Borderline

Inaugurazione mostra: Lunedì 22 Luglio 2024
Ore 17.30
12 Rue du Président Wilson, Arles, Francia

Opere in mostra dal 22 al 25 Luglio 2024
Orari di apertura: 10.00 – 12.30 / 15.30 – 20.00

 

Lunedì 22 luglio 2024 inaugura la mostra fotografica collettiva degli studenti del workshop di camera oscura e post produzione b/n dell’Accademia di belle arti di Roma che si terrà ad Arles da 22 al 25 luglio durante ”Les Rencontres de la photographie d’Arles”.

Gli studenti hanno seguito il workshop tenuto da marzo a maggio 2024 da Luciano Corvaglia, durante il quale hanno prodotto le opere in esposizione.

In mostra 18 gigantografie in bianco e nero di cm 70×100, insieme a una selezione di video a cura di Luca Valerio – Coordinatore del Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

In mostra le foto di:
Alessia Baldi, Irene Binarelli, Letizia Chesini, Alessia Corvino, Mattia Dell’omo, Valentina di Palma, Sofia Farfaglio, Santo Gabriele, Katia Maugeri, Giulia Passaseo, Zahra Rastekar, Michele Rizzi, Andreaelisa Sausa, Alisea Scuderi, Federica Serafini, Eleonora Silvestri, Alice Tamiazzo, Eric Alex Turel.

I video sono realizzati da:
Davide Coverchiata, Emma D’Alessandro, Olimpia Paldi, Anton Tkalenko, Sara Pantanella, Giorgia Perrone, Nicola Salerno, Micol Testoni, Gaetano Zazzera.

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Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Graphé e Eidos d’Artista

 

Nell’ambito della rassegna “Incisione e …” 2024, il Centro di Grafica d’Arte propone la mostra Graphé e Eidos d’Artista: tra viaggi e sogni.

In apertura introduzione di Vinicio Prizia e presentazione di Marilena Sutera del seminario che avrà inizio alle 16,30 e verterà su una dimostrazione teorico-pratica di stampa serigrafica realizzata da giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Roma del corso di Serigrafia della Prof.ssa Marilena Sutera.

Partecipanti:
Marina Caputo, Ambra Ferrari, Maicol Marini, Antonella Mosca, Alessia Natale, Marta Paladini, Francesca Placentino, Pamela Treppiccioni.

Curatrici:
Floriana Celani Maria Pennacchia Marilena Sutera

 

“Il Centro di Grafica d’Arte del Comune di Formello diretto dal 2003, anno della sua fondazione, da Vinicio Prizia e da allora speciale luogo di incontro e di scambio culturale per gli artisti e per discipline diverse, svolge attività di valorizzazione delle arti grafiche, del disegno e della stampa d’arte con particolare attenzione all’incisione originale ed alle metodiche grafiche più antiche, quali l’acquarello, il bistro e altre pratiche pittoriche. Attiva seminari, convegni, corsi, mostre a scopo formativo e promozionale. Ha collaborato a premi internazionali e curato la produzione di opere d’arte. Per esporre le opere, oltre agli spazi della sede, utilizza alcuni prestigioso locali del Comune di Formello.

E’ in contatto e collabora con artisti contemporanei di maggior rilievo, Musei, Accademie, Centri Culturali, Enti Pubblici e Privati sia italiani che stranieri. Per mezzo di esso sono state attivate importanti iniziative di carattere nazionale ed internazionale attraverso molteplici mostre, simposi, corsi, premi e pubblicazioni.
Dal 2023 si pregia di un ulteriore progetto: la rassegna “Incisione e …” 2024.
La rassegna consiste nel proporre varie mostre a cadenza settimanale o quindicinale composte da quattro artisti alla volta che prospettano i molti aspetti dell’arte e della grafica contemporanea nazionale ed internazionale. Tale ciclo, iniziato a novembre 2023, si svolgerà per tutto il 2024; le esposizioni si terranno presso la sede del Centro per l’Incisione e la Grafica d’Arte di Formello, in via Regina Elena 3. Questo evento riguarda tutti gli incisori di varie nazionalità che spesso sono anche: pittori, scultori, architetti ecc …, ciò vale anche nella storia dell’arte tipo Piranesi che era incisore ed architetto o Rembrandt pittore e incisore, Tiepolo, Picasso ecc. Tale rassegna sta a dimostrare la diffusione capillare della grafica che viene prodotta da artisti di vario tipo.”

