MarcoRinaldi
Programma
Il corso intende ripercorrere lo sviluppo delle arti decorative e industriali e la trasformazione delle modalità estetiche, metodologiche e tecniche che, nel corso del Novecento, conducono alla definizione del moderno design, proposto nella più ampia accezione di una cultura del progetto, di matrice illuminista e progressiva, volta all’intervento attivo – riformatore o rivoluzionario, pedagogico o dirompente, ma sempre fortemente sperimentale – in favore di una modificazione estetica della società.
A partire dall’Esposizione di Londra del 1851 e dal dibattito che ne scaturisce sul rapporto arte e industria, attraverso esperienze fondanti quali quella di Morris e delle Arts & Crafts, di Dresser, della produzione Thonet e dei mobili Shakers, del Liberty, della Wiener Werkstätte e del Deutsche Werkbund, delle avanguardie artistiche, dell’Esposizione delle Arti Decorative di Parigi del 1925, del Bauhaus e del razionalismo, supportate da una crescente industrializzazione, il design ha espresso fino a un certo punto una cultura e un’ideologia della modernità che ha investito molteplici tessuti (sociale, politico, estetico, comunicativo) e ambiti disciplinari (la progettazione standardizzata applicata alla scala minima dell’oggetto come alla dimensione architettonica, urbanistica e ambientale, l’estensione metodologica a settori quali l’allestimento di spazi espositivi, la grafica pubblicitaria e la moda), in un costante rapporto fra ricerca estetica, tecnologia e industria.
In realtà le aporie e le ambiguità di quello che dopo la seconda guerra mondiale diverrà un settore progettuale e creativo autonomo, emergeranno con prepotenza negli anni Sessanta per approdare all’epoca postmoderna e postindustriale: creatività individuale e oggettività funzionalista, artigianato e produzione in serie, idea democratica della bellezza utile e lusso elitario si porranno ancora una volta come poli antagonisti e insoluti, complicati da nuove problematiche come la globalizzazione, l’ecocompatibilità e la scarsità delle risorse energetiche.
Bibliografia
Gabriella D’Amato, Storia del design, Bruno Mondadori, Milano 2005 (o edizioni successive).
Maurizio Vitta, Il progetto della bellezza. Il design fra arte e tecnica dal 1851 a oggi, Einaudi, Torino 2011.
Marco Rinaldi, Italian Still Life, Italian Lifestyle: lo sguardo degli oggetti, in Natura morta: rappresentazione dell’oggetto, oggetto come rappresentazione, a cura di Costanza Barbieri e Dalma Frascarelli (atti del convegno internazionale di studi, Napoli, Accademia di Belle Arti, 11-12 dicembre 2008), Arte’m, Napoli 2010, pp. 145-150 (PDF).
Marco Rinaldi, Redesign, ovvero la metempsicosi degli oggetti, in «Zeusi – Linguaggi contemporanei di sempre», V, n. 7, giugno 2018, pp. 19-27 (PDF).
Marco Rinaldi, Il disagio della ragione: le eredità del Bauhaus, in «Zeusi – Linguaggi contemporanei di sempre», Napoli, VI, n. 11/12, gennaio 2021, pp. 34-43 (PDF).