IN ACCADEMIA

IN ACCADEMIA

PROGETTI DEGLI STUDENTI DI FASHION DESIGN PER ALTAROMA 2020

DRAWING FASHION
Un progetto degli studenti del corso di Disegno per la Progettazione per il Figurino di Moda della prof.ssa Silvia Casto. Studi del figurino di moda degli studenti di primo anno del triennio. Riproduzione grafica della proprietà del tessuto attraverso l’uso delle tecniche pittoriche. Illustrazioni degli studenti del triennio e del biennio specialistico. Elaborazione grafica e interpretazione artistica di immagini di moda mediante l’uso di tecniche miste.

INNOVAZIONE NELLA TRADIZIONE
Un progetto degli studenti del secondo anno del triennio del corso di Fashion Design della prof.ssa Sara Chiarugi. Un viaggio diventa pretesto per attuare mutazioni del tradizionale kimono giapponese. Rimasto invariato nei secoli, grazie a precise regole di vestiario, diviene ora più che mai iconico terreno di sperimentazione per ribaltare gli equilibri e rompere le regole.

Studenti
Priscilla Argentieri
Giorgia Ciancanelli
Alessia Grenga
Alireza Joulagi
Ester Mengoli
Ginevra Palmieri
Valentina Quarmi
Chiara Rossi
Chiara Volpe
Bao Xingyi

LAVERIA
Un progetto dello studente del secondo anno del biennio Marco Piras del corso di Fashion Design della prof.ssa Sara Chiarugi. Un incontro dinamico con una realtà in divenire è la proposta di LAVERIA. Valore, identità e stile alla base di una manualità che si esprime dandoci la percezione del valore della produzione artigianale.

RABARI JACKET
Un progetto degli studenti del secondo anno del corso di Fashion Design del Prof. Moretti. Bianca. Semplice. Rurale. Elegante. Complessa. Dal Rajasthan una giacca. Una base di partenza per una progettazione. Analizzata e Trasformata.

Studenti
Francesca Albertini
Saraah Aly
Flavia Andreozzi
Greta Bartolozzi
Sara Bretti
Elisa Brunetto
Cristina Cerroni
Martina Cozzolino
Aurora De Silli
Chiara Della Rocchetta
Caterina Di Matteo
Alessia D’Ortona
Miriam Gangi
Amin Heidari
Eveline Imparato
Li Jiayu
Yu Jing
Tamara Kavrakova
Simona La Magra
Martina Macali
Marija Medenica
Valentina Pascucci
Filippo Pifferi
Adele Porro
MariaFrancesca Ricci
Valentina Sabatini
Federica Santomero
Damaride Tarantino
Guo Xiang Chen
Zhou Yun Yi
Isabella Zanoni
Shi Zitao
Asia Zuinisi

CIRCUSKIRT
Un progetto degli studenti del primo anno del corso di Fashion Design del Prof. Moretti. Entrate. Signori. Entrate. Non vi fermate. Avanti. Andate fino in fondo. Sarà una grande esibizione. Vedrete finalmente quel che accade sotto i nostri tendoni. Entrate. Signori. Entrate. Non vi fermate. Il circo della
moda.

Studenti
Chiara Aquilani
Greta Aureli
Maria Teresa Barratta
Sara Butera
Noemi Carenza
Matilde Castelluccio
Than Chang Xin
Zhao Chenjun
Edoardo D’Apruzzo
Samantha Di Domenica
Giulia Gambino
Chiara Guerzoni
Danxia Huang
Giuseppe Iudice
Alessio Leoncilli
Aurora Lucchetti
Matilda Marchetti
Emiliano Marinelli
Eleonora Miccoli
Zhou Ming Ru
Martina Moffa
Michela Naccarelli
Eleonora Orsolini
Aurora Pestillo
Alessandra Schembari
Martina Schiavoni
Sara Segradin
Chiara Sinisi
Marica Stigliano
Maria Grazia Speranza
Hanie Zarei

WORBLA PROJECT
Un progetto degli studenti del secondo anno del triennio del corso di Fashion Design della prof.ssa Graziella Pera. Materiale termoflessibile integrato alla moda. Collaborazione scenografica con gli studenti della prof. Bruschi.