Vinicio Prizia

 

VIGOROSE EVIDENZE GRAFICHE TRA IMPRESCINDIBILI CONSAPEVOLEZZE ONIRICHE
“Chi non vorrebbe immergersi in una Fontana della Giovinezza e riemergere spoglio di preoccupazioni, di acciacchi, di avvilimenti, insomma di quei fardelli quotidiani che amareggiano le nostre vite? Ecco, allora, che si presenta l’occasione utile per ottenere proprio quelle stesse utili finalità! Si aprirà, infatti, alle ore 17.00 di Sabato 22 Giugno 2024 una mostra virtuosa d’Arte giovanile nel Centro per l’Incisione e la Grafica del Comune di Formello, in Via Regina Elena, 3. L’esposizione, intitolata “Graphé e Eidos d’artista: tra viaggi e sogni” permetterà al pubblico d’immergersi in una rinfrescante galleria d’immagini grafiche inedite appositamente create da otto artisti, allievi di Marilena Sutera, Maria Pennacchia e Floriana Celani docenti presso l’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta a Roma. Tutte le opere in mostra traducono i sapori perduti in colori rigeneranti dell’anima umana dove gli oltremare, gli azzurri, i gialli, i rossi, i marroni, i neri parlano sfumando o erodendo o integrando i segni profondi dei protagonisti che così rimodulano la loro spensieratezza, la loro felicità, la loro stessa leggerezza dell’essere umano impegnato ad attraversare dis-misure, ondulazioni o ondeggiamenti pari a quelli tradotti in note musicali di spartiti di compositori contemporanei abili nei crescendi e decrescendi dei pentagrammi. C’è un’accensione inebriante e fabbrile nella loro attenzione alle varie e raffinate tecniche grafico-incisorie, tanto che Arte, Artisticità e Artificiosità s’incarnano qui senza soluzione di continuità, senza attriti o frizioni o stridii. Tutta la mostra, all’interno del Centro abilmente diretto da Vinicio Prizia, è un tripudio di sfide intellettuali con sfavillii di esiti artistici, mentre le traduzioni incisorie lasciano sopravvivere l’animus d’ogni singolo artista, in un continuum allusivo così magico da risultare più storicizzabile del vero. Il sillabario d’Arte è qui coniugato all’insegna d’una varietas, vera testimonianza di curiositas non ancora appagata di forme simboliche, e la voracità coloristica si rivela inesauribile, non nascondendo la necessità di lambire un approccio intimistico indispensabile nel solcare spazi incontaminati di nostalgia e di esperienza onirica aggiogati alla Bellezza. Ogni artista lusinga lo spettatore che non sappia districarsi tra le Avanguardie d’arte contemporanea, e non teme le agitazioni viscerali dentro di sé pur nell’ardore di cuore bruciante di desiderio, di verità e di pace stellata. Tutte le opere in mostra sono inondate di dolce ebbrezza effusa in fresca e vibrante atmosfera mai zittita da spossatezze o snervature, ma selezionando e ristrutturando con acume quelle stonate contrapposizioni che arrugginiscono il quotidiano riducendolo a silenzio individuale, in un’esplosione pur inaspettata di nuove stagioni di luci giovanili e benevole. I singoli primaverili artisti introiettano eleganze spirituali, prive d’impegni controvoglia, prive di noie, vivissimi in un unificato sogno d’infanzia senza rimorsi ma ricchissimo di meraviglie.”

Testo critico di Sebastiano Giordano

 

La mostra si terrà dal 23 al 29 giugno orario 16,00 – 18,30

CENTRO DI GRAFICA D’ARTE

Via Regina Elena, 3 – Formello RM

Orario 16:00 – 18:30

Da lunedì a sabato

 

Contatti e Informazioni:
Vinicio Prizia
+39 339 4975706
vinicioprizia@gmail.com

 

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Visioni emergenti. La Galleria A.O.C.F58 ospita giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Queste personali di due giovanissime artiste, molto diverse tra loro, rappresentano il primo segmento di un progetto destinato a svilupparsi nel tempo: la vocazione della storica galleria romana, A.O.C. F58, a scoprire e promuovere artisti emergenti e nuove voci dello scenario contemporaneo si incontra con l’Accademia di Belle Arti di Roma, luogo di eccellenza nella formazione artistica italiana e vivaio di nuovi talenti, inaugurando una nuova e importante collaborazione. La diversità di linguaggi e di visione tra le due artiste, Gahel Zesi e Virginia Lorenzetti, testimonia la pluralità di linguaggi e visioni generata dall’ambiente fecondo e stimolante dell’Accademia di Roma.

