takes place in the context of Eventualist Theory at the Jartrakor Study Center in Rome where since 1988 he has been studying the subjective response and free interpretation of the listener/viewer to visual and sound structures, through experiments and measurements and he held his first solo show Miglioramento Peggioramento e Bello Brutto.
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Codice Team comunicazione studenti: 9hsnihb
Il corso si alterna in cinque momenti con una introduzione all’estetica del suono e del rumore e della relazione con le arti visive dall’antichità ai nostri giorni e poi con una sperimentazione rivolta alla conoscenza tecnica di programmi di montaggio, manipolazione e registrazione del suono rumore.
Prima parte
Introduzione all’arte totale dall’antichità ai nostri giorni.
Seconda parte – Avanguardie artistiche e musicali
Arte e Musica nel primo Novecento.
Luigi Russolo e l’improvvisazione della Musica Futurista.
Edgar Varèse e la Musica Concreta di Pierre Schaeffer e Pierre Henry.
Marcel Duchamp e lo sviluppo della Musica Indeterminata.
John Cage, Giuseppe Chiari e il pensiero Fluxus della Musica.
L’origine della Musica Elettronica e del Calcolatore.
Musica Programmata e Arte Cinetica.
Il Teatro Musicale e le avanguardie artistiche degli anni ’60.
Dalla Musica Aleatoria alla Musica Emozionale.
Terza parte – Musica e ricerca
Coinvolgimento emozionale nella percezione di stimoli acustici e visivi.
Il suono, la musica, il rumore e gli artisti nell’era del multimediale.
Installazioni, sculture ed ambienti sonori.
Analisi e progettazione di modelli di spazializzazione e ambientazione del suono.
Elaborazione del suono e dell’immagine video in tempo reale mediante sistemi interattivi ed automatici. Suono, rumore ed evento.
Quarta parte – Laboratorio di estetica empirica.
Costruzioni di eventi sonori attraverso lo studio dell’evocatività e delle potenzialità emotigene del suono. Organizzazione enigmatica del suono e dell’immagine video con modelli di relazioni complessi. Misurabilità e valutazione dell’interpretazione di eventi acustici e visivi.
Quinta parte – Tecniche di mixaggio e trattamento digitale del suono
Studio ed analisi di programmi di montaggio del suono utilizzati nelle sale registrazioni professionali e nelle sale di mixaggio per l’audio del cinema: Logic Audio e Pro Tools. Utilizzo degli algoritmi di modifica in tempo reale del suono e dell’immagine video con i programmi Max Msp e Jtter.
Bibliografia essenziale
Bartlett, Tecniche stereofoniche di microfonaggio, Hoepli 1998
Huber David, E. Robert Runstein, Manuale della registrazione sonora, Hoepli, 2007
Tonelli, Audio Editing, Rugginenti, 2007
Smith Talbot, Manuale di ingegneria del suono, Hoepli 2002
Vercammen, J. Maes, Manuale di tecnologia audio digitale, Hoepli, 2002
Russolo, L’Arte dei Rumori,Edizioni Futuriste di Poesia, Milano 1916
Wagner, Opera e dramma, Bocca, Torino 1929
Eco, Opera Aperta,Bompiani, Milano 1962
K. Prieberg, Musica ex Machina,Einaudi, Torino 1963
Cage, Silenzio,Feltrinelli, Milano 1971
Boulez, Per Volontà e Per Caso,Einaudi, Torino1975
Tatarkiewicz, Storia di Sei Idee,Aesthetica, Warszawa 1976
Xenakis, Musica e Architettura,Spirali Edizioni, Milano 1982
Imberty, Suoni Emozioni e Significati,Clueb, Bologna 1986
Critchley, R.A. Henson, La Musica e il Cervello, Piccin, Padova 1987
Trimarco, Opera d’arte totale,Luca Sossella editore, Roma 2001
Mottola, Passeggiate emozionali. Dal rumore alla musica relazionale, Editore Maretti, Cesena 2012
Esiste una relazione antica tra le Arti. La choréia greca includeva tra le “arti espressive” la danza, la musica e la poesia. Queste tre arti avevano un potere catartico e portavano l’uomo, nell’espressione dei propri sentimenti ad identificarsi con i processi spontanei della natura. Le “arti costruttive”, pittura, architettura e scultura seguivano, invece, necessariamente delle leggi predefinite, le regole, i canoni, l’imitazione della natura e non esprimevano i sentimenti. Con i Pitagorici nasce il concetto di “contemplazione passiva” e si parla di ruolo “psicagogico della musica”. L’anima può essere curata e purificata attraverso la musica, il corpo attraverso la medicina. Con Policleto si consolida l’idea che la bellezza si ottiene lentamente e con molti calcoli. Per Platone, invece, l’artista per essere tale deve necessariamente essere ispirato, un invasato, e non un artista-scienziato che opera empiricamente. Per Plotino, infine, l’arte ha come scopo ultimo la bellezza. Nasce un’idea ascetica dell’arte. A partire da queste poetiche, si possono individuare degli ambiti di riflessione:
arte ed espressione, musica e ispirazione;
arte e ricerca, musica e scienza;
arte e contemplazione, atteggiamento passivo del pubblico;
arte e bellezza, l’evento estetico come risultato di una relazione intensa, unica e straordinaria.
