Bruno
Di Marino

Insegnamenti:
Corso di:
Teoria e Analisi del Cinema e dell'Audiovisivo
Primo livello
Etica della Comunicazione
Primo livello
Biografia

Bruno Di Marino è uno studioso dell’immagine in movimento, specializzato in particolare in sperimentazione audiovisiva, nuovi media e rapporti tra il cinema e gli altri ambiti artistici (arti visive, design, architettura, fotografia, musica). Nel 1993 ha fondato l’archivio audiovisivo del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università degli studi “La Sapienza” di Roma, di cui è stato responsabile fino al 2001. Dal 1990 tiene corsi, workshop e conferenze in numerose università e accademie di belle arti in Italia e all’estero.
Ha insegnato a contratto presso l’Università degli studi di Salerno e come ricercatore presso l’Università Uninettuno. Attualmente è titolare della cattedra di Teoria e metodo dei Mass Media presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
È stato per diversi anni consulente editoriale della Rarovideo per cui ha curato alcune decine di pubblicazioni in dvd; per la stessa società di distribuzione cura inoltre la collana “Interferenze” che ha al suo attivo dvd con pubblicazioni allegate dedicate ai film di Rybczynski, Warhol, Jarman, Gioli, Viola, Svankmajer, Nespolo e molti altri.
Ha diretto alcuni festival specializzati (Metamorfosi, FishEye), curato decine di mostre, realizzato rassegne e retrospettive in Italia e all’estero, tra cui ricordiamo Animania. 100 anni di esperimenti nel cinema d’animazione (Pesaro 1998), una delle più complete retrospettive dedicate a livello internazionale al cinema d’animazione e Elettroshock – 30 anni di video in Italia (Roma 2001), rassegna sulle varie forme del linguaggio elettronico, riproposta in versione ridotta in Canada, Spagna, Francia, Germania, Cina.
Ha pubblicato libri, curato decine di pubblicazioni e scritto numerosi saggi, alcuni dei quali apparsi in Belgio, Cina, Francia, Germania, Giappone, Portogallo, Russia, Ungheria, USA e Regno Unito. Ha redatto diverse voci per l’Enciclopedia del Cinema della Treccani e ha scritto una decina di contributi per la Storia del Cinema italiano (Marsilio/Centro Sperimentale di Cinematografia). Scrive su riviste specializzate e quotidiani dal 1986.
Dal 1996 collabora alla rivista “Segnocinema” e dallo stesso periodo collabora al quotidiano “Il Manifesto”, per il cui supplemento culturale “Alias” è titolare della rubrica “Tube Attack”. Dal 1993 al 2001 ha lavorato presso l’ufficio stampa della Mostra del cinema di Venezia, curando il daily “Biennale News”. Da alcuni anni sta lavorando al Dizionario mondiale dei video musicali.
In campo televisivo è stato consulente tra il 1999 e il 2001 del canale tematico RAIsatArt e ha realizzato alcuni documentari come autore, tra cui Tecniche miste (produzione Rai, 1999); Latta e cafè – Riccardo Dalisi, Napoli e il teatro della decrescita (produzione Filmauro, 2009, in collaborazione con Antonello Matarazzo) e Pablo di Neanderthal. Arte, evoluzione e bricolage (Eskimo, 2022, regia di Antonello Matarazzo).
Tra le principali mostre da lui curate ricordiamo nel 2012 Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano (1912-2012) e nel 2013 Artisti nello spazio – Da Lucio Fontana a oggi: gli ambienti nell’arte italiana, entrambi presso il complesso del San Michele a Catanzaro. Nel 2020-21 e nel 2022 le mostre su Paolo Gioli e Michele Sambin presso il museo Castromediano di Lecce. La mostra di Gioli è stata poi allestita al Photography Art Center di Beijing.
È stato consulente della videogallery del Museo MAXXI di Roma nel 2017, curando la rassegna Doppio schermo, sul cinema d’artista italiano. La retrospettiva è stata riproposta tra il 2017 e il 2019 a Shanghai, Beijing, Tirana e Pristina.