 

Virginia Lorenzetti
A bassa voce

Inaugurazione 28 marzo 2024, ore 18

La Galleria presenta un insieme di carte dipinte a mano intelaiate e alcuni libri d’artista da lei realizzati.
La mostra è accompagnata da una brochure con testi di Marina Bindella e Beatrice Peria, realizzata con il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il lavoro di Virginia Lorenzetti, pienamente e liricamente astratto, è caratterizzato da una continua sperimentazione sulle tecniche e sui colori, in una ricerca di sottili e delicati equilibri formali, in cui il rigore progettuale mantiene un’alea rispetto all’esito finale; un atteggiamento logico, che però non esclude una grande sensibilità poetica, un rischio controllato, che aggiunge un margine di libertà e imprevedibilità alle opere. Nella tintura dei fogli, infatti, il caso ha certamente la sua parte, ma si tratta di una casualità parziale e, mediante un’operazione manuale, forzata a non oltrepassare i limiti stabiliti.
Le immagini sono il risultato di prove incessanti, fino al raggiungimento degli accordi giusti, della giusta frequenza e intensità, luminosa e cromatica. E forse proprio questa dimensione quasi classica dell’immagine, questo provvisorio, fragile e effimero momento, in cui tutti gli elementi si bilanciano tra loro, sembra essere la nota dominante di questo prezioso lavoro, che già si volge verso nuovi orizzonti.

Biografia
Virginia Lorenzetti, nata a Genzano di Roma nel 1998, studia e lavora attualmente a Dresda, in Germania. Si è formata tra l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove si è diplomata nel 2023 in Grafica d’Arte con Marina Bindella, e la Germania, dove ha frequentato il dipartimento di Arte del Libro alla Kunsthochschule Burg Giebichenstein Halle (Saale) e il dipartimento di Arti Visive alla Hochschule für Bildende Künste Dresden, dove è attualmente iscritta al Master post-graduate con Anne Neukamp. Ha esposto dal 2017 ad oggi in varie gallerie e istituzioni in Italia e all’estero, vincendo nel 2021 il concorso del Ventaglio del Presidente, XII edizione, Roma.

Tra le mostre recenti si ricordano:
“Beyond the glitch”, bias FLINTA* projects, Dresda (2024); “(re)presents”, Gallery Goldene Pforte, Dresda (2023); “Da questa a quella stella”, Museo diocesano di Albano (Roma) (2023; “Oltre il Ventaglio”, Castello di Moncalieri, Torino (2023); ”Books as Art”, Gramma_Epsilon Gallery, Atene (2023); “Fading II”, Atelier Punktbrot, Berlino (2023); “Incontri nel tempo”, Scuderie di Palazzo Orsini-Colonna, Tagliacozzo (L’Aquila) (2023); “Immagini e colori della scienza”, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2022); “Impressum est”, Biblioteca Vallicelliana, Roma (2022); Biennale di Fiber Art, Palazzo della Signoria, Spoleto (2021); “Io e Me”, Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea, Roma (2021); “Existenz Kapitel 2: Spuren – im Oktogon”, Kunsthalle der HfBK Dresden, Dresda (2021).

 

Gahel Zesi
Doveri coniugali: castità, fedeltà e maternità

Inaugurazione 21 marzo 2024, ore 18

La Galleria presenta una serie di dipinti e alcune xilografie, che compongono una sequenza narrativa dai contenuti spesso violenti e sgradevoli, centrati su tematiche di genere, ma trattati con un’ironia dissacrante.
La mostra è accompagnata da una brochure con testi di Marina Bindella, Beatrice Peria e Claudio Libero Pisano, realizzata con il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Gahel Zesi ci racconta in modo impietoso, e dichiaratamente perturbante, le perversioni e la violenza che si nascondono dietro la perbenistica e stereotipata facciata dei valori tradizionali, nell’intimità di una famiglia, ma con una riduzione quasi fumettistica delle forme, un’ironia giocosa che costruisce una narrazione certo inquietante, ma quasi irreale nella sua deriva pop. Sono immagini aspre, taglienti, che non danno scampo allo spettatore, costretto a confrontarsi con lo svelamento di tutte le ipocrisie e le logiche di potere che, da sempre, si nascondono nel rapporto tra maschile e femminile. Così, nelle xilografie, troviamo scene di sessualità violenta o cappucci del Ku Kux Klan che compaiono accanto a carta da parati con roselline, o ancora, le svastiche sono usate come motivo ornamentale o si vedono sulla copertina di un libro da leggere ai bambini. Questa costruzione ossimorica dell’immagine è forse l’aspetto più originale del lavoro di Gahel, che si presenta come una nuova e promettente voce della narrazione artistica contemporanea.

