Mostra fotografica di studenti-artisti in occasione del Giorno della Memoria 2024
Introduce la Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma Prof.ssa Cecilia Casorati
Intervengono:
Il Presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun
La Prof.ssa Adachiara Zevi
La Prof.ssa Claudia R. Saso
Fotografie di:
Antea Lucianetti
Simona Murrone
Luca Rotini
Ivan Luigi Surdo
La mostra La memoria diffusa, curata dalla Prof.ssa Claudia R. Saso, è realizzata in occasione della “Giornata della Memoria”, che commemora in tutto il mondo l’apertura dei cancelli di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945.
Quest’anno l’Accademia di Belle Arti di Roma organizza una mostra fotografica degli studenti del corso di Fotografia e video. Lo scopo è quello di far riflettere il pubblico, attraverso lo sguardo delle nuove generazioni, sulla memoria e sulla storia. Le foto realizzate dagli studenti hanno come focus le “pietre di inciampo”, alle quali sono associate soltanto delle ombre che simboleggiano l’assenza-presenza delle 1022 persone prelevate il 16 ottobre del 1943 nel ghetto di Roma e deportate nei campi di sterminio.
Le “pietre di inciampo” sono un work in progress, tutt’ora in corso, dell’artista tedesco Gunter Demnig, iniziato a Roma nel 2010, prendendo spunto dalle molte “pietre di inciampo” già presenti in molte nazioni europee. Le “pietre” vengono incorporate nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni. Sulle “pietre di inciampo” vengono poste delle piccole placche di ottone sono incisi l’anno di nascita il nome, il giorno e il luogo di deportazione e, se conosciuta, la data della morte, Gunter Deming per spiegare la sua opera dichiara: “Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”; le informazioni, dunque, intendono ridare individualità a chi era stato ridotto soltanto a numero.
La mostra fotografica degli studenti-artisti intende restituire, attraverso immagini di grande impatto, una minima parte di una tragedia, che va conosciuta al di là delle statistiche e che racconta di milioni di persone uccise senza motivo né colpa.
Uno degli obiettivi dell’iniziativa è quello di evidenziare l’importanza della memoria per la costruzione di un futuro più equo, nella convinzione che l’arte sia lo strumento più adeguato per far riflettere tutti – e non solo gli studenti – sugli orrori e sugli errori della storia, al di là del tempo.
Con il patrocinio di:
Ufficio Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma
Coordinamento: Prof. Guglielmo Gigliotti g.gigliotti@abaroma.it
Collaborazione: Chiara Picco, Marianna Pontillo comunicazione@abaroma.it