Studenti
Giulia Sole Belardi
Carlotta Bellucci
Gong Bao Cairang
Weida Cherif
Peng Diexin Cloe
Taisha Escudero
Lucrezia Ive
Zhao Jing
Zoe Rufino
Valentina Sorbelli
Giulia Torelli
Li Yaxin

JEANS OR NOT JEANS, THIS IS THE PROBLEM
Un progetto degli studenti del primo anno del triennio del corso di Fashion Design della prof.ssa Graziella Pera, con la collaborazione scenografica degli studenti della professoressa Antonella Marotta.

Studenti
Giulia Acri
Zhuangi Dian
Enrica Fatturi
Giulia Giannone
Glaicelle Gonzales
Weng Huiyu
He Jinwen
Eleonora Lanzilli
Serine Mazgar
Arianna Mottola
Marina Mulas
Mariafilomena Rende
Eliana Salvatierra
Valentina Sorbelli
Huang Ying
Parisa Zandi
Chen Zhuo

Coordinamento didattico
Silvia Casto, Irene Cerrati, Sara Chiarugi, Edelweiss Molina, Alberto Moretti, Graziella Pera.

Coordinamento generale
Edelweiss Molina

Supporto all’organizzazione generale
Stefania Teodonio

Direzione amministrativa
Rosa Sabina Passavanti

Presidente
Giovanna Alberta Campitelli

Direzione dei servizi di ragioneria
Raffaella Ammendola

Ufficio Stampa
Valeriana Berchicci
v.berchicci@abaroma.it

ANIMATIKA

ANIMATIKA

Incontri in Accademia – VISUAL EFFECT

Computer Graphics e Virtual reality ANIMATIKA-school of visual effects
a cura di Luigi Viapiano

Visual Effect dedicati al Cinema, all’architettura e alla scenografia Virtuale Nuove tecnologie del 3D e virtual reality
a cura di Nicola Sganga

Talk Sun Yuan and Peng Yu

Talk Sun Yuan and Peng Yu

Talk If I died

Felicità della Pittura

Mostra – Felicità della Pittura, Edgardo Zauli Sajani: da Forlì a Roma

Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, Giovanna Alberta Campitelli e Tiziana D’Acchille, Presidente e Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Orlando Pocci, Sindaco di Velletri, in collaborazione con il Comune di Forlì, e la Fondazione Arte e Cultura, presentano la
mostra Felicità della Pittura. Edgardo Zauli Sajani da Forlì a Roma, a cura di Marco Nocca, che si inaugura il 7 dicembre 2019 alle ore 18.00 presso il Convento del Carmine di Velletri.

Dopo il successo di Juana Romani, la petite Italienne (2017), l’Accademia, con una scelta dedicata a protagonisti dimenticati della Pittura, propone nella sua sede di Velletri la riscoperta di Edgardo Zauli Sajani (1874-1944), pittore forlivese, con una mostra nel settantacinquesimo della scomparsa. Autore nel 1929 di commissioni pubbliche di rilievo, quali il Ritratto di Vittorio Emanuele III e il Ritratto di Benito Mussolini (dipinti in mostra) per la residenza podestarile di Forlì, Zauli Sajani si forma a Roma fino al 1897 all’Istituto di Belle Arti con Filippo Prosperi, pittore purista. All’ingresso nel nuovo secolo Zauli si confronta con la visione divisionista di Balla, come attestano i due studi in mostra: Ritratto di ragazza, Natura morta con frutta. Il refugium di Edgardo, uomo schivo e poco incline alle relazioni, per sperimentare la “felicità della Pittura” è Velletri, “sua seconda, carissima Patria”, dove diviene l’”Artista”, apprezzato e stimato da un’intera comunità. Da qui egli mantiene relazioni con Forlì, inviando sue opere a mostre in Romagna, o realizzando splendide pergamene celebrative di personaggi illustri (Crispino, Longo, Pedriali, Paulucci di Calboli Barone). La mostra, frutto di studi e ricerche, ricostruisce una carriera d’artista nel contesto in cui si svolse, riportando nella città laziale ben 47 dipinti, in prestito dalla Pinacoteca Civica di Forlì, che dimostrano profonda sensibilità d’interprete per gli splendidi ritratti femminili, non immuni dal fascino del decadentismo, e per il paesaggio, raffigurato sempre dal vero con raffinata maestrìa di acquarellista. Nel Refettorio del Carmine, spicca in mostra il grande dipinto Azalea. Ritratto di giovine signora, memore delle atmosfere boldiniane, medaglia d’oro per la Pittura all’esposizione di Forlì (1907), restaurato grazie ad un contributo di Volscambiente, partecipata del Comune di Velletri. Attraverso gli splendidi Autoritratti ad olio, ben quattro, è possibile seguire la vicenda esistenziale dell’artista, dalla prima gioventù alla maturità; tra i pastelli un magnifico Ritratto della madre, che richiama suggestioni dal Boccioni di primo secolo, e Il fratello Giulio, personaggio di riferimento per i contatti con Forlì. Notevoli i piccoli dipinti, che catturano scorci di Velletri (Strada con carretto a vino romano; Strada con arco) o dei pittoreschi dintorni (La Sipportica a Cori); le vedute en plein air, in cui il forlivese esprime un vibratile, trepidante sentimento dell’Antico (Arco di Tito) e del paesaggio (Casa con albero).