Biografia
Gahel Zesi, nata a Latina nel 2001, si è diplomata al Liceo Artistico Statale di Latina nel 2020, e si è appena diplomata al triennio di Pittura nell’Accademia di Belle Arti di Roma, con Sergio Sarra. La sua ricerca affronta diversi linguaggi come la pittura, il disegno, matrice del suo lavoro, che si snoda e si sviluppa in numerosi taccuini, e la xilografia. 2022 – Mostra collettiva “Sensi futuri”, Teatro del Lido di Ostia
2022- Mostra collettiva “Cinguettii”, Formia, centro storico di Maranola
2023-Mostra personale “Inseminazione traumatica”, Bar.lina, Roma
2023-Mostra collettiva “Secondo piano”, Ex Fervisma, Lanciano
2023-2024-Mostra collettiva “ArtEuropa”, Europa Experience, Roma

 

 

Virginia Lorenzetti
A bassa voce
Dal 28 marzo al 5 aprile

Gahel Zesi
Doveri coniugali: castità, fedeltà e maternità
Dal 21 marzo al 26 marzo

 

Galleria A.O.C.F58 – Galleria Bruno Lisi
via Flaminia 58 – 00196 Roma
tel. 06 88937375 – 333 9652149

Orario apertura
Dal martedì al venerdì ore 17.00-19.30 (gli altri giorni per appuntamento)
aocf58@virgilio.itwww.aocf58.itwww.facebook.com/AOCF58www.instagram.com/aocf58

 

Logo Accademia di Belle Arti di Roma   Logo della galleria A.O.C.F58

A mezz’aria

A cura di Marina Bindella e Beatrice Peria

 

Inaugurazione: venerdì 1 marzo 2024, ore 18:00

La LINEA CONTEMPORANEA

 

La Linea Arte Contemporanea presenta dal l marzo al 19 marzo 2024 la mostra di Corina Surdu A mezz’aria, a cura di Marina Bindella e Beatrice Peria. La mostra si compone di una quindicina di medie e grandi xilografie, e un libro d’artista. La mostra è accompagnata da una brochure con testi di Marina Bindella e Beatrice Peria, realizzato con il contributo dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Natura, visione e memoria si intrecciano strettamente nel lavoro della giovane e talentuosa artista che traduce liricamente e con grande consapevolezza espressiva e formale una poetica che, pur ancorata alla rappresentazione della meraviglia della natura, costruisce dei mondi altri, un analogon affettivo di percezioni lontane, già vissute ed elaborate, mutate di segno e di intensità nella solitudine della coscienza, dove si caricano di risonanze simboliche e di riferimenti illustri all’arte del passato.

I segni incisi dal l’artista si attraggono e si respingono come in un campo magnetico e determinano, con i loro ritmi, la struttura della luce. Luce che è la vera protagonista del lavoro xilografico, esaltata in questi fogli dal blu di Prussia, il quale perde qui la sua referenzialità per acquistare una valenza spirituale.

Corina Surdu nasce nel 1993 in Moldavia. Nel 2015 ottiene il diploma triennale in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma con Pierluigi Berto e nel 2018 quello magistrale in Grafica d’Arte con Marina Bindella. Nel 2020 consegue il master in Grafica d’Arte Artlab, scuola laD / Accademia di Belle Arti di Roma. Partecipa a varie mostre collettive e a diversi concorsi, fra i quali: nel 2023 Xl Biennale dell’incisione italiano Contemporaneo Domenico Frationni, Campobasso; Morfogenesi, Struttura, Palazzo Odescalchi, Roma; lmpressum est, Biblioteca Vallicelliana, Roma; Lasciare un segno, Palazzo Chigi, Formello. Nel 2021: Limes, Persistenze dell’universo dantesco nel tempo, Museo Civico della Media Valle del Liri; Mysterium Noturae, Spazio Urano, Roma; nel 2019 Antico Presente L’Accademia disegno, Museo Gregoriano Profano, Città del Vaticano (alla mostra è legata una donazione di tre lavori).

Tiene due mostre personali: nel 2018 Oltre la formo a cura di Pierluigi Berto, Galleria Chiaroscuro, Roma e nel 2019 Romanze senza parole, Auditorium Piero Calamandrei di La Scala Società tra Avvocati, Milano.

Ottiene i seguenti premi internazionali: nel 2023 primo premio XXXVII Edizione Fibrenus “Premio Cornello cArte ad Arte”; nel 2022 primo premio (sezione giovani) Biennale internazionale per l’incisione – Acqui Terme; nel 2019 il primo premio Espoce Bonnefoys, Triennale Europea della Stampa contemporanea Estompodura, Toulouse.

Nel 2020 vince inoltre ex – aequo il Premio Paolo Picozza e il primo premio La Scala Art -Youth Artist Contesi Milano; nel 2018 riceve una menzione speciale al Premio di Grafico Pietro Parigi, Firenze; Lavora come tecnico di laboratorio presso la scuola di Grafica dell’Accademia di Roma, città dove vive e lavora.