Introduzione al corso
Il corso si sviluppa in quattro momenti.
Nella prima parte vengono affrontate le più importanti teorie artistiche, dal coinvolgimento psicologico ed estetico della musica di Aristosseno fino alle anticipazioni del suono-rumore di Busoni e del pensiero Futurista dell’arte. L’arte dei rumori di Luigi Russolo e la teoria dell’armonia e il pensiero dodecafonico di Schöenberg come fondamento per lo sviluppo delle avanguardie musicali del Novecento.
Nella seconda parte vengono analizzati i contributi teorici provenienti dalle avanguardie musicali ed artistiche dall’Erratum musicale di Marcel Duchamp alla Musica Aleatoria dell’architetto-musicista Jannis Xenakis; dalle improvvisazioni di Luigi Russolo alle azioni musicali del movimento Fluxus; il teatro musicale di Domenico Guaccero e Luigi Nono e le recenti installazioni video musicali.
La terza parte si rivolge al concetto di “opera aperta” di Umberto Eco, formulato nel 1960. L’opera è la struttura psichica dell’osservatore– scrive Piero Manzoni – e successivamente, non mi interessa più la questione dell’esprimersi– scrive Karlheinz Stockhausen. Dal coinvolgimento orgiastico Fluxus, al coinvolgimento del pubblico come relazione estetica, migliorabile e misurabile. Il suono e l’immagine come ricerca dell’evento estetico.
La quarta parte è un laboratorio di estetica empirica. Le discipline scientifiche del secolo scorso, dalla psicologia all’informatica, dalla statistica alla robotica, parallelamente alle innovazioni teoriche delle avanguardie musicali ed artistiche del Novecento, costituiscono le premesse per fondare una nuova idea dell’arte e della bellezza, rappresentative del proprio tempo.
L’enigmaticità della bellezza, la sua inafferrabilità possono costituire argomento di indagine, valutazione e misurazione per un progressivo perfezionamento e per il suo raggiungimento attraverso un metodo sperimentale.
Il corso è un laboratorio teorico-pratico per ricerche e sperimentazioni aperto a studenti di Scenografia, Decorazione, Scultura, Pittura, Grafica. Durante lo sviluppo del corso sono previsti convegni e seminari con l’intervento di artisti, musicisti multimediali, storici dell’arte, galleristi e direttori di musei. Sono previste, infine, visite presso sale professionali specializzate nella sonorizzazione dell’immagine video e cinematografica, nella ripresa, missaggio ed elaborazione del suono.
Bibliografia essenziale
Russolo, L’Arte dei Rumori,Edizioni Futuriste di Poesia, Milano 1916
Wagner, Opera e dramma, Bocca, Torino 1929
Eco, Opera Aperta,Bompiani, Milano 1962
K. Prieberg, Musica ex Machina,Einaudi, Torino 1963
Cage, Silenzio,Feltrinelli, Milano 1971
Boulez, Per Volontà e Per Caso,Einaudi, Torino1975
Tatarkiewicz, Storia di Sei Idee,Aesthetica, Warszawa 1976
Xenakis, Musica e Architettura,Spirali Edizioni, Milano 1982
Imberty, Suoni Emozioni e Significati,Clueb, Bologna 1986
Critchley, R.A. Henson, La Musica e il Cervello, Piccin, Padova 1987
Trimarco, Opera d’arte totale,Luca Sossella editore, Roma 2001
Mottola, Passeggiate emozionali. Dal rumore alla musica relazionale, Editore Maretti, Cesena 2012
Introduzione. La Plastica Ornamentale è l’espressione dell’esigenza dell’uomo di esistere in modo significativo e creativo nella cultura artistica di un determinato periodo della storia. Il corso prevede l’esposizione e la sistematizzazione di teorie e metodologie ornamentali dall’antichità ai nostri giorni. Ha lo scopo di stimolare la discussione sull’importanza di un’avanguardia sperimentale e di ricerca, fondata sulla tradizione. Se per Platone l’ispirazione è la causa fondamentale con cui l’artista arriva all’opera d’arte, per Policleto è l’atteggiamento empirico dello scienziato che determina la forza del processo artistico, il coinvolgimento emotivo ed estetico. Se per Filolao la bellezza è il risultato di elementi discordanti, con Aristosseno essa diventa il risultato di un’interpretazione psicologica. Una esposizione netta e differenziata delle teorie estetico ornamentali potrà costituire l’inizio di uno sviluppo autentico dello studente, affinché possa essere in grado di agire, in piena autonomia, in modo creativo e costruttivo nel momento storico e culturale in cui opera.