Le sue attività nella città laziale, restituite dal ricco catalogo, a cura di Marco Nocca sono molteplici: professore di disegno delle Scuole Tecniche, scenografo di film muti qui precocemente prodotti, illustratore di volumi e grafico (sua la Tessera del partito socialista prima della scissione di Livorno del 1921). Direttore della locale Scuola d’Arte e Mestieri dal 1898 al 1935, egli impegna gli allievi artigiani nelle occasioni particolari in cui la città si presenta all’esterno, restituite dal video in mostra (Esposizione Agricola e di Zootecnia, 1904; Arco di Trionfo per l’ingresso di Vittorio Emanuele, 1927; Festa nazionale dell’Uva, 1930; Visita di Benito Mussolini per l’inaugurazione dell’acquedotto del Simbrivio, 1932) , facendo loro raggiungere livelli d’eccellenza nazionale: nel 1943 la Regia Scuola d’Arte di Velletri è tra le eccellenze dell’Istruzione Artistica italiana, con un volume dedicato nella collana Le Monnier. Già dal 1935 Zauli si è stabilito definitivamente nella città laziale. In occasione del bombardamento alleato di Velletri del 22 gennaio 1944, il giorno dello sbarco di Anzio, lo studio-abitazione dell’artista, in via Castello viene distrutto. Ai primi di giugno dello stesso anno, Zauli muore a Roma per emorragia cerebrale, ed è ivi sepolto al Verano. Nel 1947, per espressa volontà di un gruppo di cittadini, il pittore viene trasferito nel cimitero monumentale di Velletri, in una tomba terranea in evidenza, costruita con una sottoscrizione, in segno di gratitudine per l’opera di didatta qui svolta; gli viene dedicata una strada nel centro urbano.

Le opere superstiti del maestro, custodite altrove dalla famiglia, vengono donate dalle eredi alla Pinacoteca civica di Forlì a partire dal 1998 e qui esposte nel 1999 (Edgardo Zauli Sajani: una donazione, un ritorno, a c. di G. Viroli) rendendo possibile la conoscenza di un pittore lasciato in ombra. A vent’anni da quella esposizione, nel clima critico odierno di riconsiderazione dell’arte italiana della prima metà del XX secolo, questa mostra mette a fuoco un artista singolarmente solitario, alternamente legato, nella sua epoca, ai linguaggi della pittura della penisola. Il catalogo, con il contributo di specialisti, illustra la sua vicenda artistica e professionale, proponendo l’opera di Zauli sinora rintracciata, qui arricchita per la prima volta dalle immagini delle opere perdute (ritrovate da Luciana Prati nel Fondo Piancastelli della Biblioteca Comunale di Forlì) e dal materiale donato dalla pronipote Liliana Ceradelli Witz-Hancsak. Fa da cornice la storia della Regia Scuola d’Arte di Velletri negli anni della Direzione Zauli (1898-1935), con ricca appendice documentaria.