Libri:

  • Sguardo inconscio azione – cinema underground e d’artista a Roma (1965-1975), Lithos, Roma 1999.
  • L’ultimo fotogramma. I finali del cinema, Editori Riuniti, Roma, 2001.
  • Interferenze dello sguardo. La sperimentazione audiovisiva tra analogico e digitale, Bulzoni, Roma 2002.
  • Pose in movimento. Fotografia e cinema, Bollati Boringhieri, Torino 2009.
  • Film oggetto design. La messa in scena delle cose, PostmediaBooks, Milano 2011.
  • Hard Media. La pornografia nel cinema, nelle arti visive e nel web, Johan & Levi, Milano 2013.
  • Il segno mobile. Graphic design e comunicazione audiovisiva, Bietti, Milano 2016.
  • Oltre i bordi dello schermo. Conversazioni con i maestri della sperimentazione audiovisiva, Manifestolibri, Roma 2016.
  • Segni, sogni suoni. 40 anni di videomusica da David Bowie a Lady Gaga, Meltemi, Milano 2018.
  • Nel centro del quadro. Per una teoria dell’arte immersiva dal mito della caverna alla VR, Aesthetica edizioni. Palermo 2021.

Principali curatele:

  • Animania. 100 anni di esperimenti nel cinema d’animazione, Il Castoro, Milano 1998.
  • Elettroshock. 30 anni di video in Italia, Castelvecchi, Roma 2000.
  • Zbigniew Rybczynski. Film & Video, Rarovideo, Roma 2003.
  • Studio Azzurro. Tracce, sguardi e altri pensieri, Feltrinelli, Milano 2007.
  • Nespolo Films & Visions (1967-2010), Rarovideo, Roma 2011.
  • Lo sguardo espanso. Cinema d’artista italiano (1912-2012), Silvana Editoriale, Milano 2012.
  • Il mouse e la matita. L’animazione italiana contemporanea, Marsilio, Venezia 2014.
  • Doppio schermo. Film e video d’artista in Italia dagli anni ’60 a oggi, Imola, Manfredi editore 2017.
  • Paolo Gioli. Antologica/Analogica, Silvana Editoriale, Milano 2021.
  • Michele Sambin. Arché/Téchne, Silvana Editoriale, Milano 2022.
Teoria e Analisi del Cinema e dell'Audiovisivo
Programma

Le immagini, il movimento

Forme, linguaggi, teorie, contesti, dispositivi dell’universo audiovisivo

Il corso intende affrontare a 360° i vari aspetti, generi e formati dell’universo audiovisivo, dal pre-cinema fino ai giorni nostri, attraverso un approccio tematico più che storico-cronologico. Il tutto però contestualizzando le varie fasi e le tappe evolutive della creazione di immagini in movimento; quindi affrontando nodi di carattere teorico e linguistico dal cinema delle origini fino all’avvento del digitale. Il corso si baserà, infine, sulla visione e l’analisi di opere (integrali o spezzoni). 

Uno degli obiettivi del corso sarà quello di fornire ai partecipanti gli strumenti per analizzare un testo audiovisivo, anche mediante la realizzazione di un saggio critico multimediale (testo scritto, immagini fisse, immagini in movimento, suoni).    

Il corso è articolato in moduli: nel primo semestre è di 75 ore per gli studenti di Didattica e comunicazione per l’arte, biennio e triennio; nel secondo di 100 ore per gli studenti di: Didattica e comunicazione per l’arte, biennio e triennio; gli studenti di Nuovi linguaggi dell’arte possono seguire le lezioni per un monte minimo di 45 ore.

  • Lezione n. 1

Il cinema e le immagini in movimento: introduzione al corso

In questa prima lezione si parlerà delle origini delle immagini in movimento, della stagione del pre-cinema, del dispositivo cinetico (dunque anche di tecnica e di tecnologia), tentando di individuare le caratteristiche di base della cultura audiovisiva – dal cinema narrativo alle varie forme che oggi chiamiamo di non-fiction – e i diversi approcci teorici all’argomento.    

  • Lezione n. 2

Il linguaggio delle immagini

Che cos’è un’immagine? Che cos’è un’immagine in movimento e un’inquadratura (nelle sue varie tipologie)? Quale funzione svolge e come si articola il montaggio? In breve si cercherà di approfondire la questione del linguaggio del cinema ma anche in relazione alle altre arti, come la pittura e la fotografia ad esempio, riflettendo sulle modalità secondo le quali un film si collega alla storia più generale della visione, secondo un approccio tipico dei Visual studies

  • Lezione n. 3

Realtà/finzione – Narrazione/non narrazione

Lumière e Méliès hanno creato una dicotomia e inaugurato due strade: quella del cinema come ri-produzione (la realtà, il documentario, la non-fiction) e quella del cinema come produzione (la finzione, il fantastico, la fiction). Da queste due opzioni discende tutto il resto e l’idea di mise en scéne. Durante la lezione verrà affrontata anche la relazione tra cinema e letteratura.