Storia dell’ornamentazione plastica. Introduzione alle strutture plastico ornamentali dall’antichità ai nostri giorni. Dall’ornamentazione non ornamentale della preistoria, all’eccesso di ornamentazione barocca come urgenza comunicativa di un processo ispirato; dall’“ornamento come delitto” di Loos, all’ornamento intrinseco di una struttura architettonica bella e funzionale di Sant’Elia; dal rigidismo ripetitivo ed ossessivo dall’arte programmata e strutturale, alla bellezza di un’opera come risultato di un’interazione intensa, unica e personale.
Teorie e metodi dell’ornamentazione. Dalle decorazioni ornamentali a contenuto rappresentativo, ciclico e narrativo, alla complessità non referenziale di strutture sperimentalmente progettate, spiegabili e migliorabili sul piano estetico.
Processi interpretativi di strutture ritmico ornamentali. L’ornamentazione, definita come qualificazione estetica dello spazio, dell’ambiente, può evolversi introducendo, come elemento di ricerca ulteriore, lo spazio mentale ed emozionale dell’individuo, quindi i processi di relazione e di interpretazione da parte del fruitore di un’opera d’arte a carattere ornamentale.
Il ritmo nell’ornamentazione: Musica e Ornamento. Introduzione ai sistemi ritmici pitagorici fino alla musica aleatoria e stocastica di Xenakis. Analisi delle sinergie e coincidenze tra musica, ornamento e arte. Studio degli spettri acustici e costruzione di ritmi complessi ottenuti sperimentalmente.
Progettazione di strutture ornamentali. Il corso prevede la costruzione di un laboratorio sperimentale di plastica ornamentale per la progettazione di un modello ornamentale plastico. Il modello dovrà possedere un alto numero di possibilità aggregative per ottenere diversi risultati estetici. Alla costruzione seguirà una valutazione in ambito sperimentale delle strutture progettate, secondo i parametri di bellezza e bruttezza estetica, condivisione, dispersione e profondità emozionale. A fine corso allo studente viene richiesta la presentazione di una tesina di approfondimento di uno degli argomenti trattati.Si richiedono idee, progetti grafici, un prototipo plastico per oggettivare l’idea ed una relazione scritta che illustri i criteri scelti per la costruzione del modello ornamentale e i risultati della valutazione estetico-emozionale.
I cinque percorsi di ricerca esposti potranno essere affrontati alternativamente nel Triennio e nel Biennio. La bibliografia analitica verrà fornita durante lo svolgimento delle lezioni. Le lezioni si svolgeranno prioritariamente in sede, occasionalmente in musei, biblioteche e luoghi di ricerca. Durante l’anno accademico sono previsti seminari di approfondimento con interventi di studiosi della materia, architetti, artisti, musicisti.
Bibliografia
Battisti, Ornato, Encicopedia Universale dell’Arte, pag. 238/272, 1958
Eco, Opera Aperta, Bompiani, Milano 1962
Loos, Parole nel Vuoto, Adelphi, Milano 1962
Panofsky, Il Significato nelle Arti Visive, Einaudi, Torino 1962
Wittkower, Principi Architettonici nell’ Età dell’ Umanesimo, Einaudi, Torino 1962
Wittkower, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Einaudi, Torino 1972
Worringer, Astrazione e Empatia, Einaudi, Torino 1975
Tatarkiewicz, Storia dell’estetica, 1°,2°,3° volume, Einaudi, Torino 1979
H. Gombrich, Il senso dell’ordine, Einaudi, Torino 1984
Wittkower, La scultura dall’antichità al novecento, Einaudi, Torino 1985
Pevsner, Storia e caratteri degli edifici, Palombi, Roma 1986
Chastel, La grottesca, Einaudi, Torino 1989
Vitruvio, De Architectura, edizioni Studio Tesi, Pordenone 1990
Wittkower, Idea e Immagini, Einaudi, Torino 1992
Squicciarino, Arte e ornamento in Gottfried Semper, Il Cardo, Venezia 1994
Speltz, Styles of ornament, Bracken books, London 1996