Catalogo edito da L’Erma di Bretschneider, a cura di Marco Nocca; schede di Gabriele Romani. Introduzioni di Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, Giovanna Alberta Campitelli e Tiziana D’Acchille, Presidente e Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Orlando Pocci e Gianluca Zattini Sindaci Città di Velletri e Forlì, Claudio M. Micheli, Direttore artistico Fondazione Arte e Cultura. Contributi di Marco Nocca, Anna Maria Damigella, Francesca Longo, Barbara de Iudicibus, Gabriele Romani, Luciana Prati. Umberto Savo. Schede di Gabriele Romani. Schede Pergamene a cura di Flora Fiorini e Anna Provenzano. Appendice biografico-documentaria di Marco Nocca. Revisione bibliografica: Francesca Sacchini.

Visite guidate alla mostra il sabato e la domenica, ore 12.00 e ore 18.00. Gruppi: nei giorni feriali o festivi su prenotazione, a partire da 10 persone, con e-mail a dr.ssa Elisabetta Rossini, rossini.betta@gmail.com. Pagina Facebook Edgardo Zauli Sajani.

Percorso d’Arte a Castiglione (III Edizione)

Evento – Percorso d’Arte a Castiglione (III Edizione)

SIMPOSIO INTERNAZIONALE DI SCULTURA & MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA COESIONE

La Rassegna d’Arte Percorso d’Arte a Castiglione, che si presenta presso Palazzo Patrizi Clementi, è un progetto promosso dal Comune di Palombara Sabina, insieme ad Oriana Impei scultrice e docente del Corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma ed in collaborazione con i funzionari della Soprintendenza.
Realizzata nel maggio 2019, questa iniziativa è il prosieguo della prima edizione del 2012 e della seconda edizione del 2017, ideata dall’Accademia di Belle Arti di Roma, in collaborazione con il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili e che ha visto nel 2012 la collocazione permanente di dodici sculture in Travertino Romano, disposte lungo il sentiero che conduce alle rovine dell’antica Castiglione e sette opere sul territorio nel 2017.
Il successo a livello internazionale del progetto delle edizioni 2012- 2017, che ha ottenuto una menzione nel Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa nel 2014/15, ha indotto l’Amministrazione di Palombara Sabina a proseguire su questa strada di valorizzazione del territorio con la terza edizione che ora si presenta.
Alla rassegna di quest’anno hanno partecipato alcuni allievi dell’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI ROMA con il Corso di scultura – referente la prof.ssa Oriana IMPEI- e dell’ UNIVERSIDAD CATÓLICA DE TEMUCO-CHILE, referente il professore Leonardo Cravero González.
Tutte le opere, ispirate al tema dei quattro elementi della natura, sono state dislocate in punti significativi del territorio di Palombara Sabina: in prospettiva educativa è stato scelto il Parco Giochi, dove si trovano l’opera INFINITO del cinese HAN LEI e KONG del cinese TIAN JAPENG allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma, IL CIELO, QUI’ E SOTTO DI NOI della tedesca Sophia Louise Roggenkamp in Erasmus a Roma. In collegamento visivo con queste sculture, sul tema del rapporto tra natura e paesaggio, su un edificio cubico antistante la palestra comunale le opere murales Il Parco dei Monti Lucretili realizzato dai cileni Isadora Iturriaga e Josè Luis Monsalve e Autunno nel Parco dell’iraniana Adeleh Salehi, collaborazione di Mahbobe Safari e Reza Tavakolli e il murale I Monti Lucretili dell’italiana Francesca Folchi in collaborazione con Chiara Pauletta e Alessandra Scafati. A Palombara accanto al Punto Informativo Turistico l’opera GEOMETRI COINVOLTA del cileno Cesar Manque Godoy e sempre a Palombara nel giardino dell’Ente Parco I LIMITI UMANI opera dello spagnolo in Erasmus a Roma David Algeciras LIopis.
Ad 1 km da Palombara nell’area antistante l’UlIVO’ millenario la scultura in legno e Travertino FRAMMENTO IDILLIACO della cilena Isadora Iturriaga.
Collocata all’inizio del Percorso d’Arte a Castiglione, nel cuore del Parco Naturale L’INIZIO DELLA FORESTA del cileno Josè Luis Monsalve; nelle Terme Sabine di Cretone, collocata su una roccia naturale BAGNANTE di Amedeo Porru una figura femminile in terracotta legata al tema dell’acqua.
Nel piazzale della nuova farmacia comunale nella località Marzolano, frazione di Palombara Sabina BUSTO DI DONNA di Federica Morittu.
Le opere installate permanentemente, sono state selezionate da una prestigiosa commissione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, della quale hanno fatto parte i funzionari di Soprintendenza dott. Isabella Del Frate e l’arch. Valentina Milano.
Le sculture, realizzate in grande scala con il locale Travertino Romano, sono state ricavate da blocchi di circa quattro tonnellate cadauno e scolpite dagli scultori presso il cantiere all’aperto a Palombara Sabina. Per questa edizione è stato utilizzato anche il legno di pino.
L’intero Percorso d’Arte, inaugurato a fine Giugno 2019, è stato seguito da un ampio numero di visitatori.
In collegamento al simposio è stata allestita una mostra dal titolo COESIONE 2019 tenutasi presso il Castello Savelli nella Sala Ottaviani, dove si è tenuto un Convegno dal titolo ARCHITETTURA E ARTE NELLA NATURA, organizzato con l’Ordine degli Architetti P.P. C. di Roma e Provincia. La Mostra Coesione ha proseguito itinerante tutta l’estate presso la Casa dell’Architettura ex Acquario Romano a Roma nella rassegna La Città in una Casa. Le varie iniziative dell’intera Rassegna d’Arte sono state documentate con un Video edito a cura di: Olive Media e un
CATALOGO D’ARTE a cura di Oriana IMPEI testi critici di Ada Lombardi stampato da GANGEMI EDITORE.