  • Lezione n. 4

Il corpo dell’interprete: cinema, immagine e performance

La lezione affronta l’apporto dell’interprete nel cinema classico (prima e dopo la costruzione dello Star System) e le successive evoluzioni. Dalla fotogenia di Delluc a quella più estesa di Epstein, dal potere del primo piano che si esplicita nella messa in scena del volto (il cinema di Dreyer, Bergman, Godard), ecc. Nel campo delle arti performative, invece, la lezione affronterà la documentazione di azioni di body art attraverso diversi medium. La lezione affronterà anche il rapporto tra cinema e teatro. 

  • Lezione n. 5

Forme e generi dell’universo audiovisivo

Quali e quanti sono le forme dell’universo audiovisivo e come, nel campo del cinema narrativo, si codificano e si contaminano i generi. La questione della nascita, declino e rinascita di un genere cinematografico e del suo funzionamento sarà al centro della lezione. La lezione affronterà inoltre il tema del genere in rapporto alla serialità televisiva.

  • Lezione n. 6

Segni e suoni: l’immaginario acustico-musicale

Dall’avvento del cinema sonoro fino alle nuove tecnologie digitali, come si è evoluto il suono, la parola e l’uso della musica sia sul grande schermo che all’interno di quella che consideriamo l’installazione audiovisiva. La seconda parte della lezione affronterà la nascita e l’evoluzione del music video

  • Lezione n. 7

Lo spazio delle immagini: location/architettura/ambiente

Il cinema e l’architettura hanno diversi punti in comune, a cominciare dal fatto di essere due forme d’arte che vivono di un apporto collettivo. Ma l’architettura, oltre ad essere qualcosa di concreto (l’ambientazione reale, il paesaggio) si esplicita in costruzione fittizia (la scenografia), istituendo diversi rapporti spaziali tra regista, personaggio, storia ma anche pubblico (l’architettura della sala in cui viene fruita l’opera). Non secondario sarà il rapporto con gli oggetti (sia di uso comune sia di design) all’interno del contesto scenografico. 

  • Lezione n. 8

Il cinema d’artista e underground

Al cinema fatto dagli artisti, dalle avanguardie storiche passando per la stagione delle neoavanguardie e dell’underground fino ai giorni nostri, sarà dedicata un’intera lezione. Un focus prenderà in considerazione in modo particolare il cinema astratto e quello strutturale, un sottogenere particolare della sperimentazione filmica poco studiato.  

  • Lezione n. 9

Un movimento ricreato: il cinema d’animazione

Il cinema d’animazione costituisce una delle forme più pure nella storia del cinema, a partire dai dispositivi più antichi come quello della lanterna magica. La creazione o ri-creazione del movimento è uno degli aspetti più interessanti di questo macrogenere, oltre che la varietà di tecniche. La maggiore attenzione sarà dedicata non all’nimazione mainstream o televisiva o per il grande pubblico, bensì soprattutto a quegli autori e a quelle opere realizzate nell’ambito dell’animazione sperimentale.  

  • Lezione n. 10

Televisione e videoarte

Al medium cinematografico si è affiancato nel corso del XX secolo il medium televisivo. Il rapporto a volte conflittuale e a volte complementare tra questi due media, oltre agli aspetti ontologici del video, saranno al centro della lezione. Dagli anni ’60 in poi – grazie alla comparsa del videotape – l’immagine elettronica ha segnato la nascita della cosiddetta videoarte nonché dell’uso politico di tale dispositivo nel campo della controinformazione. Nei primi anni ’90 la transizione dall’analogico al digitale ha rappresentato un altro  passaggio  decisivo nell’evoluzione dell’audiovisivo.   