 

LA LINEA ARTE CONTEMPORANEA
Via Di San Martino Ai Monti, 46, (Roma)
+39 0648900156
+39 3892729418
www.spaziolalinea.it
info@spaziolalinea.it

 

Ufficio stampa:
Simona Pandolfi
pandolfisimona.sp@gmail.com

 

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La Giornata delle arti al Palazzo Lateranense

vicariato roma


Sabato 17 febbraio, dalle 17 alle 20.30, un’occasione per visitare gratuitamente la struttura e assistere a esibizioni degli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, dell’Accademia Nazionale di Danza, del Conservatorio di Musica Santa Cecilia e dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Porte aperte nel Palazzo Lateranense, con possibilità di ammirarne affreschi e arazzi allietati dalle note di un tango, fermandosi ad assistere a esibizioni di danza e teatro. Sarà possibile nel pomeriggio di sabato 17 febbraio, grazie alla “Giornata delle arti. La via della Bellezza”, iniziativa organizzata in occasione della festa del Beato Angelico dall’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma, in collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, l’Accademia Nazionale di Danza, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia e l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Alle 17 di sabato, nell’Aula della Conciliazione, il saluto del cardinale vicario Angelo De Donatis aprirà l’evento. Per l’occasione i visitatori potranno accedere senza prenotazione e gratuitamente – dalle 17 alle 20.30 – alle sale del Palazzo Lateranense che, come detto, ospiteranno performance artistiche. Gli studenti delle quattro istituzioni accademiche saranno infatti impegnati in diverse esibizioni che verranno ripetute più volte nel corso del pomeriggio: nella Sala della Conciliazione gli allievi del I anno della Silvio d’Amico proporranno “Lì dov’è la nostra dimora”, drammaturgia di Francesco d’Alfonso da Scruton, Borges, Agostino d’Ippona, von Balthasar e Auden, che verrà proposta alle 17.15, alle 18 e alle 19; nella Sala degli Imperatori le allieve dell’Accademia Nazionale di Danza presenteranno uno studio coreografico sullo “Stabat Mater” di Pergolesi, alle 17.50, alle 18.30 e alle 19.30; nella Sala degli Apostoli i giovani musicisti di Santa Cecilia si esibiranno in brani di Manuel de Falla, Mario Castelnuovo-Tedesco e Astor Piazzolla, alle 18.20, alle 19 e alle 20. La Sala di Daniele, infine, ospiterà l’installazione artistica “…dai lacci del mondo si sciolse”, con opere realizzate dagli studenti della Scuola di Grafica d’arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

«L’evento nasce dal desiderio di celebrare la memoria di fra’ Giovanni da Fiesole, che venne soprannominato Beato Angelico perché già vedeva il mondo con gli occhi del Paradiso – spiega monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio diocesano –. A mio avviso è decisivo richiamare alla bellezza dell’arte in un mondo che, in seguito alle derive del marxismo, della psicanalisi e del nichilismo, si è abituato a pensarla come una sovrastruttura finta. Non solo la rivelazione dello sporco, ma soprattutto indicare il bello è la grande missione dell’arte. Papa Francesco in Evangelii Gaudium ha parlato nuovamente – a questo proposito – di via della bellezza. L’evento vuole essere un segno di fiducia e di stima verso gli studenti allievi delle Accademie universitarie di teatro, danza, musica e belle arti e un incontro con loro, che si stanno formando per diventare gli artisti del domani».

Gli studenti «sono i veri protagonisti di questo progetto, perché la storia delle arti non è soltanto storia di opere, ama anche storia di uomini e donne che “creano” per il bene comune. È la prima volta – sottolinea il direttore artistico della manifestazione Francesco d’Alfonso – che la Chiesa di Roma accoglie tutti gli aspiranti artisti nella sua casa, che sarà, per l’occasione il punto di convergenza dei vari linguaggi dell’arte. Speriamo che possa diventare un appuntamento annuale».

