La prospettiva invisibile. Forme visuali della temporalità nell’arte, L’Erma di Bretschneider, 2022. Presentazione del libro di Beatrice Peria.
Ne parlano con l’autrice:
Alessandra Castellani – Accademia di Brera
Dalma Frascarelli – Accademia di Roma
Giampiero Moretti – Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Marco Rinaldi – Accademia di Roma
Saluti istituzionali di:
Cecilia Casorati, direttrice Accademia di Belle Arti di Roma
Il tempo, grandezza immateriale e per molti aspetti soggettiva, è difficile da concettualizzare, ma ancor più da visualizzare. Non a caso, si è a lungo ritenuto che le arti plastiche, tradizionalmente considerate arti dello spazio, non potessero accedere alla dimensione temporale. Eppure, il tema del tempo, il suo scorrere ineluttabile, la sua memoria, sono presenti in modo costante nella storia dell’arte, dall’arte antica a quella contemporanea, non solo come simboli, allegorie, miti o narrazioni, ma anche come scelte stilistiche o come strategie comunicative.
Parlare di una prospettiva invisibile significa riconoscere l’esistenza di un’altra prospettiva, quella temporale: un sistema più sfumato e elusivo che entra a far parte delle opere d’arte e le innerva dall’interno.
Il libro procede per nuclei tematici e concettuali — i calendari, la Vanitas, la narrazione, l’istante e la durata, la memoria e le memorie — per suggerire alcuni percorsi di lettura, tra i tanti possibili, che gravitano attorno all’idea di temporalità visuale.
Nessun vincolo cronologico, ma, al contrario, un dialogo sempre aperto, tra passato e presente, a dimostrare, sulla scorta della lezione warburghiana, come ogni immagine sia un deposito di memoria, sedimentata ma non inerte, pronta a essere recuperata, attualizzata, e anche mutata di senso.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti, g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo, Martina Macchia, comunicazione@abaroma.it