  • Lezione n. 11

Archivio, found-footage, remix

Una pratica che attiene sia al cinema sia alle arti visive più in generale, è quella dell’appropriazione di materiali altrui, partendo dagli archivi. Tutto questo può articolarsi in forme diverse dove il montaggio è il procedimento fondamentale: dai film di montaggio, ai found-footage film, alle operazioni come il détournement di Guy Debord di carattere ideologico. Anche la televisione, naturalmente ha adottato questo tipo di prativa (Blob, ad esempio). 

  • Lezione n. 12

Aspetti e autori del cinema italiano

Anche al cinema italiano sarà dedicata una lezione di approfondimento, incentrata in primis su alcune figure importanti d’autore non trattate nelle altre lezioni, ma anche su cineasti ritenuti minori o accennando a opere meno conosciute ma non per questo meno significative per ridisegnare una mappa e una storia del nostro cinema.   

  • Lezione n. 13

Nel centro del quadro: immersione, interattività, intelligenza artificiale 

Le nuove tecnologie e i new media hanno radicalmente cambiato negli ultimi 30 anni le modalità di produzione, post-produzione e fruizione delle immagini in movimento. Dalla realtà virtuale alla realtà aumentata, dalla intermedialità all’interattività, fino all’uso dell’intelligenza artificiale, in questa lezione saranno affrontati una serie di temi legati alle nuove forme, ai nuovi linguaggi e alle nuove tecnologie applicate al mondo dell’audiovisivo e della Media Art.     

  • Lezione n. 14

Il presente e il futuro delle immagini

La lezione conclusiva, oltre a riassumere una serie di riflessioni – sulla teoria, sulla tecnica e sullo stile – trattate nelle lezioni precedenti del corso, si soffermerà sul panorama attuale delle immagini in movimento indicando anche prospettive future.  

L’esame prevede la preparazione su due testi a scelta tra i seguenti e l’approfondimento di due temi trattati a lezione

Informazioni su
Bibliografia Teoria e Analisi del Cinema e dell'Audiovisivo
  • J. Aumont, L’immagine, Lindau, Torino 2007;
  • A. Bazin, Che cos’è il cinema?, Garzanti, Milano 1986;
  • P. Bertetto (a cura di), Introduzione alla storia del cinema, UTET, Torino 2006;  
  • G.P. Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano, Einaudi, Torino 2003;
  • M. Chion, L’audiovisivione. Suono e immagine nel cinema, Lindau, Torino 2017;
  • A. Costa, Il cinema e le arti visive, Einaudi, Torino 2022;
  • B. Di Marino (a cura di), Animania. 100 anni di esperimenti nel cinema di animazione, Il Castoro, Milano 1998; 
  • B. Di Marino. Interferenze dello sguardo. La sperimentazione audiovisiva tra analogico e digitale, Bulzoni, Roma 2002; 
  • B. Di Marino, Oltre i bordi dello schermo. Conversazioni con i maestri della sperimentazione audiovisiva, Manifestolibri, Roma 2016;
  • B. Di Marino, Segni sogni suoni. 40 anni di videoclip da David Bowie a Lady Gaga, Meltemi, Milano 2018; 
  • B. Di Marino, Pose in movimento. Fotografia e cinema, Bollati Boringhieri, Torino 2009; 
  • B. Di Marino, G. Spagnoletti (a cura di), Il mouse e la matita. L’animazione italiana contemporanea, Marsilio, Venezia 2014; 
  • B. Di Marino, Nel centro del quadro. Per una teoria dell’arte immersiva, Aesthetica, Milano 2021; 
  • T. Elsaesser – M. Hagener, Teoria del film, Einaudi, Torino 2009;
  • Sergej M. Ejzenstejn, Lezioni di regia, Einaudi, Torino 2000; 
  • O. Fahe, Teorie del film documentario, Einaudi, Torino 2023;
  • G. Gauthier, Storie e pratiche del documentario, Lindau, Torino 2009;
  • S. Lischi, Visioni elettroniche. L’oltre del cinema e l’arte del video, Biblioteca di Bianco e Nero, Roma 2001; 
  • M. Mancuso, Arte, tecnologia e scienza. Le art industries e i nuovi paradigmi di produzione nella new media art contemporanea, Mimesis, Milano 2018; 
  • J. Mittel, Complex Tv. Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv, Minimum Fax, Roma 2017;
  • D. N. Rodowick, Il cinema nell’era del virtuale, Olivares, Milano 2008;
  • G. Youngblood, Expanded Cinema, CLUEB, Bologna 2013.