Felici di questa collaborazione le istituzioni accademiche coinvolte, come Daniela Bortignoni, direttrice dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”: «L’Accademia è felice di confermare la collaborazione ormai decennale con il Vicariato di Roma e, in particolare, con l’Ufficio per l’Università, con cui ha condiviso importanti iniziative, con la partecipazione di docenti e allievi dell’Istituzione. La Giornata delle arti, dedicata al Beato Angelico, che si celebra in questa occasione, è un momento fondamentale per ribadire l’impegno delle Istituzioni formative della Capitale per la ricerca artistica e la crescita culturale e sociale della comunità cittadina». Cecilia Casorati, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, dichiara: «L’Accademia di Belle Arti è particolarmente lieta di partecipare alla Giornata delle Arti al Museo Lateranense. Un evento che intende evidenziare l’importanza della creatività come strumento di sviluppo sociale e il rapporto tra le diverse arti come elemento di scambio fecondo tra realtà differenti». Sulla stessa linea Anna Maria Galeotti, direttrice dell’Accademia Nazionale di Danza: «L’Accademia Nazionale di Danza è lieta di partecipare a questo importante progetto del Vicariato di Roma che riunisce le quattro storiche Accademie di Roma. Condividiamo con piacere questo percorso sulla “via della bellezza” nella spettacolare sede del Palazzo Lateranense immaginando in prospettiva future occasioni di dialogo e collaborazione». Mentre il maestro Leonardo De Angelis, che cura l’esibizione dei ragazzi del Conservatorio di Santa Cecilia, commenta: «È molto importante sia la ricorrenza sia questa forma di collaborazione – osserva –; i musicisti coinvolti stanno per laurearsi alla specializzazione, quindi hanno già esperienza concertistica e sono molto contenti di portare questo programma; anche la tipologia di performance è indicata, così come quest’alternanza con le altre forme di espressione, che mi sembra molto interessante».

I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare, devono inviare richiesta entro 24 ore dall’evento, esclusivamente attraverso il Sistema di accreditamento online della Sala Stampa della Santa Sede, all’indirizzo: press.vatican.va/accreditamenti.

13 febbraio 2024

 

Giulia Rocchi, Ufficio stampa e Comunicazioni sociali
del Vicariato di Roma,
tel. +390669886343/150; +393393749085
e-mail stampa@diocesidiroma.it; giulia.rocchi@diocesidiroma.it

 

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La memoria diffusa

Mostra fotografica di studenti-artisti in occasione del Giorno della Memoria 2024


Introduce la Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma Prof.ssa Cecilia Casorati

Intervengono:
Il Presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun
La Prof.ssa Adachiara Zevi
La Prof.ssa Claudia R. Saso

Fotografie di:
Antea Lucianetti
Simona Murrone
Luca Rotini
Ivan Luigi Surdo

 

La mostra La memoria diffusa, curata dalla Prof.ssa Claudia R. Saso, è realizzata in occasione della “Giornata della Memoria”, che commemora in tutto il mondo l’apertura dei cancelli di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945.
Quest’anno l’Accademia di Belle Arti di Roma organizza una mostra fotografica degli studenti del corso di Fotografia e video. Lo scopo è quello di far riflettere il pubblico, attraverso lo sguardo delle nuove generazioni, sulla memoria e sulla storia. Le foto realizzate dagli studenti hanno come focus le “pietre di inciampo”, alle quali sono associate soltanto delle ombre che simboleggiano l’assenza-presenza delle 1022 persone prelevate il 16 ottobre del 1943 nel ghetto di Roma e deportate nei campi di sterminio.
Le “pietre di inciampo” sono un work in progress, tutt’ora in corso, dell’artista tedesco Gunter Demnig, iniziato a Roma nel 2010, prendendo spunto dalle molte “pietre di inciampo” già presenti in molte nazioni europee. Le “pietre” vengono incorporate nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni. Sulle “pietre di inciampo” vengono poste delle piccole placche di ottone sono incisi l’anno di nascita il nome, il giorno e il luogo di deportazione e, se conosciuta, la data della morte, Gunter Deming per spiegare la sua opera dichiara: “Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”; le informazioni, dunque, intendono ridare individualità a chi era stato ridotto soltanto a numero.

La mostra fotografica degli studenti-artisti intende restituire, attraverso immagini di grande impatto, una minima parte di una tragedia, che va conosciuta al di là delle statistiche e che racconta di milioni di persone uccise senza motivo né colpa.
Uno degli obiettivi dell’iniziativa è quello di evidenziare l’importanza della memoria per la costruzione di un futuro più equo, nella convinzione che l’arte sia lo strumento più adeguato per far riflettere tutti – e non solo gli studenti – sugli orrori e sugli errori della storia, al di là del tempo.

Con il patrocinio di:

MUR           Comunita ebraica di Roma

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma 
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Luce, memoria, apparenze

L’Ara Pacis interpretata da sette giovani fotografi

 

Dal 10 gennaio al 10 marzo 2024 sette studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Emmanuel Kelechi Anyigor, Simona Murrone, Marco Orsini, Lucia Paparello, Giorgia Perrone, Rucsandra Raluca Cristache ed Elena Tagliaferri esporranno, a turno, ognuno tre fotografie scattate al Museo dell’Ara Pacis.