Saluti e introduzione:
Margherita Eichberg
Soprintendente

Intervengono:
Isabella Del Frate
Storico dell’Arte – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale

Daniele Onestà
Assessore alla Cultura Comune di Palombara Sabina

Massimo Massimi
Delegato Gestione e promozione del patrimonio storico e architettonico, valorizzazione del territorio per il Comune di Palombara Sabina 

Oriana Impei
Docente di Scultura Accademia di Belle Arti di Roma e direzione artistica della Rassegna, progetto del Biennio Scultura Ambientale e Lapis Tiburtinus, con la partecipazione degli artisti/emergenti allievi dell’Accademia

Ada Lombardi
Storica dell’Arte e Docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Laura Rinaldi
Direttore Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili

Cristiana Avenali
Regione Lazio – Responsabile Contratti di Fiume e Piccoli Comuni

Maurizio Gubbiotti
Presidente Ente Regionale RomaNatura – Coordinatore Federparchi Lazio

Virna Mastrangelo
Architetto – Socio ordinario AIAPP Sezione Lazio

 

Presentazione INSIGHT N°7

Progetto insight

La cultura dell’altro

Ara Pacis: arte tra sacro e profano

Lectio Magistralis:
Manuel Gantes, Faculdade de Belas Artes da Universidade de Lisboa

Saluti:
Tiziana D’Acchille, Direttrice Accademia di Belle Arti di Roma

Introduzione:
Pietro Roccasecca, docente Accademia di Belle Arti di Roma

Count Baise Center Teen + College Film Fest

Count Baise Center Teen + College Film Fest

Proiezione dei cortometraggi vincitori del Count Basie Center Teen e del University Film Festival,
proiezione speciale del film Asbury Park: Lotta, Redenzione, Rock ‘n’ Roll,
con la partecipazione straordinaria del regista Tom Jones.

ore 18.00
Introduce:
Tiziana D’Acchile
Accademia di Belle Arti di Roma

Interviene:
Adam Philpson
Presidente/CEO Count Basie Center of Arts, Red Bank, New Jersey

ore 18.30
Proiezione dei cortometraggi degli studenti vincitori

ore 19.30
Introduzione del regista Tom Jones
Proiezione del film Asbury Park: Lotta, Redenzione, Rock ‘n’ Roll

Termoformature. Gino Sabatini Odoardi e gli studenti dell’Accademia

Franco Simongini. L’atto poetico di documentare l’arte

Presentazione del libro Franco Simongini. L’atto poetico di documentare l’arte