e altri eventuali testi da concordare con il docente

Informazioni su
Filmografia Teoria e Analisi del Cinema e dell'Audiovisivo

È obbligatoria la visione di tutti i film

  • Intolerance di D. W. Griffith
  • Das Kabinett des doctor Caligari di Robert Wiene
  • Metropolis di Fritz Lang
  • Bronenosec Potemkin di Sergej Ejzenstejn
  • Čelovek s kinoapparatom di Dziga Vertov
  • La passion de Jeanne d’arc di Dreyer
  • Citizen Kane di Orson Welles
  • Rashomon di Akira Kurosawa
  • Vertigo di Alfred Hitchcock
  • Begone Dull Care di Norman McLaren
  • Les Quattre-cents coups di François Truffaut
  • Otto e mezzo di Federico Fellini
  • Pierrot le Fou di Jean-Luc Godard
  • Blow Up di Michelangelo Antonioni
  • Persona di Ingmar Bergman
  • Playtime di Jacques Tati
  • Waveleght di Michael Snow
  • 2001 A Space Odissey di Stanley Kubrick
  • Tango di Zbig Rybczynski
  • Mulholland Drive di David Lynch
  • Dogville di Lars von Trier
  • Inception di Christopher Nolan
  • Inside Out di Pete Docter
  • Una serie tv a piacere tra le seguenti: Lost, Sopranos, Breaking Bad
Etica della Comunicazione
Programma

Lo specchio scuro dei media

L’era dei dispositivi distopici

La sorveglianza, l’intelligenza artificiale, il rapporto tra realtà e virtualità (intesa come costituzione del metaverso), la spettacolarizzazione mediatica dell’esistenza anche attraverso l’invasività dei social media, la cultura delle fake news, questi sono alcuni temi sollevati durante il corso che intende analizzare le perversioni e le distopie dell’universo dei media. La prospettiva naturalmente non sarà solo di natura “apocalittica” (termine coniato e applicato ai media da Umberto Eco negli anni ’60 e contrapposto a quella “integrazione” che rappresentava invece l’esaltazione o l’accettazione passiva dei mezzi di comunicazione), poiché tanti sono anche gli aspetti positivi dell’evoluzione che stiamo attraversando. Tuttavia le lezioni affronteranno il lato oscuro dei media, anche mediante l’analisi di alcuni episodi di Black Mirror, serie antologica che costituisce il miglior esempio di come alla dimensione finzionale e narrativa si possa affiancare un approccio saggistico e illuminante dal punto di vista della teoria dei media.

Per sostenere l’esame sarà obbligatoria la visione di tutte le stagioni della serie Black Mirror e le dispense sulla serie fornite dal docente. Oltre a due testi a scelta di quelli riportati in bibliografia.

Informazioni su
Bibliografia Etica della Comunicazione
  • S. Arcagni, L’occhio della macchina, Einaudi, Torino 2018;
  • S. Arcagni, La zona oscura. Filosofia del metaverso, Luiss University Press, Roma 2023;
  • G. Chamayou, Teoria del drone. Principi filosofici del diritto di uccidere, DeriveApprodi, Roma 2014;
  • G. Debord, La Società dello spettacolo, Baldini & Castoldi, Milano 2001;
  • U. Eco, Apocalittici e integrati, Bompiani, Milano 1997;  
  • R. V. Ericson, K. D. Haggerty, The New Politics of Surveillance and Visibility, University of Toronto Press, Toronto 2006;
  • H. Jenkins, Cultura convergente, Apogeo, Milano 2006;
  • S. Lefait, Surveillance on Screen. Monitoring contemporary Films and Television Programs, Scarecrow Press, Lanham 2013;
  • K. Lee, C. Qiufan, AI 2041. Scenari dal futuro dell’intelligenza artificiale, Luiss University Press 2023;
  • D. Lyon, La cultura della sorveglianza. Come la società del controllo ci ha reso tutti controllori, Luiss University Press, Roma 2020; 
  • S. Zuboff, Il capitalismo della sorveglianza, Luiss University Press, Roma 2020; 
  • Ruggero Eugeni (a cura di), Il primo libro di teoria dei media, Einaudi, Torino 2023;

e altri testi da concordare direttamente con il docente a seconda dei temi che si vogliono approfondire.

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