La mostra Luce, Memoria, Apparenze. L’Ara Pacis interpretata da sette giovani fotografi presenta dal 10 gennaio al 10 marzo 2024 una selezione di ventuno fotografie scattate al Museo dell’Ara Pacis da un gruppo di studentesse e di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
L’esposizione, curata da Anna Maiorano e Flavia Matitti, docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, con la collaborazione della tecnica di laboratorio Antonia Parente, è promossa dall’Accademia di Belle Arti di Roma in collaborazione con Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Il progetto trae origine dal workshop Fotografare l’Architettura tenuto dal fotografo romano Andrea Jemolo, uno dei maggiori maestri della fotografia di architettura storica, moderna e contemporanea. Sotto la guida di Jemolo, i partecipanti al workshop si sono recati più volte nella primavera del 2023 a fotografare l’interno e l’esterno del Museo dell’Ara Pacis, nelle diverse ore del giorno, soffermandosi sia sul moderno edificio museale progettato dall’architetto statunitense Richard Meier, sia sulle antiche vestigia dell’Altare della Pace Augustea (Ara Pacis Augustae).
Ogni fotografo ha visto e interpretato il Museo dell’Ara Pacis secondo la propria sensibilità e formazione artistica, spesso privilegiando il dettaglio alla visione d’insieme. Sguardi differenti si sono quindi posati sugli elementi architettonici, sulle sculture e sugli ornamenti, hanno indagato e catturato le forme geometriche, i giochi di luce, le ombre e le trasparenze, dando vita a un originale mosaico di immagini in grado di tradurre visivamente impressioni e sensazioni suscitate dal luogo e dal monumento.
Tra i partecipanti al workshop, i sette fotografi selezionati per la mostra esporranno, a turno, ognuno tre fotografie rappresentative di un progetto più ampio, formato da dieci immagini. Queste micro-mostre personali, della durata di circa una settimana ciascuna, si terranno nello spazio adiacente l’ingresso dello spazio espositivo, un breve corridoio con una parete vetrata che permetterà anche ai passanti lungo la via di Ripetta la vista del trittico fotografico.

Ingresso gratuito per la sola mostra.

Scarica l’invito

 

Calendario:

Mercoledì 10 gennaio ore 17.00
Simona Murrone, Contemplazione
fino a martedì 16 gennaio

Mercoledì 17 gennaio ore 17.00
Marco Orsini, Pax romana
fino a martedì 23 gennaio

Mercoledì 24 gennaio ore 17.00
Rucsandra Raluca Cristache, Absentia
fino a martedì 30 gennaio

Mercoledì 31 gennaio ore 17.00
Emmanuel Kelechi Anyigor, Luminous Echoes
fino a giovedì 8 febbraio

Venerdì 9 febbraio ore 17.00
Lucia Paparello, Scorci di luce
fino a lunedì 19 febbraio

Martedì 20 febbraio ore 17.00
Elena Tagliaferri, Sfugge
fino a giovedì 29 febbraio

Venerdì 1 marzo ore 17.00
Giorgia Perrone, Luce di taglio
fino a domenica 10 marzo


Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

Arte e Volo

Mostra degli studenti dell’Accademia di belle Arti di Roma

È stata inaugurata il 4 dicembre presso la Sala Colleoni dell’Accademia di Belle Arti di Roma la mostra ‘’Arte e Volo’’, visitabile fino all’11 dicembre.

Nata per celebrare il Centenario dell’Aronautica Militare italiana congiuntamente al Centenario dell’Accademia di Belle Arti di Roma, la mostra segue la presentazione del Bando di Concorso di Pittura “Arte e Volo”, tenutasi lo scorso 27 gennaio presso l’Aula Magna ‘’Lea Mattarella’’ dell’Accademia di Belle Arti di Roma e la sua esibizione e Premiazione di tre studenti, tra i 14 partecipanti, presso la Casa dell’Aviatore di Roma,
Il progetto Arte e Volo nasce da un’idea della professoressa Cinzia Nardini, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Gli studenti partecipanti sono: Alonzi Marika, Antropiova Victoria, Appa Elena, Ciccone Serena, Del Rugo Beatrice, Farokhi Mohammad, Gloriani Sara, Griscioli Elena, Infrasca Aurora, Miele Chiara, Molinari Marika, Norenko Anastasia, Paladini Marta, Straface Francesco.

Gli studenti vincitori del Premio: Mohammad Farokhi, Sara Gloriani e Marika Alonzi.

 

Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it

La lunga estate calda

Giovedì 30 novembre, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea si presenta La lunga estate calda, a cura di Claudio Libero Pisano, ventiquattro installazioni sonore diffuse all’interno degli spazi museali.

