Intervengono:
Iulia Ghiță, artista
Marta Silvi, curatrice del libro, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Giuliana Benassi, autrice, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Cecilia Casorati, autrice, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Cecilia Canziani, autrice, docente dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila e dell’Università degli Studi di Roma Tre
Silvano Manganaro, autore, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma e Accademia di Belle Arti de L’Aquila
Manuela Pacella, autrice, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Claudio Libero Pisano, autore, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Cristian Stănescu, autore, docente presso la Facoltà di Fisica e Matematica dell’Università Roma Tre
He failed to save the one he loved most (edito da Viaindustriae, Foligno) non è solo il titolo di una mostra, inaugurata nella primavera del 2021 presso lo spazio AlbumArte a Roma. Rappresenta, invece, un ulteriore livello che approfondisce l’idea originaria dell’esposizione stessa e il percorso artistico di Iulia Ghiță nella sua totalità. Nella mostra He failed to save the one he loved most, l’artista si interrogava sulla forma e sulla collocazione che possono assumere temi sconfinati come la fiducia e la conoscenza, e sul ruolo dell’arte in situazioni critiche.
Attraverso opere quali MAL / Shore (2023), Orientation in the Everyday (2023), Abstract Life (2022), Snake / Waves (2021), They Thought the Mere Touch Would Save Them from Any Illness (2021), Piango di notte (2020), e altre più recenti, tra cui il grande dipinto Untitled (2024), la pubblicazione He failed to save the one he loved most si trasforma in una riflessione su temi complessi e concetti archetipici quali sacrificio e morte.
Il libro esplora la natura ambigua di questi concetti, creando una riflessione su aspetti contrastanti dell’esperienza umana sia attraverso i diversi strumenti espressivi utilizzati dall’artista, sia grazie ai preziosi contributi degli autori invitati a scrivere. Coscienza, esistenza, nostalgia, salvezza, memoria, apparizione, rivelazione, essenza, sogno, sono solo alcuni dei termini che popolano e riecheggiano, reiterandosi, nei testi — che diventano veri e propri saggi — che ogni autore ha realizzato per questa pubblicazione. Prediligendo contenuti e campi della ricerca differenti, una connessione sentimentale evidente si è venuta a creare tra i diversi contributi generando l’atmosfera impalpabile che riempie il libro. Attraverso le poesie di Mihai Eminescu e Tudor Arghezi, di Fernando Pessoa e di Virginia Woolf, nonché attraverso le parole di alcuni passi dei testi sacri, tutte citate all’interno dei saggi stessi, i testi critici aprono a riflessioni personali e collettive, offrendo uno spazio di interpretazione individuale.
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it