“Era l’estate del 1958 e Orson Welles, Paul Newman e Joanne Woodward attraversavano la terra incandescente dei loro sentimenti, nel caldo denso dei giorni e delle notti del profondo sud americano. I loro sensi amplificati e allertati. La vita scivolava su un piano surreale dove tutto poteva accadere, come sempre d’estate. Il film diretto da Martin Ritt è il luogo da cui la mostra ha avuto origine, una voce, una musica, una canzone, un parlato, un rumore, ogni cosa qui racconta l’estate. Pochi minuti per allertare i sensi e restituire, oltre lo sguardo e l’abitudine di osservare e di leggere, una stagione che ha ispirato l’arte, la letteratura, il cinema e la musica.
La mostra si dipana anche in luoghi non deputati del museo, passaggi e zone non riservate all’esposizione di opere. Le installazioni sonore vanno cercate e scovate e nell’ascolto ogni ambiente dimostra di essere spazio per l’arte”.

Assistente curatore: Francesco Giovanetti.

Hanno collaborato: Giulia Buoncristiani, Marianna Casini, Gioia Cianchi, Manuela Fernandez, Anna Maddalena, Vincenzo Quartararo, Agnese Rapisarda.

Si ringrazia: Eleonora Minna, Mauro Palatucci, Bujar Sali.

La mostra è in collaborazione con l’Associazione Zerynthia e il prezioso contributo di Expert.

Artisti in mostra:
Sonia Andresano,
Sandro Bonvissuto,
Carlo Alberto Bucci,
Paolo Canevari,
Cecilia Casorati,
Anna Cestelli Guidi,
Jacopo de Bertoldi,
Iginio De Luca,
Sabino de Nichilo,
Bruna Esposito,
Paola Gandolfi,
Donatela Landi,
Myriam Laplante,
Martux_m,
Monica Micheli,
Fiamma Montezemolo,
Liliana Moro,
Anna Negri,
Elena Nonnis,
Isabella e Tiziana Pers,
Mario Pieroni,
Gioacchino Pontrelli,
Caterina Silva,
Donatella Spaziani.


Info per il pubblico:
T + 39 06 32298221

www.lagallerianazionale.com

ArtèEuropa 2023

Martedì 14 Novembre a Roma verrà inaugurata la mostra “ArtèEuropa – Giovani artisti per il futuro dell’Europa”, voluta dall’Associazione Ragnarock in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e il sostegno del Parlamento Europeo in Italia.
Per questa seconda edizione, nove giovani artisti, studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, sono stati chiamati a esprimersi, attraverso le proprie opere, sui temi dei valori dell’Unione Europea.
Alla conferenza stampa di apertura saranno presenti eurodeputati del Parlamento Europeo in Italia, la Direttrice dell’Accademia delle Belle Arti di Roma Cecilia Casorati, il presidente dell’Associazione Ragnarock Marco Germinario gli artisti selezionati.

In vista delle prossime Elezioni Europee previste per il 2024, i cittadini dell’Unione Europea avranno la possibilità di eleggere i propri rappresentanti in qualità di Membri del Parlamento Europeo. Gli eletti avranno il compito di creare ed approvare le disposizioni che regolano la vita dei cittadini europei. A partire da questa straordinaria fase di partecipazione democratica, in questi ultimi mesi i giovani artisti si sono cimentati nella creazione di opere che abbracciano tematiche come democrazia, giustizia, sostegno all’economia, lotta contro la povertà, diritti umani, cambiamento climatico e tanto altro.

Artisti in mostra:
Rossella Antezza,
Guglielmo D’Ugo,
Ambra Ferrari,
Luca Falessi,
Maria Ginzburg,
Eva Monaco,
Sofia Torchia,
Silvia Spoti,
Gahel Zesi.

Coordinatori del progetto:
Claudio Libero Pisano e Stefania Teodonio, Docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

L’evento può essere seguito in diretta streaming sulla piattaforma insieme-per.eu previa registrazione qui.

Dichiarazioni:
Cecilia Casorati, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, afferma: “ArtéEuropa, alla sua seconda edizione, conferma la presenza degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma e mette al centro il punto di vista di una generazione troppo spesso ignorata, che va invece ascoltata. La cronaca drammatica di questi giorni dimostra quanto i temi proposti non siano generici ma piuttosto riportano al centro la necessità urgente di coesione dell’identità europea. Le parole dell’arte offrono un diverso punto di vista, ci pongono delle domande, alle quali tutti dobbiamo provare a rispondere.”

Marco Germinario, fondatore Ragnarock: “La nostra associazione è nata con l’obiettivo di contribuire positivamente alla società in cui viviamo, prendendo come punto di ispirazione la diversità delle persone che la abitano. Crediamo quindi fortemente che l’arte come linguaggio comunicativo possa essere linfa vitale per ciò che ci siamo prefissati. ArtèEuropa, progetto che si fonda sugli ideali di comunità e di cooperazione interpretati dallo sguardo di artisti in formazione, è un risultato che va proprio in questa direzione auspicata”.